Storia e Presentazione: Un Cyma da parete ci racconta di Synchron e ATO

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +11   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Master Senator

    Group
    Member
    Posts
    5,455
    Location
    Modena
    Joined
    16/8/2022

    Status
    Offline
    Buonasera Ragazzacci

    Chi non crepa si rivede e oggi vi presento uno degli ultimi improvvisi e inaspettati arrivi: un orologio da parete.

    Eh sì, perchè quando l'ho visto l'attrazione è stata fatale.

    Un super-noto forumista, al secolo Ex Lansdalefan , lo aveva condiviso un dì sul “Diario del Giorno” e dopo esserne stato immediatamente fulminato lo sono andato di corsa a cercare sul suo IG semmai lo avesse pubblicato anche lì con qualche foto in più. Trovato, contattato, accordati in un nanosecondo, e ieri mi è arrivato in tutta la sua “futuristica” bellezza.

    C'è da dire che fino a quel momento non avevo mai considerato l'acquisizione di un orologio da parete. Ma dopo aver visto dal Pc questo Cyma by Synchron bello grande in foto, mi sono alzato dalla sedia fumando inquieto (sensazione/stato d'animo tipico del Pulmino quando elabora un possibile acquisto) e, nel mentre che rimuginavo, alzo gli occhi e vedo affisso quel catafalco che ho appeso da cinque o sei anni almeno nel disimpegno (si chiama ancora così?). Avete presente quelle robe tipiche di Ikea, quarzaccio da 5 dollari in scocca argento/nera in plastica con anche l'indicazione della temperatura? Ecco, quella robaccia lì.

    “No, non posso tenere quella me**a!”

    Torno in camera, prendo il cellulare come fosse una rivoltella veloce che manco Terence Hill, e scrivo: “Ciao Claudio, come stai? Sono Emiliano e mi piace troppo quell'orologio”. Dopo neanche 10 minuti mi torna via w-app una foto dell'orologio già dentro il pluriball con sotto “Work in Progress”. Antologia.

    Sta già in bella vista fieramente appeso in casa e ogni secondo mi ricorda che sono un pazzo di Vintagista e non un'ameba “Ikeomorfa”.

    Eccolo dunque.



    Trattasi di un segnatempo firmato Cyma electronic e prodotto da Synchron, una holding che trae origine dalla più ben nota ASUAG e che fu attiva dal 1968 fino al 1980.

    ASUAG, in francese "Société Générale de l'Horlogerie Suisse", fu un gruppo consorziale composto da società orologiere svizzere e fondato agli inizi degli anni '30. Lo scopo era quello di salvaguardare l'industria manifatturiera delle singole compagini indipendenti alle prime avvisaglie della enorme crisi finanziaria globale che ebbe un'accelerazione intorno al '32.
    A questa importante holding facevano capo produttori di importanza vitale per l'intera industria svizzera dell'orologeria, in primis Ebauche SA e Fabriques de Spiraux Réunies (FSR), la prima holding svizzera per la fabbricazione di molle per bilancieri con sede a Pont-de-Martel.

    ASUAG permise lo scavallamento della Grande Depressione, salvaguardando parte dell'enorme business generato dalle manifatture svizzere che operavano dentro i confini ma sopratutto oltre, con massicce esportazioni di componenti e orologi semi-finiti oltreoceano direzione USA.

    Facendo un salto lungo circa un trentennio, nel 1966 ASUAG cominciò a processare investimenti che la portarono a strutturare una sub-holding al fine di acquisire nuovi marchi. Nacque quindi la costola Chronos Holding. Questa, dapprima entrò con una partecipazione in Gruen, e appresso acquisì il controllo dei marchi Cyma e Tavanness ormai a quell'epoca agonizzanti.

    Come in un'incessante processo riproduttivo di cellule, Chronos Holding generò a sua volta la Synchron SA, una società nata con la finalità di pilotare il mercato e il marketing di Cyma e di altri tre storici brand svizzeri appena acquisiti: Doxa, Ernest Borel e, più tardi, Aureole.

