Orologi e Passioni

Posts written by django82

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    CITAZIONE (generalecs @ 25/2/2021, 21:57) 
    Come sempre bella recensione

    Troppo buono🙏

    CITAZIONE (anto1969 @ 25/2/2021, 21:49) 
    IWC è un brand che ammiro.. orologi dal design pulitissimo e che non stancano mai.. oltre la qualità indiscutibile.. li metto sicuramente al primo posto nella mia classifica.. :b:

    come mio primo acquisto importante ho scelto il coronato perché secondo me era il giusto compromesso tra prestigio del marchio, qualità costruttiva e prezzo.. ;)

    È un brand, che almeno in Italia, non gode del giusto successo, oltreoceano la cosa è diversa😉
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    Era il 1940 quando la International Watch Company presentò una linea di orologi dedicati all’aviazione, campo in cui rimase per lungo tempo con il modello Fliegeruhr, che dal 1940 verrà adottato dalla RAF (Royal Air Force).

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    Il Mark XI, il cui nome completo è MK 11 Air Chronometer, è uno dei modelli più importanti della IWC ed è stato messo in vendita per la prima volta nel 1949; le sue caratteristiche principali erano: un movimento molto accurato messo all'interno di una gabbia di metallo morbido in grado di proteggerlo dai campi magnetici, un quadrante integrato all'interno di questa gabbia, una cassa in acciaio inox resistente all'acqua, un vetro fissato alla cassa da un anello metallico a vite ed un quadrante nero con gli indici e le lancette luminose.
    Tale modello fu uno strumento fondamentale per l'Astro-navigazione della Royal Air Force per circa 15 anni fino a quando venne introdotto un sistema di segnali radio militari, chiamato 'Consol System', che copriva praticamente tutto l'emisfero nord e che era in grado di dirigere gli Aircraft militari britannici e che venne utilizzato anche sulle navi tedesche.
    Per la RAF l'astro-navigazione vecchio stile rimase solo un backup nel caso di guasti al nuovo sistema, ma il Consol System non era disponibile nell'emisfero meridionale e quindi gli eserciti di Australia, Nuova Zalanda e Sud Africa continuarono ad utilizzare i vecchi metodi e continuarono a comprare i Mark XI per l'equipaggio dei loro Aircraft.
    L' IWC Mark XI è l'orologio militare per eccellenza e, anche se nelle aste non raggiunge mai le quotazione che possono raggiungere i pezzi militari della Rolex o di altri marchi più prestigiosi, ha una storia vera e provata fatta di battaglie al polso dell'esercito inglese, sud africano, austriaco e neozelandese ed inoltre ha un movimento famoso per essere particolarmente resistente, il noto calibro IWC 89! E' anche stato il primo orologio ad essere venduto in un'asta online ma questo è un altro discorso.

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    Appare dunque evidente come retaggio storico del marchio di Sciaffusa sia fortemente improntato sullo spirito militare e più specificamente rivolto all'aviazione, oggi questo marchio fa parte del colosso Richemont International Sa, il quale annovera diversi brand importanti dell'orolegeria, Iwc ha un catalogo molto ampio, con sicuramente prodotti di un certo spessore e con un carattere assolutamente riconoscibile, tuttavia per quanto sopracitato la linea più iconica è a mio avviso quella dei Field-watch o pilot, difatti il Mark con tutte le sue varianti che nel corso degli anni si sono succedute, rappresenta quel ponte tra il passato e il presente del marchio che deve molto a questo spirito militare.

