Presentazione Glashütte Original Classic Senator

Roberto B

Posted on 16/4/2024, 21:16

+18

.

Senior User

Group: Member

Posts: 1,318

Location: Milano

Joined: 21/11/2023

Status: Anonymous

Era tempo che coltivavo il desiderio di avere un Glashütte Original, orientandomi sempre più verso quanto prodotto negli anni immediatamente successivi alla sua “rifondazione” a seguito della privatizzazione avvenuta dopo la riunificazione della Germania.

I casi della vita sono sovente imprevedibili e particolari. Alcune settimane or sono mi trovavo ad Amsterdam ed andando ad un incontro di lavoro, sono passato davanti ad un piccolo negozio di orologi (capitano sempre a me, temo sia una congiura), non avendo tempo mi sono ripromesso di tornarci. Finito l’incontro di lavoro con passo allegro mi sono recato al negozio, dove fra quattro chiacchiere con il titolare e lo studio delle vetrine, lo sguardo si è soffermato su un (il) Classic Senator. Non era esattamente il modello a cui pensavo trattandosi di un 36mm ed inizialmente l’ho osservato con “diffidenza” non essendo abituato e non possedendo orologi così “piccoli” ma dopo un’iniziale titubanza mi sono deciso e l’ho provato.
Si è trattato di una folgorazione istantanea, dimensioni perfette, un meraviglioso quadrante argento chiaro, sfere azzurrate a fiamma e numeri romani che così spesso ricorrono sui miei orologi, mi hanno conquistato ed ho capitolato. A seguire una rapida trattativa che mi ha permesso di rendere più leggera la componente venale ed era mio, felice come un bambino a cui hanno appena comprato un gelato.

Anticipo una foto per poi annoiare, chi volesse, con un po' di storia della produzione di questa Maison nei primi anni successivi alla riunificazione della Germania. Periodo particolarmente importante perché ha definito gli stilemi di Glashütte Original. Evoluzione che stigmatizzo attraverso un focus sul modello Classic Senator nel periodo 1990 – 1998.

20240415-084710-a

La rinascita
Ciò che (a me) affascina è la storia della sua “rinascita”. A differenza di A. Lange & Söhne, che ha iniziato da zero ma con un grande capitale ed un supporto ancora più importante dalla Svizzera, per Glashütte Original si è trattato di un percorso diverso.
Anche se ci sono stati due investitori, Heinz W. Pfeifer e Alfred Wallner, questi hanno attinto dal know-how dei restanti 70 dipendenti dell'azienda orologiera di Glashütte del precedente periodo “statale”. Heinz W. Pfeifer, inoltre, si trasferì nell'edificio della fabbrica, oramai completamente sovradimensionato, per avere più tempo da dedicare al lavoro ed una delle prime misure attuate fu quella di riacquistare gli orologi che erano stati precedentemente venduti con il marchio GUB, in modo che l'identità del marchio non venisse smarrita con il cambiamento del focus verso il lusso.