    In queste affiche dell'epoca si registra la volontà di aggredire il mercato con una comunicazione che usa i tre brand contemporaneamente per aumentare il livello di engagement su consumatori diversi.

    54dd767868ad4-260372b



    Si spingono i modelli di punta dei singoli brand. Spesso, nelle stesse pubblicità, sono uno accanto all'altro anche se molto diversi tra loro per stile e/o finalità d'uso. Una coerenza formale molto fumosa ma di certo proficua in termini di mera cassa.

    1973-doxa-sub-300



    4fd43ecf22666-260372b



    Altre volte le pubblicità appaiono maggiormente coerenti dal punto di vista del marketing puro, specie dopo l'acquisizione del marchio Aureole. Con le iniziali delle quattro defunte maison Synchron ideò “ABCD”, “l'ABCD dell'orologeria svizzera”, a sublimazione dell'irritante sforzo creativo.



    4fd43ef8ebb69-260372b



    Il logotipo - una sorta di stella a tre punte dal design futuristico (che, forse, simboleggia l'unione dei tre marchi primigeni) - fu depositato nel 1968 a Neuchatel. Campeggia da solo o affiancato dalla scritta “Synchron” sui quadranti, sulle corone, sulle clasp dei bracciali, sui calibri, sui fondelli e sul packaging dei prodotti delle quattro ex-maison ora riunite sotto l'ampio ombrello “stellato”.

    Appresso qualche esempio.

    nos-cyma-by-synchron-vintage-swiss-manual-winding-watch-cal-p-7040-ref-2040-new-old-stock



    s-l1600-1



    s-l1600-2



    s-l1600-3



    ernest-borel-synchron-automatic-cal-56-doxa-cyma



    ernest-borel-synchron-automatic-cal-56-doxa-cyma-1



    ernest-borel-synchron-automatic-cal-56-doxa-cyma-2



    aureole



    Alcuni modelli particolarmente apprezzati sul mercato come per esempio il “Navystar”, venivano prodotti anche a doppia firma, Cyma e Doxa.



    jpg




    Questo logo sarà quindi tipico della produzione di Cyma, Doxa, Borel e Aureole dal '68 e per tutti gli anni '70 finchè ASUAG non vendette Cyma nel 1978 ad una cordata di investitori privati e appresso la stessa Synchron con in pancia almeno Doxa e Ernest Borel. Oggi la società è nella mani della Stelux International Ltd.

    …...................................................



    Fatta un po' di necessaria storia, che fa sempre bene alla salute dello spirito, passo a mostrarvi l'orologio.

    Si tratta come detto di un orologio da parete in lamina di metallo dorato. Ha forma quadrata di 25.5 cm per lato ed è caratterizzato da un profilo esterno a sezioni spioventi, che inquadrano una cornice centrale a cassetta di 21 x 21 cm.

    thumbnail-1



    L'intera scocca è spessa 4 cm ma ad aumentare il senso di profondità ci sono altri 2 cm addizionali del coperchio in plastica che custodisce il movimento sul retro, che aggettano ancora di più l'oggetto dalla parete creando anche un bel gioco di ombre.

    thumbnail-2



    Questo è un orologio particolare per due motivi:

    il primo è che è animato da un movimento elettro-meccanico a tansistor, ossia con fonte elettrica (una batteria) che sviluppa l'energia necessaria per alimentare ed azionare una parte meccanica. Di questo proverò a parlarvi appresso, intanto anticipo un paio di fotografie del motore cosi da rendere subito l'idea di cosa trattiamo.

    thumbnail-8



    thumbnail-9



    thumbnail-10



    Il secondo particolare dell'orologio è che è provvisto di datario con indicazione digitale di giorno e data (rarità, in lingua italiana). E di questo aspetto estetico e tecnico parliamo subito.

