-
.
C'è una espressione siciliana che Camilleri ha reso celebre in tutta Italia: nuttata persa e figlia fimmina, a sottintendere quando tutto è andato storto.
E questa potrebbe essere la superficiale conclusione delle 5 ore che oggi ho dedicato al progetto.
Mi consolo pensando che in tutte le trame d'avventura che si rispettino, all'idillio iniziale segue puntuale la minaccia del nemico, ed è quando questo sta per avere la meglio, che possiamo essere certi che i nostri eroi stiano per trionfare
Ma in realtà non si tratta neppure di questo; piuttosto potremmo definire quello di oggi il lavoro invisibile; ore spese a cercare di guadagnare quella frazione di millimetro, a tornire un insignificante spessore di ottone (le cose sottili al tornio sono una catastrofe), a spezzare punte e buttare tutto per due volte consecutive nel tentativo di realizzare il cannotto della corona (come vedremo si tratta di forare di testa una vite inox), e così via.
Però ora ho il movimento alla quota definitiva (e domani saprò dove praticare l'apertura per la tige), ho capito la corretta sequenza delle procedure per realizzare il cannotto, ho sciolto il dubbio sulla soluzione da adottare per lo smontaggio della cassa, e tante altre piccole cose che spianeranno senza dubbio il cammino. Vi risparmio le immagini dei fallimenti, semmai faremo un piccolo riassunto al prossimo update.
Grazie a tutti per il tifo e la pazienza, a presto. -
.Sicuramente in queste tue creazioni la linfa vitale è proprio il DNA che genera originalità a non finire.
Mi preoccupo soltanto del dover svitare la fiancatina della cassa che realizzata in questo modo offre un senso di solidità unico e mi dispiacerebbe che, magari durante il rimontaggio, ...
Ma poi pensandoci bene sono soltanto "fisse" personali dato che se così fosse allora non dovremmo svitare nemmeno il fondello di un Breguet sempre per lo stesso motivo
Grazie Sante, sei sempre molto gentile e paziente e sei sicuramente in grado di fare la scelta migliore in ogni caso.
Roberto
Se dovessi propendere per il fianco mobile sarà mia cura applicare due o più tenoni per agevolare comunque il miglior riposizionamento e tenuta in generale.
Grazie per le tue cortesi parole e per il sostegno che va bel oltre il presente topic -
.Scusami se mi permetto, dato che in questo caso il Maestro sei tu. Quindi con grandissima umiltà.
Data la natura dell'orologio, che ritengo di grande eleganza, credo che per evitare che durante un semplice lavaggio delle mani possa entrare un po' di acqua forse basterebbe un ottimo o-ring che ti permetterebbe di eliminare il tubicino attraversa cassa.
E quindi creare un foro micrometrico dal fondo esterno della cassa esterna.
Roberto
Si, in questo caso basterebbe. Il punto però è che a me piace approfittare di ogni esecuzione per acquisire nuove abilità, e quella di una minima impermeabilità è una delle mete che mi sono ripromesso. Inoltre ci sarebbe contraddizione concettuale nel progetto per aver lavorato molto a dotare il calibro di una cassa autonoma, quando bastava ricavare una sede molto più piccola nella parte in acciaio, applicare il fondello al suo posto naturale, e smontare tutto da sotto come di consueto. A questo punto del percorso la mia sfida è portare a compimento un concetto che mi tornerà utile nelle prossime realizzazioni.
Sono certo Roberto che concorderai che in questo tipo di realizzazioni il valore simbolico di un passaggio diventa DNA di quell'oggetto, e testimonianza della determinazione che lo ha portato in vita -
.Smontare sfere e quadrante per accedere al movimento mi sembra troppo laborioso... quindi mi arrendo
Roberto
diciamo che sono combattuto tra due soluzioni: la prima, un uovo di colombo, ha tanti pregi ma poca eleganza. Per il momento svelo questa:
Normalmente i fianchi degli orologi che creo non sono pensati per essere rimossi; una volta sistemato il tutto metto un po' di sigillante tra cassa e fianco (il solito bicomponente), del frenafiletti sulle viti, e serro bene queste ultime senza che ne sia prevista una futura rimozione. In questo caso invece si potrebbero lasciare libere le due viti, e in sede di smontaggio il fianco verrebbe via assieme al corpo centrale; una volta svitato il fondello si libererebbe la tige e di conseguenza il fianco.
Ora rifletto bene sulla numero 2 -
.Facendo un foro di precisione millimetrico nella parte interna della cassa che da sotto permetta di arrivare al pulsantino rimuovi tige?
Roberto
Soluzione eccellente e non sarebbe necessario un pulsantino basterebbe una vite; però uscirebbe la tige, ma non il suo tubicino... -
.Quindi tu, in ogni caso il movimento vorresti estrarlo da davanti, lasciando il fondo cassa chiuso?