Senza perdermi troppo, ricordo solo alcuni aspetti, non potendo ripercorrere l’intera storia dalle sue origini e che comunque sono di facile reperibilità, in particolare legate al Secondo dopoguerra, anche se ammetto che quanto sto riportando è un estratto di un documento che ho redatto di une trentina di pagine.
Cento anni dopo la sua fondazione, l'industria orologiera di Glashütte non solo era ferma ma l'8 maggio 1945, poche ore prima della fine della guerra, Glashütte è stata bombardata e la maggior parte delle fabbriche che ancora vi si trovavano fu raso al suolo. Ciò che non venne bombardato venne consegnato alle forze di occupazione.
Nell’immediato dopoguerra A. Lange & Söhne ricominciò a produrre i suoi calibri 28 e 28.1. L'unico movimento per orologi da polso che produceva prima della guerra e fu in grado di riprenderne la distribuzione nel 1949.
Urofa e Ufag cercarono di rimettersi in piedi, producendo alcuni orologi nel 1946 su macchine obsolete ed utilizzando componenti e materiali di scarto.
Il 30 giugno 1946, le aziende di orologi e meccanica di precisione di Glashütte entrarono in possesso del "popolo" della Repubblica Democratica Tedesca per diventare VEB Mechanik Dresden. VEB è l'acronimo di volkseigener Betrieb, la "compagnia del popolo". Per un po' di tempo, però, la VEB Urofa è esistita in modo indipendente e nel 1947 ha potuto ricominciare a produrre in serie.
Il 1° luglio 1951 fu fondata la VEB Glashütter Uhrenbetriebe (GUB) ed al resto degli orologiai indipendenti di Glashütte vennero espropriati i laboratori e le fabbriche per essere raggruppati in un unico enorme conglomerato. Le società che componevano GUB erano: VEB Urofa, tra cui Ufag, VEB Lange, VEB Feintechnik (ex Gössel u. Co.), VEB Messtechnik (ex Mühle & Son), VEB Estler, VEB Liwos (ex Otto Lindig) e la Scuola di orologeria di Glashütte.
Durante il periodo della Germania dell'Est, GUB era l'unica azienda orologiera di Glashütte ed era enorme, impiegava nella sua catena di produzione circa 2.000 persone. GUB cominciò a produrre orologi meccanici a ricarica manuale ed automatica a partire dal 1954 e quando arrivo la crisi del quarzo GUB iniziò a produrre anche la tecnologia al quarzo per il blocco orientale.
Produzione nel periodo 1990-1994
Gli orologi dal 1990 al 1994 immediatamente successivi alla riunificazione della Germania ed agli eventi legati alla caduta del Muro di Berlino, sono ancora sulla falsariga del periodo precedente votato alla produzione di orologi di massa, a buon mercato e dal “disorientamento stilistico”.
La maggior parte degli orologi erano placcati in oro, avevano vetri minerali ed erano dotati di movimenti base Eta o al quarzo non decorati.
Nonostante il periodo di transizione e le diverse problematiche economiche legate all’assetto societario, alla fine del 1992 era stato sviluppato con i fondi della Treuhandanstalt di Berlino il movimento di manifattura 10-30. Si trattava di un progetto per lo sviluppo di un nuovo calibro che era già stato avviato dalla GUB negli ultimi anni della DDR. Anche gli impianti, nel 1993 e nel 1994 erano stati convertiti per produrre nuove casse e varianti di quadrante.

Produzione nel 1995
Dopo una breve e fallimentare parentesi durata sei mesi sotto il controllo di France Ebauches, il 1° novembre 1994 l’ex colosso Glashütter Uhrenbetriebe GmbH viene definitivamente privatizzato con la vendita a Heinz W. Pfeifer e ad Alfred Wallner, acquisendo la denominazione Glashütte Original.
Pochi mesi dopo la privatizzazione, mettendo a frutto la ricerca e lo sviluppo degli ultimi anni, è stata presentata la nuova collezione, sono i primi orologi della neonata Glashütte Original.

Per la collezione del 1995 erano state sviluppate casse completamente nuove ed era stato utilizzato unicamente il vetro zaffiro. Le casse erano realizzate in acciaio inossidabile, oro o acciaio-oro ed erano stati utilizzati esclusivamente calibri di manifattura. Il cal. 10-30 che come detto precedentemente era stato sviluppato nel 1992 venne completamente riprogettato per poter equipaggiare gli orologi di lusso della nuova collezione. Furono apportate più di 60 modifiche ad altrettante componenti del calibro (su complessive 83) ed era stato denominato “internamente all’azienda” cal. 10-30/2, pur essendo riportato sulla platina il codice 10-30.

L’aspetto che consente di distinguere immediatamente tra gli orologi prodotti dalla Glashütte prima o dopo il 1° novembre 1994 (pre e post privatizzazione) è la platina a tre quarti che non è più placcata in oro giallo ma rodiata. Successivamente, il calibro 10-30/2 è stato ulteriormente sviluppato creando il calibro 39 utilizzato nei modelli prodotti a partire dal 1998.