    Il quadrante presenta poco sotto al 12 le due finestre di giorno e data, il che rende particolarmente attraente questo segnatempo. Sì, perché il rullo data/giorno scatta automaticamente e simultaneamente allo scoccare della mezzanotte (mezzanotte e 7 minuti per l'esattezza).

    thumbnail-6



    Il sistema meccanico del funzionamento del cambio istantaneo del datario – di cui sono riuscito a recuperare delle belle immagini (vedi sotto) - è semplice quanto efficace.

    Questa la componentistica del modulo calendario.

    jaz-c3a9lectronique-et-c3a9lectrique-tm-sm-et-dc3a9rivc3a9s-1973-page-22-1



    La scocca grigio scuro in alto prevede un'apertura alla sommità in cui è alloggiato il cilindro unico a fondo bianco su cui sono stampati i giorni della settimana sequenziati sul lato lungo, mentre sul lato corto si avvolge un film trasparente con l'indicazione della data numerica.

    L'ingranamento del meccanismo del cambio data avviene per mezzo di una ruota 24 ore (1) ingaggiata alla parte solo tempo del movimento, che, tramite una camma (2) imperniata (0), lavora su una barra di collegamento (4) che mette in tensione una molla (3) che, quindi, viene progressivamente armata nel corso delle intere 24 ore (giro completo della ruota 24 ore, appunto) e rilasciata istantaneamente facendo ruotare d'un sol colpo il tamburo.

    Qui sotto un'immagine con una spiegazione più intuitiva.

    jaz-c3a9lectronique-et-c3a9lectrique-tm-sm-et-dc3a9rivc3a9s-1973-page-12



    Un sistema frenante posto in alto torna ad ancorare il rullo e a stabilizzarlo nella sua posizione mentre la ruota 24 ore ricomincia il suo giro tornando a operare trazione sulla molla.

    Devo dire che lo scatto immediato oltre a sorprendere l'occhio impatta anche sull'udito: entrambi i sensi sono coinvolti nello show quotidiano. Infatti, già intono alle 22:00 la molla, che sta già nella sua tensione quasi massima, produce dei suoni come strappi metallici caratteristici di una molla che si sta appunto tendendo. E anche dopo lo scatto, la molla che è passata in un attimo in posizione di riposo, per un'ora buona torna a farsi sentire poiché ricomincia il processo di trazione che terminerà il giorno appresso.

    Insomma, passare da quella ciofeca dell'Ikea a questa roba multi-sensoriale qua è stato come ricevere una grazia celeste. So che solo voi potete capire.

    Passo adesso a mostrarvi un paio di dettagli del quadrante di questo bellissimo orologio firmato Cyma electronic poco sopra al 6.

    thumbnail-5



    thumbnail-7



    Oltre ad essere ammirato dalla bella semplicità di questo sobrio quadrante in cui l'unico vezzo è dato dalle sfere ore e minuti bi-color oro/nero, sono rimasto particolarmente colpito da quella scritta in basso a cavallo del 6: “LIC. ATO.

    Apro per necessità un'altra parentesi storica.

    ….................................................




    Ci troviamo in Francia, esattamente a metà strada tra Parigi e Besancon, in una località ridente chiamata Châtillon Sur Seine (Côte d'Or).

    Screenshot-278



    Verso la fine dell'800 e l'inizio del '900 questa cittadina doveva contare poche anime e così appariva all'epoca: poche case, un paio di guglie a richiamo dei fedeli, e un breve intreccio di stretti vicoli.



    E sotto uno di quei tetti nasceva il 22 aprile del 1883 Lèon Hatot.

