Orologi e Passioni

Posts written by Margniffo

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    Il gioco sfere non è quello di uno Spaceview,non è una novità purtroppo.
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    Paese parassita, rimasto in piedi grazie all'Urss prima e al Venezuela poi, incredibile che, seppur a denti stretti, ora anche i membri della elite riescano a riconoscere che il sistema fa acqua da tutte le parti, e non solo dal punto di vista economico. Dopo 65 anni sarebbe anche l'ora di "pasar pagina".

    Manca la farina a Cuba. Per tutto il mese di marzo si prevede scarsità di pane. L’annuncio dato dal governo la settimana scorsa, ha già provocato l’allungamento delle file di fronte alla panetterie di stato.

    Di certo, la popolazione dell’isola non aveva bisogno di stringere ulteriormente la cinghia. I prezzi dall’inizio dell’anno sono in costante aumento, come pure le quotazioni del dollaro e dell’euro nel mercato informale delle valute: il primo si attesta attorno ai 300 pesos, il secondo 10 pesos in più. Ormai più del doppio del cambio ufficiale. Con conseguenze catastrofiche per pensionati e bassi livelli salariali. Il salario medio è attorno ai 4.500 cup, con il quale è un’impresa quasi disperata arrivare alla fine del mese (l’economista Omar Everleny calcola che il costo dell’alimentazione di una famiglia supera i 19.000 pesos). L’annuncio di una scarsità di pane nella canasta basica, il paniere di prodotti forniti a prezzi fortemente sussidiati dallo stato, è dunque una mazzata.

    Le ragioni sono quelle di sempre. Il blocco economico-commerciale e finanziario degli Stati uniti impedisce un regolare rifornimento di prodotti base. Così, dei cinque mulini esistenti nell’isola solo uno sta lavorando. Quello di Cienfuegos che produce 250 tonnellate di farina al giorno, di fronte a un bisogno di 700 tonnellate «per soddisfare la canasta basica e assicurare il rifornimento per l’assistenza pubblica i più bisognosi«. Per correre ai ripari, «in attesa di ripristinare rifornimenti regolari», si attingerà al casabe, farina di yucca da aggiungere per fare il pane.

    SULLE «CONDIZIONI ESTERNE» della crisi, ovvero soprattutto l’embargo Usa, c’era poco da illudersi in un anno elettorale negli States, dove la questione cubana è vista soprattutto come un problema di sicurezza interna (immigrazione).

    MA BEN POCHI dubitano che la estrema gravità della crisi economica – forte indebitamento, alto deficit fiscale, scarsa produzione di beni e alta inflazione – abbiano anche cause interne. Ovvero – così predicano da molti mesi economisti come il decano della facoltà di economia dell’Università dell’Avana, Juan Triana Cordoví – «dalla mancanza di cambiamenti fondamentali tanto nella struttura economica come nella sovrastruttura del paese».

    Triana, in un recente articolo nella rivista online OnCuba, ricorda che fu lo stesso Fidel Castro che «nella primavera del 2010 in affermò che il modello (di socialismo) cubano già non funziona» per Cuba. Il professore universitario mette in chiaro che questa affermazione «non significava per nulla rinunciare all’essenza della Rivoluzione», ma che Fidel intendeva appoggiare «il nuovo sforzo verso riforme» iniziato dal fratello Raúl, che lo aveva sostituito alla presidenza della Repubblica e alla guida del Pc cubano.

    La necessità di riformare si espresse in una serie di documenti – i Lineamenti e la Concettualizzazione di un nuovo modello, seguiti in tempi più recenti dal Piano nazionale di sviluppo – che sono rimasti in buona parte ben lontani da quei «cambiamenti imprescindibili che permettano al paese la via della crescita» e a una «più che necessaria trasformazione della produzione».

    LA RAGIONE fondamentale della mancanza di riforme di struttura è dovuta per Triana, ma anche per altri economisti e analisti, «a fattori esterni (blocco Usa) con in più la cautela estrema e la resistenza (a trasformazioni strutturali) all’interno» del partito- governo-stato cubano.
    In queste condizioni tremende trasformare la struttura economica del paese «è un compito estremamente complicato». Ma necessario e urgente, «evitando però di generare incertezze che lacerano la fiducia» della popolazione nel governo.

    L’accademico descrive così chiaramente la situazione attuale dell’Isola, dove le misure per «eliminare ritardi e distorsioni» nell’economia dell’isola annunciate dal premier Marrero lo scorso dicembre sono state bloccate. Da una parte per i forti aumenti di prezzi che comportano in materia soprattutto di energia e trasporti. Dall’altra per una evidente resistenza all’interno del vertice politico nei confronti di riforme di struttura. Ma come afferma Triana, l’incertezza aggrava la crisi e soprattutto «corrode la fiducia» dei cubani nei confronti del governo.