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    Alla luce delle considerazioni predette è alquanto comprensibile e per certi versi scontata che la mia scelta sia ricaduta su un Iwc Mark, nello specifico il Mark XVI, modello non più in produzione, il suo design in cui si alternano indici arabi con quelli a bastone, mentre rimane il triangolo ad ore 12, danno al segnatempo una leggibilità estrema, la pulizia del dial con la complicità delle sfere regala quello che un vero field-watch necessita, aggiungiamo poi delle proporzioni contenute (39mm per un lug to lug di 47mm) per il genere e otteniamo tutto ciò che bisogna aspettarsi dall'acquisto perfetto.
    Dietro ogni Iwc che si rispetti c'è una rigorosa cura dell'affidabilità e qualità dei prodotti, questa filosofia mi ha molto colpito, non sempre un brand cura questi aspetti nei suoi segnatempo, soprattutto quelli che dovrebbero rappresentare dei veri e propri strumenti, il mk XVI come i veri pilot richiedono, ha la cassa in ferro dolce, il che rende molto alta la resistenza contro i campi magnetici, ogni prodotto viene testato dai laboratori IWC per sopportare sollecitazioni dovute a condizioni d'uso in volo, al riguardo i test sono molto stressanti e rigorosi, prototipi del mk XVI prevedono prove di resitenza a 5000 G per la cassa, di temperatura (-20°C, +70°C), di umidità (fino al 95%).
    Al superamento di questa fase ogni parte viene messa a bagno in acqua clorata per 72 ore; se una parte risulta intaccata dal procedimento, viene rimandata in laboratorio per nuova progettazione, dopo l'orologio viene assemblato per la prova del box (una scatola in cui l'orologio ha margini di 10cm per potersi muovere) dove viene fatto girare per 16 ore ininterrotte.
    infine, le prove di tenuta stagna e di tenuta del vetro (una goccia d'acqua fredda viene fatta colare sul vetro montato di cassa preriscaldata) se il vetro si appanna non supera la prova. queste ultime prove (box e tenuta stagna) sono fatte su tutti i pezzi prodotti mentre le altre sulla "serie 0" e poi a campione sui prodotti di serie, comunque i test di resistenza ai campi magnetici sono effettuati su tutti i pezzi prodotti.
    La maggior parte delle Maison orologiere verifica l’impermeabilità delle proprie casse. Ma poche, se non nessuna, controllano le singole parti della cassa oltre ogni misura. Al contrario, IWC controlla continuamente le tolleranze nell’uso simulato. Una macchina complessa attiva addirittura i pulsanti sui cronografi, ripetendo questa azione per 10.000 volte per il pulsante di azzeramento e 20.000 volte per il pulsante di avvio/arresto. Se i pulsanti riescono a resistere a un tale abuso, possono facilmente sopravvivere al polso del più attento collezionista di orologi. Anche le viti delle corone sono soggette a test.
    Fra le macchine più interessanti vi è un pendolo, che assomiglia un po’ al suo omonimo nel racconto di Edgar Allan Poe. Simula la caduta di un orologio dall’altezza di un metro su un pavimento di legno. Gli orologi sportivi come Pilot, Aquatimer e Ingenieur subiscono fino a 100.000 urti che riproducono le attività sportive come il tennis, il golf o il downhill in mountain bike.

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    E' ora di far parlare le foto al mio polso

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    Mi sento oltremodo di spendere due parole su come oggi IWC venga da molti bistrattata, ignorata e quasi sottovalutata, non so perché questo accada, posso in parte immaginare le dinamiche delle mode o del marketing spingano spesso, soprattutto qui in Italia, alcuni brand a sfavore di altri, tuttavia ritengo il brand uno dei più prestigiosi e nella categoria presa in esame sicuramente uno dei più iconici se non il più iconico.
    Molti detrattori obietteranno che molti calibri utilizzati non siano totalmente manifatturieri, il che in parte è vero, ma il brand in oggetto ha pesantemente modificato i movimenti base eta, sfiorando quel labile confine tra ciò che è di manifattura e ciò che non lo è.
    Come recita la frase del sito ufficiale IWC "Ogni nuovo modello di orologio viene testato fino al limite. Se riesce a sopravvivere ai pericoli pianificati dagli esperti dei test , certamente se la caverà egregiamente nel mondo reale".
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    CITAZIONE (blodyminded @ 5/2/2021, 15:33) 
    Posso sapere dove è possibile vedere dal vivo questi orologi?

    trovi sul sito tutti gli store ubicati magari nella tua zona o nelle vicinanze.
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    CITAZIONE (MrMic @ 5/2/2021, 09:19) 
    Orologio che merita una narrazione come quella che hai fatto, complimenti.

    Mi ha incuriosito un passaggio:
    "secondo fuso orario con le città globali, il disco dell'ora di casa (...) si trova tra le sette e le otto e può essere controllato con un perno di regolazione fornito con l'orologio".