    Poco più che 12enne frequenta la Scuola di Orologeria di Besancon e appresso è studente presso l'École des Beaux-Arts sempre nella medesima, illustre, località.
    A soli 22 anni apre una propria bottega specializzata nella lavorazione e nell'incisione di casse per orologi. L'attività crebbe velocemente e Hatot mise a libro paga una decina di maestranze che collaboravano a stretto contatto con lui.

    leon-hatot


    (Lèon Hatot)



    Nel 1911 si sposta a Parigi dove opera come maestro incisore e creatore di gioielli e orologi. Mantiene il suo laboratorio a Besancon ma tutte le sue attenzioni e ispirazioni lo portano presto a lavorare da creativo sul design di nuovi orologi- gioiello per le ricche signore parigine. Le sue produzioni caratterizzate da una individuale interpretazione dell'Art Nouveau attirarono presto importanti committenti come Boucheron e Cartier.
    Qui uno splendido esempio proprio di quegli anni (1910-1911).

    10bf73-46bf1e069e7249698d9936df239f79db-mv2



    Negli anni '20 Hatot è protagonista della corsa all'animazione automatica degli orologi: dapprima lavora su quelli da tasca e appresso su quelli da polso. Già nel 1923 comincia a studiare la possibilità di utilizzare l'energia elettrica per motorizzare pendule a batteria. Nasce a tale scopo la Société des Etablissements Léon Hatot, sintetizzata in ATO, che riuniva le attività del laboratorio di Besancon, dedicato alla ricerca e allo sviluppo di movimenti animati da batteria, e quello di Parigi, dove si sperimentavano alternative macchine a carica automatica totalmente meccaniche.

    E' di questo periodo la stretta collaborazione ed amicizia con l'Ingegnere e Scienziato francese Marius Lavet, che contestualmente stava mettendo a punto il suo “step-motor”, con cui, attraverso impulsi elettrici e sfruttando le proprietà specifiche dei magneti, convertiva l'elettricità in azione meccanica.

    Qui un'animazione tratta da Wikipedia:

    Stepper-Motor


    (se non dovesse essere visibile vi riporto al link diretto: https://en.wikipedia.org/wiki/Stepper_moto...tepperMotor.gif )



    Con le nuove pendule ad azionamento elettro-meccanico Hatot sbaraglia all'Esposizione Internazionale delle Arti Decorative del 1925. Il successo fu enorme.

    ato-la12



    Nel mentre che continuavano le ricerche nel campo delle applicazioni elettro-meccaniche ed elettro-magnetiche in quel di Besancon, nel laboratorio parigino la ATO lavorava ad un movimento meccanico automatico per orologi da polso di piccole dimensioni destinati sopratutto alle donne.

    Negli stessi anni, precisamente nel 1924, l'inventore britannico John Harwood metteva a punto il primo orologio da polso a carica manuale della storia, e ad avere l'esclusiva sul brevetto (si parla più di una partnership in realtà) si tuffò per prima Blancpain, all'epoca guidata dal duo Frédéric-Emile Blancpain e Betty Fiechter.

    I calibri erano però ancora fin troppo grandi per dimensioni e spessore e mal si addicevano ad essere montati su casse per orologi da polso femminili. Fu allora che la Blancpain contattò Lèon Hatot, che già aveva fornito alla maison calibri sottili a carica alternativa. Tali segnatempo non recavano la firma Blancpain sul dial bensì ATO.

    JR10-Blancpain-Wristwatch-4-scaled



    JR10-Blancpain-Wristwatch-2-scaled



    JR10-Blancpain-Wristwatch-3-scaled



    JR10-Blancpain-Wristwatch-5-scaled



    Ps. E' felice possessore di un orologio simile a quello sopra riportato un caro amico del nostro foro, eddytroppo .

    La ATO lavorò per tutto il 1929 alla realizzazione dell'innovativo calibro a ricarica automatica depositando molteplici brevetti l'anno appresso. Nacque così il “ROLLS”.

    Il meccanismo di ricarica automatica era costituito da una piastra che scorreva su dei binari slittando (letteralmente) sopra delle micro-sfere.

    Leon-Hatot-Rolls-patent-4275



    Furono registrate numerose aggiunte e variazioni.

