La congiura dei duisti

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Senior User

    Group
    Member
    Posts
    2,149
    Location
    La Spezia
    Joined
    18/6/2015

    Status
    Offline
    Tutto cominciò a causa di uno studio dell’università del Massachusetts, che rivelava l’enorme risparmio economico apportato dall’uso continuativo dell’ora legale, riportato e sbandierato poi da vari rappresentanti politici, che vedevano in quel tipo di intervento la soluzione ai problemi di povertà e disoccupazione dei loro paesi. Le varie associazioni e le lobby degli economisti e degli industriali non mancarono l’occasione per farne motivo di lotta, sviluppando inoltre una teoria tutta loro riguardo l’orario lavorativo delle maestranze. Ancora avvolto nel mistero, non si seppe mai con precisione chi fu il primo a teorizzare il rivoluzionario concetto del taglio delle ore due, che colpì come un fulmine a ciel sereno tutte le società civilizzate del pianeta Terra. La teoria era semplice e chiara: dato che la pausa pranzo di attività di produzione e del terziario rappresentava un enorme spreco di risorse e potenzialità, qualcuno immaginò che se dall’intervallo di tempo, tipicamente dall’una alle tre del pomeriggio, si fosse tagliata via un’ora, nello specifico le ore due, quel tempo in più avrebbe giovato in maniera incommensurabile allo sviluppo dell’economia globale, portando enormi guadagni e benessere a tutta la popolazione mondiale. Dapprima vennero fatti esperimenti non ufficiali in determinati paesi come la Germania, eliminando completamente le ore quattordici, facendo in modo che gli orologi digitali avanzassero automaticamente di un’ora dalle 13:59 e 59 secondi alle 15:00 in punto, con effettivi benefici per la produzione industriale e perfino per ogni attività d’ufficio, ma anche per i negozi e il commercio in generale; di seguito però venne adottato un sistema ancor più radicale, eliminando anche le due di notte, in modo che i lavoratori non avrebbero sprecato nemmeno quell’ora notturna così improduttiva, di cui comunque non era mai importato nulla a nessuno. A quel punto l’Unione Europea decise di legiferare a proposito, i paesi membri ebbero sei mesi di tempo per adeguarsi, e anche gli Stati Uniti, la Cina e gli altri colossi mondiali non tardarono a prendere esempio per non perdere il passo. Oltre agli orologi digitali, anche gli orologi meccanici furono adattati, con un sistema che suddivideva la giornata in ventidue ore e non più ventiquattro, seguendo il celebre prototipo della blasonata maison d’alta orologeria Patek Philippe, che fu la prima a presentare quel tipo di segnatempo rivoluzionario, in seguito largamente imitato anche da marchi molto più accessibili al pubblico generico. La scomparsa delle ore due, fra la gente comune, da principio non fu considerata una gran perdita, tutti si fidavano ciecamente dei grandi economisti che avevano concepito tale manovra e i benefici, sbandierati a ogni occasione dalla stampa, sembravano innegabili. Eppure qualcuno, sin da principio, prese a tramare nell’ombra per contrastare quello che sembrò invece sin da subito un cambiamento inarrestabile. I detrattori di tale pratica, inguaribili reazionari, erano noti con il nome di duisti, uomini e donne che non si rassegnavano alla perdita di quelle inutili ore della giornata, intestardendosi a voler mantenere lo status quo come prima della rivoluzione oraria temporale, che così tanto benessere aveva portato alle nazioni e a tutte le genti. I loro folli proclami presto divennero vere e proprie azioni terroristiche, la più celebre delle quali fu il famoso attacco al Big Ben di Londra, con una tremenda esplosione che avvenne una frazione di secondo dopo le 13:59:59, proprio per rimarcare il potere delle ore due, che da quel momento divennero innominabili, pena una salata multa e una pesante accusa di cospirazione contro l’ordine orario pubblico. Da quel momento in poi le cose non fecero che peggiorare, le azioni di sabotaggio, per hackerare i dispositivi elettronici e far ricomparire le ore due sugli orologi, si diffusero su scala globale, grazie ai centri della resistenza sorti un po’ in tutto il sud-est asiatico, ultima regione del globo a non aver adottato il nuovo sistema orario e per questo subito raggiunta da pesanti sanzioni internazionali. Dopo anni di scontri e di repressione, la situazione parve infine calmarsi, l’ultimo paese che ancora non si era adattato al cambiamento era la Corea del nord, dove molti ribelli finirono per rifugiarsi ed essere accolti, in quello che infine venne chiamato il ghetto dei duisti. Eppure nel tempo le loro idee erano state covate sotto la cenere, molti aderirono al movimento in maniera occulta e, in un modo o nell’altro, riuscirono ad arrivare a occupare posizioni di rilievo perfino nella politica e nell’economia. Il duismo fondò una propria filosofia, che a tratti sembrava quasi sconfinare nella religione: i suoi adepti credevano ciecamente in un nuovo avvento delle ore due che sarebbe stato imminente; a nulla valse la caccia spietata che il dipartimento internazionale della tutela dell’orario pubblico diede ai membri del movimento, ormai presenti in ogni strato della società a livello trasversale, essi infine furono in grado di organizzarsi e dare il via alla rivolta su scala globale, mettendo in atto quella che oggi è nota come la fallita congiura dei duisti, soffocata nel sangue sul nascere grazie a una vasta rete di spie che per anni si erano finte adepti del culto ed estimatori dell’ora proibita, carpendo i segreti del movimento e mettendo una parola fine al loro inutile tentativo di resistere all’innovazione. Da quel momento in poi nessuno seppe più nulla del movimento, anche se si vocifera che continuino ad avvenire tuttora segrete riunioni, tenute nel primo pomeriggio e nel cuore della notte, durante le quali i loro eredi morali si incontrano per narrare storie passate di orari proibiti.
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Forum User

    Group
    Member
    Posts
    335
    Location
    SUD ITALIA
    Joined
    9/11/2021

    Status
    Offline
    Buon giorno
    l'argomento mi ingeressa
    potresti fare una sintesi....mi sono perso nella lettura dell'intero articolo.

    Per favore, soggetto verbo e complemento possibilmente in 5 righe max 10 righe.

    Non mi è chiaro se poi c'entra Patek Philippe
    Grazie
    Naturalmente poi, approfonditò
     
    Top
    .
  3.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Master Forumer Column

    Group
    Utente
    Posts
    11,070
    Location
    Provincia nord preappenninica, cittá medaglia d'oro al valor militare della Resistenza
    Joined
    8/6/2015

    Status
    Anonymous
    Lavoriamo e ci stressiamo troppo

    Ci riposiamo e dormiamo troppo poco

    (Chiedersi cosa c'entra PP è grave)
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Senior User

    Group
    Member
    Posts
    2,149
    Location
    La Spezia
    Joined
    18/6/2015

    Status
    Offline
    Direi che hai colto in pieno lo spirito del racconto 👌🏻

    CITAZIONE (Benji Price @ 12/4/2024, 12:18) 
    Lavoriamo e ci stressiamo troppo

    Ci riposiamo e dormiamo troppo poco

    (Chiedersi cosa c'entra PP è grave)
     
    Top
    .
3 replies since 11/4/2024, 10:24   216 views
  Share  
.