Esiste il discriminante tra passione e professione?

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  1. ciaca
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    ....poche parole (e segnali) :)
     
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    CITAZIONE (wei koh @ 23/12/2014, 02:50) 
    Paese impazzito, clima da caccia alle streghe.

    Non necessariamente, in questo caso.

    infatti, non esiste un discernimento formalizzato. Né potrebbe esistere.

    Come in tante cose della vita, e parlando assolutamente in generale, se ci si pone il dubbio è perché il proprio comportamento a se stessi in primis ingenera dubbi.
    E in questo caso vale la pena porsi velocemente delle domande su costi/benefici di un certo comportamento.

    Mi spiego: se vado ogni Martedì a tagliare l’erba della vicina in cambio di una crostata non mi domando se ciò può essere usato per accusarmi di produrre redditi in nero.

    Se acquisto 12 tagliaerba e organizzo squadre di giardinieri pagati in contanti, che lavorano per me mettendosi in malattia alle Poste, non conta che io sappia a quante tagliaerba scatta l’ illecito per sapere che c’è qualcosa che non va.

    Nessuno in Italia, neppure il più sottopagato degli operai, sarà mai sanzionato perchè si è venduto il Vacheron regalato al padre per le nozze dallo Zio d' America.

    Se però uno in quelle condizioni, e senza un patrimonio famigliare, ha in casa 22 Daytona, il problema non è della Guardia di finanza sporca e cattiva.
     
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    CITAZIONE (-vega.74- @ 23/12/2014, 15:01) 
    CITAZIONE (wei koh @ 23/12/2014, 02:50) 
    Paese impazzito, clima da caccia alle streghe.

    Non necessariamente, in questo caso.

    infatti, non esiste un discernimento formalizzato. Né potrebbe esistere.

    Come in tante cose della vita, e parlando assolutamente in generale, se ci si pone il dubbio è perché il proprio comportamento a se stessi in primis ingenera dubbi.
    E in questo caso vale la pena porsi velocemente delle domande su costi/benefici di un certo comportamento.

    Mi spiego: se vado ogni Martedì a tagliare l’erba della vicina in cambio di una crostata non mi domando se ciò può essere usato per accusarmi di produrre redditi in nero.

    Se acquisto 12 tagliaerba e organizzo squadre di giardinieri pagati in contanti, che lavorano per me mettendosi in malattia alle Poste, non conta che io sappia a quante tagliaerba scatta l’ illecito per sapere che c’è qualcosa che non va.

    Nessuno in Italia, neppure il più sottopagato degli operai, sarà mai sanzionato perchè si è venduto il Vacheron regalato al padre per le nozze dallo Zio d' America.

    Se però uno in quelle condizioni, e senza un patrimonio famigliare, ha in casa 22 Daytona, il problema non è della Guardia di finanza sporca e cattiva.

    Finalmente posso quotarti. È esattamente così.
    PS: ti prego, ritira fuori il decalogo, voglio divertirmi.
     
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    :lol:

    e' finito in "stime e valutazioni... per tua fortuna!" :P :lol: :lol: :lol:
     
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    CITAZIONE (sidereusnuncius @ 23/12/2014, 11:51) 
    In questo paese stare alle regole, stante la loro contradditorietà e l'esstrema discrezionalità concessa a chi le deve far rispettare, non è possibile.
    Nonostante la buona volontà del cittadino.

    Perciò la regola per lo stesso deve essere quella di evitare di incappare nelle maglie della giustizia civile, penale.....e fiscale.
    Quindi per non avere problemi il mio stimatissimo commercialista consiglia di agire in modo "subacqueo" in modo da evitare che cerbero si svegli.

    "Se non volete che le mura di Gerico crollino.......evitate di suonare le trombe"
    Ma se proprio siete affetti dalla sindrome di Stoccolma....vorrà dire che "male che vuole non duole"

    A buon intenditore.....

