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.Gentili forumisti, dopo un lungo periodo senza contributi interessanti sul fronte nuovi arrivi, oggi vi mostro un orologio sicuramente poco visto: un Jaeger-LeCoultre Master World Geographic.
Si tratta di un arrivo non pianificato in quanto non ero neppure a conoscenza dell’esistenza di questo modello, fino a quando, dopo averlo visto su un annuncio di vendita della mia zona, mi ha folgorato.
Ho proposto al venditore una permuta e l’affare si è concretizzato così velocemente che mi sono documentato sulle caratteristiche del modello avendolo già al polso, e quindi ribaltando la consueta logica di avvicinamento a un obiettivo fatta di studio e ricerca.
L’aspetto che mi ha colpito maggiormente di questo Master World Geographic è la sua natura allo stesso tempo sportiva ed elegante.
La cassa 146 in acciaio é sicuramente sportiva, infatti è la stessa che equipaggia, ad esempio, il Master Compressor Memovox.
A differenza di quest’ultimo, anabolizzato dallo svegliarino e dalle grosse corone di sicurezza, tuttavia, nel World Geographic le dimensioni si attestano su un ragionevolissimo 41,5 di diametro per 12,5 altezza: misure da everyday watch.
Il quadrante, al contrario, comunica istantaneamente l’eleganza di Jlc, unita alla cura dei dettagli e all’artigianalità. E’ caratterizzato dalla classica finitura in acciaio spazzolato con numeri arabi e indici a freccia applicati, sfere principali stile dauphine in acciaio cromato e lancette dei subdial blu, con piccoli dettagli rossi ben distribuiti, il tutto molto equilibrato. A seconda dell'inclinazione in cui lo si osserva e delle condizioni di luce, il dial prende vita in un caleidoscopio di riflessi, colori e alternanza di luci/ombre. A colpire è anche la tridimensionalità del quadrante dovuta alla distribuzione degli elementi su 4 piani diversi.
L’orologio è un World Timer, ovvero un segnatempo in grado di mostrare contemporaneamente l’ora dei 24 fusi orari. A differenza di altri ore del mondo, anche più prestigiosi, tuttavia, a mio avviso la funzione è declinata in maniera poco invasiva e non caratterizza eccessivamente il quadrante.
L’orologio presenta le seguenti funzioni: ore, minuti, grande lancetta dei secondi, indicatore della riserva di carica a ore 10, contatore della data a ore 3, contatore del secondo fuso orario a ore 7, lunetta interna con funzione geografica con fusi orari multipli in 24 città azionata dalla corona a ore 2. L'orologio permette contemporaneamente di visualizzare l'ora nel proprio fuso orario, in un secondo fuso orario prescelto e in tutti i fusi orari.
Passando a parlare del “motore”, la prima cosa da dire è che l’orologio appartiene alla famiglia dei Master Control, ovvero orologi che Jlc sottopone a 1000 ore di test (che sono superiori a quelli di qualunque altra certificazione ufficiale).
L’orologio è equipaggiato dal Calibro 936, ovviamente di manifattura Jlc, con 38 rubini, 28.800 alternanze/ora, 43 ore di riserva di carica, il tutto in 4,9 mm di spessore.
Da un punto di vista prettamente estetico il calibro è caratterizzato dal bilanciere rifinito in oro 22 carati, numerato e “firmato” con la certificazione MASTER CONTROL 1000 H, dalla lavorazione a Côtes de Genève circolari e dalle viti viti blu cobalto azzurrate con il calore: tutto realizzato artigianalmente in house.
Una chicca tecnica: il rotore di carica unidirezionale è animato da 3 cuscinetti in ceramica che non necessitano di lubrificazione.
Per enfatizzare l’anima sportiva dell’orologio ho sostituito il classico cinturino in cocco nero e déployante Jlc con un più semplice cinturino in pelle blu con fibbia ad ardiglione, realizzato da abile artigiano amico del Forum. Questo cinturino rende l’orologio più “easy” nell’utilizzo e nell’aspetto, assecondando il mio desiderio di usarlo come everyday in turnazione con gli altri.