    Pubblicato un giorno fa
    Edizione del 29 febbraio 2024
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    CONSIGLIATO DALLA R


    https://ilmanifesto.it/cuba-il-paniere-non...anche-la-farina
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    CVD

    Conte esulta e detta condizioni al Pd: “Su Piemonte e Basilicata non ci siamo”


    https://www.repubblica.it/politica/2024/02...cata-422217325/

    :asd: :asd:
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    CITAZIONE (s.luigi @ 27/2/2024, 15:20) 
    Sì appunto, nella scorsa legislatura hanno governato con tutti (tranne FdI) ed erano anche il gruppo parlamentare più numeroso. Erano il partito di maggioranza relativa sia nel governo Conte I, sia nel Conte II sia nel governo Draghi. Avrebbero potuto dettare la linea politica, invece se la fecero dettare prima da Salvini, poi dal Pd ed infine da Draghi. Paradossalmente il governo in cui poterono realizzare di più il loro programma fu il Conte l (rdc, riforma Spazzacorrotti, taglio dei parlamentari, ecc.). Il Pd e Draghi invece non gli fecero proprio toccare palla. Per questo dico che adesso, anche se la presidente di regione sarà 5S, quella del PD non può essere considerata una vittoria di Pirro.

    Linea politica Conte? :asd: :asd: :asd:
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    CITAZIONE (s.luigi @ 27/2/2024, 12:37) 
    Anni fa ti avrei dato ragione ma, dopo i due governi Conte, sono ormai di diverso avviso. I 5 Stelle quando governano in coalizione mandano giù tutte le richieste dell'alleato. Hanno accettato perfino tutte le richieste di Draghi (e nota bene che, avendo il 33% in Parlamento, erano gli unici che potevano eventualmente mettere in discussione le sue decisioni). Inoltre, dalle parti del PD, sono più furbi dei grillini (che sono in politica da meno tempo), se hanno dato l'assenso alla candidatura di A. Todde vuol dire che sanno che è una grillina non così ostile al PD. Per cui secondo me quella del PD non è tanto una vittoria di Pirro.

    Ti ricordo che i 5S hanno governato con tutti, sono riusciti perfino a fare un governo con la Lega (il peggiore di cui io abbia memoria).
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    IMHO gli unici vincitori sono stati la Todde e i 5 Stelle, per il PD è una vittoria di Pirro visto che hanno messo i voti per un candidato non loro. Alleanza pericolosa anche su scala nazionale visto che l'agenda politica sembra che venga dettata dal populismo d'accatto di Conte da cui la Schlein, almeno per il momento, non riesce a sottrarsi-
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    Che pretendi da uno stato che impiega quasi 1 anno per rilasciarti 1 passaporto?
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    CITAZIONE (Nivarox @ 23/2/2024, 09:32) 
    Sembra folle, ma credo che non tutti i popoli sono adatti o pronti alla democrazia, guarda il Sud America, senza governi forti o di stampo militare, regrediscono invece di progredire.

    No, non è così quelli che stanno peggio sono proprio i paesi che hanno la cosiddetta "unión cívico-militar" (Cuba e Venezuela), poi c'è il Nicaragua (che è una dittatura con Ortega che è diventato il Somoza del terzo millennio...).

    Certo alla base dei problemi c'è sempre la non accettazione del modello della democrazia liberale che invece abbiamo avuto in Europa (la riforma protestante in quei paesi non ha mai preso piede), ne parla diffusamente il professor Zanatta (di cui raccomando caldamente i libri se si vuol capire e conoscere l'America Latina).
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    CITAZIONE (Renzo_ @ 22/2/2024, 16:01) 
    Corri a diglielo agli Ucraini, che è colpa del "cane", che hanno l'invasore in casa

    Non sono parole mie, indovina di chi...
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    Da madrileno acquisito suggerisco (fatti salvi i luoghi già nominati):

    Da vedere nei dintorni:

    Monastero dell'Escorial (circa 50 km da Madrid)

    Valle de los Caidos (a una decina di km dall'Escorial)

    Cuenca (città medievale) a 1 ora di treno dalla stazione di Chamartin

    Dove mangiare:

    La Tasqueria, Zalacain, Cebo, Club Allard (alto livello)

    Botin, La Bola, Casa Pedro, Casa Lucio, La posada de la villa ristoranti tradizionali madrileni dove mangiare "el cocido" o "los huevos rotos"

    El museo del jamòn

    Flamenco:

    El corral de la Moreria

    Edited by MMA_Travelling81 - 22/2/2024, 18:45
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    CITAZIONE (stesub @ 22/2/2024, 14:21) 
    Inutile chiedere, basta dire che non sono stati rispettati gli accordi di Minsk, che gli ucraini sono neonazisti e che la Russia è minacciata dalla NATO ed ecco giustificato Putin

    La Nato che "abbaia" ai confini della Russia come diceva qualcuno, che poi il grande statista Putin, grazie all'invasione dell'Ucraina, ne ha ottenuto l'allargamento. Masterclass
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    Ferrara ancora sul pezzo
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    Ecco
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    CITAZIONE (Renzo_ @ 20/2/2024, 15:25) 
    Qui davanti al Consolato Ucraino di Milano, lasciano pure pacchi, ma non viene mai identificato nessuno.

    No, chiesa di Via Meda a Milano, tra l'altro immagini di 2 anni fa

    https://www.ilpuntoquotidiano.it/come-batt...meda-50-milano/
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    Aria mai stata così pulita da 30 anni a questa parte
6562 replies since 10/12/2010
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