    E io aggiungerei: la lingua batte dove il dente duole e mogli e buoi dei paesi tuoi. :P
     
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    Il vero problema è che qui un giudice ti potrebbe condannare per la torta della vicina, in appello venir assolto. In cassazione ricondannare per poi annullare la sentenza per poi ricominciare da capo.
    Oppure un altro può considerarti un appassionato di tagliaerba, nonchè un benefattore per il pubblico decoro e stringerti la mano.
    Qui vince chi ce l'ha più lungo... il pelo sullo stomaco.
    Quindi in assenza di un discriminante vige il far west...

    Inviato tramite ForumFree Mobile

     
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    Assumendo quale fattispecie la vendita fatta dal privato del vacheron d'oro del padre, questa è, ai fini tributari, non rilevante. L'operazione non rientra neppure nella categoria dei redditi diversi: l'art. 67 tuir, che presenta un'elencazione tassativa, non la prevede quale fattispeci, neppure ai fini della dichiarazione. Tantomeno verrà a configurarsi un qualche obbligo ai fini Iva.

    La fattispecie leggermente più complessa, del collezionista che si stanca e via via vende, magari poi compra altri prezzi in ottica comunque non commerciale, ovvero perchè banalmente li indossa e poi non gli piacciono più, non prevede obblighi fiscali differenti dal caso iniziale.

    Le cose ben possono tuttavia configurare ben altri regimi tributari nel caso in cui, non sia più solo un "collezionista" ma il soggetto acquisti orologi e poi li rivenda al solo fine di reintrodurli nel mercato ponendo dunque attività commerciale.
    In questo caso si possono configurare due dinamiche: una "occasionale", ovvero un'attività commerciale per l'appunto occasionale, che se non prevede obblighi Iva, realizza tuttavia dei redditi diversi ex art. 67, comma 1, lett. i) Tuir con relativi obblighi Irpef. L'altra naturalmente sarà quella di un'attività commerciale in piena regola con relativo regime fiscale e oblighi Iva.

    Brevemente i tratti dell'attività occasionale, che non possono essere chiaramente esemplificati possono pur tuttavia essere ricondotti per l'appunto ad 1) un'attvità sporadica e non continuativa, 2) che il soggetto non abbia predisposto nulla per effettuarla (ad esempio la locazione di un'immobile per l'esposizione), 3)l'operazione non si sia protratta nel tempo per un periodo apprezzabile (anche se unica, si badi).

    Talune fattispecie affini ad esempio l'occasionale prestazione di lavoro autonomo prevedono delle soglie 5000 euro, se non ricordo male, superate le quali scattano determinati obblighi fiscali; non è questo il caso. Quindi potete vendere il patek e non solo il sub.

    Se posso permettermi, il caso di specie, la ricca collezione del padre, che viene venduta dal figlio non rientra nel fuoco del fiscalmente rilevante. Ciò detto consultate il vostro comm...avvocato tributarista di fiducia. E naturalmente prendete tutto con il beneficio del dubbio.
     
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    Ecco ben rappresentata la situazione nella repubblica delle banane.
    Un lungo discorso per dire tutto ed il contrario di tutto.....per descrivere una situazione grazie alla quale il malcapitato si potrà trovare in balia delle allucinazioni mentali del funzionario di turno......al quale servirà approciarsi per vie traverse per sperimentare se si possa "accomodare" in qualche modo.
    (E spesso si può)


    Multas leges, nulla lex ......curruptissima republica plurimae leges

    (Tacito-Annales)



    CITAZIONE (amesi @ 24/12/2014, 02:33) 
    Assumendo quale fattispecie la vendita fatta dal privato del vacheron d'oro del padre, questa è, ai fini tributari, non rilevante. L'operazione non rientra neppure nella categoria dei redditi diversi: l'art. 67 tuir, che presenta un'elencazione tassativa, non la prevede quale fattispeci, neppure ai fini della dichiarazione. Tantomeno verrà a configurarsi un qualche obbligo ai fini Iva.

