Tra auto e orologi: Antonio Fraschini, della Isotta-Fraschini e la sua piccola raccolta

Per miracolo salvata dal crogiolo per la gioia degli appassionati

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Forum User

    Group
    Member
    Posts
    142
    Location
    Lovere (Bergamo)
    Joined
    9/3/2020

    Status
    Offline
    Allora, cominciamo con due parole di premessa. Qualche anno fa, dirigevo il Dipartimento di orologeria di una importante Casa d'Aste del Nord Italia, dipartimento che peraltro avevo fondato io. Un giorno, mi arriva sulla scrivania una scatola da scarpe un poco sgangherata, chiusa malamente con nastro da pacchi, su cui era presente la scritta: DI ANTONIO.

    Il nostro magazziniere che me l'aveva portata mi disse che la proprietaria aveva chiesto cosa ne avrebbe potuto ricavare facendo fondere il metallo, ma poiché c'era anche roba in acciaio e oltre agli orologi 'roba strana', avevano portato tutto a me, per competenza.

    Aprii la scatola e trovai degli orologi da tasca, un orologio da polso (un Reverso only, tanto per intenderci) e un set di strumenti tascabili: un barometro, un contapassi, un cronometro da corse ecc. Due orologi da tasca erano in argento e portavano sul fondello uno stemmino smaltato con l'inconfondibile marchio IF... Aprii l'orologio da tasca, in oro, di qualità.
    Dentro, una dedica ad Antonio per i suoi successi e - cosa romanticissima - un quadrifoglio secco.

    Longines_tasca_di_Antonio_Fraschini_0

    Alzai il telefono e chiamai il mio amato consorte, appassionato di storia dell'automobilismo e gli chiesi: Daniele, scusa, ti risulta che in casa Isotta-Fraschini qualcuno si chiamasse Antonio?
    La risposta fu immediata: Sì, uno dei tre fratelli era Antonio.

    Dalla scheda cliente risalii in un attimo al telefono della proprietaria e le chiesi: Signora buongiorno, scusi una domanda. Ma la sua famiglia, è imparentata con i Fraschini, quelli delle automobili? E la risposta fu: Ah, sì, certo, mia nonna era una Fraschini e tenne in casa tutta la vita il prozio Antonio, quello delle auto...
    Le chiesi se sarebbe stata disposta a sottoscrivere una dichiarazione sull'asse familiare, che sarebbe servita a dimostrare la provenienza degli orologi da Antonio Fraschini, contribuendo quindi ad aumentarne il valore significativamente.
    La risposta fu affermativa, ma colsi nelle sue parole un certo stupore. Forse non capiva...

    Fu così che all'interno dell'asta potei creare un cammeo: un certo numero di lotti, che avevo provveduto a segnalare alle associazioni di appassionati di quel tipo di vetture e a far pubblicare in anteprima nei siti dei grandi collezionisti.

    Di seguito, riporto il testo che accompagnava la sezione dedicata nel catalogo. I pezzi in questione sono ancora visibili nel catalogo, sono i lotti dal 982 al 1005, al seguente link:

    www.ponteonline.com/it/auctions/lot-details/321-989/#

    In sala, erano presenti (vennero per stringermi la mano) almeno tre fortunati proprietari di Isotta Fraschini!
    Battaglia, tutto venduto e tutti contenti.
    E i poveri orologi, salvati da una fine ignobile, che certamente non avrebbero meritato!

    Ecco la scheda di introduzione, che avevo scritto per il comunicato stampa:

    Dalla collezione personale di Antonio Fraschini, fondatore della casa automobilistica Isotta Fraschini

