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Buongiorno, oggetto della presentazione di oggi è una realizzazione del marchio italiano Officine Tecniche, marchio la cui evoluzione ho seguito sin dalla sua nascita nel 2019 , incuriosito dalle premesse , un modello subacqueo , fin troppo riconoscibile , sono stato immediatamente colpito dal progetto successivo , seguito passo passo e dalla sua evoluzione sfociata nel Super, declinato in due versioni , della quale una limitata con ghiera in titanio, che mi sono lasciato sfuggire, ed una con ghiera in ceramica che presento in questa recensione , unitamente all'ultima versione con quadrante color rosso rubino che ho visionato e recuperato al WOI di quest'anno e denominata Super Arpi.
e che qui vedete affiancati
Mi preme immediatamente precisare che l'intenzione, iniziale, dell'azienda era quella di realizzare un dress dalla stile marcatamente Gentiano, e da qui lo studio dedicato a realizzare una cassa particolarmente sottile , senza ghiera e vetro solo 5mm,salvo verificare che le caratteristiche volumetriche e gli spessori della cassa erano in grado di assicurare una resistenza alla pressione dell'acqua maggiore di quella teoricamente prevista e molto vicina a quella richiesta per un Diver.
In fase di prototipazione , pertanto ,si è deciso di percorrere la strada idonea a garantire la resistenza alla pressione dei 300 metri, ciò ha comportato sia l'incremento dello spessore del vetro, ora pari a 2,8mm, sia l'uso di un vetro a leggera curvatura esterna rispetto a quello iniziale , double domed.
La previsione di un vetro più spesso , ha anche richiesto la ricerca di una soluzione diretta ad evitare che questo bloccasse il funzionamento delle sfere, risultato ottenuto sollevando la struttura di supporto del vetro di quanto necessario e prevedendo una ghiera leggermente più spessa
Tutto ciò non ha impedito di mantenere uno spessore complessivo di soli 12,2 mm dei quali 5mm per la cassa
Siamo, pertanto, in presenza di una cassa di 40mm di diametro per uno spessore di 12,2mm e con un LTL di 47,5mm e con ghiera in ceramica, per la mia versione , dotata di ottima vestibilità.
Altro aspetto , particolare, riveste , considerato lo stile seguito, il bracciale integrato con maglie piene con perni a vite e chiusura a farfalla con logo , molto elegante e che ricorda l'iniziale vocazione dress.
Per consentire l'uso di cinturini diversi è possibile montare, alle anse, degli adattatori , rifiniti con la stessa cura dedicata alla cassa, ciò garantirà la possibilità di usare il cinturino sulla muta
Altra peculiarità del modello è il fondello che nasconde un,ottimo calibro , di cui parlerò a breve, ma la cui decorazione è stata attuata con la tecnica della coniatura e tre diversi tipi di finitura, lucida, satinata e micropallinata
Il quadrante, da vero diver, è estremamente pulito e, per il San Domino dotato di una bella granulosità che lo caratterizza in modo significativo ;evidenzio la simmetria complessiva garantita sia dalle scritte , che dal posizionamento della data al sei
Semplici , ma , di impatto gli indici , grazie alle cornici lucide ed al Superluminova impiegato per garantirne la luminescenza, il BGW9, e , interessante, la lancetta dei secondi con cotrappeso che rappresenta il logo della casa, che in queste foto vediamo nell'Arpi.
Logo che ritroviamo, anche sulla corona di carica a vite
La cassa, come detto è di stile Gentiano e, pertanto con spigoli vivi alle anse ed ottima lavorazione generale , sia per le belle satinature laterali che per le bisellature lucide superiori ed inferiori; del suo limitato spessore e di come si sia pervenuti alla sua realizzazione ho scritto prima.
Il calibro utilizzato è l'ottimo La Joux-Perret LJP G100 ,casa oramai parte del gruppo Citizen, derivato dal Mjota 9015 , ma con notevoli migliorie relative sia alla componentistica che alla riserva di carica pari a 68 ore , pur mantenendo le oscillazioni a 28800 alternanze e con finitura di grado top , con viti azzurrate, Perlage , Cote de Geneve e regolazione in 4 posizioni , atte a garantire una frequenza di marcia entro i più sette meno sette secondi al giorno.
