Rolex, pubblicità, marketing e dinamiche di mercato.

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    Rispondevo in un altro topic ma su invito della moderazione apro di qua.

    CITAZIONE (mattia911 @ 21/9/2020, 20:02) 
    DD15AABF-54DC-4BB5-BC5C-ABDCE8744B98

    Ma che davvero davvero Rolex ha bisogno di spendere in pubblicità?? :EM05:

    (Pubblicità di orologi "virtuali" oltretutto...)

    Io non credo che ormai qualunque discussione su Rolex e sui suoi prodotti possa vertere su aspetti tecnici, quanto piuttosto si debba porre su un piano quasi sociale e antropologico.
    Abbiamo una azienda che si gloria di creare prodotti tecnicamente all'avanguardia e concettualmente (nella narrazione del marketing) perfetti, in una parabola ascendente per quanto riguarda la nozione di questa eccellenza (e quindi ormai non più solo della notorietà del marchio, ormai pressoché ubiqua e consolidatissima) presso le masse, con una pervasività quasi ossessiva della promozione pubblicitaria, ma non permette poi a tali masse di accedere al prodotto di tanto sforzo progettuale e tecnico/produttivo, o almeno non più secondo il parametro che sinora era stato il discrimine tra possibili e non-possibili acquirenti, vale a dire il prezzo. Viceversa, al valore del censo si è sostituito quello sociale, non basta più la capacità di spesa per garantirsi l'accesso all'acquisto e al possesso di questi oggetti; creandosi così il cortocircuito tra desiderabilità ormai globale (non solo in senso orizzontale, secondo una distribuzione geografica ormai capillare, ma anche in senso verticale, in ogni strato socio-economico della popolazione) e disponibilità reale ed effettiva per tutti coloro che siano in grado di accedere al prodotto.

    Il cui grado di effettiva qualità intrinseca e estrinseca, relativo quindi sia agli aspetti prettamente tecnico/funzionali, che a quelli estetici o più indeterminatamente fashioning, non è superiore - va detto per onestà intellettuale - a quello di altri prodotti omologhi ma meno appealing presso il pubblico nonostante spesso più facilmente "raggiungibili" non solo dal lato economico ma anche sul mero piano della reperibilità fisica - prodotto non elitario quindi in un rapporto fra prodotti industriali assimilabili per qualità e funzione.

    E allora a che pro la pubblicità? Per rafforzare un'immagine ormai ben più che consolidata, semmai iconica? Inutile, direi. Per ingenerare nel pubblico il desiderio di entrare in possesso di tali prodotti? Direi di no, "il Rolex" lo desidera l'appassionato e (absit iniuria verbo) la shampista... Stimolare l'acquisto da parte del medesimo pubblico di "desideranti"? Ecco qui il cortocircuito incomprensibile: tale stimolazione appare quasi assolutamente non necessaria, ma anche oltretutto inutile in quanto la "raggiungibilità" fisica ed effettiva del prodotto è subordinata ad una serie di fattori che nulla hanno a che vedere con la semplice disponibilità economica supportata da una motivazione ad entrare in possesso del (e quindi a spendere per il) prodotto: in quanto questo prodotto semplicemente non c'è! (O non è disponibile in quantità tali da soddisfare la domanda, anch'essa a quanto pare parabolicamente ascendente e forse asintoticamente tesa ad un limite finora - sembra - non ancora raggiunto).

    Per cui assistiamo ad un teatro dell'assurdo dove la desiderabilità si amplia quasi istericamente, per di più con la spinta attiva da parte dell'azienda, che d'altro canto non può (o non vuole, si dice, ma forse in effetti semplicemente non può) adeguarsi produttivamente a soddisfare questa desiderio, il cui soddisfacimento è precluso a chi non appartenga ad una élite più sociale che economica, la cui selezione è demandata ad una pletora di dealers le cui valutazioni per la "benevola concessione" del prodotto in oggetto attengono a considerazioni spesso fumose, incomprensibili e di solito riservate (quand'anche vi siano), degne piuttosto dei misteri degli antichi culti Orfici.

