Le caratteristiche del calibro Longines 13.33Z

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    Uno sguardo agli archivi di Longines rivela i primi orologi da polso furono prodotti a partire dal 1907; ad essi seguirono, nel 1913, i primi cronografi da polso.

    Semplici, con cassa rotonda, ospitavano un movimento completamente in-house con ruota a colonna e frizione orizzontale (1). Il calibro Longines 13.33Z, regolarmente aggiornato, fu prodotto fino al 1936 ed aveva un diametro di 13 linee pari a 29 mm. L'altezza, di 6 mm, rimaneva nell’ambito della gamma degli altri cronografi suoi contemporanei, con alcune somiglianze con i suoi cugini più grandi dello stesso periodo. Un pulsante a corona controllava consecutivamente le tre funzioni consecutiva: l’avvio, l’arresto e l’azzeramento. Tra le sue caratteristiche uniche c'era l'attacco della molla saltarello per la ruota del contatore dei minuti localizzata sul ponte del bilanciere. La lancetta del cronografo avanzava in avanti con incrementi di 1/5 di secondo. Dopo ogni rotazione, il totalizzatore dei 30 minuti saltava esattamente ed istantaneamente in avanti di una posizione (2). Altre caratteristiche di questo calibro sono i 18 rubini, la frequenza a 18.000 Alt/h, il bilanciere bi-metallico tagliato, la spirale Breguet e la regolazione della racchetta ad indice (1, 2), con le caratteristiche di qualità che avevano reso famosa la Longines e che ne avevano decretato il successo.

    Cattura1_5

    Cattura2_2

    Cattura3

    Cattura4

    Cattura5_0

    Cattura6

    Cattura7



    Longines offriva quadranti più semplici oppure quadranti con un'ampia varietà di scale diverse, tachimetriche, telemetriche e produttometriche.

    In realtà, nel corso degli anni (il calibro 13ZN, successivo movimento cronografico di manifattura è del 1936) furono apportate piccole modifiche di modo che è possibile distinguere, in successione (3):
    a) il calibro 13.33Z "pin-set", divisi in due sotto-categorie 13.33Z "pin-set a)" e "13.33Z pin-set b)"
    b) il calibro 13.33Z "stem-set", divisi in due sotto-categorie: 13.33Z "stem-set a)" e 13.33Z "stem-set b)"
    c) il calibro 13.33Z "fly back", eccezionalmente raro, precursore del futuro calibro 13ZN di cui anticipa la funzione flyback.

    Disegno%20Longines%2013.33Z.1

    Il calibro 13.33Z “pin-set”, è già stato oggetto di un interessante discussione di NoTime (3).
    Ricordo solo, brevemente, che differisce dai successivi cronografi 13.33Z per la modalità di rimessa oraria: in questi orologi è presente un piccolo pulsante (pin= spillo, in inglese) ad ore 2, la cui pressione svincola la corona dalle funzioni di ricarica e le permette, pur non scattando ma rimanendo fissa nella sua posizione, di effettuare la rimessa oraria; in questi modelli manca il pulsante cronografico le cui funzioni sono svolte dalla stessa corona.

    13_1

    PIC523O

    Longines_1914_4

    Longines_1917_16


    Inoltre, sulla base delle caratteristiche dell’estremità superiore della bascula di rinvio, è possibile distinguere due sotto-categorie:
    nel 13.33Z "pin-set a)" l’estremità superiore della bascula di rinvio è localizzata sotto la ruota di rinvio. In alcuni di questi esemplari è assente il numero seriale, di solito inciso sul ponte della cronografia (4);

    13_33_senza_numero_1_0

    13_33_senza_numero_4_0



    nel 13.33Z "pin-set b)" l’estremità superiore della bascula di rinvio è localizzata sopra la ruota di rinvio.

    Longines_13-33_z_1

    Longines_13-33_z_4



    Nei cronografi 13.33Z “stem-set” (stem= picciolo o peduncolo; italiano, meglio: corona di carica) la possibilità di ruotare le sfere per la rimessa dell’ora si ottiene estraendo di uno scatto la corona, come ancor oggi avviene in quasi tutti gli orologi da polso comuni; la corona, che serve naturalmente anche per la carica dell’orologio, presenta un pulsante coassiale che attiva le funzioni cronografiche.

