Marchionne vs. Montezemolo

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    CITAZIONE (Glauco @ 11/9/2014, 15:36) 
    Vi lascio solo i miei due cent
    Marchionne sarà anche un gran manager,sono ignorante in materia
    Ma quel che vedo io è che ha ucciso uno dei marchi più gloriosi della storia dell'automobile e in un modo che NON MERITAVA,che i bilanci che vengono sciorinati qui a tutela della sua bravura non hanno un corrispettivo reale nell'occupazione e nell'economia DEL NOSTRO PAESE,e di automobili non ha alcuna competenza.
    Siccome dovremmo parlare da appassionati qualcosa non mi torna...ma va beh
    Ps
    Non accostiamo il nome di un grande come Ghidella a quello di altri :)

    Ps2
    Preparatevi a Ferrari 4porte,suv e diesel,vedrete,e vedrete come ci diranno che 'è il mercato'

    Che sia appassionato o meno nessuno lo sa (tra noi). I fatti dicono, però, il contrario. Oppure ancora è la proprietà ad imporglielo. Stiamo parlando di una proprietà che da quando è morto l'Avvocato, non ha messo più 1€ nell'azienda. Dopo quella ricapitalizzazione, nulla più. Nemmeno con Chrysler (acquistata grazie ad un finanziamento del governo Obama).

    Il contrasto con Montezemolo credo sia stato proprio su questo punto. Lui voleva una Ferrari indipendente, scorporata dalle vicissitudini di FCA, mentre la proprietà vuole (probabilmente) il contrario, ovvero metterla nel calderone del gruppo per aumentarne il valore nel momento in cui la si quoterà a WS (tra meno di un mese). Proprio per questo motivo, con l'entrata di nuovi soci, l'indipendenza del cavallino sarebbe compromessa. Questo non succederebbe se l'azienda (visto il debito) facesse una ricapitalizzazione per FCA continuando a tenere separata la galassia Ferrari ( e quindi non quotandola in borsa); magari iniettando soldi liquidi dalla cassa di "famiglia". Cosa inverosimile visto e considerato che, come detto prima, gli Agnelli (ma chiamiamolo pure Elkann) non tireranno mai più soldi, di tasca loro, in un settore da cui (dicono) ne vogliono uscire.

    E diciamoci la verità, a quanti analisti e operatori di mercato "Americani" interessa del cuore e della passione Ferrari? Credo a nessuno. Se Ferrari fa fare utili vendendo carta igienica col cavallino stampato ben venga.

    Speriamo siano solo voci di "corridoio". Ma viste le tante promesse e dichiarazioni degli anni scorsi, c'è da stare poco sereni con individui simili (Elkann ndr).

    Edited by Thomas M. - 11/9/2014, 17:11
     
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    Uomo dai molti volti e dai molti incarichi, Montezemolo è facilmente percepito come l'incompetente impeccabile e dai modi garbati ; di bella presenza, perfetto per scaldare sedie che stanno molto in alto e da cui fare meno danno possibile.

    Questo suggeriscono i natali paraculati, gli incarichi di varia soddisfazione e alterni successi, persino l'impietosa parodia di Crozza.

    In contrasto con tutto quanto sopra, c'è però, grande come una casa, l' avventura in Ferrari.

    Tanto grande che nonostante i tremila incarichi in consigli di amministrazione di mezza Italia, nonostante la fallimentare avventura di Italo, forse i nomi di Schumi e di Luca-Luca , ma che per gli amici e' Lucacorderodimontezemolo, verranno ricordati assieme, come nella parodia tutto sommato molto affettuosa di Zelig, quando le rosse vincevano anno dopo anno e gli Emiri venivano a chiedere le joint venture.

    Penso che se lo meriti, ci sono uomini che nella vita riescono a vivere qualche giorno da leone.

    A me è sufficiente ricordarmelo al muretto, ad abbracciare Jean Todt quando Shumi umiliava le Mc Laren Mercedes.

    Che ne sa Marchionne? probabilmente a quei tempi dirigeva una grande azienda di frigoriferi.
     
