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passionesub.
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Quoto passonesub.
Chiacchiere a parte, acquisti di reparto a parte (un mio amico aerosoccorritore dell'AMI ricevette un Casio, acquisto del proprio reparto, ma si trattava di pochi pezzi e non marcati), significativi acquisti e/o orologi "assegnati" restano da dimostrare.
Quanto alle marcature su quadrante o simili, non necessariamente significano che l'orologio sia stato assegnato o utilizzato da qualche militare.
I loghi, i simboli, i fregi delle FF.AA., infatti, non sono coperti da copyright e chiunque, nei limiti della legge, (che ha finalità di ordine pubblico, ben diverse da quelle dello sfruttamento commerciale), può riprodurli a piacimento su adesivi, quadranti, padelle etc...
Quando un ministro della difesa di un passato governo propose di sfruttare commercialmente i simboli delle FF.AA. ci fu una levata di scudi, perchè si tratta di patrimonio della collettività nazionale.
Giusto o sbagliato non saprei dire, ma a molti non è sembrato opportuno che si traesse lucro dallo sfruttamento di simboli che sono apparsi sulle giubbe dei nostri eroi e, purtroppo, sulle loro tombe.
Peranto qualsiasi produttore di orologi può fregiare i suoi prodotti con i marchi che vuole, senza neanche informare il Ministero della Difesa.
Ne consegue, necessariamente, che la presenza del marchio vuol dire poco o nulla.
Chiaro.
E da tenere a mente.
Cmq resta solo da dire che il " Manta " Breil, bellissimo orologio, quasi identico agli Squale 1000 metri con vetro " ultradomed " e corona al 4, è un icona dei diver anni '70.
Il " Beuchat 1000 " poi, orologio al polso dei " desminateur francesi " come il Beuchat MN issue e il Beuchat Abyss o il Ushuaia, ma questi 2 al quarzo, sono diver veramente di razza......