    1333z54__2_

    Longines3_7

    Mio_13

    Mio3_3

    1333z07__2_

    Mio3_2



    Inoltre, sulla base della posizione del pulsante cronografico, è possibile distinguere due sotto-categorie:
    i cronografi 13.33Z “stem-set” con pulsante coassiale alla corona di carica;

    Longines3_8

    Longines3_10

    Longines3_11

    Longines3_12

    Longines3_13

    Longines_estratto_darchivio_13_0



    i cronografi 13.33Z “stem-set” con pulsante separato al 2, molto raro.

    jpg

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    scansione0001_1_0



    Infine, il rarissimo calibro 13.33Z "fly-back" è presente in pochissimi modelli presentati sul mercato negli anni immediatamente precedenti la data del brevetto del calibro 13ZN Flyback del 1936; la Longines, probabilmente a scopo sperimentale, aveva già introdotto tale meccanismo fly-back su calibri preesistenti; in questi cronografi tale innovativa funzione (chiamata anche: retour en vol o funzione Taylor o cronografo ad azzeramento permanente) viene aggiunta a quella che è la caratteristica peculiare del calibro 13.33Z, ossia ai contaminuti cronografici istantanei (o perfettamente saltanti o contaminuti saltante propriamente detto). Se ne è parlato qui (6).

    13_2

    13_3



    A proposito nei calibri 13.33Z che hanno la peculiarità di non riportare sul ponte della cronografia il numero seriale, riporto anche qui ciò che avevamo ricercato qualche tempo fa (4).

    “Longines 13.33z "prima serie numeri romani"…Si tratta della versione in assoluto più rara del cronografo 13.33z, un orologio un tempo ambitissimo da molti, ormai solamente da una ristretta cerchia di veri collezionisti del marchio Longines.
    Ne furono creati pochissimi esemplari agli inizi degli anni '10. Casse in argento 925 od in oro 18K, quadranti in smalto con numeri romani, il tutto rigorosamente non firmato (ma solo numerato) dalla casa di S.Imier, la quale aveva prodotto questa serie di cronografi esclusivamente per l' importatore inglese di allora A.Baume & Co, i cui punzoni sono presenti sulle casse e la cui firma è riportata nei movimenti.
    Il quadrante, ripeto, non era firmato, come del resto non lo erano la doppia cassa a cerniera e la parte visibile del movimento. Ciò dava modo all' importatore inglese di "personalizzare" gli orologi qualora gli fossero giunte richieste in tal senso da parte dei suoi "facoltosi" clienti (peraltro, nei pochi quadranti “firmati” di questa specifica tipologia che mi è capitato di vedere, ed alcuni sono pubblicati anche su importanti siti di riferimento Longines, la firma era stata apposta visibilmente e palesemente, non in fase di produzione, bensì in epoche successive e soprattutto....non dalla Longines).
    La sempre combaciante numerazione progressiva riportata sulle doppie casse a cerniera e sui movimenti (per quest' ultimi solo dall’ “invisibile” lato quadrante unitamente al marchio del noto produttore originale), non lascia però spazio a dubbi o perplessità, essa è infatti inequivocabilmente quella della maison della clessidra alata e trova stretta corrispondenza negli archivi di S.Imier….”


    Le foto, ahimè, non sono più visibili; ne ho conservata una soltanto e dovrebbe essere questa qui sotto.

    preserie_quadr



    Altre notizie e foto relative a questa tipologia di cronografo, identico in tutto e per tutto a quello pubblicato da NoTime, tranne che per la scritta “Longines” ad ore 6 in stampatello, erano presenti nel sito “House of Longines”, che è stato per tanti anni il sito di riferimento degli orologi Longines, che, sebbene sia stato chiuso il 14 luglio 2007, può essere ancora oggi in parte consultato, grazie ad uno strumento elematico:”waybackmachine" (2).
    Anche in questo caso, ne riporto il testo e le foto.

    Longines Records: One of first series of calibre L 13.33Z. It was invoiced to Baume in London on 27th March 1915.