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    CITAZIONE (Glauco @ 11/9/2014, 15:36) 
    Ps2
    Preparatevi a Ferrari 4porte,suv e diesel,vedrete,e vedrete come ci diranno che 'è il mercato'

    Anche Montezemolo anni fa, in un'intervista a Canale 5 disse: La Ferrari non produrrà MAI una 4x4 !!! :lol: :lol: :lol:
    Passano gli anni...

    Suv Ferrari ? se fosse il top dei Suv perchè no ?

    In America a fine anni 80 c'era una pubblicità con una Ferrari Testarossa ed una Volvo 740 sw, c'era scritto una cosa del tipo: fino a quando la Ferrari non farà una station wagon, questa sarà la migliore !

    VolvoFerrari_01_700
     
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    Tanto l'anno scorso i piloti Ferrari erano già pronti :-)

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    Per il diesel...basta che pensiate ad un bel 4.0l V8 biturbo... :P
     
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    La 4 porte mantiene ancora un'indole Ferrari...
    Da rendering mi risulta accettabile.

    Terribile il SUV
     
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  7. lumarco
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    QUOTE (Thomas M. @ 11/9/2014, 17:03) 
    Che sia appassionato o meno nessuno lo sa (tra noi). I fatti dicono, però, il contrario. Oppure ancora è la proprietà ad imporglielo. Stiamo parlando di una proprietà che da quando è morto l'Avvocato, non ha messo più 1€ nell'azienda. Dopo quella ricapitalizzazione, nulla più. Nemmeno con Chrysler (acquistata grazie ad un finanziamento del governo Obama).

    Il contrasto con Montezemolo credo sia stato proprio su questo punto. Lui voleva una Ferrari indipendente, scorporata dalle vicissitudini di FCA, mentre la proprietà vuole (probabilmente) il contrario, ovvero metterla nel calderone del gruppo per aumentarne il valore nel momento in cui la si quoterà a WS (tra meno di un mese). Proprio per questo motivo, con l'entrata di nuovi soci, l'indipendenza del cavallino sarebbe compromessa. Questo non succederebbe se l'azienda (visto il debito) facesse una ricapitalizzazione per FCA continuando a tenere separata la galassia Ferrari ( e quindi non quotandola in borsa); magari iniettando soldi liquidi dalla cassa di "famiglia". Cosa inverosimile visto e considerato che, come detto prima, gli Agnelli (ma chiamiamolo pure Elkann) non tireranno mai più soldi, di tasca loro, in un settore da cui (dicono) ne vogliono uscire.

    E diciamoci la verità, a quanti analisti e operatori di mercato "Americani" interessa del cuore e della passione Ferrari? Credo a nessuno. Se Ferrari fa fare utili vendendo carta igienica col cavallino stampato ben venga.

    Speriamo siano solo voci di "corridoio". Ma viste le tante promesse e dichiarazioni degli anni scorsi, c'è da stare poco sereni con individui simili (Elkann ndr).

    Ho seguito da (parecchio) vicino l'inizio dell'avventura FIAT in Chrysler. E' vero che l'amministrazione Obama ha sostenuto l'erogazione di crediti a FIT per l'operazione Chrysler (mentre in GM entro con capitali propri come socio di rischio). E' vero pero pure che FIAT dovette pagare su quegli importi (circa 6 miliardi di dollari) interessi con tassi fino al 20% annuo, tanto che Marchionne anticipo la restituzione di 6 anni, con la famosa cerimonia a Sterling Heights (io c'ero). Nessun altro ebbe il coraggio di accollarsi quel debito con quei tassi, e di cio va reso merito a Marchionne.
    Aggiungo che dall'inizio dell'operazione Chrysler (2009) FIAT ha investito (non annunciato, ma effettivamente investito) negli USA importi per miliardi di dollari, e quelli sono investimenti di FIAT, quindi non mi sentirei di sottoscrivere l'affermazione che FIAT non abbia investito eccetera.
     
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  8. lumarco
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    Per rendersi conto di cosa rappresenti il mercato italiano per FIAT rispetto a quello che accade altrove, credo sia utile guardare ad un paio di cifre. Ag agosto 2014 FIAT ha venduto in Italia poco meno di 15mila auto, quasi 200mila negli USA. L'Italia e ormai per FIAT assolutamente marginale, e con i costi necessari a creare un nuovo modello (nell'ordine dei miliardi di dollari) e normale che l'attenzione della casa automobilistica siano rivolta piu verso i grandi mercati (quindi potenzialmente anche la Cina,dove infatti FIAT ha appena aperto uno stabilimento Jeep) che verso gli or ai morenti mercati europei. Triste ma condivisibile.
     