    Il 27 gennaio 1900 nasce l'Accomandita Semplice Società Milanese di Automobili Isotta Fraschini & C., con lo scopo di diffondere l'uso dell'automobile mediante le vendite, l'esercizio di un garage e le riparazioni.
    Sono soci fondatori l'avvocato Cesare Isotta di Omegna, i fratelli Vincenzo, Oreste e Antonio Fraschini di Milano, Riccardo Bencetti, Paolo Meda e Ludovico Prinetti. La sede è fissata in via Francesco Melzi a Milano.
    All'inizio del XX secolo Milano è un centro di diffusione dell'auto non inferiore per importanza a Torino, con prodotti prevalentemente di importazione francese e tedesca. Gli alti costi doganali, però, spingono quasi subito alla produzione in loco, attraverso l'importazione di motori e altre parti o costruendo su licenza.
    In questi anni di inizio secolo, a causa della pletora di iniziative e dell'incapacità di proporre veicoli appetibili per il mercato, molte aziende che avevano tentato di affermarsi sono costrette a chiudere i battenti. La Isotta Fraschini, invece, prospera grazie ad alcuni fattori favorevoli: l'abbondanza di capitale, la costanza del credito, la genialità dei progettisti e, soprattutto, l'ottima fama goduta nel bel mondo dai suoi promotori, in particolare dalla famiglia Fraschini. La crescita è tale che alla fine del 1904 l’azienda si trasforma in Società Anonima.
    Il biennio 1907-1908 rappresenta un momento d'oro per l'attività sportiva della Casa, che vince il Gran Premio di Brescia, la Targa Florio e la Coppa Florio di Bologna, oltre ad affermarsi in molteplici competizioni negli USA.
    Nel 1910 Isotta Fraschini inizia a costruire motori per aerei e dirigibili, all'avanguardia grazie alla genialità del progettista Giustino Cattaneo, che sarà anche l'artefice di tutte le auto della Casa, sino alla mitica Tipo 8.
    Con la guerra di Libia iniziano le commesse governative, con la produzione di autocarri e omnibus, oltre ai motori aeronautici, commesse che aumentano ulteriormente con lo scoppio della prima guerra mondiale.
    Tra il 1916 ed il 1918 viene messa in cantiere un'auto di altissima classe, spinta da un motore 8 cilindri in linea tecnicamente molto avanzato: all'arrivo della crisi industriale del 1921, anziché rinunciare, la società prosegue nello sviluppo e nella commercializzazione, cessando la produzione di tutti i modelli inferiori.
    Questa mossa, apparentemente suicida, è in realtà sostenibile per la Isotta Fraschini che, fondamentalmente, è divenuta un produttore di motori aeronautici e di mezzi militari per il quale le auto rappresentano solo una frazione del fatturato.
    Nasce così, nel 1920, la Tipo 8, automobile straordinaria, che resta nella storia dell'automobile al fianco di Rolls Royce e di Bugatti, come massima espressione del lusso e della raffinatezza.
    Il 3 luglio 1921 muore Oreste Fraschini, da vari anni amministratore delegato della società. Nel capitale sono entrati, nel frattempo, altri gruppi e, in particolare, il clarense Ludovico Mazzotti, banchiere e presidente della Borsa di Milano, oltre che appassionato sostenitore della Mille Miglia; nel 1923 assume la presidenza della Isotta Fraschini.
    In occasione della morte di Oreste, i fratelli Antonio e Vincenzo lasciano la società, insieme all'avvocato Isotta.

    I lotti da 982 a 1005 provengono, per lascito ereditario, dalla collezione personale di Antonio Fraschini. Alcuni sono pezzi antichi, forse acquisiti o pervenutigli attraverso legami familiari; il suo Reverso personale, un modello appena lanciato sul mercato, ci dimostra la sua sensibilità e l'attenzione all'innovazione meccanica anche al di fuori del settore in cui eccelleva.
    Gli strumenti con i quali misurava le prestazioni e i tempi di gara, o curava tempi e metodi della fabbrica, sapranno trasmettere certamente agli appassionati tante tra quelle emozioni che ancora abbiamo percepito, ad esempio, nei quadrifogli appassiti conservati tra cassa e controcassa del lotto 989, forse una sorta di talismano che lo ha accompagnato ai bordi di chissà quanti terreni di gara.

    Edited by Marisa Addomine - 21/4/2020, 17:08
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Forum User

    Group
    Member
    Posts
    142
    Location
    Lovere (Bergamo)
    Joined
    9/3/2020

    Status
    Offline
    Scusate, c'era un errore nel link al catalogo. Adesso dovrebbe funzionare.
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Supreme Eminence

    Group
    Member
    Posts
    18,918
    Location
    nowhere_land
    Joined
    15/2/2018

    Status
    Anonymous
    Bella storia. Grazie per la condivisione.
    Sì, il link funziona.
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Forum User

    Group
    Member
    Posts
    142
    Location
    Lovere (Bergamo)
    Joined
    9/3/2020

    Status
    Offline
    Grazie. La cosa che mi fa felice è che adesso, piccoli e grandi sono tutti nelle mani di chi li ama. Pensare che andassero a rottame...
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Space Entity

    Group
    O&P Collaborator
    Posts
    58,908
    Location
    Roma
    Joined
    17/10/2005

    Status
    Offline
    A parte il grazie per la condivisione, un altro Daniele aggiunge qualcosa alla narrazione :D
    La Isotta Fraschini era talmente di lusso che non ne sono mai state fabbricate due uguali. Di base c'erano telaio e meccanica, ma la carrozzeria non esisteva nel catalogo della casa perché ognuno se la sarebbe fatta fare dal suo carrozziere di fiducia e su ordinazione secondo le proprie esigenze e aspettative. Così abbiamo avuto IF aperte e con colorazione mimetizzata perché un maraja indiano la usava per andare a caccia di tigri, IF senza fari perché per il proprietario era l'auto da giorno, per la sera e la notte ne aveva altre, IF con solo una leggerissima cappottina sui sedili posteriori, cappottina che a una minima velocità sarebbe stata sradicata, ma che serviva per le passeggiate sul lungomare di Cannes e quindi più che a passo d'uomo non sarebbe andata. E così via.
    La IF era l'unica macchina che non prevedeva una carrozzeria di serie e l'unica mai fatta in due esemplari anche solo simili tra loro ;)

