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.Datazione che si ottiene dalla scritta 3133 ( serif del 3 ) sul ponte, dalla numerazione, dal logo, da piccoli particolari che nel tempo hanno differenziato le varie produzioni del calibro stesso.
I leveraggi, i ruotismi etc.
ma infatti, da neofita, mi sono reso conto che un'accurata conoscenza del calibro e delle incisioni riportate è fondamentale per valutare bene un esemplare soprattutto militare. Infatti quelli belli e giusti viaggiano su cifre anche cinque volte e più superiori ai civili. Anche i font del datario, per esempio, sono diversi in base ai periodi. Uno dei motivi per cui mi sono appassionato è che mi sono ritrovato a applicare a questi orologi le logiche di analisi e classificazione che normalmente vengono applicati ai Rolex vintage. Questo è l'unico aspetto che può accumunare i due mondi, rendendo di fatto questo, almeno per me, di ulteriore interesse.. -
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Completamente d'accordo !
L'orologeria sovietica è veramente un mondo intrigante ma insidioso, a cui la famosa frase " un enigma dentro un mistero " che tanti applicano ad Omega ( e a volte anche a Rolex ) ad esempio, non è totalmente calzante.
La logica, la filiera socialista prevedeva che dal costo di base di un orologio questo poi dovesse arrivare al consumatore al massimo al doppio.
Evidenziando l'enorme differenza con il mondo occidentale ( progettazione, design, costo di produzione, materiali, distribuzione, marketing, assistenza, eventuali altri costi aggiuntivi, retailers etc etc e compagnia bella ) che invece dal prodotto finito decuplica e anche ne centuplica spesso e volentieri il prezzo finale " chiavi in mano ".
L'imperativo era produrre un orologio valido ad un costo equo.
Quindi cercare di risparmiare per poter conseguire questo obbiettivo : gli " Amphibia " con casse in acciaio e ghiere cromate, a volte in materiale plastico nero, ghiere " friction based " che si possono rimontare a pressione senza cuscinetti insomma, orologi che hanno alle spalle un progetto che mi ha obbligato a leggerne la storia infinite volte per approfondirne ogni minimo particolare, come il vetro/cristallo che fu oggetto di complessi studi matematici in quanto i progettisti volevano che si deformasse ELASTICAMENTE sotto la pressione di 20 o anche 30 atm in ordine di agire con perfetta tenuta.
In pratica " schiacciandosi " doveva sigillare il suo interno.
E' un vetro in plexi ottenuto dalla fresatura dal pieno con uno spessore di ben 3 mm !!!!
O le guarnizioni, che non sono semplici pezzi di gomma sagomata, ma anche qui ci si impegnò per modificare il " 1-4 betadine " di base attraverso vari procedimenti termici ( e qui non vado nello specifico perchè la memoria latita e il discorso è veramente tecnico ) in modo tale da ottenere caratteristiche di elasticità, e di permanenza di tale elasticità, nel tempo.
Guarnizioni, quelle originali che ormai non si trovano +.
Gli esempi, gli " aneddoti " e la storia che sta dietro a questa particolare produzione di orologi sono tanti.
Ho due quaderni pieni di annotazioni.
Adesso finisco .... ma con la grande soddisfazione di vedere pienamente condivisa da forumisti competenti e dal gusto raffinato, la mia stessa passione per un orologeria e gioielleria che nacque con Pietro il Grande all'inizio del 18esimo secolo.. -
.Completamente d'accordo !
L'orologeria sovietica è veramente un mondo intrigante ma insidioso, a cui la famosa frase " un enigma dentro un mistero " che tanti applicano ad Omega ( e a volte anche a Rolex ) ad esempio, non è totalmente calzante.
La logica, la filiera socialista prevedeva che dal costo di base di un orologio questo poi dovesse arrivare al consumatore al massimo al doppio.
Evidenziando l'enorme differenza con il mondo occidentale ( progettazione, design, costo di produzione, materiali, distribuzione, marketing, assistenza, eventuali altri costi aggiuntivi, retailers etc etc e compagnia bella ) che invece dal prodotto finito decuplica e anche ne centuplica spesso e volentieri il prezzo finale " chiavi in mano ".
L'imperativo era produrre un orologio valido ad un costo equo.