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    CITAZIONE (lumarco @ 14/9/2014, 23:30) 
    Per rendersi conto di cosa rappresenti il mercato italiano per FIAT rispetto a quello che accade altrove, credo sia utile guardare ad un paio di cifre. Ag agosto 2014 FIAT ha venduto in Italia poco meno di 15mila auto, quasi 200mila negli USA. L'Italia e ormai per FIAT assolutamente marginale...

    Difficile però paragonare questi due mercati, differenti da sempre, soprattutto in questo momento economico.
    L'altro lato della medaglia potrebbe essere questo ragionamento: in Europa il mercato è difficile, andiamo dove possiamo, con poche modifiche, piazzare un sacco di prodotti...
    Altrimenti si sarebbe dovuto seriamente pensare ad una gamma completa di nuovi prodotti ed ad un (altro) intervento del Governo per spingere la vendita di un segmento specifico di vetture, con incentivi o limitazioni varie (degli altri segmenti).

    Oggettivamente come si fa a pretendere che la gente in Italia compri la Lancia Thema 3.0 diesel o 3.6 benzina...
     
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  10. lumarco
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    [QUOTE=piedoner,15/9/2014, 05:58 ?t=69452380&st=30#entry562864098]
    Difficile però paragonare questi due mercati, differenti da sempre, soprattutto in questo momento economico.
    L'altro lato della medaglia potrebbe essere questo ragionamento: in Europa il mercato è difficile, andiamo dove possiamo, con poche modifiche, piazzare un sacco di prodotti...
    Altrimenti si sarebbe dovuto seriamente pensare ad una gamma completa di nuovi prodotti ed ad un (altro) intervento del Governo per spingere la vendita di un segmento specifico di vetture, con incentivi o limitazioni varie (degli altri segmenti).

    Oggettivamente come si fa a pretendere che la gente in Italia compri la Lancia Thema 3.0 diesel o 3.6 benzina...
    [/QUOT

    Sostengo infatti che sia impossibile paragonare i due mercati, in particolare sotto il profilo delle dimensioni.

    Le auto che FIAT vende in un mese negli USA ( solo USA, si bad ibene quindi parlando di Nord America ci sarebbero nel solo agosto 2014 da aggiugnere le 27 mila auto vendute in Canada che da sole sono il doppio delle vendite in Italia, piu' oltre 7mila in Messico cioe un altra meta della quota FIAT del mercato italiano) equivalgono all'ingrosso alle vendite FIAT i Italia in un anno.

    Quello che tu dici, cioe' modificare per altri mercati i prodotti gia disponibili in Europa, e' stato fatto da subito da FIAT sul mercato USA con la Dodge Dart, che e' una modifica della Giulietta. Infatti di Dart se ne sono vendute ad agosto 2014 sul mercato USA quasi 9mila, quasi cioe' quanto l'intera vendita del gruppo FIAT in Italia ( di tutto il gruppo!) quello stesso mese. Siamo provincialotti e ci guardiamo l'ombelico come fosse il centro del mondo, e il mondo intanto va avanti. Le notizie di quello che accade davvero a Detroit sono solitamente ignorate per la solita serie di fattori che ben conosciamo. Se vuoi verificare ecco il link: http://media.chrysler.com/newsrelease.do?&id=16028&mid=1

    Riguardo al possibile nuovo intervento del Governo lascerei perdere. Renzi sara' a Detroit il 26 settembre per una chiacchierata con Marchionne, e gia mi sembra di rivedere il balletto del 1 ottobre 2009, quando Scajola ando' per parlare di incentivi ( che poi non vennero concessi, e per fortuna aggiungo io, cosi' hanno slegato FIAT da quel circo).