    La fattispecie leggermente più complessa, del collezionista che si stanca e via via vende, magari poi compra altri prezzi in ottica comunque non commerciale, ovvero perchè banalmente li indossa e poi non gli piacciono più, non prevede obblighi fiscali differenti dal caso iniziale.

    Le cose ben possono tuttavia configurare ben altri regimi tributari nel caso in cui, non sia più solo un "collezionista" ma il soggetto acquisti orologi e poi li rivenda al solo fine di reintrodurli nel mercato ponendo dunque attività commerciale.
    In questo caso si possono configurare due dinamiche: una "occasionale", ovvero un'attività commerciale per l'appunto occasionale, che se non prevede obblighi Iva, realizza tuttavia dei redditi diversi ex art. 67, comma 1, lett. i) Tuir con relativi obblighi Irpef. L'altra naturalmente sarà quella di un'attività commerciale in piena regola con relativo regime fiscale e oblighi Iva.

    Brevemente i tratti dell'attività occasionale, che non possono essere chiaramente esemplificati possono pur tuttavia essere ricondotti per l'appunto ad 1) un'attvità sporadica e non continuativa, 2) che il soggetto non abbia predisposto nulla per effettuarla (ad esempio la locazione di un'immobile per l'esposizione), 3)l'operazione non si sia protratta nel tempo per un periodo apprezzabile (anche se unica, si badi).

    Talune fattispecie affini ad esempio l'occasionale prestazione di lavoro autonomo prevedono delle soglie 5000 euro, se non ricordo male, superate le quali scattano determinati obblighi fiscali; non è questo il caso. Quindi potete vendere il patek e non solo il sub.

    Se posso permettermi, il caso di specie, la ricca collezione del padre, che viene venduta dal figlio non rientra nel fuoco del fiscalmente rilevante. Ciò detto consultate il vostro comm...avvocato tributarista di fiducia. E naturalmente prendete tutto con il beneficio del dubbio.
     
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    CITAZIONE (-vega.74- @ 23/12/2014, 15:01) 
    CITAZIONE (wei koh @ 23/12/2014, 02:50) 
    Paese impazzito, clima da caccia alle streghe.

    Non necessariamente, in questo caso.

    infatti, non esiste un discernimento formalizzato. Né potrebbe esistere.

    Come in tante cose della vita, e parlando assolutamente in generale, se ci si pone il dubbio è perché il proprio comportamento a se stessi in primis ingenera dubbi.
    E in questo caso vale la pena porsi velocemente delle domande su costi/benefici di un certo comportamento.

    Mi spiego: se vado ogni Martedì a tagliare l’erba della vicina in cambio di una crostata non mi domando se ciò può essere usato per accusarmi di produrre redditi in nero.

    Se acquisto 12 tagliaerba e organizzo squadre di giardinieri pagati in contanti, che lavorano per me mettendosi in malattia alle Poste, non conta che io sappia a quante tagliaerba scatta l’ illecito per sapere che c’è qualcosa che non va.

    Nessuno in Italia, neppure il più sottopagato degli operai, sarà mai sanzionato perchè si è venduto il Vacheron regalato al padre per le nozze dallo Zio d' America.

    Se però uno in quelle condizioni, e senza un patrimonio famigliare, ha in casa 22 Daytona, il problema non è della Guardia di finanza sporca e cattiva.

    Applausi amico mio!
     
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  10. ciaca
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    CITAZIONE (amesi @ 24/12/2014, 02:33) 
    Assumendo quale fattispecie la vendita fatta dal privato del vacheron d'oro del padre, questa è, ai fini tributari, non rilevante. L'operazione non rientra neppure nella categoria dei redditi diversi: l'art. 67 tuir, che presenta un'elencazione tassativa, non la prevede quale fattispeci, neppure ai fini della dichiarazione. Tantomeno verrà a configurarsi un qualche obbligo ai fini Iva.

    La fattispecie leggermente più complessa, del collezionista che si stanca e via via vende, magari poi compra altri prezzi in ottica comunque non commerciale, ovvero perchè banalmente li indossa e poi non gli piacciono più, non prevede obblighi fiscali differenti dal caso iniziale.