E' un orologio che al polso si fa notare per bellezza e particolarità, e quando non lo indossi è un piacere ammirarne la qualità.
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Complimenti, dial un pò troppo mosso per i miei gusti ma è davvero un pezzo notevole. 
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Orologio stupendo, mi piace anche l'abbinamento col cinturino. Complimenti . -
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Complimenti . -
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Buon giorno,
a parte l'indiscutibile prestigio del brand e della qualità intrinseca non mi piace molto.
Mi appare di difficile lettura.
Naturalmente tutti i gusti sono rispettabili.
Personalmente non avrei fatto pazzie.. -
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Complimenti ottimo acquisto. Orologio poco visto che distingue chi lo indossa. Uno neo secondo me sono le sfere di ore e minuti: quello stile nei Master Control che è durato poco. Mi pare solo inizi anni 2000 . -
+3 .Uno neo secondo me sono le sfere di ore e minuti: quello stile nei Master Control che è durato poco. Mi pare solo inizi anni 2000
E' vero che le sfere in acciaio cromato non sono sempre immediatamente visibili al primo sguardo sul dial argentato.
E' un orologio disegnato per essere osservato più che guardato distrattamente.. -
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Complimenti . -
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Complimenti ottimo acquisto 
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Un orologio di grande raffinatezza ed impressionante per la quantità di informazioni che comunica.
Certo per avere tante cose un prezzo lo si deve pagare ed in questo caso si paga con un quadrante un po' affollato anche se bene organizzato e con la rinuncia al "disegnino" tipico di tanti world timer.
Ma non si può fare la frittata senza rompere le uova.
I miei ammirati complimenti.. -
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Bellissimo! . -
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Buongiorno e complimenti sinceri, pezzo notevolissimo, se le sfere fossero state un po' più a contrasto ... ma questo é un problema mio e della mia vista diversamente giovane ...
Bell'acquisto davvero!. -
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Orologio davvero stupendo, di qualità, con belle complicazioni! Davvero complimenti anche per una scelta fuori dai soliti schemi, un po' noiosi :-) . -
+1 .Buongiorno e complimenti sinceri, pezzo notevolissimo, se le sfere fossero state un po' più a contrasto ... ma questo é un problema mio e della mia vista diversamente giovane ...
Bell'acquisto davvero!
Io penso che siamo tutti un po' condizionati da orologi troppo tecnici e professionali che mettono la visibilità (giustamente) al primo posto. Io stesso ho quasi esclusivamente orologi di quel tipo.
Un orologio come questo, però, deve necessariamente essere osservato con calma, specialmente se si vuole ricavare l'ora di una città su un fuso orario diverso da quello di riferimento.
Comunque se le sfere non sono immediatamente visibili al primo sguardo (capita in condizioni di luce scarsa) basta cambiare leggermente l'angolo di visione per farle letteralmente illuminare.. -
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Complimenti, un orologio con una sua personalità, realizzato da Jaeger LeCoultre in volumi piuttosto contenuti: è stato prodotto solo dal 2006 al 2009 e immaginerei ne esistano circa un 2000/2500 unità in totale incluse, oltre alla versione acciaio, le serie limitate di 500 unità in oro rosa e 150 unità in titanio (tutte animate dal calibro 936).
Alcune curiosità, che avevo raccolto e condiviso:
- Si nota, nella grafica della versione iniziale del dial (foto reperite dalla rete), il disco delle 24 ore con la separazione giorno / notte (chiaro / scuro) alle ore 06:00 / 18:00. Le versioni successive del dial spostano la demarcazione giorno / notte alle ore 05:30 / 17:30. Immagino (ma è una mia supposizione) che questa scelta nasca dalla necessità di rendere più leggibile, nel disco delle 24 ore, gli orari “a cavallo” dell’interfaccia giorno / notte. Tuttavia, non so spiegarmi il motivo che ha portato a preferire la soluzione 05:30 / 17:30 (raro worldtimer che adotta questa soluzione) rispetto alla più usuale 06:30 / 18:30. JLC dichiara che la scelta deriverebbe da ragioni tecniche, purtroppo circostanziate in poche, e poco chiare, parole: “to avoid a possible shift of the trace of the disc”.
