Orologi che hanno fatto la storia: Cronometri Omega 30T2SCRg / 30T2Rg- ***PARTE II***

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    Ecco la seconda parte del mio post sui Cronometri Omega da 30mm.

    Come al solito consigli, critiche e contributi sono veramente benvenuti e probabilmente necessari

    Ciao
    Franco

    Edited by squelette - 18/1/2016, 07:14
     
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    Banner_Omega_web



    Questo post e' organizzato in tre parti:


    La prima parte si trova qui:

    https://orologi.forumfree.it/?t=71905720

    E la terza qui:

    https://orologi.forumfree.it/?t=71963869


    Cronometri manuali Omega, Parte II

    2A - Le gare di cronometria

    Gli osservatori astronomici sono stati da secoli in grado di determinare con grande accuratezza l’ ora esatta nel luogo, usando la osservazione astronomica in relazione alla latitudine e longitudine del posto.

    Royal-Observatory

    La capacita' di determinare con precisione il tempo dalla osservazione astronomica durante un viaggio in mare aperto (ovvero in un posto non fisso) e’ sempre stata problematica. Sono state offerte nei secoli molte soluzioni – incluso lo studio delle lune di Giove di Galileo e la occultazione lunare di Halley. Fu anche proposto di misurare la distanza dalla Luna in vari momenti del viaggio (Thobias Meyer) ma nessuno di questi metodi forniva una precisione sufficiente ed una usabilita’per la navigazione di grandi distanze.

    La Commissione per la Scoperta della Longitudine in Mare (Commissioners for the Discovery of the Longitude at Sea, i.e. Board of Longitude) fu formata dal Governo britannico nel 1714. Il fine era di ammistrare una serie di premi per incoraggiare inventori e scienziati a risolvere il problema di detrminare con accuratezza la longitudine in pieno mare.

    Board

    I premi andavano da 10,000 a 20,000 sterline per metodi che garantissero uno scarto di longitudine fra i 110km ed i 56 Km. All’ epoca erano l’ equivalente di 1.3 milioni/2.6 milioni di sterline.

    La teoria di John Harrison lo porto’ a costruire almeno cinque orologi cronometrici che hanno fatto storia. Visto che la Terra ruota ad una velocita’ costante, c’e’ una correlazione diretta fra longitudine e tempo. Quindi se il navigatore poteva conoscere il tempo esatto in un luogo di cui conosceva le coordinate esatte, la differenza fra questo tempo di riferimento ed il tempo locale, avrebbe dato la posizione della nave rispetto al punto di partenza.

    Il problema era di avere a bodo un orologio capace di essere accurato nonostante I cambi di temperatura, umidita, e sollecitazioni meccaniche, e che quindi mantenesse per settimane e mesi l' ora esatta del luogo di partenza.

    harrison

    John Harrison costrui’ orologi sempre piu’ vicini all’ ideale, ben sponsorizzato ma senza mai vincere il premio della Commissione. Ma il cronometro K1 di Kendall (copia del suo H4) era a bordo della nave di Cook quando scopri’ l’ Oceania. In seguito i "cronometri da marina" erano dotazione essenziale per le navi, e sono stati usati fino agli anni '70, quando altri metodi di localizzazione/posizionamente furono disponibili.

    composite_marine_2

    Un interessante video prodotto dalla Nova TV e’ disponibile su Youtube:

    Video

    basato sull libro: Dava Sobel, Longitude, Fourth Publisher, 1995 - ISBN 13: 978-1857025026

    Un altro gran bel libro sull’ argomento che consiglierei vivamente: R. Dunn, R. Higgitt -Ships, Clocks, and Stars: The Quest for Longitude- Harper Publishing, 2014 - ISBN 13: 978-0062353566

    Se Harrison porto’ ad uno sviluppo fenomenale della cronometria, e’ anche vero che il gold standard per la accertamento dell’ ora esatta e quindi la conoscenza del mantenimento dell’ ora esatta risiedeva negli Osservatori Astronomici.

