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Schirra.
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Per introdurre il lavoro svolto da Ken Sato, di cui abbiamo spesso parlato, penso fosse necessario fare la recensione di un pezzo che secondo me, tra tutti quelli da lui fatti, meglio esprime cosa sia un homage e la ragione stessa per cui un collezionista dovrebbe appassionarsi a questo mondo.
Non esitono molt efoto sue, in rete è apparsa solo questa:
Mi rendo conto che i tempi sono cambiati ed adesso ci sono tipologie, situazioni, modellistiche e ditte che hanno sviluppato esponenzialmente il concetto homage, per questo qui cerchiamo di parlarne, ed è doveroso farlo partendo dagli archetipi.
Nei primi anni 2000 il collezionista Giapponese Takeshi “Ken” Sato, si rivolgeva, con il suo progetto "a una clientela che per motivi di varia natura, come la rarità di certi pezzi, il costo degli stessi, ecc. ma soprattutto per la giovane età (nel suo ideale di target) non poteva accedere a certe icone storiche dell’orologeria Svizzera"
Il suo business plan, per così dire, prevedeva di rieditare, attraverso uno studio dei pezzi storici da lui posseduti, degli omaggi agli stessi, lavorando in modo che mai nessuno prima aveva fatto, ovvero mescolando i pezzi, creando nuovi nomi, evolvendo i predecessori in forme nuove… l’idea era cercare di mettere in un orologio tante cose: tanti elementi affascinanti che avrebbero, secondo lui, fatto appassionare e conoscere poi i pezzi storici o quantomeno regalato un bel pezzo di storia a un giusto prezzo.
Un lavoro controverso, perchè i risultati sono stati derisi, contestati, a volte denigrati.
Non entro nel merito, non credo interessi questo, ne mai mi ha interessato questo.
Mi sono appassionato al suo progetto e ho acquisito nel tempo una serie di suoi pezzi, mosso come sempre sia dalla curioistà, ma soprattutto dagli stesis elementi che lui aveva espresso: mai potrò avere i pezzi che lui omaggiava.
C’è tutta una logica dietro a RXW (prima era PRO-LEX) e ROCKX (altor nome utilizzato nelle ultime realizzazioni prima di chiudere il progetto) e e se magari avremo il tempo potemmo entrare meglio in questo, ora vorrei solo farvi vedere due pezzi, di cui solo uno purtroppo possiedo.
Trattasi del Zerographer e del suo derivato Zeromaster.
Il primo nasce da un progetto di ricerca sul mitico Rolex Zerograph
L'RXW Zerographer venne riprodotto minuziosamente e in soli 99 esemplari
Qui potrete leggere tutta la storia:
Il secondo invece è il primo passo verso la sua idea di “mix di elementi” ed ecco che possiamo consideralo un archetipo delle varie tipologie da lui create.
E lo Zeromaster: costruito immaginando un Zerographer unito al Mitico Rolex GMT 6542 “freccino”.
Ho avuto modo di trovarlo qualche anno fa e vi allego qualche foto dello stesso.
Dotato di caratteristiche tecniche interessanti, la mia versione arrivava addirittura con due bracciali, uno oyster type e uno a ribattini estensibile.
(nota: questi orologi, come anche a volte i Rolex, non sono mai usciti tutti uguali dal laboratorio, ne ho visti di diversi: a volte cambiavano bracciali, corone, ecc., pertanto anche qui parlare di coevità è un pò difficile)
- Acciaio SUS 316L
- Vetro Acrilico domed fortemente curvo (ispirato alle penne Montblanc)
- calibro automatico by ETA con sfera GMT indipendente
- 800 gauss con proteggi cassa in ferro dolce interno
- dial glossy con superluminova applicato effetto “rugoso” (ecco i piccoli dettagli)
- “coroncione” multilock a 5 O-ring sulla cassa e 2 O-ring sulla corona,
- water proof 100 mt.
- ghiera girevole
ecco cosa diceva il suo creatore:
“Modern adventures who explore big cities in the world will surely attracts all the antique watch fans.
Challenge to the 21st century, new sense of value, ultimate specifications, and the passion for watches without compromise--there are many keywords to express R-X-W. However, it is certain that the model ZEROMASTER created from such background will never be faded even after hundreds of years.