    Come funziona?

    ringrazio ancora tutti nuovamente, è un sistema molto semplice c'è un attrezzo apposito di ottima qualità marcato Nomos, che permette la regolazione dell'orario di casa (disco ad ore 3) in tedesco Heimat (patria) sarà li l'orario di riferimento su cui capire ad esempio quando si va fuori dai confini nazionali, magari in un altro continente sapere l'ora in Italia ad esempio.
    Molto semplice e di facile lettura
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    grazie mille
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    Amo longines e nonostante un riposizionamento del marchio, con calibro fatti da eta per Longines, temo che sia improbabile e forse impossibile un investimento così importante da portare a riesumare calibri gloriosi come 30ch o 13zn, sia perché il gruppo swatch ha scelto il cavallo su cui puntare, si chiama Omega, sia perché lo stesso gruppo non ha nessun interesse a far nascere una rivalità che andrebbe a danneggiare loro stessi, rimarrà quindi una bellissima suggestione di noi appassionati, tuttavia é apprezzabile un netto miglioramento rispetto al recente passato che ha portato la clessidra alata ad essere messa sotto omega ma sopra molti marchi del gruppo.
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    CITAZIONE (Ultragdg @ 2/2/2021, 17:52) 
    Hai presentato il modello della casa che più di tutti mi ha catturato! Con la tua descrizione poi infili il coltello nella piaga

    Serve anche a questo la condivisione della nostra bellissima passione😜
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    Intanto ringrazio di nuovo tutto per i complimenti ricevuti, fa molto piacere vedere che la condivisione del mio acquisto è stata ben accolta da tutti, penso anche io che questo marchio sia ancora sottostimato è sottovalutato da molti e spesso non merita lo spazio che dovrebbe sia dal punto di vista stilistico e da quello tecnico.
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    CITAZIONE (TizioMeccanico @ 30/1/2021, 20:13) 
    Complimenti vivissimi, perchè si tratta di un modello davvero raro, almeno in Italia, di un'azienda tra le più vivaci e, per certi versi, sottostimate degli ultimi anni.

    Si questo modello non è molto facile trovarlo, rappresenta la loro punta di diamante, per la complicazione, la cura e il prezzo per il loro catalogo abbastanza alto, rappresenta un prodotto più di nicchia, già il marchio lo è, aggiungi che il modello in oggetto lo è ancora di più
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    CITAZIONE (Andrea_18 @ 30/1/2021, 15:02) 
    Solo complimenti. Si trova con facilità nei negozi?

    Ormai gli store Nomos stanno prendendo piede anche in Italia, non è difficile trovare un concessionario ufficiale, ma devi dal loro sito rintracciare il più vicino alla tua zona
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    Grazie di cuore
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    Grazie a tutti🙏
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    Grazie ancora... si esiste anche la variante blu, ma vista la mia collezione improntata sul nero e sul blu ho preferito la variante bianca che ha riflessi stupendi.
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    Grazie mille, non posso che confermare ,approvare e condividere i vostri commenti
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    Il mio ultimo acquisto, dopo tanto studio e ricerca, è inesorabilmente ricaduto su qualcosa di esotico, credo che questo termine sia il più adatto a definire la mia scelta, sia perché è un orologio poco visto, poco conosciuto e di cui non se ne parla molto, sia anche per il periodo non certo adatto a viaggiare il che può sembrare una scelta anacronistica.
    Appare dunque paradossale presentare un segnatempo con una complicazione così fortemente legata allo spirito del viaggio, innegabile che un ore del mondo richiami alla memoria una partenza ed un arrivo, magari in una località lontana dalla propria dimora, con un attenzione particolare a un fuso orario di una città che ci sta a cuore, perché sede di un parente, di un amante o di un amico, quindi quale miglior strumento per leggere romanticamente l'ora locale di una città e quella di casa in contemporanea e con la massima leggibilità? la risposta a questa domanda è il Nomos Zurich ore del mondo con referenza 805.