    E quindi negli anni i vari Osservatori europei ebbero, fra i tanti progetti, anche la funzione di validare la precisione degli strumenti di misurazione del tempo. Ed i vari Osservatori lanciavano gare di cronometria – Kew in Inghilterra, Besancon in Francia, Ginevra e Neuchatel in Svizzera, e Glashutte in Germania. Gli stessi fornivano anche bollettini di Marcia cronometrica ai vari produttori di orologi.

    observatories

    Ovviamente nelle varie competizioni, per esser in grado di confrontare orologi con caratteristiche simili , furono create categorie di spessore e diametro. Negli anni 40 venne fuori prepotentemente l’ importanza delle gare nella categoria 30mm, e la Omega si butto’ a capofitto in questa categoria di gare, progettando e perfezionando calibri cronometrici da 30mm.

    Insieme alla valenza tecnica di chi costruiva l’ orologio, facevano parte del “reparto corse” delle varie case degli specialisti - i “regleurs de precision” , che lavoravano con una serie di movimenti fino a trovare i due o tre da portare alle gare. A forza di regolazione fina, sostituzione di parti chiave, uso di lubrificanti speciali , riuscivano a ceare pochi movimenti che poi portavano alle gare cronometriche. E spesso lo stesso movimento in molti anni successivi.

    E cosi’ il cal. 30 della Omega, ed i suoi “regleurs”, ottennero negli anni ottimi risultati nelle competizioni piu’ prestigiose, di gran lunga il 30mm con piu’ successi in assoluto.

    regleurs_2

    Per approfondire sulle gare di cronometria del secolo scorso, consiglierei:

    1- Fritz von Osterhausen, Wristwatch Chronometers: Mechanical Precision Watches and Their Testing, ISBN13: 978076430375, Schiffer Book editore

    2- https://orologi.forumfree.it/?t=28323875

    3- https://orologi.forumfree.it/?t=44625306

    -----------------------------------------------------------------

    2-B I primi cronometri Omega 30mm: ref. 2254 e 2192

    Nel 1941 la Omega lancia il suo primo Cronometro Omega da 30mm.

    2254_C_web

    L'orologio e' disponibile in una cassa con chiusura a vite (ref. 2254) o una a scatto (ref. 2192). Tutti i ref. 2254 che ho visto sono secondi centrali, l’ unico ref. 2192 conosciuto e’ con i secondi al sei. Il movimento non ha ancora ne’ la finitura “de luxe” , ne’ la fine regolazione a farfalle. I movimenti sono dei 30T2SC ed un 30T2, rispettivamente.

    I quadranti hanno la scritta “Chronometre” curva sopra il logo Omega, caratteristica mai piu’ vista nei Cronometri Omega da 30mm. Il 2254 ha il fondello a vite ed è waterproof, il 2192 ha la cassa a scatto.

    2254_A_web

    backs_web


    Le anse sono doppie, a scalino, e la corona non e' firmata, ma e’ tipica anche di altri Omega di quest’ epoca.

    anse-corone_web

    Dagli estratti Omega i movimenti risultano ambedue prodotti nell Agosto 1941. In ambedue i casi sul registro Omega risulta che sono stati consegnati con un “Bulletin de marche” – ovvero certificazione cronometrica. Come indicato, ovviamente qualcuno ad Omega aveva regolato questi orologi in maniera da aumentarne la precisione e raggiungere i canoni cronometrici.

    2254_B_web

    Sono stati visti due esemplari di una referenza simile, la 2244. La cassa è praticamente la stessa della 2192, con le anse a scalino ed il fondello a scatto. Il movimento è un 30T2SC con regolazione cronometrica, quindi secondi centrali. Il quadrante in ambedue i casi non è originale, quindi non sappiamo come era inizialmente. Il 2244, come il 2192, sembrerebbe essere circa 1 mm piu' sottile del 2254, probabilmente per la chiusura differente della cassa.

    Quindi, dei cronometri 30mm con movimento 30T2 e 30T2SC (non-Rg) abbiamo, per ora:

    Ref. 2254, secondi centrali, cassa a vite.
    Ref. 2129, secondi al sei, cassa a scatto.
    Ref. 2244, secondi centrali, cassa a scatto.
    E, come scrive Erich (mac_omega, PuristPro), manca all'appello una riferenza 2xxx con secondi al sei, cassa a vite.

    Un altro orologio, con ref. 2254 fu prodotto dalla Omega, ma con differenze significative. Il quadrante ha scritte orizzontali, ed il movimento e’un 30T2SCRg

    2254_web

    Il movimento ha quindi finiture “deluxe” ed ha tutte le caratteristiche del tipico 30T2SCRg.

