Paolo Finardi ... la bestia rossa !

purtroppo caro mio va cosi', son compagni che sbagliamo ma vanno aiutati...spero che presto raggiunga le sue vittime, magari tra mille pene.

Dopo il Sangue dei vinti questo hanno detto di Pansa:

Pansa è stato inoltre accusato, senza che però venissero prodotte prove in tal senso, di aver utilizzato quasi esclusivamente fonti di parte fascista.

Tanto per dire quanto sia stato preso in considerazione, mia nonna materna vive (Castelfranco) nel maledetto triangolo della morte, lei c'era e ha visto cosa successe dopo la guerra (ne parla con estrema riluttanza, anche con me sebbene siano passati tanti anni, giusto per dire in quale clima abbia vissuto quegli anni), quando il nonno era in campo di concentramento.

Cose terribili succedono a Castelfranco Emilia e gente ci manda lettere piene di terrore elencando assassinii. Quarantadue persone sono già state soppresse misteriosamente per cause di politica o di vendetta, in uno spazio di pochi chilometri quadrati, in piena pianura. E la gente sa, ma non parla perché ha paura». Così scriveva Giovannino Guareschi nel maggio 1946, a proposito della mattanza che si andava profilando nella terra a lui cara, la pianura che si stende lungo l'antica Via Emilia, con vertici a Bologna e Reggio e centro a Ferrara. Qui la guerra partigiana si prolungò nel tempo, ben oltre il 25 aprile del 1945 (data della fine della guerra), disseminando di migliaia di cadaveri le campagne. E qui venne coniato il termine «triangolo della morte», con cui all'inizio si intese definire il territorio tra i Comuni modenesi di Manzolino, Castelfranco e Piumazzo; più tardi esso si allargò progressivamente anche alle province di Reggio Emilia, Bologna e Ferrara.

Due pesi e due misure che schifo la nostra "giustizia".