    Ecco l'irrazionalità totale, ecco il piano sociale/antropologico cui facevo riferimento che comunque resta inspiegato, se non nei suoi esiti, che ben conosciamo, in molte delle sue dinamiche soprattutto in relazione al comportamento dell'azienda stessa, che sembra per certi aspetti "subire" senza possibilità di soluzione alcuna questo stato di cose (vedi ad esempio i noti fenomeni di "borsanerismo" per quanto riguarda la reperibilità e l'esborso economico richiesti per l'acquisto soprattutto di certe referenze, fenomeni che a quanto si è sempre detto l'azienda mal tollera ma ai quali non riesce a porre rimedio e soluzione - oltretutto talvolta sembra anche alimentati dallo stesso front end umano cui l'azienda medesima si affida per la vendita del prodotto).

    Sorge spontanea una domanda oltretutto: quanto del portato storico di cui l'azienda si fa vanto, che usa per promuoversi, e di cui comunque è giusto essere consapevoli dell'importanza dal momento che è oggettivo e ben documentato, ha effettiva importanza e rilievo a questo punto?

    Sono sinceramente incuriosito da tutto questo e mi domando a quali altre dinamiche ed effetti assisteremo su questo brand particolare dell'orologeria che sta quasi fagocitando l'interesse collettivo degli appassionati (e non) a scapito di tanti altri aspetti di questo bellissimo - e particolare - mondo.

    Un saluto
     
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    Forse molto banalmente siccome i classici eventi sportivi a cui Rolex faceva da sponsor non ci sono più, oppure vengono giocati a porte chiuse o comunque con poco pubblico...allora non resta che spendere il budget di marketing in un bel cartellone all'aria aperta..
     
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  3. claudio CA
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    a meta' tra cartellone e insegna, promuove si un nuovo modello, ma interpreto piu' questa affissione come manifestazione/conferma di grande presenza o dominio commerciale ... uno sfoggio di potenza piu' che una vera promozione del Sub ...
     
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    CITAZIONE (claudio CA @ 22/9/2020, 23:29) 
    a meta' tra cartellone e insegna, promuove si un nuovo modello, ma interpreto piu' questa affissione come manifestazione/conferma di grande presenza o dominio commerciale ... uno sfoggio di potenza piu' che una vera promozione del Sub ...

    Concordo! Ci devi essere e devi sempre dimostrare di “avercelo più duro” 🤣
     
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    Forse anche l'aspetto fiscale. Per un azienda le spese in pubblicità e promozione dei propri prodotti vengono portate in detrazione in varie percentuali, quindi invece di pagarli tutti di tasse... investo in immagine...
     
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    Perchè?
    Per il semplice fatto che il 99,9% di chi passa sotto a quella pubblicità non sa cosa sia un forum di orologeria e manco gliene importa.
    Quel manifesto, come la pubblicità in genere, non è rivolto a quello sparuto 0,1% forumistico, ma serve a rafforzare l'idea di status agli occhi del potenziale cliente "normale".

    P.S. - Sia chiama "comunicazione"
     
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    Lo stesso discorso allora dovrebbe valere per Nike, Coca Cola, Apple, Microsoft.
    C’è chi pubblicizza per lanciarsi e chi invece lo fa per consolidare e rafforzare la propria posizione dominante.
     
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    CITAZIONE (-marcolino- @ 22/9/2020, 23:07) 
    Rispondevo in un altro topic ma su invito della moderazione apro di qua.


    Ma che davvero davvero Rolex ha bisogno di spendere in pubblicità?? :EM05:

    La risposta evidentemente é "sì", considerando la quantità di eventi sponsorizzati.
     