Ultimate strong and retrospective UTC world timer watch is born here”
VI lascio con alcune foto del mio esemplare:
ed alcuni dettagli presi in rete, io purtroppo non so fare foto così belle (courtesy homestead)
E qui sempre dalla stessa fonte, l’immagine dello Zeromaster con uno Zulu, giusto per rimarcare la sua grande versatilità.
In conclusione un orologio che a mio avviso può considerarsi un archetipo della concettualità che sta dietro il serio lavoro di chi ha saputo realizzare nella sua brevissima carriera degli homage con una logica e che hanno saputo toccare il cuore di tanti appassionati.. -
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bella recensione, continua, che io lo adoro Ken Sato . -
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Bene, su internet non sono mai riuscito a trovare informazioni esaustive su Ken Sato e RXW, sia in italiano che in inglese. Aspetto qualche discussione interessante in area Hommage, per conoscere un po' di più questa personalità ed i suoi orologi. Ed anche gli omaggiati! Non avevo mai sentito parlare dello Zerographe . -
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Splendidi esemplari che corrispondono in pieno al concetto di hommage (o homage, all'inglese) in senso stretto e più volte chiarito da Schirra.
Ne era stato fatto cenno anche qui: https://orologi.forumfree.it/?t=67222989. -
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Ciao Cris e grazie per il thread. Attendo una presentazione del tuo subpro, che ho avuto modo di apprezzare dal vivo. Insieme a mkII ritengo siano il meglio nel campo degli homage in quanto, a differenza di altri che si limitano a copiare, danno un tocco personale ai loro prodotti. . -
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Indubbiamente bellissimi orologi, la loro tiratura limitata poi, ne esalta l'omaggio all'originale, ed il fatto che siano stati realizzati a mano da un amatore completa l'opera.
Questo però ha conferito anche a loro quell'aureola di esclusività che il mondo degli hommage attuale ha cancellato rendendo certi modelli alla portata di tutti e non solo dei "fortunati possessori" di un numero limitato di pezzi.
Onestamente rimango un po' confuso tra le due filosofie, quella di Ken Sato è sicuramente più pura, ma ha creato altri pezzi unici, credo con un loro valore in salita col passare degli anni, appannaggio solo dei 99 "svelti" acquirenti di tanta bellezza.
Gli altri hanno aperto le porte a tutti conferendo ai loro pezzi altrettanta qualità a prezzo, se possibile, ancora inferiore.
Non so quale delle due sia l'operazione commerciale più riuscita.. -
Schirra.
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Mah, difficile dire.
A dire il vero non me ne curo più di tanto, mi concentro più sul fascino degli orologi che entrambe le categorie offrono.. -
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Davvero belli e interessanti, solo che ora voglio uno Zeromaster.... Impossibile trovarne uno in rete...qualcuno mi può aiutare? . -
Schirra.
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Penso che la rete sia l'unico mezzo per cercarlo purtroppo.
Guarda anche sulle piattaforme di aste Giapponesi, ogni tanto qualche RXW esce. -
AndreaG™.
User deleted
riesci a fare una foto al polso? giusto per vedere come sta indossato. . -
Schirra.
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riesci a fare una foto al polso? giusto per vedere come sta indossato.
Purtroppo è in cassetta con gli altri, magari prima occasione che passo...
Forse in rete qualcosa si trova... provo anche io darci un'occhio.
Ecco, questo è lo Zerographer, ma la misura è la stessa:
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AndreaG™.
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Imponente, ma niente male! . -
Schirra.
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Infatti, anche se devo dire, che guardando bene la foto, qui sembra piú grande di quello che é.
Secondo me, appena ho tempo e faccio qualche foto da varie angolazioni, sembrerá meno imponente, perché in relatá non é così grande!. -
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Davvero molto bello e interessante! Comincia la ricerca..... . -
passionesub.
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Orologi che a mio parere sono veramente " l' elite " dei aka " homage watch ".
I " Sato " o " Bill Yao " con i suoi " Paradive Benrus type military " e i MIIK, hanno aperto una strada come precursori e interpreti magistrali di produzioni limitate ( nel caso di Sato limitatissime e ormai " very very sought after " ).
Resto sempre sbalordito di fronte alla loro bellezza e al loro contenuto tecnico. Pur seguendo il loro lavoro da anni.
Ricordo una vecchia lettera che mi arrivò insieme ad un catalogo giapponese ........