    2254_mov_web

    La cassa e’ a vite, ma non ha le iscrizioni esterne del primo 2254. Corona, anse, lancette sono invece esattamente come nel primo.

    comp_2_web

    Un particolare del logo nei due orologi. Nel primo 2254 e nel 2192 la scritta chronometre e’ sopra al logo Omega – cosa che non sara’ piu’ vista in nessuna altro cronometro 30mm. L’ordine dello scritto nel logo da ora in poi sara’ sempre: 1-Omega simbolo 2-Chronometre 3-Omega.

    logos_web

    Un altro interessante particolare del primo 2254 e' la presenza di un singolo rubino bianco (per facilitare la visualizzazione dell' olio) sul ponte d'ancora, particolare che verra' ritrovato in molti, ma non tutti, calibri 30T2SCRg e 30T2Rg.

    rubino_bianco

    Degno di nota questo 2254 (o 2244?) in oro giallo, con movimento Rg e cassa a scatto. Purtoppo il quadrante ristampato non ci permette di sapere come era in origine.

    Omega_gold_2254


    2-C Il movimento cronometrico 30mm, i.e. 30T2SCRg e 30T2Rg



    I movimenti 30T2SCRg e 30T2Rg hanno sicuramente un aspetto di prim’ ordine:

    262-281
    (Source: Marco Richon, “A Journey through time”, 2007 Omega Ltd, ISBN 978-2-9700562-2-5)

    La struttura del movimento e’ del tutto simile al normale 30T2, ma ha avuto la “finitura de Luxe” ovvero una spessa ramatura su beryllium bronze (una lega di 2.25% berillio e rame), con una fine satinatura curvilinea (source: SteveG’s Launchpad):

    SteveG_1

    Movimento smontato:

    Ugola

    Il movimento cronometrico, aveva delle piccole differenze strutturali dal 30mm ( cal. 260), e sul documento delle furniture sono cosi’ elencate:

    Parti_diff

    Si dice che ne siano stati prodotti in tutto 18,000 esemplari, montati nella varie referenze. La differenza in finitura di queste parti e’ evidente nelle immagini a seguire. Tutte le parti sembrano rifinite “a specchio” con anglage.

    parts_comparisons_A

    parts_comparisons_B

    Inoltre I ruotismi hanno denti piu’ profondi che probabilmente posono ingranare in maniera piu’ consistente ma che richiederanno anche una migliore messa a punto (source: SteveG’s Launchpad). Il nostro MauriceDV pensa invece che piuttosto che una lunghezza maggiore, il taglio delle ruote di queste versioni cronometro fosse effettuato con maggiore cura rispettando il profilo epicicloidale. In effetti e' noto che per quelli da competizione ... i régleur dedicavano molto del loro tempo anche alla perfezionamento del ruotismo, lucidando a specchio perni e pignoni per ridurre gli attriti controllando e riducendo le tolleranze al minimo. Credo che prestassero cura anche al taglio dei denti delle ruote. (MauriceDV)

    StveG_teeth_Rg_web

    Ma la parte che subito balza agli occhi come specifica di questi movimenti cronometrici, e’ il sistema di regolazione (source: SteveG’s Launchpad):

    DeLuxe%20regulator_A

    Le parti di regolazione sono specifiche di questi calibri:

    DeLuxe%20regulator_B

    Ma piu’ tardi anche furono usate in altri movimenti cronometrici , come il 343 del 1950, automatico a martelletto:

    Omega_343

    Una altra parte specifica e’ il bilanciere, bimetallico con viti di regolazioni, e taglio Earnshaw.

    jpg

    Il taglio Earnshaw e’ immediatamente vicino al raggio del bilanciere, mentre il celebrato taglio Guillaume e’ piu’ distante dal raggio. Visibile nella foto che ho spudoratamente sottratto a Nicola1960:

    Bilancieri

    Ecco immagini del bilanciere completo (part n. 262-1327) di fornitura originale. Bimetallico, viti di regolazione , taglio Earnshaw (tipo 1 nella immagine di Nicola).