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    la domanda del perché Rolex faccia pubblicità nonostante la posizione dominante, senza voler passare per maleducato, in tutta sincerità fa sorridere tanto è ingenua.
    Chi la pone evidentemente ha poche nozioni di strategie di marketing e gli suggerirei di informarsi su cosa capitò anni fa alla Coca Cola o al farmaco Aulin, due classici esempi che vengono spesso citati nei corsi quando si menzionano errori grossolani di grandi aziende, leader di mercato, che forti della posizione dominante hanno deciso di tagliare fondi per la pubblicità o per gli informatori
     
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    Vedo con un certo dispiacere che molti, distratti certo dalla visibilità del dito (l'immagine del cartellone pubblicitario, che nell'intervento gemello da me postato in sezione principale avevo omesso) si sono dimenticati di dare un'occhiata anche alla Luna che il dito indicava, cioè quella modesta (e certamente fatta da uno che effettivamente non ha conoscenze nel campo del marketing, ma che osserva la realtà delle cose e cerca di trarne alcune conseguenze) analisi, che con tutte le sue possibili fallacità voleva rappresentare una base di ragionamento sulle strategie della maison Rolex.

    Il punto principale su cui verteva il ragionamento, è che a tanta "potenza di fuoco" pubblicitaria basata anche su un largo impiego di sponsorizzazioni, non corrisponde alttettanta disponibilità del prodotto, perlomeno una disponibilità pari al soddisfacimento del desiderio di acquisto per tutto quel pubblico che con la pubblicità si vuol raggiungere.

    Consideravo che da una parte Rolex racconta il proprio prodotto come elitario (e nei fatti poi lo è realmente vista la "selezione" che deve essere operata sugli acquirenti), d'altro lato opera la sua azione pubblicitaria in modo più "massificato" possibile, cioè con l'intento di raggiungere il più ampio numero possibile di interessati all'acquisto, in maniera tutt'altro che elitaria quindi. Come se si trattasse di un bene di utilizzo comune, come una bevanda o un farmaco che hanno dalla loro però una diversa peculiarità: entrambi sono facilmente disponibili, e sono peraltro anche facilmente sostituibili da prodotti analoghi persino a miglior prezzo.

    Questa seconda caratteristica "commerciale" varrebbe anche per i prodotti Rolex, sia chiaro, da un mero punto di vista tecnico/funzionale esistono molte e validissime alternative, se non che nel tempo, per dinamiche che sarebbe troppo lungo analizzare, in parte forse nemmeno volute dalla maison stessa, sul prodotto Rolex si è come dire, stratificato il paradigma delle tenuta del valore e addirittura del suo aumento nel tempo. Questo non è solo essere leader nel proprio mercato, questo è esclusività. E' questo l'obiettivo che Rolex vuole raggiungere? Un prodotto "esclusivo" che cioè esclude la gran parte del pubblico essendone limitato l'accesso a pochi privilegiati? (Con tutti i relativismi del caso, bene o male un Rolex lo si compra, certo se si parla del nuovo e di alcune referenze il discorso cambia drasticamente - guarda caso oltretutto le più desiderate, visto che sembra che anche questi nuovi modelli Submariner non godranno della facilità di accesso desiderata dall'utenza).

    Davvero pensiamo che senza tutta questa pubblicità - voglio dire: pubblicità Rolex ne abbiamo sempre vista, chiaramente, ma soprattutto dal lato delle sponsorizzazioni di eventi sportivi, ad esempio, la pervasività sta diventando più che palese, manca solo la TV - i Rolex rimarrebbero a far la polvere in vetrina? Io ne dubito.

    Sembra quasi al contrario con che questa stimolazione dell'immaginario che Rolex opera costantemente, si voglia piuttosto sostenere il bisogno indotto di possederne uno a tutti i costi, a tutto beneficio di un aspetto vantaggioso per i già possessori, la tenuta e aumento di valore del "pezzo" nel tempo, con il parallelo instaurarsi di fenomeni di piccola speculazione; e di un aspetto invece deteriore non si sa quanto voluto dalla casa, vale a dire il mercato parallelo di reseller e traffichini vari.