Roberto
Si, per forza da sopra. altrimenti la cassa non si terrebbe più senza una solida base, si aprirebbe in due -
.Creando un contro fondello in altro materiale, per esempio legno pregiato lavorato, che si possa svitare e permetta di accedere al movimento e conseguentemente di estrarre l'alberino e quindi tutto il movimento.
Roberto
Non c'è spazio, la larghezza del cilindro sfiora quella di tutto l'orologio, e le sue viti sono ai margini; e poi se allargo il foro inferiore chi tiene tutta la struttura? -
.Non so se possibile, ma rendere il tubo solidale alla corona? Facendo una filettatura sul tubo stesso da avvitare alla cassa interna? Come fosse una sorta di prolungamento della corona che semplicemente scorre nella cassa esterna..
Non so se sono stato del tutto chiaro...
chiarissimo, ed è esattamente quello che farò; ma come esce il tutto dalla cassa, visto che il tubo deve attraversare il fianco? -
.Ciao , mi piacerebbe dare il mio piccolo contributo .
Un idea a mio parere potrebbe essere quella di realizzare un fondello in due parti .
Tra l’uno e l’altro potresti addirittura inserire una guarnizione di tenuta , realizzando un piccolo bassofondo .
I due fondelli sarebbe uno avvitato all’altro ed entrambi poi alla cassa che hai realizzato.
Come vedi dallo schema sotto , potresti recuperare il fondello che ha già realizzato , fare un centraggio e foratura per fermare il disco nuovo.
Basterebbe a questo punto solo togliere il nuovo disco per accedere allo smontaggio della corona .
Vedi immagine sotto :
Sopra fondello attuale , Sotto mia soluzione .
Chiaramente non conoscendo le misure reali ho improvvisato .
Aspetto impazientemente di vedere la tua soluzione , sicuramente migliore di questa da me proposta .
Intanto grazie per aver partecipato
In realtà il problema principale non è tanto sfilare la tige, quanto far uscire dal fianco il relativo tubo; la mia idea risolve entrambe le cose -
.
Grazie ancora.
Approfitto dell'intervallo per creare un po' di suspense, rivolgendomi magari a quelli un po' più ferrati tecnicamente:
come si è capito il corpo centrale dell'orologio, quello in bronzo, verrà alloggiato nella sede ricavata nella parte in inox; le due parti verranno rese solidali attraverso due o quattro viti passanti che uniranno fondello esterno ed interno. Lo smontaggio dell'orologio avverrà dunque svitando le viti suddette, e sfilando dall'alto la controcassa; già, ma... la corona?
la ragione principale per cui ho inteso alloggiare il movimento in un cilindro indipendente è quella di garantire alla meccanica una protezione migliore di quella consentita da una cassa di forma realizzata artigianalmente; il cilindro, con un vetro armato, una guarnizione sul fondo, e una corona waterproof, consentirà almeno di lavarsi le mani o prendere un acquazzone senza alcun timore.
La corona dunque andrà ad impanare su un tubo appositamente realizzato, che partendo dal cilindro attraverserà il fianco; ora, visto che non sarà possibile sfilare la tige dal fondello (nascosto all'interno della cassa), come potremo smontare l'orologio?
Questo è il punto che mi ha maggiormente impegnato; la soluzione classica in casi simili è una tige a scatto (o baionetta), che viene rimossa tirando a viva forza, ma è una soluzione che non ho mai amato, e dunque me ne tengo lontano; la mia idea è concettualmente semplicissima, anche se con i mezzi tecnici di cui dispongo mi impegnerà un poco nell'eseguirla, ma sono fiducioso.
Vediamo se qualcuno se la sente di sbilanciarsi! -
.
Grazie sempre a tutti.
Eravamo rimasti al punto in cui stavamo per aggredire il blocco di acciaio per ricavare la sede per la controcassa:
uno degli aspetti più critici è la simmetria della tornitura, visto il motivo a pattern ogni minimo fuori centro salterebbe all'occhio
ci avviciniamo...
altro passaggio delicato: è il momento in cui attacchiamo i fianchi:
e il diametro necessario è raggiunto:
ma non la profondità, ora c'è da scavare...
ci avviciniamo anche a questo traguardo...
e ora è entrata tutta la controcassa:
il fondello (il foro ospiterà una personalizzazione in altro materiale)
le tre parti principali:
tutti questi utensili da tornio erano perfettamente affilati prima dello scavo del tunnel, e ora hanno tutti bisogno della mola
qui si capisce bene quanto poco spessore abbia lasciato lato fondello
ora riprendo i fianchi per una prima rifinitura:
il prima e il dopo
e per oggi, aggiungendo quattro ore al conteggio, è tutto. -
.Favoloso! Ma quindi la sagoma dei fianchi (che costituiranno anche le anse dell'orologio immagino) l'hai formata "ad occhio"?
