Il ‘problema Ilva’

il pane deve essere garantito,ma non a condizione di avvelenare un'intera città in maniera clinicamente CERTA.
e i primi a morire sono quelli che vengono pagati un tozzo di pane con contratti ridicoli.cosa te ne fai di 1000 euro al mese se poi muori a 40 anni e lasci moglie e figli con un mutuo o comunque senza niente,o se tuo figlio a 5 si piglia un tumore?gli agricoltori a cui hanno abbattuto il bestiame non hanno diritto al pane?qua non siamo alle supposizioni,qui la cosa è stata DIMOSTRATA.se venissero davanti a casa vostra ad avvelenarvi perchè qualcuno in tal modo ne trae un guadagno cosa fareste?siete davvero capaci di rispondere che non fareste niente?
dovrebbero raderlo al suolo l'ilva,altro che pane.difendiamo l'indifendibile.non esiste solo l'ilva come possibilità di lavoro.e non è giusto che se un operaio non è capace di capire che si salva lui ,la sua famiglia e la sua città offrendogli l'opportunità di lavorare lo stesso ma senza massacrare una città intera tutto il resto dei cittadini debbano abbassare la testa.volete questa "ricchezza"?pigliatevela pure.ormai siamo al paradosso.siamo arrivati al punto che siccome ci vuole un tot tempo variabile prima che ad ogni cittadino venga qualcosa allora nel frattempo facciamo sfruttare i dipendenti pagandoli una miseria ...e facendone morire quanti ogni mese per le condizioni in cui lavorano?e ignoriamo cosa hanno fatto questi signori,ignoriamo come si son comportate le istituzioni,ignoriamo la certezza che una tale attività produttiva NON PUò avere condizioni compatibili con la salute,ignoriamo le intercettazioni che ci hanno dimostrato come chi dovrebbe tutelare i controlli si comporti in ben altro modo.e ci hanno fatto pure le campagne elettorali.il pane?avvelenato anche quello,altro che il pane.