Al San Domino ho affiancato l'Arpi , che presente identiche caratteristiche tecniche meccaniche , ma un quadrante rosso rubino, del quale mi sono subito innamorato, come noterete dale foto che seguono.
Non saprei dire quale preferisco dei due so solo che non avrei mai smesso di fotografare entrambi.
Le foto sono state realizzate con Nikon D810 ed ottica micro Nikkor 60mm su cavalletto Manfrotto.
Vi ringrazio per l'attenzione , ed ora a voi riflessioni e commenti.
Edited by giorgiocigna - 25/11/2023, 00:40. -
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Il rosso mi piace assai. . -
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Vabbè che esiste Google ma se mettevi anche il prezzo non si offendeva nessuno, eh. . -
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Bella e precisa presentazione Giorgio,come al solito!
Marchio da tenere d'occhio, questo modello è veramente bello e ben fatto e anche io sarei decisamente indeciso tra quale dei due scegliere!😁. -
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Complimenti a giorgiocigna per la bella e dettagliata presentazione! Vabbè che esiste Google ma se mettevi anche il prezzo non si offendeva nessuno, eh.
Mettilo tu, così magari apporti un contributo utile al bel lavoro fatto dal Opener.. -
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Molto interessanti. Grazie della condivisione e complimenti per la presentazione curata. . -
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Complimenti . -
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Orologio stupendo , complimenti per la presentazione . . -
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Orologio secondo me quasi best buy per finiture, dettagli e calibro(e per solidarietà italiana ).. Anche in considerazione del prezzo che per chi fosse interessato è attualmente 100 € meno sul loro sito ufficiale. . -
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Grazie per l'ottima recensione. Visto al WOI, veramente "super" . -
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Bellissima presentazione! Il quadrante dell'Arpi è fantastico!
Grazie. -
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Complimenti per gli orologi e per la presentazione . -
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Ottima scelta il calibro LJP . -
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Bella presentazione e belle foto, complimenti!
Ora un commento sull'orologio e sull'azienda.
Seguo Officine Tecniche da quando hanno presentato questo modello, sorpreso ed orgoglioso di apprendere che sono meridionali e pugliesi!
L'orologio ha ottime caratteristiche: misure giuste, calibro superiore alla media, intelligente e gratificante (per il possessore) gestione del cambio di cinturino/bracciale, che da sola vale l'acquisto! Prezzo competitivo, che non guasta ma che, anche qui, denota intelligenza e lungimiranza: meglio farsi un nome ed una clientela per future realizzazioni che "sparare" subito e poi cadere nell'oblio!
In definitiva, se non avessi già un importante braccialato in acciaio lo avrei già preso, blu.
Ulteriori commenti?
Ritenendo che i ragazzi di Officine Tecniche leggano i nostri commenti desidero lasciare, sommessamente, qualche suggerimento, dettato dal gusto personale ovviamente, ma anche da considerazioni derivanti dall'ormai longeva passione per gli orologi ed osservazione delle evoluzioni del mercato.
1) banalmente: sfruttare il catalogo LaJoux-Perret per proporre altre versioni: crono, calendario completo, flyback... rattrappante! (nessuno si è accorto che mancano rattrappanti "nuovi" di medio prezzo?! )
2) eravate partiti dal progetto di un orologio sottile... perchè non farlo? Maen propone un carica manuale, un O.T. manuale da 7 millimetri sarebbe MOLTO interessante! Con il calibro OISA poi...
3) qui mi rendo conto che parla il gusto personale: io ridurrei il numero e l'ingombro delle scritte sul quadrante, soprattutto quando è realizzato concolori e/o lavorazioni particolari. Peraltro oserei anche con i materiali: meteorite, madreperla (blu ) avventurina, e perchè no marmo e/o pietra pugliese!
4) Infine, giusto contenere i costi (vedi sopra), tuttavia sappiate che molti appassioanti sono disposti a spendere una cinquantina di euri in più per avere la ghiera in tinta con il quadrante
Concludendo: bell'orologio e bella azienda, spero che possa avere ulteriori successi!. -
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Agevolo un paio di foto per ricordare come sono fatti gli altri modelli:
Per me il più interessante è il Varano, la versione "Trani" con quadrante in marmo sarebbe una vera bomba!.