Un saluto
diciamo di si, ovviamente avevo la guida del corpo centrale, già sagomato e controllato a lungo, ma fondamentalmente si può dire che i miei pezzi sono "scolpiti" a mano
ma c'è ancora un lungo percorso di aggiustamento e finitura ad attendermi una volta ultimata la fase costruttiva. -
.
Ripartiamo spianando bene i lati della cassa in acciaio: 
ora bisogna spianare la parte inferiore:
ore di sfregamento
e finalmente...
a questo punto riporto in evidenza le righe tra gli elementi per omogeneità con il lato superiore:
poi rifiniremo meglio:
di nuovo al tornio per iniziare l'allargamento della sede che accoglierà la parte centrale:
e qui mi fermo perché per raggiungere la misura definitiva devo prima montare i fianchi ancora da costruire:
inizio sbozzando un ipotetico profilo su un pezzo di nastro trasparente; quello che conta in questo momento è la posizione dei fori:
trasferisco il nastro sulla lastrina di inox
fori al posto giusto:
ora riprendo la sagoma con maggiore accuratezza:
e comincia il lungo processo di sagomatura, con sega, lima carteggiatrice:
la carteggiatrice porta in pochi secondi il pezzo a temperature molto elevate e bisogna avere sempre dell'acqua a portata di mano:
comincia a prendere forma:
a questo punto monto il secondo fianco:
e ora una fase delicata: portare il foro a dimensione millimetricamente esatta, con centratura perfetta, ma sarà il tema della prossima puntata:
E con questo mega-update abbiamo raggiunto le 40 ore tonde tonde.
Grazie ancora a tutti per l'attenzione e il supporto! -
.
Bene, mi fa piacere di essere in competizione con i maggiori network dell'enternainment
Grazie a tutti per il supporto.
Ieri sera ho dipanato alcuni passaggi piuttosto critici, che mi fanno guardare con relativa leggerezza al cammino che ancora mi attende.
Eravamo rimasti al momento in cui col punzone segnavo i punti di foratura su quella che possiamo chiamare controcassa:
una goccia d'olio e procediamo con questa punta da 0,7 (che non sopravviverà ), che deve forare in modo passante quasi un cm di profondità:
tutto liscio, lo spessore della parete è minimo, e la precisione doveva essere molto elevata:
ora è il momento di maschiare i fori, con maschio da 1mm; tanta pazienza e sangue freddo: se si spezzasse il maschio dentro il foro bisognerebbe buttare tutto e ripartire da capo.
a questo punto sopraggiunge un cambiamento di rotta; inizialmente pensavo al bronzo anche per il fondello della controcassa. Poichè però questo dovrà sopportare dei fori filettati nella sua profondità per l'ancoraggio alla cassa, decido per la realizzazione in inox, che mi consentirà miglior tenuta, e minor spessore; oltretutto sarà nascosto nel cuore dell'orologio, e dunque il colore non ha importanza alcuna:
ed eccoci qua:
ovviamente ancora tutto da rifinire, ma esecuzione assolutamente pulita
Mentre aggiungo 4 ore al conteggio complessivo, per un totale di 30,5, ricapitolo le fasi mancanti, sotto spoiler per chi non volesse farsi guastare la sorpresa:SPOILER (clicca per visualizzare)-realizzazione dei "fianchi" (ricordate i due pezzi di inox più grandi nella foto iniziale?);
-allargamento della sede nella cassa, che interesserà parte dei fianchi per una miglior integrazione visiva, ma che non deve essere passante, allo scopo di mantenere compatta e coesa la base;
-foratura della base e del fondello della controcassa, per consentire il fissaggio della stessa;
-realizzazione del tubo che porterà tige e corona al di là del "fianco", e relativa soluzione originale per consentire agevole e pulita mobilità dei due componenti per interventi tecnici;
-revisione del movimento;
-finitura di tutte le parti, e soluzioni estetiche varie per apposizione marchio e finezze finali
In sintesi: non abbiate fretta
alla prossima! -
.
Ripartiamo dal cilindro di bronzo, che come vedremo a breve, sarà la vera cassa dell'orologio 
ricavata la battuta del vetro, e prova di fondello:
scusate le mani!!!!
è il momento di qualche calcolo:
pennarello per evidenziare la segnatura:
E qua ci fermiamo per il momento, aggiornando il conteggio timing a 26,5 ore
Posts written by sante_castig |
Instagram
Facebook
YouTube
Iscritti