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    Quando si parla di questo marchio non si può prescindere dalla sua storia, relativamente giovane ma carica di vera e pura passione orologiera, la Nomos Glashütte/SA è una manifattura orologiaia tedesca con sede a Glashütte in Sassonia produce e distribuisce orologi meccanici manuali e automatici dal 2015, anche se la sua fondazione risale al 1990 Roland Schwertner di Düsseldorf, esperto informatico e fotografo, fece registrare il marchio.

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    Tuttavia si mostra a noi appassionati 6 anni fa quando mostra il primo calibro automatico in-house, e la Nomos Glashütte diventa manifattura al 100% da allora tutti i calibri verrano costruiti e montati nella sede della manifattura orologiaia a Glashütte, cittadina sassone dal ricco patrimonio storico, sinonimo dell'alta orologeria.
    La denominazione d’origine "Glashütte" è tutelata per legge: perché ad un orologio si possa aggiungere tale dicitura, il produttore deve realizzare almeno il 50 percento dei componenti del calibro in loco. Nomos Glashütte ne produce fino al 95 percento a Glashütte.
    La maison è membro del Deutscher Werkbund, l’associazione tedesca che ha preceduto il movimento Bauhaus. Essa rappresenta gli interessi delle imprese che uniscono il lavoro manuale alla produzione industriale e al design con funzionalità.
    Nel campo tecnico il marchio sviluppa in proprio uno scappamento proprietario (Nomos Swing-System) e portano la denominazione DUW Deutsche Uhrenwerke.
    L'esemplare in oggetto è animato dal DUW 5201, ma ne parleremo dopo.
    Fatto questo doveroso ma breve excursus storico, analizziamo i dati specifici di questo Nomos ref.805:
    la cassa misura 39.9mm, proporzioni pressoché perfette per un orologio ore del modo, lo spessore esiguo di soli 10.9mm contribuisce a rendere l'orologio molto comodo e raffinato, il vetro è uno zaffiro a cupola con rivestimento anti riflesso all'interno e all'esterno, il quadrante è galvanizzato bianco placcato argento, con fusi orari e indicatore 24 ore, il cinturino è un Horween Genuine Shell Cordovan nero con una larghezza ansa 20 mm, le sfere a detta del produttore hanno richiesto un notevole impegno, sono sfaccettate placcate in rodio e i loro bordi smussati.
    Ad ore sei troviamo la secondina lavorata in maniera eccelsa parte di un dial lavorato a più settori, il tutto regala tridimensionalità e carattere al quadrante senza però perdere in raffinatezza e pulizia di forme e stile.
    L'impatto visivo della parte frontale è già di per se un tratto distintivo di ogni prodotto marchiato Nomos, qui peròsi ha l'impressione di avere un orologio di una sobrietà e pulizia stilistica abbinata a tecnica meccanica di qualità elevatissima, non a caso il modello in oggetto a ricevuto numerosi e importanti riconoscimenti per le caratteristiche predette, ricordo tra i tanti: Award Chrono, Golden Unruh 2018, Munich Time, Vienna Time.
    La cassa non è divisa in due parti come la maggior parte dei segnatempo ma tripartita, la parte superiore è incastonata scelta originale e volta a impreziosire il design anche nella parte laterale dell'orologio, le anse pronunciate ma con una leggera curvatura verso l'interno, tutte le superfici sono lucidate in modo uniforme e sono di altissimo livello, inclusa la corona e il pulsante a ore due che controlla la rotazione del disco del secondo fuso orario con le città globali, il disco dell'ora di casa (che qualcuno può erroneamente confondere con il datario che è assente) si trova tra le sette e le otto e può essere controllato con un perno di regolazione fornito con l'orologio.

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    Una menzione estetica va fatta, i richiami allo stile Bauhaus sono evidenti, come evidente è il suo razionalismo quasi estremo codificato (forse solo Junghans negli anni 50' ha fatto qualcosa al riguardo) in orologeria, difatti gli orologi con questo stile hanno un'eleganza senza fronzoli e rispettano l'imperativo secondo cui la forma segue la funzione. Questa categoria di segnatempo pone l'accento in tutto e per tutto sulla funzionalità. Di conseguenza l'estetica dei quadranti è molto ordinata, per garantire un'ottima leggibilità.Ma il vero vantaggio della scuola Bauhaus è che un oggetto di design che sposi intelligentemente i canoni di questa filosofia ha buone probabilità di conservare il suo appeal a lungo.
    Veniamo ora al retro del segnatempo e di conseguenza vista la presenza di un fondello con vetro zaffiro, alla possibilità di poter ammirare il suo incantevole movimento di manifattura DUW 5201 che con il suo scappamento proprietario Nomos Swing-System, sicuramente è il calibro più sofisticato di Casa Nomos.
    Nato nel 2010 è, come tutti i calibri di Casa, progettato e fabbricato in-house su base “Zeta”.
    La base Zeta è la “Epsilon” nella versione automatica.