    Leon-Hatot-Rolls-patent-US1914015



    Il meccanismo sfruttava ogni spostamento del polso, anche il più piccolo. Con la slitta interna, però, si muoveva su e giù anche il quadrante al quale era ancorato. Questo problema avrebbe impattato gravemente su una corona classica con albero, specie per la messa all'ora. Per questo ATO optò per un'ingegnosa soluzione che prevedeva l'utilizzo di un disco micro-dentato che lavorava col meccanismo. L'unico inconveniente era che per azionarlo/manovrarlo era necessario aprire da sopra l'orologio.

    Blancpain-Rolls-11



    Blancpain-Rolls-9



    Blancpain-Rolls-8



    Il marchio “ROLLS” campeggia fiero su ogni quadrante come fosse una maison a sé. In alcuni casi e affiancato dalla firma ATO ma mai da quella Blancpain, che pure, il 23 settembre del 1930, ebbe l'esclusiva sulla produzione di orologi con tale calibro.

    1930s-Blancpain-Rolls-by-Leon-Hatot-18-K-Yellow-Gold-Automatic-Wristwatch-1618913605-1060



    jpg





    Lèon Hatot, però, aveva ben altre ambizioni fuori dal perimetro della fabbricazioni di orologi-gioiello per signora. Lasciò dunque la gestione della fabbrica e degli affari parigini al cognato, Edouard Dietsch, mentre ritornava a Besancon per esplorare tutte le più futuristiche possibilità di lanciare una produzione su larga scala di movimenti meccanici alimentati a batteria. Fu un grande pioniere in tal senso, anche se tale campo di ricerca e sviluppo impegnò la maggior parte dei suoi profitti.

    All’Exposition Coloniale avvenuta nel 1931, Hatot presentò una serie di nuovi prodotti a movimento elettro-magnetico di dimensioni ridotte e su cui osò design più innovativi, come l'uso di materiali insueti per l'epoca come il vetro.



    Continuando incessantemente ad innovare, la ATO è stata tra le primissime ad applicare la tecnologia dei transistor all'orologeria. In questo specifico campo registrò innumerevoli brevetti intorno ai primi anni '50.

    Ed è qui che ritorno al mio Cyma by Synchron. Ve lo ricordate, vero?

    thumbnail-3



    Questo è il movimento che lo anima privo del modulo calendario. Un movimento elettro-magnetico a transistor, appunto.

    jaz-c3a9lectronique-et-c3a9lectrique-tm-sm-et-dc3a9rivc3a9s-1973-page-6



    Questo un suo esploso.

    calibre-an-guide-2



    Il suo funzionamento è abbastanza intuitivo, e, anche se non sono in Ingegnere meccanico o elettro-meccanico, provo a restituirvi qualche informazione che ho dedotto attraverso lo studio e l'osservazione.

    La batteria produce un impulso elettrico che viene trasmesso al transistor (freccia gialla) che ne regola la tensione e la trasmette a due bobine discoidali di fili di rame poste sopra e sotto una piastra (freccia blu).

    calibre-an-6-b



    La carica genera un campo di forza che agisce su due dischi a struttura radiale su cui sono collocate due coppie di magneti per disco (frecce blu). Questi, cominciano ad oscillare in maniera intermittente sotto il controllo del transistor.

    Sulla parte apicale della macchina, una spirale (freccia verde) regola la marcia dell'orologio gestendo in equilibrio le forze di oscillazione dei magneti.
    Sula parte più bassa del meccanismo, un pignone lavora sui ruotismi.

    calibre-an-4-a



    Per una spiegazione precisa e tecnica si legge: “The voltage to steer the base of the transistor is generated by induction in the trigger coil; the visible coil in these watches is actually two coils side-by-side. As the fixed magnets on the balance pass over these coils, the trigger coil generates a voltage and the transistor completes the circuit on the impulse coil and the balance receives an impulse. When the balance swings back due to the spring, the trigger coil generates a reverse voltage and the transistor breaks the circuit to the impulse coil”.

    Ok, diciamo che ci ho provato. Meglio lasciare stare adesso.

    Tutta questa storia nata da quel “LIC. ATO” scritto in minuscolo sul quadrante del mio nuovo orologio da parete... Quindi che vuol dire?