- Viene segnalato in qualche altra discussione del caratteristico “rumore” che il rotore produrrebbe in alcune referenze JLC (uso il condizionale perché l’argomento è stato oggetto di opinioni contrastanti). Nel Master World Geographic a ciò si aggiungerebbe il minimale fenomeno acustico determinato dalla tolleranza/gioco, visivamente impercettibile, del disco esterno delle città (che cinge il disco, coassiale e più interno, delle 24 ore). Ho letto che qualcuno ha fatto il giro di diversi concessionari in US per constatare, attraverso test diretto, che il fenomeno non riguardasse solo il suo orologio ma fosse una caratteristica strutturale del modello.
- Nella grafica della versione iniziale del dial non era riportata nessuna città in corrispondenza del GMT -2. In corrispondenza di suddetto meridiano infatti c’è quasi solo … acqua. Successivamente è stato inserito, anche per ragioni di bilanciamento grafico immagino, la S. Georgia (territorio della Georgia del Sud e le isole Sandwich meridionali) il che rende l’idea della limitatissima disponibilità di opzioni (città) rappresentative di quel fuso.
- Il dial, in tutte le sue versioni, riporta al GMT – 4 la città di Caracas, anche se dal 2008 il governo Chavez stabilì che l’orario nazionale dovesse essere spostato a GMT -3,30. Alcuni worldtimer hanno successivamente rimediato indicando in tale corrispondenza la città di Santiago oppure, come il Patek Philippe 5130 e 5131, sostituendo Caracas con La Paz (i 5575 e 7175 invece nascono direttamente con La Paz), altri ancora come il Vacheron Constantin 86060 hanno il pregio di riportare anche gli scostamenti dei fusi a 30 e a 45/15 minuti (come il Nepal) e quindi mantengono sia Caracas che, ad esempio, La Paz
- Il dial riporta anche l’indicazione dell’ora legale. E’ interessante (e per certi versi sorprende) che la grafica della versione iniziale del dial non segnalasse la presenza dell’ora legale per la città di Los Angeles (svista?). Inoltre, da notare che la prima versione della scritta Hawaii compariva con la dieresi (una sola i con due puntini sopra) ma questa rappresentazione non corrisponde né alla lingua inglese (Hawaii) né alla lingua locale (Hawai’i) (svista?)
- Altre variazioni sui fusi orari, occorsi successivamente alla data di realizzazione di entrambe le versioni dei dial in foto (e quindi mai recepiti in questo modello):
----- > lo stato insulare di Samoa, che appare nei dial senza segnalazione di ora legale ad esso associata e in posizione GMT -11, ha successivamente introdotto l’ora legale e ha cambiato, il 30 dicembre 2011, il proprio fuso orario da GMT -11 a GMT +13 (facendo così scomparire un giorno!) al fine di favorire i rapporti economici con Australia e Nuova Zelanda (Samoa peraltro non è nuova a queste “sorprese”, nel 2009 decise non senza resistenze di spostare il senso di marcia di guida dalla destra alla sinistra). Midway (un atollo) è una delle location riportate negli “ore del mondo” contemporanei (o con dial aggiornato) in posizione GMT -11 al posto di Samoa
----- > Mosca non adotta più ora legale, contrariamente a quanto appare nei dial
Trovo i worldtimer affascinanti perché, oltre all’aspetto funzionale (una complicazione piuttosto “semplice” nella sua genialità permette di avere una visione simultanea e di insieme su tutti o quasi i fusi della terra), c’è spazio anche per l’aspetto emozionale sostenuto da un quadrante che rappresenta una sorta di finestra nel mondo..
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