    Forse qualcuno a Roma pensa ancora di avere una capacita' di leva positiva sul mercato dell'auto italiano e di riflesso mondiale. Quello che penso e' invece che rispetto ai 70-80 milioni di auto che ogni anno si possono vendere oggi nel mondo, Renzi e compagnia cantante sono in gradi di influire sull'1-2% , non di piu: marginali, niente altro che marginali. Purtroppo se ci si limita a guardare solo l'Italia, per fortuna se consideriamo il mondo come mercato.

    QUOTE (piedoner @ 15/9/2014, 05:58) 
    Difficile però paragonare questi due mercati, differenti da sempre, soprattutto in questo momento economico.
    L'altro lato della medaglia potrebbe essere questo ragionamento: in Europa il mercato è difficile, andiamo dove possiamo, con poche modifiche, piazzare un sacco di prodotti...
    Altrimenti si sarebbe dovuto seriamente pensare ad una gamma completa di nuovi prodotti ed ad un (altro) intervento del Governo per spingere la vendita di un segmento specifico di vetture, con incentivi o limitazioni varie (degli altri segmenti).

    Oggettivamente come si fa a pretendere che la gente in Italia compri la Lancia Thema 3.0 diesel o 3.6 benzina...

    Una piccola nota personale.
    Sono felicissimo possessore di un'auto del gruppo FCA col motore 3.6 benzina ( si chiama Pentastar, protto a sud di Detroit, circa 300CV, fantastico) che guido quotidianamente ( non in Italia), mentre in Italia tengo come sfizio un'altra auto FCA che uso durante le vacanze, motore 3.0 TD: questo per dirti che so di cosa parlo.
    Ebbene, il turbodiesel e' un prodotto italiano che viene inviato - per esempio - a Detroit a Jeferson North per l'installazione sulle Grand Cherokee che vengono poi vendute in tutto il mondo. Se Jeep non fosse di FIAT continuerebbe ad installare motori Mercedes, invece cosi vengono utilizzati tanti ma tanti motori italiani. Pensa che la Grand Cherokee e' entrata qualche mese nella classifica delle 15 auto piu vendute negli USA, quindi grandi numeri.
    La notizia dellla presentazione del 3.6 venne snobbata dai mezzi di informazione italiani, che ritenevano la cosa poco piu di una curiosita. Quel motore invece sostituisce ora 7 motori della gamma FCA, ed e' il piu moderno della sua categoria, un po come fu il FIRE sulle Uno.
    Siamo provinciali, ignoriamo le notizie importanti perche sappiamo vedere le notizie solo attraverso la lente ristretta del nostro mondo domestico.
    E per concludere: in Italia il 3.6 e - col sistema normativo attuale - certamente difficile da commercializzare, ma il 3.0 e' in una fascia non popolare, ma certamente ampia a sufficienza da consentire di far numeri utili.
     
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    Il fatto che FCA venda così poco in Italia e in UE non dipende soltanto dal mercato congiunturale ma bensì da anni e anni (anzi decenni) di scelte manageriali sbagliate.

    Pensavano di vivacchiare solamente col mercato interno poiché era troppo sconveniente (o meglio, non lautamente compensato) andare ad investire per avere dei prodotti da vendere al mercato UE.

    Chissà a cosa pensavano in quel dicembre del 1989...
     
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    Ma io non discuto che Marchionni sia un ottimo manager, anche se qualche piccolo dubbio in proposito ce l'ho. Se guardiamo dal punto di vista industriale, pur se con sistemi che eufemisticamente potremmo definire discutibili (come derogare tranqullamente da accordi sindacali e da Confindustria - cose che gli sono state consentite unicamente perché rappresenta quello che era il maggior grupo industriale Italiano) è riuscito comunque a raddrizzare la baracca al di qua e al di là dell'Atlantico. Dal punto di vista prettamente automobilistico, però, sarà pure appassionato ma di sicuro non molto competente - le vendite FCA da queste parti sono rappresentate quasi unicamente dalle varie versioni della 500, che è stata fortemente voluta da Lapo Lapo (di gran lunga il meno peggio della famiglia) e non certo da una geniale intuizione di Maglionne. Ma lasciamo perdere, diciamo che va bene. Però adesso va a mettere le mani sulla Ferrari, che su qualsiasi dizionario al mondo appare come sinonimo di passione, qualcosa che Maglionne non è in grado neppure di concepire, figurarsi di provare. E l'assurdo è che, non potendo far leva sui risultati di vendita, che vanno a gonfie vele, ha puntato sui mancati successi sportivi per avere un pretesto per far fuori Montezemolo, che avrà pure le sue colpe ma è pur sempre colui che ha fatto riassaporare alla marca il sapore della vittoria dopo mezzo secolo di astinenza, a parte la parentesi quasi casuale di Jody Scheckter. E' ovvio che vuole accaparrarsi la Ferrari per far risalire la media del gruppo da tutti i punti di vista - finanziariamente ineccepibile, ma che tristezza ...
     