    La storia della ATO così come l'abbiamo descritta sta per finire.

    Nell'incessante voglia di espandere e diffondere tali innovazioni, la società di Hatot tese al bilico economico poiché non aveva in cassa fondi a sufficienza per stabilizzare linee produttive coerenti con il vasto patrimonio di brevetti messi sul mercato.

    La ATO perse il suo fondatore, che si spense nel 1953. Lèon Hatot non vide mai l'enorme diffusione delle sue innovazioni.

    La società trasferì le sue licenze ("LIC. ATO", appunto)a grandi gruppi/maison produttrici di orologi, tra cui JAZ, Junghans, Smith & Son, Bulova, e non da ultimo Ebauches SA, che faceva capo – come raccontato in testa al pezzo - al gruppo ASUAG di cui Synchron fu una costola.

    Il cerchio si chiude.

    Ci tenevo a ringraziare ancora Claudio Ex Lansdalefan per la cortesia e la premura. Spero che questo racconto faccia onore al tuo ex orologio e a te. E' quello che mi auguro.

    nicola1960, questo pezzo lo dedico a te ^_^

    Ps. per tutti: MERAVIGLIAMOCI SEMPRE E COMUNQUE!

    Fonti:

    https://forumamontres.forumactif.com/t2209...age-jaz-lic-ato
    https://forum.retrotechnique.org/t/pendule...ransistor/37369
    https://jazlebontemps.com/2017/11/19/calib...es-1961-a-1974/
    https://electric-watches.co.uk/movement-ty...transistorised/
    https://clockdoc.org/gs/handler/getmedia.a...=53741&dt=3&g=1
    https://gallerease.com/it/artisti/leon-hatot__4753c63578f1
    https://quillandpad.com/2016/10/10/eternit...making-history/
    https://watch-wiki.org/index.php?title=Leon_Hatot_S.A.
    https://en.wikipedia.org/wiki/Stepper_moto...tepperMotor.gif
    https://orologi.forumfree.it/?t=79274067

    Edited by Emilianothebus - 10/2/2024, 08:59
     
    Top
    .
  2.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senator

    Group
    Member
    Posts
    3,713
    Location
    Roma
    Joined
    27/11/2022

    Status
    Anonymous
    In primis i complimenti per il solito magnifico, appassionato e articolato post, che quasi quasi fa passare in secondo piano il soggetto da parete dotato pure di batteria 🔋 vintage.
    In seconda battuta invece, dicci cosa assumi?
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Master Senator

    Group
    Member
    Posts
    5,455
    Location
    Modena
    Joined
    16/8/2022

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Luciano Bono @ 9/2/2024, 21:42) 
    In primis i complimenti per il solito magnifico, appassionato e articolato post, che quasi quasi fa passare in secondo piano il soggetto da parete dotato pure di batteria 🔋 vintage.
    In seconda battuta invece, dicci cosa assumi?

    Te l’ho detto: caffè e sigarette in quantità industriale.
    Tra l’altro l’ho scritto in 48 ore, ergo serviranno almeno 72 ore di litrate d’acqua che purifichino il sangue e un paio di giri di aerosol :EM12:

    Grazie comunque Lù, sempre troppo buono ^_^
     
    Top
    .
  4.     +2   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senator

    Group
    Member
    Posts
    4,998
    Location
    Milano
    Joined
    16/1/2022

    Status
    Offline
    Applauso.
    Stop.
     
    Top
    .
  5.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior User

    Group
    Member
    Posts
    1,219
    Location
    Stradella (Pavia)
    Joined
    1/4/2017

    Status
    Offline
    Ho finito gli aggettivi....... :wacko: Complimenti Emi. ;)
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Master Senator

    Group
    Member
    Posts
    5,455
    Location
    Modena
    Joined
    16/8/2022

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Ex Lansdalefan @ 9/2/2024, 21:55) 
    Applauso.
    Stop.

