Elgè e i cronografi base Poljot 3133 con cassa a cuscino (cosiddetta Sturmanskie)

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    Forse è meglio rimanere nell'argomento del topic evitando di andare fuori tema e soprattutto lanciarsi in confronti e ipotesi azzardate basate su informazioni errate.
     
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    CITAZIONE (watch.collector @ 13/12/2019, 12:24) 
    Ma insomma... va tutto bene, non so se lo hai mai guardato dal vivo, ma un confronto tra un Rolex 727 e un Poljot 3133 mi sembra azzardato. I 727, oltre a essere in gran parte cronometri certificati e dotati di ruota a colonne e bilancere a microstella, hanno dei livelli di finiture dei ponti, delle leve e delle platine di altissimo livello, imparagonabili con un Poljot 3133 o un Valjoux 7734 o un Lemania 861. Il calibro Rolex un altro pianeta, persino imparagonabile ai Valjoux 72 di normale produzione.

    Certamente.
    Un conto è apprezzare un prodotto che ha una sua collocazione buona e valida e un conto è fare paragoni sinceramente pochissimo proponibili.
    Oltretutto si cita un calibro come il 3017 che è/era il clone di un Venus SVIZZERO con contatore a 45 minuti.
    Anche il calibro Urofa 59 montato sui mitici sovietici 1Mus ( la " First Moscow Watch Factory " ) dopo l'annessione sovietica della Germania Orientale
    aveva all'inizio tutte le parti totalmente tedesche, poi ad esaurimento scorte vennero prodotte in proprio e clonate e i marchi sulla platina divennero in cirillico, sul ponte, ad esempio, il numero : 3-49 ovvero terzo trimestre del 1949, abitudine sovietica di datare ogni e qualsivoglia prodotto e in modo chiaro.
    Erano bellissimi " cloni " dei Glashutte/Tutima/Hanhart ma come accennato sopra da @ 3133 per l'alto costo del calibro e dell'orologio si passò al 3017 con i modelli Strela/Seconda/Poljot e purtroppo anche questi onerosi economicamente, si arriva alla scelta e alla produzione del 3133 con gli Sturmanskie etc etc

    CITAZIONE (watch.collector @ 13/12/2019, 16:07) 
    Forse è meglio rimanere nell'argomento del topic evitando di andare fuori tema e soprattutto lanciarsi in confronti e ipotesi azzardate basate su informazioni errate.

    Concordo.
    Anche io ho contribuito a divagare colpevolmente e me ne scuso.
     
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    CITAZIONE (watch.collector @ 13/12/2019, 16:03) 
    Ma quando mai? Le tue informazioni relative a Rolex vanno riviste. Sotto un 6263 animato da un cal. 727 COSC (leggere il quadrante) e sotto ancora un 6565 del 1956, cronometro certificato. Vai a sostenere la tua tesi in area vintage Rolex e vedi un po cosa ti rispondono.

    Balle colossali! Il COSC nel 1956 non esisteva, dato che lo sanno tutti che e´stato fondato nel 1973 e che prima di quella data c´erano degli uffici di controllo di marcia indipendenti e che la variabilita´dell´epoca era fra -1 e +10. Questo non lo dico io ma lo dice il COSC stesso:

    https://en.wikipedia.org/wiki/COSC

    www.cosc.swiss/

    Riguardo quanto valesse la qualita´costruttiva il Daytona lo vide la NASA durante i test per la scelta del Moonwatch...classificandosi ultimo per essersi fermato ben due volte, la seconda volta in modo irreversibile.

    [IMG] Rolex - It stopped running on two occasions during the Relative Humidity Test and subsequently failed during High Temperature Test No. 1 when the sweep second hand warped and was binding against the other hands on the dial. No further tests were run with the Rolex chronographs.[/IMG]

    Ma si sa, Rolex e´una marca che ha creato un mito spacciando fandonie, primo orologio subacqueo, primo GMT, primo automatico...