    Source: TRS collection (Ex-Hatton collection)

    Notes: This watch had been inspected by Longines on May 1993. They stated that the watch was the earliest 13.33Z they have seen and could have a pre-production movement. They wanted the watch for their own Museum collection.

    The chronograph levers of this 13.33Z are slightly different from that of typical 13.33Zs. Only first series of 13.33Z has this feature. It has a marking of "B & Co.\" instead of the Longines marking. Baume & Company were the importer of Longines watches to the UK and all of the British Commonwealth, and also the watch maker in their own right. They did a lot of pre-production work for Longines.

    Movement: stem-winding and pin-setting; caliber 13.33Z first series; marked B & Co.\ (Baume & Co.) and 13.33; no serial number; ø29.00 mm; hight 6.00 mm; 18 jewels; 18000 vph; gold-plated movement with blued steel screws, cut Bi-metallic balance with Brequet hairspring and gold mean time screws.

    Case: ø35 mm (without crown); 18k gold with double hinged back, with Fixed Lugs; push piece at 2 for the setting of the time; numbered "2963226" (c1912); with Swiss 18k Gold Hallmarked (at left side); also with British Import Mark, Sponsor's mark "AB" (Arthur Baume 1888 - 1923. Managing Director of Baume & Co.), London Assay Office mark for gold, Date letter mark "t" for 1914; Fitted with a later 9ct Gold bracelet.

    Dial: original single-sunk white enamelled dial, with black Roman numerals, red XII; signed LONGINES; purple steel hand for sweep second counting; blued steel hands for minutes, hours, 30 minute counter (at 3), and going seconds (at 9).

    Functions: hours, minutes, seconds; single-button chronograph with 30 minutes counter

    Operation: all functions are operated via the winding button. Start, Stop, and Reset of chronograph by pushing the winding crown. setting of the time by the winding crown with the push piece at 2.

    1333Z_case1s

    1333Z_case2s

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    1333Z_case6s

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    1333Z_mov2s

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    1333Z_lets


    Un terzo cronografo, con pulsante ad ore 2, seconda serie, stem-set, con quadrante a cifre luminescenti, personalizzato e con la scritta “Longines” ad ore 6 in stampatello, è pubblicato su un autorevole libro (4); anche in questo caso è possibile osservare sul movimento, posizionato a destra, al di sotto del ponte del bilanciere il punzone dell’importatore AB" (Arthur Baume 1888 – 1923, direttore della Baume & Co.), mentre sul ponte della cronografia, è riportata, questa volta, la scritta “Longines, 18 jewels”, ma sempre senza numero seriale.

    scansione0001_1


    L’elemento comune a tutti e tre i cronografi sopra illustrati, è, quindi, la mancanza del numero seriale sul ponte della cronografia, con scritta “Longines” assente nei primi due casi (prima serie, pin-set) e presente nel terzo caso (seconda serie, stem-set).

    Qualche tempo fa, abbiamo tutti apprezzato il bellissimo cronografo di topofabio (5), prima serie, pin-set.

    Longines_13-33_z_1

    Longines_13-33_z_4

    Longines_13-33_z_3

    Longines_13-33_z_2

    Longines_13-33_z_6

    Longines_13-33_z_5

    Longines_13-33

    Da notare come il ponte della cronografia rechi impresso il numero seriale, come è giusto che sia; lo stesso numero seriale, è presente, come di regola, sul fondello.

    longines_serial_1867_1916-vert


    Mi ha sorpreso, quindi, osservare un altro cronografo Longines, praticamente identico a quello di topofabio, con numero seriale, riportato sulla cassa (tra l'altro, molto vicino a quello su mostrato), ma senza numero seriale sul ponte della cronografia.

    13_33_senza_numero_1-vert



    Ed ecco altri esemplari.

