Elgè e i cronografi base Poljot 3133 con cassa a cuscino (cosiddetta Sturmanskie)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. watch.collector
        +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Senior User

    Group
    Member
    Posts
    2,277
    Location
    RM / RC
    Joined
    31/3/2019

    Status
    Anonymous
    Negli ultimi tempi mi sono appassionato ai cronografi sportivi prodotti a cavallo degli anni '60 e degli anni '70 su base Valjoux 7733 e 7734 e ai loro derivati russi su base Poljot 3133. Prima di parlare dell'oggetto del topic, va fatta una piccola introduzione. Verso la metà degli anni '60 la Valjoux acquista la Venus e con questa acquisizione arriva anche il cal. 188, nato alla fine degli anni '40. Dal cal. 188 di Venus nasce il Valjoux 7730 e i suoi derivati, come il Valjoux 7734, un movimento meccanico a carica manuale a due contatori orizzontali con smistamento della cronografìa tramite camme. Conta 17 rubini e 18.000 bph, la riserva di carica è di 45 ore.

    Calibro che insieme al 7733 (senza data) è utilizzato fino agli inizi degli anni '70 da numerose aziende tra cui Heuer, Breitling, Bulova, Tissot e Tudor, che lo monta sul suo famoso Tudor Montecarlo ref. 7031 e 7032, e tante altre meno note come Lip, Elgé, Dugena, Yema, ecc. Una produzione ampia e variegata caratterizzata da numerosi modelli dal design innovativo, esotico e sportivo.

    A metà degli anni '70 Valjoux decide di interrompere la produzione dei cronografi su base 773x e vende la strumentazione e i macchinari per la produzione del calibro 7734 alla russa Poljot, che ne studia le caratteristiche per ottimizzarle e realizzare una evoluzione del movimento , ovvero il Poljot 3133 le cui componenti sono incompatibili con il calibro da cui è nato. I ponti e le platine sono più spessi, così come i ruotismi e gli assi. I materiali sono di ottima qualità. Tutte le componenti sono fatte per durare e funzionare nel tempo, anche con il calibro a secco.

    Il Poljot 3133 è un cronografo a 23 rubini a carica manuale, con una riserva di ricarica di circa 48 ore circa. Rispetto al Valjoux 7734 ha 6 rubini in più. Il bilanciere ha un diametro minore e oscilla a 21.600 bph contro le 18.000 oscillazioni del 7734. Il bilanciere in Glucydur è inoltre dotato di una protezione dagli urti sviluppata internamente da Poljot, mentre sul 7734 è presente il classico Incabloc.

    Valjoux 7734 a sinistra, Poljot 3133 a destra

    oooooooo

    Nella seconda metà degli anni '70 nascono quindi i primi cronografi destinati a uso militare, uno per la Marina Militare, l'OKEAH (Ocean) nel 1976, e un altro per l'Aviazione, lo Sturmankie nel 1977, la cui traduzione dovrebbe essere "compagno" o "navigatore". I primi realizzati vengono incassati in casse di ottone cromato con fondello in acciaio, che nel tempo saranno sostituite da casse interamente in acciaio, e dal movimento Poljot 3133, successivamente sostituito da un suo derivato con stop secondi nei cronografi Sturmanskie, il 31659.

    poljot

    poljot-okeah-chronograph-1980s-2

    Ma dove è derivato il progetto russo? A quali orologi hanno guardato i progettisti russi per realizzare quelle casse e quei quadranti? Il mio primo pensiero è andato agli Heuer che erano in voga in quegli anni, in particolare l'Autavia e il Camaro, e ad alcuni Lip, all'epoca molto apprezzati e conosciuti. Ma continuando a indagare mi sono imbattuto in questo Elgé, di inizio anni '70. Cronografo su base Valjoux 7734, cassa in ottone cromato.

    s-l1600

    s-l1600-2

    s-l1600-5

    Gli stabilimenti Yola, con sede a Annecy in Francia nell'Alta Savoia, produttori degli orologi Elgé (ma anche con brand Elga e Yola), sarebbero stati attivi dalla metà degli anni '40 fino ai primi anni '70 con connessioni privilegiate in Cina, dove venivano esportati gli orologi Elgé e dove nel tempo erano riusciti a costruire un solido mercato. Sotto il marchio Elgé si trovano semplici orologi assemblati da componenti generiche e spesso con movimenti francesi: FEMGA, Parrenin o Lorsa e Valjoux per i cronografi.

    elga-110

    Pertanto è evidente che i progettisti russi si siano ispirati a cronografi che hanno potuto acquistare e reperire con facilità, visto che quegli anni erano caratterzzati dalla Guerra Fredda e quindi i rapporti con l'Occidente erano difficili, Al contrario era possibile avere degli scambi facili e frequenti con la Cina.

    È possibile comunque vedere anche qui una evoluzione a partire dal soggetto ispiratore, come la ghiera girevole interna oppure la lavorazione soleil della superficie superiore della cassa, riscontrabile in altri cronografi di forma dell'epoca come i Lip, per esempio.

    Pertanto il primo cronografo che ha visto la luce, l'OKEAH, si è rifatto completamente al suo ispiratore, mentre la prima versione de successivo, dello Sturmanskie, è caratterizzato da un design estremamente scarno e sintetico. Un quadrante argento soleil i cui sub contatori sono bordati di nero, come nero stilizzato è il simbolo dell'Oremberg.

    Ho avuto piacere a condividere con voi quanto trovato nelle mie ricerche, spero che la lettura sia stata di vostro interesse.
     
    Top
    .
61 replies since 9/12/2019, 21:51   4427 views
  Share  
.