Tra i nuovi modelli del 1995 c'è la linea Classic Senator con il calibro 10-30/2. Questi orologi avevano una lunetta scanalata ed un quadrante argentato. Erano disponibili con movimento a carica manuale od automatica, con sfere azzurrate a fiamma (e cassa opaca) o sfere argentate (con cassa lucida), nonché un cronografo con un modulo aggiuntivo cronografico di Dubois-Debraz, chiamato calibro 10-60.

Nella prima versione del 1995, si nota che la scritta "Original" così come la scritta "Automatic", sono in lettere minuscole ed in corsivo. Inoltre, la lancetta dei secondi non ha ancora un contrappeso con il simbolo GG.

Un Classic Senator nella versione del 1995:
01-Senator-1995

Produzione nel 1996
Nel 1996 la scritta "Original" è composta unicamente da lettere maiuscole. Tuttavia, sul quadrante c'era ancora scritto "Automatic" in corsivo. La lancetta dei secondi adotta il contrappeso con il simbolo GG.
Avevano una lunetta scanalata ed un quadrante argentato, bianco o nero, con sfere azzurrate (e cassa opaca) o sfere argentate (con cassa lucida) ed è stata introdotta anche una nuova fibbia ad ardiglione con il logo GG, che sarebbe rimasta nella gamma per oltre 10 anni.

Un Classic Senator nella versione del 1996:
02-Senator-1996

Produzione nel 1997
Nel 1997, il quadrante è stato leggermente modificato e la scritta Automatic è stata sostituita dalla scritta "Glashütte i/SA", scritta che viene utilizzata ancora oggi. La corona era ancora senza logo. Gli orologi presentavano una sfera dei secondi dotata di contrappeso, le sfere delle ore e dei minuti in stile Dauphine, la fibbia ad ardiglione e lo spessore era pari a meno di 10 mm, platina a tre quarti con finitura a Côtes de Genève e viti lucidate.

Un Classic Senator nella versione del 1997:
04-Senator-1997

Produzione nel 1998
Nel 1998 la scritta "Made in Germany" è stata cambiata e la cassa è cresciuta di 2 mm arrivando a 38mm. La cassa era lucida sui lati e solo la parte superiore delle anse era opaca. Viene adottato il calibro 39-10 che non aveva però ancora il rotore in oro.

Un Classic Senator nella versione del 1998:
06-Senator-1998

Calibro 10-30/2
Diametro del movimento: 25,6 mm
Altezza del movimento: 4,2 mm
Rubini: 22
Protezione dagli urti: Incabloc
Scappamento: scappamento ad ancora a pallet, spirale piatta Nivarox 1, regolazione fine eccentrica
Avvolgimento: Automatico con rotore in metallo pesante con cuscinetti a sfera (avvolgimento su un solo lato)
Alternanze: 28.800/h
Riserva di carica: 42 ore
Precisione da -5 a +15 secondi/giorno
Display: giorno, ora, minuti, secondi centrali (stop secondi quando la corona è estratta)

Note: Platina a tre quarti, finitura a Côtes de Genève, ruote di avvolgimento con finitura a raggiera Glashütte. Il movimento è composto da 83 singole parti

.

Avant-Garde

Posted on 16/4/2024, 21:22

+1

.

Advanced Senior User

Group: Member

Posts: 2,316

Location: Agrigento/Prato/Vicenza

Joined: 22/8/2011

Status: Offline

Bravo, anzi bravissimo 👏
Questa è ver passione…
Orologio che anch’io ho avuto modo di valutare e non escludo che…

.

Padre Bisceglie

Posted on 16/4/2024, 21:25

+1

.

Senator

Group: Referenced Seller

Posts: 3,526

Location: Firenze

Joined: 8/5/2006

Status: Offline

Non lo conoscevo e mi piace moltissimo. Lo trovo discreto, equilibrato nell’estetica e nelle proporzioni nonché rappresentativo del marchio, in quanto contiene alcuni elementi distintivi di GO.
Complimenti!

.

8nuvola6

Posted on 16/4/2024, 21:30

+2

.