    Le cose ben possono tuttavia configurare ben altri regimi tributari nel caso in cui, non sia più solo un "collezionista" ma il soggetto acquisti orologi e poi li rivenda al solo fine di reintrodurli nel mercato ponendo dunque attività commerciale.
    In questo caso si possono configurare due dinamiche: una "occasionale", ovvero un'attività commerciale per l'appunto occasionale, che se non prevede obblighi Iva, realizza tuttavia dei redditi diversi ex art. 67, comma 1, lett. i) Tuir con relativi obblighi Irpef. L'altra naturalmente sarà quella di un'attività commerciale in piena regola con relativo regime fiscale e oblighi Iva.

    Brevemente i tratti dell'attività occasionale, che non possono essere chiaramente esemplificati possono pur tuttavia essere ricondotti per l'appunto ad 1) un'attvità sporadica e non continuativa, 2) che il soggetto non abbia predisposto nulla per effettuarla (ad esempio la locazione di un'immobile per l'esposizione), 3)l'operazione non si sia protratta nel tempo per un periodo apprezzabile (anche se unica, si badi).

    Talune fattispecie affini ad esempio l'occasionale prestazione di lavoro autonomo prevedono delle soglie 5000 euro, se non ricordo male, superate le quali scattano determinati obblighi fiscali; non è questo il caso. Quindi potete vendere il patek e non solo il sub.

    Se posso permettermi, il caso di specie, la ricca collezione del padre, che viene venduta dal figlio non rientra nel fuoco del fiscalmente rilevante. Ciò detto consultate il vostro comm...avvocato tributarista di fiducia. E naturalmente prendete tutto con il beneficio del dubbio.

    In sintesi, può essere tutto e il contrario di tutto.
    C.v.d.
     
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    CITAZIONE (amesi @ 24/12/2014, 02:33) 
    Assumendo quale fattispecie ..... non rilevante.... categoria dei redditi diversi.... l'art. 67 tuir, che presenta un'elencazione tassativa, non la prevede quale fattispeci....
    .... configurare ben altri regimi tributari .... si possono configurare due dinamiche...Talune fattispecie affini .... il caso di specie..... non rientra nel fuoco del fiscalmente rilevante......

    Dategli retta... si vede che la sa lunga -_- :woot: :wtcrt:

    Daniele

    PS
    Mi spiegate solo che c'entra il presidente dell'Inter? :P
     
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    CITAZIONE (ciaca @ 23/12/2014, 01:51) 
    Non mi risulta che un privato debba "denunciare" alcunchè.
    Il ricavato della vendita delle proprie cose, se la vendita non si configura come un'attività economica, ai,fini fiscali non è considerato un reddito e non deve quindi essere "dichiarato", ne nella propria "denuncia dei redditi" ne a qualunque altro titolo.
    Si "denuncia" (al pra ed esclusivamente per ragioni amministrative) la vendita di un'automobile, non quella di un orologio o di una penna o di ogni altro oggetto "mobile".

    I beni mobili, per altro, non sono neanche soggetti a denuncia in dichiarazione di successione, proprio per la loro natura "mobile". Non sono titoli, ne partecipazioni e neanche immobili; la relativa proprietà non deve essere denunciata ne registrata, quindi non esiste alcun obbligo di comunicazione di alcun tipo inerente la vendita di un orologio, di una bicicletta, o di un qualunque altro oggetto a titolo privato.
    L'unico obbligo in una compravendita tra privati è quello relativo ai limiti oltre i quali la transazione deve essere tacciabile e non può essere effettuata in contanti.
    Neanche i ricavi da vendita di immobili per altro sono più soggetti a dichiarazione; se detenuti da privati da più da cinque anni, infatti, sono esenti da tassazione sull'eventuale plusvalenza e non vanno indicati nell'apposito quadro della propria dichiarazione dei redditi.