Quindi cercare di risparmiare per poter conseguire questo obbiettivo : gli " Amphibia " con casse in acciaio e ghiere cromate, a volte in materiale plastico nero, ghiere " friction based " che si possono rimontare a pressione senza cuscinetti insomma, orologi che hanno alle spalle un progetto che mi ha obbligato a leggerne la storia infinite volte per approfondirne ogni minimo particolare, come il vetro/cristallo che fu oggetto di complessi studi matematici in quanto i progettisti volevano che si deformasse ELASTICAMENTE sotto la pressione di 20 o anche 30 atm in ordine di agire con perfetta tenuta.
In pratica " schiacciandosi " doveva sigillare il suo interno.
E' un vetro in plexi ottenuto dalla fresatura dal pieno con uno spessore di ben 3 mm !!!!
O le guarnizioni, che non sono semplici pezzi di gomma sagomata, ma anche qui ci si impegnò per modificare il " 1-4 betadine " di base attraverso vari procedimenti termici ( e qui non vado nello specifico perchè la memoria latita e il discorso è veramente tecnico ) in modo tale da ottenere caratteristiche di elasticità, e di permanenza di tale elasticità, nel tempo.
Guarnizioni, quelle originali che ormai non si trovano +.
Gli esempi, gli " aneddoti " e la storia che sta dietro a questa particolare produzione di orologi sono tanti.
Ho due quaderni pieni di annotazioni.
Adesso finisco .... ma con la grande soddisfazione di vedere pienamente condivisa da forumisti competenti e dal gusto raffinato, la mia stessa passione per un orologeria e gioielleria che nacque con Pietro il Grande all'inizio del 18esimo secolo.
Grazie per le informazioni. È sempre piacevole leggere i tuoi commenti. Soprattutto dal punto di vista didattico.. -
.Completamente d'accordo !
L'orologeria sovietica è veramente un mondo intrigante ma insidioso, a cui la famosa frase " un enigma dentro un mistero " che tanti applicano ad Omega ( e a volte anche a Rolex ) ad esempio, non è totalmente calzante.
La logica, la filiera socialista prevedeva che dal costo di base di un orologio questo poi dovesse arrivare al consumatore al massimo al doppio.
Evidenziando l'enorme differenza con il mondo occidentale ( progettazione, design, costo di produzione, materiali, distribuzione, marketing, assistenza, eventuali altri costi aggiuntivi, retailers etc etc e compagnia bella ) che invece dal prodotto finito decuplica e anche ne centuplica spesso e volentieri il prezzo finale " chiavi in mano ".
L'imperativo era produrre un orologio valido ad un costo equo.
Quindi cercare di risparmiare per poter conseguire questo obbiettivo : gli " Amphibia " con casse in acciaio e ghiere cromate, a volte in materiale plastico nero, ghiere " friction based " che si possono rimontare a pressione senza cuscinetti insomma, orologi che hanno alle spalle un progetto che mi ha obbligato a leggerne la storia infinite volte per approfondirne ogni minimo particolare, come il vetro/cristallo che fu oggetto di complessi studi matematici in quanto i progettisti volevano che si deformasse ELASTICAMENTE sotto la pressione di 20 o anche 30 atm in ordine di agire con perfetta tenuta.
In pratica " schiacciandosi " doveva sigillare il suo interno.
E' un vetro in plexi ottenuto dalla fresatura dal pieno con uno spessore di ben 3 mm !!!!
O le guarnizioni, che non sono semplici pezzi di gomma sagomata, ma anche qui ci si impegnò per modificare il " 1-4 betadine " di base attraverso vari procedimenti termici ( e qui non vado nello specifico perchè la memoria latita e il discorso è veramente tecnico ) in modo tale da ottenere caratteristiche di elasticità, e di permanenza di tale elasticità, nel tempo.
Guarnizioni, quelle originali che ormai non si trovano +.
Gli esempi, gli " aneddoti " e la storia che sta dietro a questa particolare produzione di orologi sono tanti.
Ho due quaderni pieni di annotazioni.
Adesso finisco .... ma con la grande soddisfazione di vedere pienamente condivisa da forumisti competenti e dal gusto raffinato, la mia stessa passione per un orologeria e gioielleria che nacque con Pietro il Grande all'inizio del 18esimo secolo.