    a_5
    b_2

    c_3
    d_0

    e
    f

    g
    h



    Caratteristica peculiare del calibro cronografico 13.33Z è quindi, come già ricordato, il contaminuti istantaneo.
    Ricordiamo che il contaminuti quantifica e visualizza, mediante un'apposita lancetta su un piccolo quadrante sussidiario, il numero di giri compiuti dalla grande lancetta del cronografo, corrispondenti ai minuti trascorsi dall'inizio di una misurazione.
    Come sappiamo, esistono anche altri tipi di contaminuti (1, 2):
    1) la lancetta del contaminuti continuo (o strisciante) si sposta con movimento uniforme e continuo, passando gradualmente da una divisione all'altra mentre la grande lancetta del cronografo avanza sul quadrante principale;
    2) il contaminuti semi-istantaneo (o saltante lento) è il più diffuso, con la lancetta che comincia a muoversi, al contrario del precedente, attorno al cinquantottesimo secondo, per passare alla divisione successiva allo scoccare del sessantesimo secondo.
    3) infine il contaminuti istantaneo (o perfettamente saltante o saltante in senso stretto), di cui ci occuperemo ora, si caratterizza, infine, per lo scatto immediato della lancetta del contaminuti sulla suddivisione di competenza, scatto che avviene nell'esatto momento in cui la grande lancetta del cronografo raggiunge il sessantesimo secondo.
    Nei contaminuti continuo e semi-istantaneo, la lettura del tempo cronografico attorno al sessantesimo secondo può essere falsata, in quanto si rischia di aggiungere un minuto alla computazione effettiva in quel ridotto intervallo di tempo. È difficile capire se sono trascorsi, per esempio, cinquantanove secondi oppure un minuto e cinquantanove secondi, in quanto la lancetta dei minuti cronografici potrebbe aver già iniziato lo spostamento verso l'indicazione del primo minuto.
    Il contaminuti istantaneo, certamente il più affascinante per la sincronia ed immediatezza del movimento delle due lancette, all’esatto scoccare del sessantesimo secondo, non può evitare di stupire; inoltre, elimina ogni possibile equivoco sulla precisione nella zona limite al cambio dei minuti precedentemente descritta.
    Vediamone il funzionamento (1, 2, 7, 8).

    Sotto la ruota centrale del cronografo (M), è presente una camma a forma di chiocciola (H), su cui si appoggia, spinta da una esile molletta (K), il becco della basculla istantanea (b); alla sua estremità è montato un arpione (D), fissato su un perno infisso nella platina, perno sul quale può muoversi.
    L’arpione, ha una estremità terminante ad uncino sormontata da una spinetta, ed è spinto da un’altra molletta (E) che mantiene il contatto tra l’uncino dell’arpione stesso e la ruota contaminuti che conta trenta denti di sega.
    Sulla ruota contaminuti, agisce la solita molla salterello (L), mentre sull’arpione è infisso una spinetta che, a cronografo fermo, è trattenuto da una specie di forchetta che mantiene l’arpione lontano dalla ruota contaminuti. Questa bascula-forchetta è montata su un perno che ne permette la rotazione, è sotto l’azione di un'altra esile molla (Y) e porta infisso all’altra estremità un corto perno verticale.

    istantaneo_1


    Alla partenza del cronografo, il movimento del martello, con la sua branca che serve ad azzerare la ruota contaminuti (Z), sospinge il perno verticale della basculla-forchetta verso l’esterno, facendo ruotare quest’ultima in modo da liberare la spinetta che sormonta l’uncino dell’arpione; l’uncino dell’arpione può, quindi, appoggiarsi sul dorso del dente di sega della ruota contaminuti.
    Nel frattempo è partita anche la ruota centrale del cronografo (M): gira con essa anche la camma a chiocciola (H) e la bascula istantanea (B), che vi si appoggia con il suo becco (b), è costretta a spostarsi sempre più verso l’esterno, via via che il becco striscia su zone del profilo della camma a chiocciola più distanti dal suo centro.
    L’arpione (D), che è solidale alla stessa bascula-istantanea, si sposta anch’esso verso l’esterno con il suo uncino che scivola sul dorso di un dente di sega della ruota contaminuti, finché, giunto sulla punta di questo dente, lo aggancia con sicurezza.
    In questo preciso istante, il becco della basculla (b) ha raggiunto la parte più sporgente della camma a chiocciola (H) e trova sotto di se la parte più ristretta sulla quale cade; trascina, di conseguenza verso l’interno, con uno scatto, l’arpione che a sua volta trascina il dente della ruota contaminuti che ha agganciato, facendola ruotare di un passo.