    Il problema posto dall'opener è proprio questo: quando la vendita di propri oggetti diventa tale, agli occhi del fisco, da essere considerata attività economica e quindi essere passibile di relativa dichiarazione e conseguente tassazione? Esiste un "volume" tale da discernere un'attività economica soggetta a tassazione da una normale vendita? Se un individuo porta n pezzi d'oro al banco dei pegni o ai compro oro, o mette all'asta n orologi o ancora vende a privati n gioielli e pietre preziose, qual'è quel valore di n oltre il quale il fisco lo considera un commerciante in nero?

    La risposta non esiste, nel senso che è tutto lasciato al buon senso e al libero arbitrio dei funzionari dell'ade che dovessero prendere in esame la posizione dell'eventuale soggetto.
    E nel caso di collezioni importanti, fatte di molti pezzi e quindi di molteplici transazioni tracciabili, non è affatto scontato che lo zelante funzionario di turno non le scambi, appunto, come il frutto di un'attività commerciale esercitata in nero.
    E siccome siamo nella repubblica delle banane, sempre più stato di polizia fiscale, c'è da aspettarsi di tutto, anche il surreale.
    In questo paese, infatti, sempre più il patrimonio è considerato presuntivamente un crimine, se non altro frutto di attività di evasione d'imposta. Con tutto ciò che ne consegue.

    ... è molto raro, ma credo che questa volta abbia ragione ciaca :D
     
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    CITAZIONE (il falegname @ 24/12/2014, 12:54) 
    CITAZIONE (amesi @ 24/12/2014, 02:33) 
    Assumendo quale fattispecie ..... non rilevante.... categoria dei redditi diversi.... l'art. 67 tuir, che presenta un'elencazione tassativa, non la prevede quale fattispeci....
    .... configurare ben altri regimi tributari .... si possono configurare due dinamiche...Talune fattispecie affini .... il caso di specie..... non rientra nel fuoco del fiscalmente rilevante......

    Dategli retta... si vede che la sa lunga -_- :woot: :wtcrt:

    Daniele

    PS
    Mi spiegate solo che c'entra il presidente dell'Inter? :P

    Ho cercato con le poche nozioni che possiedo di darvi un'idea perlomeno vaga, precisando subito che non volevo certo "infondervi il verbo" cosa che dal basso della mia posizione certo non mi permetterei. Se ciò è fonte di sberleffi mi dispiace e mi scuso per eventuali errori o sviste.

    Ps pensare che fattispecie assolutamente differenti come il privato che vende oggetti "personali", il commerciante occasionale che lucra sulla rivendita e il professionista h24 possono avere obblighi uguali in un forum dove ci si emoziona per finali di bracciali virtualmente identici tuttavia non è seriamente discutibile.
     
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  14. Ernest Borel
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    CITAZIONE (amesi @ 24/12/2014, 13:07) 
    Ho cercato con le poche nozioni che possiedo di darvi un'idea perlomeno vaga, precisando subito che non volevo certo "infondervi il verbo" cosa che dal basso della mia posizione certo non mi permetterei. Se ciò è fonte di sberleffi mi dispiace e mi scuso per eventuali errori o sviste.

    Ps pensare che fattispecie assolutamente differenti come il privato che vende oggetti "personali", il commerciante occasionale che lucra sulla rivendita e il professionista h24 possono avere obblighi uguali in un forum dove ci si emoziona per finali di bracciali virtualmente identici tuttavia non è seriamente discutibile.

    La fattispecie certa e solida come la roccia granitica della cassa di un Tissot Rock Watch è che la storia finisce sempre con la parcella dell'avvocato e/o del dottore commercialista. Il lato positivo è che questi ultimi potranno così acquistare orologi dal privato, dal commerciante occasionale, dal professionista h24, rimettendo in circolo il tutto. Ecco trovato il moto perpetuo.
     
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    Il buon senso o la razionalità sta all'agenzie delle entrate come Ilona Staller sta a Maria Teresa di Calcutta
     
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