    NOS_2

    NOS_1

    (source: SteveG’s Launchpad)
    SteveG_2

    Da fare attenzione, se si dovesse trovare una offerta, e’ che il 262-1327 della fornitura anni 50, e’ in Glucydur - ovvero bilanciere con viti ma non tagliato, e monometallico (vedi tipo 3 nella immagine di Nicola). Anche I movimenti post-1950 montavano il bilanciere in Glucydur:

    Bilanciere_glucydur_Rg

    E’ interessante la domanda: ma con il cambio di nomenclatura del 1949, e’ mai stato avvistato un calibre con la scritta 262/281 incisa sul ponte, invece che 30T2SCRg/30T2SC sulla main plate?
    La risposta e’ no, ma la scritta venne usata sui ponti di fornitura post-1950. Notare nella immagine la assenza del numero serial, che veniva poi aggiunto in base al seriale del pezzo sostituito , ma con il prefisso “R” (ovvero “replaced”).

    Omega-262-281_web

    La cosa notevole e’ che la gran parte di queste parti differenti, in realta’ poco avevano a che fare con la abilita’ di performance cronometrica a livello di gara. L’amico Erich (macOmega) di PurstPro.com, ha di recente acquisito questo cronometro Omega 30mm in veste da gara:

    Erich_1

    Erich_2

    Erich_3

    Erich_4

    E’ notevole vedere le racchette di regolazione “normali”, le finiture molto essenziali, ed il bilanciere che e’ di tipo Guillaume (tipo 2 della immagine di Nicola), come specificato nel “bulletin de Marche”. Ovviamente I “Regleurs de Precision” usavano un bilanciere diverso per gli esemplari da gara, come anche visto in questo altro esemplare (bilanciere Guillaume)

    bulletin

    Nelle gare i vari movimenti venivano testati nelle varie posizioni, a varie temperature, ed in alcune gare anche a diverse tensioni della molla di carica:

    cronometri_osservatorio

    Interessante la documentazione che veniva data alla vendita degli orologi:

    bulletin-de-marche_1

    Il “Certificat de Marche” non specifica il tipo di bilanciere usato, ma delle centinaia di 30T2SCRg e 30T2Rg che ho visto, nessuno aveva un Guillaume. Tutti un bimetallico col taglio Earnshaw, qualche volta meno rifinito in realta' perche’ rimpiazzato ad un certo punto della sua vita con uno di provenienza 30T2 (dopo aver cambiato la staffa del bilanciere, visto che il cronometro non aveva Incabloc).

    bulletin-de-marche_2



    2-D Referenze 2364, 2365, 2366 e 2367.


    Four-references

    Queste sono di gran lunga le referenze che incontriamo piu’ di frequente.

    2364 cassa 33mm, 30T2Rg
    2365 cassa 33mm, 30T2SCRg
    2366 cassa 35.5mm, 30T2Rg
    2367 cassa 35.5mm, 30T2SCRg

    Ne parleremo in dettaglio, insieme ad altre cose, nella ultima parte di questo post, Part III.

    Edited by squelette - 15/2/2016, 13:51
     
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    Anche questi cronometri Omega (come gli Zenith cal. 135) erano venduti insieme al relativo bollettino di marcia che riportava la scritta " risultati particolarmente buoni " ? :unsure:
     
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    Anche questi cronometri Omega (come gli Zenith cal. 135) erano venduti insieme al relativo bollettino di marcia che riportava la scritta " risultati particolarmente buoni " ? :unsure:

    Da quello che ho letto si, anche se non ho trovato delle immagini del certificato dato alla vendita con il cronometro da polso. Quelli che ho trovato sono tutti relativi a movimenti preparati da gara.
     
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    Seconda parte ugualmente fantastica ^_^
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    Mille grazie per la condivisione!!
     
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    ma quanto è interessante questo topic... ma quanto sono belli questi Omega...
    peccato non si trovino in vendita.. :(
     
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    .... e ancora grazie. ;)



    Giuseppe.
     
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    O Giuseppe, ma che vuoi ringrazia' ? Tutto bene il 2016? Quanti chili in piu'? :o: :o: :P :P
     
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    Questa Parte e' ora completa. Fra qualche giorno la terza e ultima, Parte III

    Ciao
    Franco

    PS: Commenti e critiche costruttive molto benvenuti.
     
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    Complimenti Franco, scritta in modo molto chiaro ed interessante. Personalmente non posseggo, purtroppo, alcun cronometro, ma solo una pubblicità originale di un cronometro Zenith, in cui viene menzionata la dicitura "risultati particolarmente buoni". Grazie!
     
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