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.CITAZIONE (nonsolosogni @ 28/12/2017, 16:23)Egregio Olivecrona, il Movimento Patek pur tutto ingegnerizzato e con mocroregolazioni incredibili come dice Lei,é sempre una base Valjoux 23 che anche
seppur rifinito egregiamente, non è neppur paragonabile alla dolcezza nella partenza ,arresto e azzeramento delle funzioni cronografiche del 13-ZN .CITAZIONE (Timetwister @ 28/12/2017, 16:51)Per cortesia, rimaniamo on topic.
L'opener ha proposto un sondaggio tra due cronografi e due maisons in particolare. Nel rispetto di questa scelta vi invito ad attenervi all'oggetto della discussione.
Ciò non toglie che l'argomento introdotto nelle ultime pagine di questa discussione possa essere utilmente ripreso in altro topic ad hoc.
Grazie per la collaborazione.CITAZIONE (giorgio_porco @ 28/12/2017, 17:27)Potremmo cogliere l'indirizzo dato dal nostro moderatore e aprire un bel topic per parlare di tecnica, finiture e via discorrendo nei Pp e nei Longines Crono...
Bene, visto che nessuno ha lo spunto per farlo, lo apro io che sono tremendamente ignorante in materia, ma con tanta voglia di imparare.
Questo lo spazio per discutere dell'argomento proposto.
A voi la parola.. -
superheavyweight76.
User deleted
Grazie . -
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Aggiungo alcune foto del calibro Longines 13Zn
Il mio modesto punto di vista è che, eccezion fatta per i calibri Victorin Piguet adottati negli anni 30 da Patek, Longines sia, nel panorama vintage ed in riferimento ad i calibri cronografici, insuperabile ed effettivamente insuperata.
L'architettura delle leve è pulita, essenziale ma estremamente funzionale. Le funzioni crono sono puro velluto.
Le finiture sono più estese nel crono Patek ma meglio eseguite e curate nel Longines. L'anglange degli spigoli rientranti è magistrale e la perfezione di quello eseguito sulle curve del martello non vengono eguagliati da Patek...
Il fatto poi che il calibro 13Zn sia progettato e realizzato interamente in house dalla Longines, mentre quello Patek sia basato su una ebauche Valjoux, segna e marca definitivamente lo stacco incolmabile tra il 13Zn ed il crono Patek
Tutto questo, ovviamente, secondo me.
Edited by giorgio_porco - 28/12/2017, 22:51. -
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Mi accodo a Jo con una foto del lato A:
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.Mi accodo a Jo con una foto del lato A:
(IMG:https://imagizer.imageshack.com/v2/1024x76.../922/WMRNcu.jpg)
Era ora che lo facevi vedere Vittorio😁! Che esemplare stratosferico!
Mi ricordo anni fa al mercante in fiera di Parma quando un commerciante me lo messi al polso e provò il chrono. Aveva una dolcezza-morbidezza incredibile. Vedere la ‘doppia lancetta’ resettare a ore 12 senza sentire niente. Puro burro! Me ne sono inamorato da questo giorno e pensando pero che non riuscirei mai a comprarmelo. Sono stato veramente fortunato!
Il Patek non l’ho mai provato? E’ ‘dolce’ pure lui? Per il resto, Giorgio ha detto già tanto.. -
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Il Patek non l’ho mai provato? E’ ‘dolce’ pure lui? Per il resto, Giorgio ha detto già tanto.
Allô mon ami.
Sinceramente alcuni Patek trovo abbiano innesti comunque morbidi: il 1463.. -
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Seguo cosi imparo . -
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Un conto è l'estetica, il layout di un movimento, un conto le finiture. E per le finiture servono foto macro molto ingrandite per poter dire qualcosa. Sarei curioso di sapere i prezzi di vendita, ovviamente negli stessi anni, dei due cronografi proposti, o comunque del cronografo rappresentativo Patek quando era in commercio il 13ZN. Ma così a naso non mi sentirei di dire che Patek è inferiore. Alla fine Longines era una casa ottima, ma molto più generalista, mentre Patek era il meglio del meglio o quasi sul mercato. Nella foto sotto, sul ponte della cronografia del 13ZN, per esempio, i 3 spigoli rientranti dell'anglage non mi sembrano così perfetti, anzi sono piuttosto arrotondati. Molto meglio sembrano quelli delle macchine rodiate, ma servirebbero foto migliori
Daniele
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Il sommatore è il chrono, Longines è la storia. . -
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il calibro 13"' di un PP 1463 (base Valjoux 23). -
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Vi suggerirei, se ne aveste la fortuna, di vedere i due calibri smontati e osservare il retro dei ponti. Longines resta grezzo, Patek rifiniva anche il retro (e come, poi!). Quanto alla "dolcezza", non solo essa dipende dallo stato del singolo movimento, ma vorrei sottolineare: avete veduto come é realizzata la bascula dell’innesto del Patek?
Guardatevi, cortesemente, inoltre i denti delle ruote.... -
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La finitura di Pp è indubbiamente più estesa, ma questo attine ad elementi decorativi e non più funzionali...
Come qualità della finiture resto convinto che quella Longines sia superiore.
Ho fatto un dettaglio del ponte del Pp.
L'anglange non è perfettamente eseguito a mio avviso; fa lo spigolo...
Le finiture dei calibri solo tempo Pp sono tutt'altra cosa
... che non fossero eseguite direttamente dalla Pp?!. -
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qui si parla solo delle finiture,mentre non si parla del gruppo spirale bilanciere,che è il fondamento della precisione di un orologio
siamo sicuri che longines e patek montassero bilancieri della stessa qualità?....io non lo so...ma non ci giurerei ,dato il target di clientela assolutamente diverso
forse solo un orologiaio molto esperto può dare una risposta. -
.qui si parla solo delle finiture,mentre non si parla del gruppo spirale bilanciere,che è il fondamento della precisione di un orologio
siamo sicuri che longines e patek montassero bilancieri della stessa qualità?....io non lo so...ma non ci giurerei ,dato il target di clientela assolutamente diverso
forse solo un orologiaio molto esperto può dare una risposta
Ti posso assicurare che i bilancieri Longines e la loro spirale non avevano nulla da invidiare a nessuno. La resa cronometrica nei calibri 13ZN è molto elevata, chiaramente oggi lo puoi verificare solo con quelli che non sono stati manomessi in queste parti. Lo stesso taglio delle ruote e le tolleranze di accoppiamento sono di alto livello, che non ho riscontrato in altri marchi. Non ho esperienze sui crono Patek dell'epoca ma credo che su questi aspetti possano essere pari. Riguardo le finiture Patek ha qualche attenzione in più vari particolari, diciamo che Patek rifiniva i calibri a 360°.