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    QUOTE (egill @ 15/9/2014, 16:31) 
    Ma io non discuto che Marchionni sia un ottimo manager, anche se qualche piccolo dubbio in proposito ce l'ho. Se guardiamo dal punto di vista industriale, pur se con sistemi che eufemisticamente potremmo definire discutibili (come derogare tranqullamente da accordi sindacali e da Confindustria - cose che gli sono state consentite unicamente perché rappresenta quello che era il maggior grupo industriale Italiano) è riuscito comunque a raddrizzare la baracca al di qua e al di là dell'Atlantico. Dal punto di vista prettamente automobilistico, però, sarà pure appassionato ma di sicuro non molto competente - le vendite FCA da queste parti sono rappresentate quasi unicamente dalle varie versioni della 500, che è stata fortemente voluta da Lapo Lapo (di gran lunga il meno peggio della famiglia) e non certo da una geniale intuizione di Maglionne. Ma lasciamo perdere, diciamo che va bene. Però adesso va a mettere le mani sulla Ferrari, che su qualsiasi dizionario al mondo appare come sinonimo di passione, qualcosa che Maglionne non è in grado neppure di concepire, figurarsi di provare. E l'assurdo è che, non potendo far leva sui risultati di vendita, che vanno a gonfie vele, ha puntato sui mancati successi sportivi per avere un pretesto per far fuori Montezemolo, che avrà pure le sue colpe ma è pur sempre colui che ha fatto riassaporare alla marca il sapore della vittoria dopo mezzo secolo di astinenza, a parte la parentesi quasi casuale di Jody Scheckter. E' ovvio che vuole accaparrarsi la Ferrari per far risalire la media del gruppo da tutti i punti di vista - finanziariamente ineccepibile, ma che tristezza ...

    Premetto che Marchionne non ha certo bisogno di quanto sto per scrivere, sa fare benissimo da solo. Scrivo perche ho la fortuna di poter dire che conosco bene e da vicono le questioni FIAT Chrysler, e mi fa piacere di poter informare - tramite questo ottimo furum - tanti lettori.

    Con riferimento alla 500: venne lanciata nel 2007, Marchionne e' AD dal 2004. Se consideriamo i tempi necessari dalla ideazione al lancio sul mercato di un nuovo modello, e' evidente che la 500 sia frutto della gestione Marchionne, e se l'auto vende anche sul mercato italiano bisogna dargliene atto.

    Riguardo agli accordi sindacali, lo stesso Marchionne lo ha spiegato pochi giorni fa a Cernobbio, anche se pochi hanno avuto modo di ascoltare quanto disse in quella occasione: " ..alla fine del 2011, la Fiat ha sottoscritto un contratto collettivo specifico di lavoro, che la Fiom non ha firmato. In base a una norma di legge, di una chiarezza cristallina – e cioè l’articolo 19 dello Statuto dei lavoratori – chi non firma il contratto non ha diritto a rappresentanze sindacali in azienda. Noi abbiamo applicato la legge, in modo coerente e rigoroso. Ci siamo visti intentare 62 cause. 46 si sono chiuse a nostro favore e 7 contro. Altre 7 sono state rinviate alla Corte Costituzionale. Due sono rimaste in sospeso. Dopo un anno e mezzo, la Corte Costituzionale ha ribaltato l’indirizzo che lei stessa aveva espresso, in numerose occasioni, per 17 anni. Dichiarando l’articolo 19 non conforme alla Costituzione italiana, ha cancellato uno dei pochi punti di riferimento certi. Ad oggi, non esiste alcun parametro affidabile per stabilire quale sindacato è rappresentativo, e ha quindi titolo per negoziare con l’impresa, e quale invece no. Vi chiedo se questo è un modo per dare certezze a un’azienda..."