    Oh che bello! Incarto e porto a casa di corsa! ^_^

    E grazie anche a Maurì sù! ^_^
     
    Top
    .
  7.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Senior User

    Group
    Member
    Posts
    2,017
    Location
    Vicenza
    Joined
    7/11/2006

    Status
    Anonymous
    Avevo visto anche io l'orologio di Claudio, veramente molto bello....hai fatto benissimo! Presentazione super, io ci metterei un mese a fare un post così. Davvero chapeau amico mio.
     
    Top
    .
  8.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Master Senator

    Group
    Member
    Posts
    5,455
    Location
    Modena
    Joined
    16/8/2022

    Status
    Offline
    CITAZIONE (frankie69 @ 9/2/2024, 22:33) 
    Avevo visto anche io l'orologio di Claudio, veramente molto bello....hai fatto benissimo! Presentazione super, io ci metterei un mese a fare un post così. Davvero chapeau amico mio.

    Grazie zio! (ormai lo se per trasmissione indiretta) ^_^
     
    Top
    .
  9.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Master Senator

    Group
    Member
    Posts
    8,478
    Location
    Toscana
    Joined
    31/3/2015

    Status
    Offline
    E la Madonna......👏👏👍
     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Master Senator

    Group
    Member
    Posts
    5,455
    Location
    Modena
    Joined
    16/8/2022

    Status
    Offline
    CITAZIONE (181 @ 9/2/2024, 23:40) 
    E la Madonna......👏👏👍

    ^_^
     
    Top
    .
  11.     +2   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senator

    Group
    Member
    Posts
    4,409
    Location
    Prov. TO
    Joined
    1/11/2008

    Status
    Anonymous
    Emilianothestoryteller :asd:
    Presentazione che definire dettagliata è davvero riduttivo! I soliti complimenti, oramai d'obbligo!
    Comunque legittima anche la domanda di Luciano... a questo punto ci chiediamo quale sostanza assumi per questi "trip" storico-orologieri :woot:
     
    Top
    .
  12.     +2   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Master Senator

    Group
    Member
    Posts
    8,414
    Location
    Napoli
    Joined
    29/9/2011

    Status
    Anonymous
    Presentazione strepitosa.

    Orologio che, nel giusto contesto, sta magnificamente: bravissimo. E un bravo anche a Claudio, sempre disponibile e vera risorsa di questa comunità di veri appassionati.
     
    Top
    .
  13.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super Master Senator

    Group
    Member
    Posts
    9,890
    Location
    Firenze
    Joined
    5/10/2020

    Status
    Offline
    Grazie mille per un'ulteriore pietra miliare del forum.
    Mi piace molto il nickname del nickname e mi ispira, perentoriamente un grido: forza Pulmino! (Parodiando Elio e le Storie Tese)
     
    Top
    .
  14.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Senior User

    Group
    Member
    Posts
    2,017
    Location
    Vicenza
    Joined
    7/11/2006

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Emilianothebus @ 10/2/2024, 00:08) 
    ^_^

    Ciao nipote acquisito, dai gusti sopraffini😂😂
     
    Top
    .
  15.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Senior User

    Group
    Member
    Posts
    2,445
    Location
    Vicenza
    Joined
    4/11/2018

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Emilianothebus @ 9/2/2024, 23:02) 
    Grazie zio! (ormai lo se per trasmissione indiretta) ^_^

    😂😂 Bel pezzo amico mio, ma soprattutto presentazione da applausi sinceri (ne ho letta meno della metà) domani la finisco 🙏 Mi ripeto dicendo che questo genere di ricerche rendono questo forum un’immensa enciclopedia con dati e cenni storici insuperabili e chi riesce a farle merita tutta la nostra stima. Complimenti 🎉 E non da meno l’amico Claudio che con i suoi pezzi riesce sempre a trovare qualcosa di unico e particolare 👏🏻
     
    Top
    .
49 replies since 9/2/2024, 21:31   1355 views
  Share  
.