    Daniele
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Forum User

    Group
    Member
    Posts
    142
    Location
    Lovere (Bergamo)
    Joined
    9/3/2020

    Status
    Offline
    :I:
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Forum Newbie

    Group
    Member
    Posts
    96
    Location
    Pavia
    Joined
    12/10/2019

    Status
    Offline
    Bella storia!;)
     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Senior User

    Group
    Member
    Posts
    2,534
    Location
    Veneto
    Joined
    16/7/2019

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (il falegname @ 21/4/2020, 15:39) 
    A parte il grazie per la condivisione, un altro Daniele aggiunge qualcosa alla narrazione :D
    La Isotta Fraschini era talmente di lusso che non ne sono mai state fabbricate due uguali. Di base c'erano telaio e meccanica, ma la carrozzeria non esisteva nel catalogo della casa perché ognuno se la sarebbe fatta fare dal suo carrozziere di fiducia e su ordinazione secondo le proprie esigenze e aspettative. Così abbiamo avuto IF aperte e con colorazione mimetizzata perché un maraja indiano la usava per andare a caccia di tigri, IF senza fari perché per il proprietario era l'auto da giorno, per la sera e la notte ne aveva altre, IF con solo una leggerissima cappottina sui sedili posteriori, cappottina che a una minima velocità sarebbe stata sradicata, ma che serviva per le passeggiate sul lungomare di Cannes e quindi più che a passo d'uomo non sarebbe andata. E così via.
    La IF era l'unica macchina che non prevedeva una carrozzeria di serie e l'unica mai fatta in due esemplari anche solo simili tra loro ;)

    Daniele

    Bella anche questa storia. Ci sono delle immagini di queste auto superpersonalizzate?
     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Eminence of the Forum

    Group
    Gold Members
    Posts
    13,953
    Location
    Ferrara
    Joined
    23/7/2006

    Status
    Anonymous
    Molto interessante !

    Al lotto n° 999 c'era anche un raro Universal Compur doppia ruota a colonne, con numero di cassa 555844.



    download__3_
     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Forum User

    Group
    Member
    Posts
    142
    Location
    Lovere (Bergamo)
    Joined
    9/3/2020

    Status
    Offline
    CITAZIONE (nicola1960 @ 21/4/2020, 17:36) 
    Molto interessante !

    Al lotto n° 999 c'era anche un raro Universal Compur doppia ruota a colonne, con numero di cassa 555844.



    download__3_

    Eh sì, sono capitate tante cose interessanti e molte anche rare. Sia tra gli orologi domestici che tra quelli da persona.
     
    Top
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Master Senator

    Group
    Member
    Posts
    8,928
    Location
    napoli
    Joined
    4/5/2017

    Status
    Offline
    Grazie Marisa :D
     
    Top
    .
  12.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Senior User

    Group
    Member
    Posts
    2,478
    Location
    Treviso/Milano
    Joined
    16/10/2012

    Status
    Offline
    Bella storia!
    Grazie per la condivisione...
    Piccolo OT... mi vine sempre da piangere quando guardo i prezzi delle vecchie aste...
     
    Top
    .
  13.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senator

    Group
    Founder Members
    Posts
    4,545
    Location
    Vicenza
    Joined
    10/12/2004

    Status
    Anonymous
    Grazie per la bella storia!

    Stendo invece un velo pietoso sui discendenti della illustre famiglia.
     
    Top
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Space Entity

    Group
    O&P Collaborator
    Posts
    58,908
    Location
    Roma
    Joined
    17/10/2005

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Aryanna @ 21/4/2020, 17:21) 
    Bella anche questa storia. Ci sono delle immagini di queste auto superpersonalizzate?

    Temo di no, non c'erano gli smartphone e non si facevano i selfie allora :D
    Lessi un libro sulla IF e lì ne descrivevano a decine di auto fatte strane su pazza richiesta dei miliardari di allora.

    Daniele
     
    Top
    .
  15.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Eminence of the Forum

    Group
    Gold Members
    Posts
    13,953
    Location
    Ferrara
    Joined
    23/7/2006

    Status
    Anonymous
    Bello anche il Reverso, prodotto prima ancora che nascesse la Jager-LeCoultre, lotto n° 995.

    download_0
     
    Top
    .
51 replies since 21/4/2020, 14:10   1907 views
  Share  
.