Avevo letto degli Amphibia la caratteristica riguardo la tenuta stagna del vetro plexy e i dettagli riguardo la qualità della mescola per le guarnizioni, tutto molto interessante. Ho anche trovato un video in rete dove ci camminano sopra con un auto per sottolinearne la robustezza, anche se non so se farei una prova del genere. Ad ogni modo, sono orologi non così scontati da classificare e da valutare correttamente.. -
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Per completare quanto detto prima riguardo l'utilizzo delle casse cromate anche in ambito militare, dal sito di Mark Gordon uno Sturmanskie
www.ussrtime.info/details/1320.html
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Buongiorno a tutti, molto interessante la discussione circa i russi che pur non appassionandomi nello specifico ritengo siano ottimi orologi ad un rapporto qualità prezzo insuperabile.Proprio in questi giorni un orologiaio che conosco ha ”addobbato” le vetrine natalizie con una serie di coronografi russi che aveva in giacenza dagli anni 90 ed io non ho esitato a prenderne qualcuno.
Vediamo come si comportano!
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.Buongiorno a tutti, molto interessante la discussione circa i russi che pur non appassionandomi nello specifico ritengo siano ottimi orologi ad un rapporto qualità prezzo insuperabile.Proprio in questi giorni un orologiaio che conosco ha ”addobbato” le vetrine natalizie con una serie di coronografi russi che aveva in giacenza dagli anni 90 ed io non ho esitato a prenderne qualcuno.
Vediamo come si comportano!
(IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff10829297/...F220408858.jpeg)(IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff10829297/...6B60A4B623.jpeg)(IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff10829297/...D696CD857B.jpeg)(IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff10829297/...5AB3C13274.jpeg)(IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff10829297/...FFC9CB8B30.jpeg)(IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff10829297/...82BB63CA20.jpeg)(IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff10829297/...291CD0C1AC.jpeg)
Dove si trova questa bella vetrina?🤩. -
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Una piccola “bottega” della periferia Fiorentina . -
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Pur non appassionandoti qualcuno lo hai preso! Hai fatto bene. Bello lo Sturmanskie fine anni '80 e ancora di più quel bellissimo CP2 che lo affianca, complimenti per entrambi. Io ho appena preso uno Sturmanskie con ghiera fissa, quando mi sarà arrivato lo posterò nel topic dedicato a questi cronograf: https://orologi.forumfree.it/?t=77144510 . -
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Sto pensando di prendere un Buran stile type XX anche io, magari quello con ghiera girevole. . -
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Bel topic. Seguo . -
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Veramente bello. Complimenti per l'opener. . -
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Ecco l'ultimo avuto e dato ad un amico a Torino ( nel caso qulcn possa pensare ad un annuncio occulto ) da giorni.
Cassa in acciaio, tasti a campanella, tutto perfetto ed in condizioni eccezionali.
Funzionamento e marcia del 3133 impeccabile. Partenza stop ed azzeramento precisi.
Bel quadrante " silver gloss " con sfere e markers a " lume " verdone.
Raramente ho trovato un 3133 di almeno 30 anni in queste condizioni.
Cristallo cilindrico corretto con lieve smusso sullo spigolo, vetri montati dopo la metà degli anni '80 e cmq senz'altro
non prima dei '90.
E' un Poljot, ma ha tutte le caratteristiche di uno Sturmanskie ed è noto che alcuni di questi Poljot " aka civil models " hanno accompagnato gli astronauti sovietici, magari con quadranti neri.
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Molto bello. Anche io ne ho trovato uno in condizioni eccezionali e ho venduto il precedente con quadrante virato champagne, che comunque stava messo molto bene e tutto coevo. È stato un bel dilemma, ma poi ho deciso di tenerne solo uno e la scelta è andata sul più recente, in condizioni di quasi nuovo. Meno appassionante, ma in condizioni superlative. Adesso sono in cerca di un 31659 a un prezzo giusto.
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topic molto interessante
è possibile che uno sturmanskie abbia la cassa in acciaio ma i pulsanti cromati? e come faccio a capire se la cassa (che è perfetta) è cromata o acciao?
Grazie
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