    Ma tornando IT, almeno il 3133 e il 31659 ebbero una lunga e onorata carriera spaziale, sia in EVA che in ambiente pressurizzato.

    remek

    sturmy-soyouz-space2
     
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    CITAZIONE (Lansdalefan @ 13/12/2019, 17:47) 
    Oltretutto si cita un calibro come il 3017 che è/era il clone di un Venus SVIZZERO con contatore a 45 minuti.
    Anche il calibro Urofa 59 montato sui mitici sovietici 1Mus ( la " First Moscow Watch Factory " ) dopo l'annessione sovietica della Germania Orientale
    aveva all'inizio tutte le parti totalmente tedesche, poi ad esaurimento scorte vennero prodotte in proprio e clonate e i marchi sulla platina divennero in cirillico, sul ponte, ad esempio, il numero : 3-49 ovvero terzo trimestre del 1949, abitudine sovietica di datare ogni e qualsivoglia prodotto e in modo chiaro.
    Erano bellissimi " cloni " dei Glashutte/Tutima/Hanhart ma come accennato sopra da @ 3133 per l'alto costo del calibro e dell'orologio si passò al 3017 con i modelli Strela/Seconda/Poljot e purtroppo anche questi onerosi economicamente, si arriva alla scelta e alla produzione del 3133 con gli Sturmanskie etc etc

    Qualche precisazione sul 3017, come il 3133 i sovietici avevano comprato da Venus il calibro 150 e poi "modernizzato" con 19 rubini invece che 17, contatore da 45 come ricordavi e frequenza piu´alta, ma gia´all´entrata in servizio era un calibro superato, dato che non aveva sistemi antishock e la cassa cromata senza guarnizioni non era ne´a prova di polvere ne´d´acqua, per questo nello spazio ne portavano sempre piu´d´uno perche´durante le accelerazioni accadeva che qualcuno si rompesse.

    Il passaggio al 3133 fu dettato non da costi ma dall´esigenza di avere un orologio piu´robusto, con qualche resistenza all´acqua e agli urti, nonche´piu´affidabile. Sugli Urofa beh, calibri anteguerra che usarono grazie all´occupazione militare dell´Est (Hanhart fu occupata dai francesi e obbligata a fare dei crono per Vixa e altre marche transalpine), ma furono sostituiti appena si ebbe qualcosa di piu´moderno a disposizione.
     
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    Un applauso.
    Ne azzecchi poche.
    Ma sul 3017 dove lo hai visto il bilanciere " microstella " ?
    Cmq .... adesso credo possiamo smetterla dando retta all'opener cercando di restare in tema.
     
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    CITAZIONE (3133 @ 13/12/2019, 17:51) 
    Balle colossali! Il COSC nel 1956 non esisteva, dato che lo sanno tutti che e´stato fondato nel 1973 e che prima di quella data c´erano degli uffici di controllo di marcia indipendenti e che la variabilita´dell´epoca era fra -1 e +10. Questo non lo dico io ma lo dice il COSC stesso:

    Ultima precisazione OT, sarà anche vero quanto dici, ma il 727 è stato prodotto e montato fino alla metà degli anni '80,. Ergo dal 1973, come tu evidenzi, fino a fine produzione, ovvero per oltre una decade, i 727 sono stati certificati COSC.
     
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    CITAZIONE (watch.collector @ 13/12/2019, 16:03) 
    Ma quando mai? Le tue informazioni relative a Rolex vanno riviste. Sotto un 6263 animato da un cal. 727 COSC (leggere il quadrante) e sotto ancora un 6565 del 1956, cronometro certificato. Vai a sostenere la tua tesi in area vintage Rolex e vedi un po cosa ti rispondono. Il bilancere a microstella era (anzi è) un brevetto e una esclusività Rolex. Si vede che abbiamo fatto studi e ricerche basati su fonti diverse.

    z105473-IMG-1554

    10267577-xxl

    Forse si riferiva al bilanciere con viti di compensazione.
     
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    CITAZIONE (simone.tablo @ 13/12/2019, 19:23) 
    Forse si riferiva al bilanciere con viti di compensazione.

    E ma sono due cose completamente diverse.
     
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    CITAZIONE (watch.collector @ 13/12/2019, 19:24) 
    E ma sono due cose completamente diverse.

    Beh, certo.
     
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    CITAZIONE (Lansdalefan @ 13/12/2019, 17:47) 
    Concordo.
    Anche io ho contribuito a divagare colpevolmente e me ne scuso.

    Con tutte quelle informazioni che hai potesti scrivere dei bellissimi post dedicati, molto utili a orientarsi, capire e apprezzare la produzione russa.
     
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    CITAZIONE (Lansdalefan @ 13/12/2019, 19:07) 
    Un applauso.
    Ne azzecchi poche.
    Ma sul 3017 dove lo hai visto il bilanciere " microstella " ?
    Cmq .... adesso credo possiamo smetterla dando retta all'opener cercando di restare in tema.

    Un applauso invece a quelli che ne azzeccano molte, ad esempio sostengno che Rolex certificava orologi alla COSC nel 1956. E adesso torno a scrivere di sovietici su WUS con gente che sa di cosa sta parlando mentre voi potete continuare a cantarvele e suonarvele sui Rolex COSC degli anni 50 e 60 che erano robustissimi e il pinnacolo dell´orologeria dell´epoca (ancora come la NASA si accorse all´epoca:asd: ).

