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Grazie molte! era un tema che doveva essere trattato sul forum!
Edited by verylongines - 12/3/2024, 10:21
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Articolo molto interessante davvero.
Alla fine vengono citati i calibri di Longines e Omega (progettati in epoche completamente differenti), che sono anche evidentemente i più economici tra quelli mostrati. Sarebbe interessante citare anche altri calibri contemporanei (o quasi) di tipo industriale ma con doppio bariletto (triplo, quadruplo ecc.), per capire coem hanno svolto il "compito", ma anche per mostrare che differenza c'è tra un calibro "esoterico" ed uno "popolare".. -
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Grazie mille della condivisione, questi sono i topic che si dovrebbero vedere più spesso su OP! 
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.Articolo molto interessante davvero.
Alla fine vengono citati i calibri di Longines e Omega (progettati in epoche completamente differenti), che sono anche evidentemente i più economici tra quelli mostrati. Sarebbe interessante citare anche altri calibri contemporanei (o quasi) di tipo industriale ma con doppio bariletto (triplo, quadruplo ecc.), per capire coem hanno svolto il "compito", ma anche per mostrare che differenza c'è tra un calibro "esoterico" ed uno "popolare".
Io penso che in termini di prestazioni, alla fine, ci sia più differenza tra un calibro ultrapiatto e uno più spesso, che non tra uno dal progetto classico e uno con tanti accorgimenti tecnici innovativi/rivoluzionari.
Cioè, credo che la maggior difficoltà sia ottenere prestazioni eccellenti, quando lo spessore dev’essere (o vuole essere) contenuto.. -
.Questo articolo mi fa riflettere a quanto anacronistica sia, la nostra passione.
Ci potranno essere centinaia di componenti e il meccanismo potrà essere il più complicato, ma la prestazione dipenderà sempre da una molla, un pezzo di metallo concentrico che spiegandosi dovrà fornire energia alla macchina.
… e a me tutto questo, piace assai😄
Viva l’orologeria tradizionale, abbasso gli smartphone, i traffichini e i feticisti dei corredi e delle garanzie!🤭
Vero
Però se devi caricare il Lange 31 senza la sua chiave , stai lì un mese...
Il tempo della riserva di carica
Ovviamente si scherza
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Daltronde ragazzi su un'orologio possono essere presenti le complicazioni più disparate, ma, queste hanno senso se l'orologio funziona correttamente, e , questo dipende, anche, da come è stato ideato e realizzato il treno del tempo, in ognuna delle sue principali componenti.
A questo possiamo aggiungere la lavorazione del calibro, che, entro certi limiti, aiuta a garantire precisione ed affidabilità. Non dimentichiamo , mai , quali devono essere le caratteristiche affinché un calibro possa fregiarsi del punzone di Ginevra.. -
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Interessantissimo
Grazie. -
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Grazie per la condivisione!! . -
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E' sempre un piacere leggere queste analisi.
Questa in particolare arriva giusta giusta, mi domandavo della recente moda del doppio bariletto.
Grazie mille e continua ad illuminarci con i tuoi articoli. -
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Dispensa di sapere, come sempre grazie infiniteLegolandia! . -
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Grazie, decisamente molto interessante. Anche se fa male rendermi conto di quanto ancora mi manca per conoscere meglio questo mondo. 
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Grazie davvero, post bello e interessante! . -
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Grazie per la condivisione . -
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Molto interessante.
Io appunto la differenza sulla riserva di carica la noto su 3 miei Ebel,
Uno con calibro F.Piguet (riserva di carica consistente),
2 con Calibro Lemania di derivazione Longines 990,in questo caso riserva di carica molto risicata parlano di 36 ore .. ma faccio anche fatica ad arrivarci..
Chiedo a voi esperti In questo caso cosa mi portano i 2 bariletti ?
P.s. Quest ultimo Nn é neanche quel gran che preciso - ma appena mi arriva dalla revisione l Uno dei 2 uguali vediamo..
Grazie. -
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Premesso che siamo fuori contesto, sembra che il tuo Lemania 8810 abbia qualche problema... credo che una buona revisione possa migliorarne tutte le prestazioni.
Edited by Legolandia - 15/3/2024, 17:07.
Bariletti, molle principali, compromessi tra riserva di carica ed energia |
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