    Sono più le domande che le risposte evidentemente, sempre che di risposte ci sia davvero bisogno, la realtà è questa, le strategie e le motivazioni della maison imperscrutabili, noi "subiamo" (sempre se lo vogliamo subire) tutto questo, attratti da un fascino che tra le maison di orologeria non ha forse rivali, e ne traiamo spunto per delle belle chiacchierate probabilmente senza costrutto. :EM11:

    Un saluto
     
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    di selezione elitaria non parlerei, visto che anche gli ultimissimi modelli usciti sono già in mano a camorristi e personaggi di dubbia provenienza sociale. Evidentemente, oltre che generare un mercato parallelo di traffichini, la selezione che determinati dealers effettuano, non propriamente assennata, fa sì che questi orologi siano diventati anche strumento di riciclaggio di denaro sporco (soero di non esser censurato per ciò che dico). Detto ciò, per come la penso, evidentemente a Rolex piace sempre stare sulla cresta dell'onda, ben sapendo che qualunque cosa faccia se ne parla diffusamente. Una volta la pubblicità serviva ad incentivare l'acquisto di prodotti che difficilmente si vendevano. Per Rolex sicuramente non è così. Il risultato è sotto i nostri occhi: ogni giorno qui sul forum c'è una discussione sui listini, piuttosto che sui traffichini oppure sulla difficile reperibilità di medelli e quant'altro. Non dico che su un forum di orologeria non si debba parlare di questa importante maison, ma, purtroppo queste discussioni non fanno altro, a mio parere, che alimentare sia pure nel nostro piccolo, un interesse ingiustificato nei confronti di questo marchio. Per Rolex non è un problema di buona o cattiva pubblicità, l'importante è che se ne parli. Oltretutto per come sta trattando i propri clienti negli ultimi anni, sarebbe proprio il caso di ignorare qualunque discussione che la riguardi. Imho.
     
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    Secondo me la risposta l'ha data davvero Natalino Balasso in tempi meno sospetti :D con ad esempio la pubblicità della Mercedes SLS, auto che non era rivolta ad un pubblico ampio. La SLS infatti era per prezzo effettivamente rivolta a poche persone, i Rolex lo sarebbero per molte più persone ma per essere molto desiderati oggi per le caratteristiche del prodotto hanno bisogno di un valore di mercato alto in relazione a quello che è il listino e poche persone lo possono prendere a listino.

    Il principio comunque è che è importante avere quello che le altre persone non potranno avere, questo per appagare l'ego personale, quindi è importantissimo essere sempre presente con la pubblicità e mettere il desiderio dei Rolex.
     
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    Hanno stimato che se la Coca Cola smettesse di fare pubblicità le vendite calerebbero drasticamente.
    Vale anche per Rolex.
     
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    Beh tecnicamente già il fatto che hai aperto questa discussione e ne stiamo parlando significa che la pubblicità ha funzionato, se smettesse di fare pubblicità, sponsor di tornei ecc non ne parlasse più nessuno per 2/3 anni sai quanti Sub a listino troveresti poi.
     
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    CITAZIONE (Almor @ 23/9/2020, 11:03) 
    Hanno stimato che se la Coca Cola smettesse di fare pubblicità le vendite calerebbero drasticamente.
    Vale anche per Rolex.

    Non è che anno stimato...la Coca Cola lo ha capito a sue spese quando a metà anni ottanta ha ridotto drasticamente il budget Marketing forte della posizione dominante e ha peso rilevanti quote di mercato andate a favore dei competitors. E ci sono molti altri esempi che citano ai corsi, dal farmaceutico all’alimentare: Ferrero secondo alcuni potrebbe tranquillamente smettere di pubblicizzare la Nutella che “si vende da sola”, e invece continua ad investire importanti somme...chissà perché
     
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