    istantaneo_2



    La lancetta contaminuti scatta quindi sulla divisione di competenza nello stesso istante in cui la lancetta centrale del cronografo passa sul 60esimo secondo, posizione quest’ultima che corrisponde alla caduta del becco della bascula istantanea dalla sommità della camma.
    Nella fase di azzeramento del cronografo, la branca della leva a martello (Z) si sposta e raggiunge la camma a cuore della ruota contaminuti,; essa quindi interrompe la sua azione sul perno della bascula-forchetta, la quale, sotto l’azione della sua molletta (Y), imprigiona la spinetta dell’arpione, allontanandolo dai denti dalla ruota contaminuti e permettendo alla branca della leva a martello di azzerare la lancettina dei minuti cronografici.
    Tale dispositivo era però viziato da evidenti difetti congeniti che ne avevano compromesso l'applicazione: la struttura meccanica complicata e costosa, la difficoltà di regolazione della forza delle numerose molle e la necessità di ridurre al minimo il naturale attrito di strisciamento degli elementi coinvolti durante il funzionamento ne minavano l'affidabilità.; era, quindi, soggetto a malfunzionamenti e guasti, specie se applicato in agitati cronografi da polso, mentre nei più sedentari “tasca”, riusciva a svolgere il suo compito senza intoppi.
    Il funzionamento di questo contaminuti è incentrato sulla contemporaneità di movimenti istantanei delle sue parti, indotta dall’azione di mollette; è pertanto fondamentale che vi sia un ben equilibrato rapporto di forze di queste 4 mollette: salterello, della bascula istantanea, dell’arpione, della bascula-forchetta.
    Un primo inconveniente è dato dallo strisciare del becco della bascula istantanea sul profilo della camma a chiocciola: questo genera un attrito via via maggiore man mano che il becco si appoggia sui raggi di diverso valore della camma stessa. Questo sottrae energia in modo continuamente variabile allo scappamento, con la conseguenza di generare una variazione dell’ampiezza d’oscillazione del bilanciere, con le note conseguenze sulla precisione dell’orologio.
    Se per attenuare questo inconveniente, si fa appoggiare con minor pressione il becco della bascula istantanea sul profilo della camma a chiocciola, diminuendo la forza della molletta, può accadere che la bascula stessa non cada dalla sommità dell’eccentrico, ma rimanga sollevata perché trattenuta dall’arpione, che non riesce a trascinare la ruota contaminuti, frenata dalla molla saltarello: in questo caso, il contaminuti rimane immobile.

    Un secondo inconveniente può derivare dal fatto che, se la forza della molletta che agisce sull’arpione è eccessiva, il suo uncino preme troppo sul dorso del dente di sega della ruota dei contaminuti ed invece di slittarvi sopra, può spingerla in senso contrario, facendola retrocedere di un passo.
    Ciò avviene se la forza della molla salterello, che in ogni caso deve essere debole, non è capace di trattenere la ruota contaminuti. Al momento della caduta della bascula istantanea, l’uncino trascina nella direzione corretta il dente precedente della ruota contaminuti: così si assiste ad una danza, avanti e dietro della lancetta contaminuti.
    In conclusione, ci si rende conto di quanto sia delicato questo contaminuti, tanto più se inserito in un cronografo da polso soggetto ad urti e a continui cambiamenti di posizione. Pur tuttavia, quando funziona, rimane il più spettacolare ed intrigante dei tre per l’ingegnosità del suo meccanismo.
    Nonostante le sue caratteristiche eccezionali, il cronografo movimento 13.33Z aveva, inoltre, due inconvenienti: in primo luogo, il suo complesso design era relativamente costoso, ed i secondo luogo, la presenza di un solo pulsante non era più considerato attuale negli anni ’30 e fu pertanto sostituito dal calibro 13 ZN, a partire dal 1936, con funzione fly-back e contaminuti semi-istantaneo
    Ma….“gli orologi, sono soggetti anch'essi alle leggi dell'evoluzione formulate da Darwin: gli individui più deboli, a lungo andare, soccombono, e sopravvivono solo quelli più forti. E quest'ultimo è il caso del contaminuti semi-istantaneo a 30', che oggi ritroviamo quasi universalmente” (Nicola de’ Toma).