    CITAZIONE (watch.collector @ 13/12/2019, 19:48) 
    Con tutte quelle informazioni che hai potesti scrivere dei bellissimi post dedicati, molto utili a orientarsi, capire e apprezzare la produzione russa.

    Si certo puo´ insegnare che dal 1976 al 1982 i 3133 erano disponibili sul mercato civile con cassa cromata, ad esempio, o che i sovietici sostituirono il 3017 con il 3133 per contenere i costi (anche se e´vero in contrario).
     
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    Amico caro è inutile e sterile fare polemica, per altro su cose che evidentemente non conosci, come il calibro Rolex 727 e le sue componenti, a partire dal bilancere co regolazione microstella o sul COSC, che ha accompagnato questo calibro fino a fine produzione. Invece di fare polemica, che non serve a nessuno, ti suggerisco di andare a studiare un po di più, in modo da evitare brutte figure su argomenti che presumi di conoscere ma su cui di fatto sei a digiuno, prova ne è il tuo pindarico confronto tra il Rolex 727 e il Poljot 3133. Avrei capito un raffronto con il Lemania 8xx, ma con il calibro Rolex è stato decisamente fuori luogo, a prescindere dai risultati NASA, che FORSE hanno dimostrato che i calibri con innesto crono a camme sono più adatti a quelli con innesto crono con ruota a colonne per un utilizzo nello spazio. Tutt'ora però il ruota a colonne è ritenuto il calibro più pregiato e montato su cronografi di alta gamma, a partire da Patek Philippe. Detto questo, se hai delle argomentazioni basate su fonti e documenti validi, verificabili e riscontrabili per arricchire il topic ben venga. Altrimenti l' "io ho ragione" non ci serve, almeno io ne faccio volentieri a meno.
     
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    Ecco un 3017.
    Proprio le stesse soluzioni adottate da Rolex, e la stessa finitura dei 727 o 72a o 72b .....

    KhYIGJZ

    :UH:

    solo per terminare, le mie affermazioni sopra citate, sul fatto che NON tutta ( non ho MAI scritto tutta ) la produzione delle casse Sturmie etc etc fino al 1982 fosse in acciaio e il motivo per cui principalmente le soluzioni via via adottate dal USSR nel cambio calibro Urofa-3017 fino al 3133 fu anche a causa di motivi economici, erano a me suggerite da una persona, come Mark Gordon, che dell'orologeria sovietico-russa ne ha fatto uno dei motivi di ricerca di una vita.
    E ancora oggi è considerato maestro della stessa.
    Tutti i migliori link sull'argomento si basano sul suo lavoro.

    Edited by Lansdalefan - 15/12/2019, 12:44
     
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    Io pure facendo ricerca avevo capito e da più di una fonte che le prime casse sono state in ottone cromato, utilizzate successivamente soprattutto per la produzione civile, mentre per quella militare si è prediletto l'acciaio. Ho detto "soprattutto per quella civile" perchè ho comprato un civile che mi è arrivato in cassa acciaio e ho visto che in vendita ce ne sono più di uno con questa cassa.
     
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    Infatti. Verissimo e stravero.
    Ma non tutta la produzione pre 1982 venne fatta solo con casse in acciaio.
    Oltre ad essere un'informazione che è nota nella nicchia degli studiosi di questi modelli, resta il fatto che io ne ho trovate diverse Sturmanskie, cromate, con logo nero sopra al 6, markers verdoni, sfere grosse a bastone pure " green lume " e calibro con doppia leva con vite e fondello " sterile ".
    E dichiarati all'epoca di produzione pre 1982 dall'osservazione del movimento, in base al quadrante etc e confermato da appassionati come me con cui mi scrivevo via mail.
    Datazione che si ottiene dalla scritta 3133 ( serif del 3 ) sul ponte, dalla numerazione, dal logo, da piccoli particolari che nel tempo hanno differenziato le varie produzioni del calibro stesso.
    I leveraggi, i ruotismi etc.
    Ma, ripeto, e non solo io, che nell'orologeria sovietica non bisogna mai essere categorici perchè ancora non è sezionata, esaminata etc etc allo stesso modo di altre produzioni note come quelle, ad esempio, elevetiche .
    Altro pianeta è anche l'orologeria cinese post creazione della Repubblica Popolare.
    Anche li ci sono veri esperti, perché è un mondo complesso e assolutamente da non liquidare con sufficienza.
     
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