    Per quanto attiene alla passione di Marchionne per le auto: chi ha modo di conoscerlo piu da vicino sa bene che quando puo ( e cioe fuori dall'Italia, per i motivi che ben sappiamo) guida personalmente, tanto che le foto dei suoi incidenti stradali ( alla guida di Ferrari) sono facilemte reperibili anche su internet. Uno cosa che in pochi sanno e' per esempio che quando venne lanciata la nuova Jeep Grand Cherokee, Marchionne ne provo una guidandola personalmente A/R da Detroit a Toronto dove ando a visitare sua mamma.

    Sulle capacita manageriali di Marchionne mi limito a ricordare che non esistono manager del settore automotive di gruppi del livello di FCA che siano in carica da tanto tempo quanto Marchionne, e se FIAT lo tiene stretto un motivo ci sara. Montezemolo ha certamente meriti sportivi ( e allora faccia il direttore sportivo), ma dal punto di vista industriale Ferrari rappresenta - delle varie gestrioni LCM - piu una eccezione che la regola ( e allora viene da chiedersi perche), o forse il vertice di un andamento claudicante tra alti e bassi . Bene i risultati sportivi ottenuti un decennio fa, ma con la gloria passata ci campi poco. Perche altrimenti dobbiamo dire che Briatore e' un genio ( e dal punto di vista sportivo lo e' stato).

    Infine, riguardo alla gamma prodotti commercializzata in Italia: ripeto, liberiamoci dall'idea che l'Italia sia ancora un mercato importante, i numeri dicono altro. Possiamo auspicare che FIAT mantenga una salda base produttiva in Italia, dando lavoro agli italiani e pagando le tasse in Italia, ma i prodotti sempre piu verranno realizzati guardando a dove le auto si vendono, ed oggi i numeri non sono fatti in Italia.
     
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    Che l’ Italia come mercato non conti più quasi nulla è un dato che si può dare per assodato.

    Peraltro non conta ormai più nulla neanche come paese produttore di automobili ( v. qui: https://orologi.forumfree.it/?t=67654886 )

    Che un “animale” come Marchionne , manager aggressivo quanti altri mai, lasciasse Montezemolo a fare l’ outsider nel suo grande quadro strategico, per di più a gestire la Ferrari, era cosa che era già anomala da parecchio, e infatti è da un po’ che lo aspettava lungo il fiume.

    Marchionne disse molti ma molti anni fa, all’ inizio della sua avventura in FIAT, che sarebbero rimasti al mondo solo 5 produttori completamente indipendenti di automobili; non mi ricordo per quale data futura avesse fatto il pronostico.

    Molti risero, alla sola idea che uno di questi potesse essere FIAT, ma da quel momento ha applicato la sua strategia con l’ energia della “belva” che è.

    Chi è del mestiere ha ben visto cosa ha fatto VW con Audi e Lamborghini. Non ci vuole un genio a vedere Alfa, Maserati e Ferrari in questi ruoli.

    Difficile era portare FIAT a poter poi vendere auto “medie” in tutto il mondo, così come VW vende le sue.

    Come finirà, non si sa.

    Certo è che con la 500 , la 500XL e la Punto si rimane con uno strapotere nella sola Italia, il che vuol dire il nulla.

    Certo è anche che il Manager, a inchinarsi di fronte a Montezemolo o all’ Italietta, o alla famiglia Agnelli, non ci pensa neanche.

    E siccome gli Agnelli vogliono uscire dal settore, io penso che abbia piani molto a lungo termine per la sua “creatura”.

    Piani che, agli italiani, potrebbero non piacere.

    Ma gli Italiani che alternative o proposte possono avanzare per riportare le cose ad una gestione “nazionale?”

    Ormai le cose andranno come decide Marchionne, perché nessun altro ha l’ energia per opporglisi.

    PS: Il giovane Elkann, quando si affaccia timidamente alle spalle del suo CEO, fa tenerezza.

    Edited by -vega.74- - 15/9/2014, 18:20
     
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    ...by the way Sergio ha ricevuto in premi opzione ~2% della societa'! ;)
     
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