    Biblio-webgrafia

    1) Cronografi da polso, G.-R.Lang, R. Meis, Studio Zeta Editore 1994
    2) Orologi, Le Misure del Tempo: Allegato – La Tecnica: Cronografi, Chronomedia 2004
    3) www.faszination-uhrwerk.de/
    4) https://orologi.forumfree.it/?t=75987664
    5) http://orologi.forumfree.net/?t=25985406
    6) http://orologi.forumfree.net/?t=20411755
    7) www.horlogerie-suisse.com
    9) www.timewatches.us/Longines/e/home.html

    Ringrazio NoTime e papa longines “Magistri Rerum Longinesarum” per la possibilità di consultare ed utilizzare le loro discissioni.

    ***
    Edizione corretta e riveduta, sulla base delle nuove conoscenze

    Edited by nicola1960 - 22/9/2023, 11:11
     
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    Grazie Nicola!!
    Spiegazione molto chiara ed esaustiva di una delle più interessanti complicazioni Longines.

    P.S.: solo un appunto...nella bibliografia non viene citato il grandissimo Nicola Marbler! :D :D :P
     
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  3. papa longines
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    Monsieur , bonjour,

    Vous êtes l’heureux possesseur d’une montre Longines :

    Montre-bracelet cuir or 18 K, chronographe-compteur,
    Cuvette de protection du mouvement en or 18 K avec médailles,
    Calibre L 13.33 Z
    Facturée à Monsieur John P.V. Heinmüller, alors membre de la direction de Longines Wittnauer Watch Co à New-York, le 15.07.1927.


    Pour votre information M. J.P.V. Heinmüller deviendra quelques années plus tard Président de la Société LWWCo/NY.

    Dans l’hypothèse où vous décidiez de vous séparer de cette montre nous serions intéressés à son acquisition par un achat, dans des modalités à définir.

    Nous espérons ainsi avoir répondu à votre demande et vous adressons, Monsieur, nos

    Meilleures salutations

    Frédéric Donzé

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  4. papa longines
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    :wub: :wub:
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  5. papa longines
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    Forse il più bello e raro 13-33Z con ancora, più rara funzione Fly-Back :wub:
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    post_1361056_1169139463.jpg

     
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  6. papa longines
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    :wub: :wub:
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  7. britishshortair
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    Che bel topic! Stasera me lo leggo con calma , lo gusto :D
    Bravo Nicola , porta i miei saluti al Sig. Marbler , digli che ho prenotato la copia n°1.......con dedica.
    Saluti
    Adriano
     
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    CITAZIONE (britishshortair @ 9/7/2008, 13:56)
    Che bel topic! Stasera me lo leggo con calma , lo gusto :D
    Bravo Nicola , porta i miei saluti al Sig. Marbler , digli che ho prenotato la copia n°1.......con dedica.
    Saluti
    Adriano

    Adriano mi dispiace ma dovrai accontentarti della copia n° 2. :D :D :P



     
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    CITAZIONE (papa longines @ 9/7/2008, 13:27)
    Forse il più bello e raro 13-33Z con ancora, più rara funzione Fly-Back :wub:

    Anche per me, il più bel cronografo (non rattrapante) di tutto il forum :)
    Lo vendi ?? :rolleyes:
     
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  10. papa longines
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    CITAZIONE (nicola1960 @ 10/7/2008, 10:11)
    CITAZIONE (papa longines @ 9/7/2008, 13:27)
    Forse il più bello e raro 13-33Z con ancora, più rara funzione Fly-Back :wub:

    Anche per me, il più bel cronografo (non rattrapante) di tutto il forum :)
    Lo vendi ?? :rolleyes:

    image image

    dovo ne trovo un'altro così ???????????:o: :o:

    ciao. :)
     
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    Topic davvero interessante :) . Oltre ai citati Longines, quali altri cronografi sono istantanei?

    Grazie Sig. Marmista :D
     
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  12. Grifone66
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    Grazie del Contributo Nicola, come sempre, molto preciso e "tecnico"

    ;)
     
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  13. papa longines
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    Vabbe!! dai :P :P vi metto qualche esemplare di 13-33 :wub: :wub:
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  14. papa longines
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    :o: :o: :o:
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  15. papa longines
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    :o: :o:
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64 replies since 9/7/2008, 09:25   6665 views
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