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    DUW è l’acronimo delle parole “Glashütte Deutsche Uhrenwerke”, a promessa di un’eccellente meccanica tedesca ,si tratta di un movimento meccanico a carica automatica con rotore bidirezionale, ha un diametro 13 linee e 3/4 (31 mm.) per uno spessore 5,7 mm, conta un totale di 26 rubini, ha una riserva di carica di 42 ore.
    Le sue funzioni sono ore, minuti, secondi, indicazione delle 24 ore (GMT).
    Le caratteristiche del Nomos DUW 5201 sono:rotore bidirezionale, stop secondi per la rimessa di precisione, una platina a 3/4, spirale Nivarox 1A con regolazione fine tipo Triovis, sistema antiurto Incabloc, viti azzurrate alla fiamma, aggiustato in 6 posizioni.
    Per concludere le finiture godono di una lavorazione accurata ed eccellente, come le coste di Glashütte e il perlage della platina.
    Non è dunque facile se non impossibile trovare un movimento con le caratteristiche suddette a meno di 5000/6000 euro.
    La prova al polso è stata decisiva, come spesso accade, visto le anse pronunciate a cui il produttore tedesco ci ha abituati e ammetto di esserne stato spaventato, grazie al mio polso da 17.5-18 mm ho avuto subito un feed positivo di comodità estrema e di perfetta proporzione per il mio polso, la percezione di avere al polso qualcosa di elegante, di esclusivo e allo stesso tempo di distinguibile è l'impressione che questo orologio da a chi lo indossa.

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    Creare un oggetto che possa essere esposto al Moma di New York non è banale, è uno degli obiettivi più difficili da raggiungere, c'è riuscita Apple, c'è riuscita la Porsche con la 911 o la famosa lampada di Flos . Ci sono quindi beni di consumo (durevoli o meno) che rappresentano pietre miliari e restano nella nostra memoria, conservando uno status di eternità, di resistenza alle mode passeggere. Sembra che il lavoro che Nomos Glashütte prova a fare da quando è nata è proprio questo: creare icone in orologeria, chissà un giorno non mi stupirei di vederla esposta proprio al Museum of Modern Art.

    Nomos (in greco:Νόμος) era lo spirito delle leggi, un chiaro modo di concepire il nomos è ben descritto da Erodoto:

    «Se uno proponesse a tutti gli uomini di scegliere, tra tutti i costumi esistenti, i migliori, ciascuno, dopo averci ben pensato, sceglierebbe i propri: a tal punto ciascuno ritiene di gran lunga migliori propri. Perciò solo un pazzo può mettere in ridicolo queste cose. Che questo sia l'atteggiamento di tutti uomini per quanto riguarda i costumi lo si può congetturare da molti indizi: in particolare da questo che ora dirò. Dario al tempo del suo regno mandò a chiamare greci che erano alla sua corte e chiese loro a che prezzo avrebbero accettato di mangiare i loro avi defunti: e quelli risposero che non lo avrebbero fatto a nessun prezzo. Dopodiché Dario chiamò alcuni indiani appartenenti alla popolazione dei Callatii, che hanno l'abitudine di mangiare i genitori defunti, e chiese loro a quale prezzo avrebbe accettato di bruciare i loro genitori defunti; quelli si misero ad urlare ingiungendogli di non bestemmiare. Tale è la forza del nomos in un ambito come questo, e a ragione, secondo me, Pindaro disse che il nomos è il sommo sovrano.»
    (Erodoto III, 38)

    Su instagram mi trovate come Clessidra_alata
714 replies since 1/2/2013
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