Lorus Lumibrite ref. RJ655AX9 vs ref. RXF41AX7 – “Diverso, ma analogo”, un orologio militare giapponese da film… all’italiana.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Tempointerno
        +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Master Senator

    Group
    Bannato da O&P
    Posts
    6,187
    Location
    Brianza
    Joined
    7/6/2019

    Status
    Anonymous
    SCHEDA RJ655AX9
    Cassa: 37 mm. Acciaio satinato. Vetro minerale piatto Corona ore 3 a pressione con spallette di protezione. Spessore 8 mm.
    Quadrante: Verde chiaro lumibrite (vernice fosforescente) con indici minuti e cifre arabe ore (1-12 e 13-24) neri stile militare, 3 sfere nere. Datario doppio con giorno settimana (bilingue) e data al 3, domenica in rosso. Scritte LORUS SPORTS, LUMIBRITE, WATER 100m RESIST.
    Cinturino: 18 mm. Nylon verde militare, con fibbia in acciaio.
    Fondello: Acciaio lucido. Al centro logo con onde, scritta LORUS. Al bordo WATER RESISTANT 10 BAR, ST. STEEL, MOVEMENT JAPAN VJ33-X025
    Movimento: Quarzo Epson Hattori (Seiko) VJ33
    Note: Modello 2018. Acquistato nel febbraio 2019 su noto sito commerciale web (nelle due foto seguenti)

    Lorus_Lumibrite_RJ655AX9_001_PR

    Lorus_Lumibrite_RJ655AX9_002_PR


    SCHEDA RXF41AX7
    Cassa: 37 mm. Acciaio satinato. Vetro minerale piatto Corona ore 3 a pressione con spallette di protezione. Spessore 8 mm.
    Quadrante: Avorio lumibrite (vernice fosforescente) con indici minuti e cifre arabe ore (1-12 e 13-24) neri stile militare, 3 sfere nere. Datario doppio con giorno settimana (bilingue) e data al 3, domenica in rosso. Scritte LORUS SPORTS, LUMIBRITE, WATER 100m RESIST.
    Cinturino: 18 mm. Nylon grigio militare, con fibbia in acciaio.
    Fondello: Acciaio liscio. Al centro logo con onde, scritta LORUS. Al bordo WATER RESISTANT 10 BAR, ST. STEEL, MOVEMENT JAPAN VX33
    Movimento: Quarzo Epson Hattori (Seiko) VX33
    Note: Modello 2013 (nella foto che segue).

    Lorus_Lumibrite_RXF41AX7


    PRESENTAZIONE
    Oggi si mettono a confronto due referenze: la versione del 2018, da me recentemente acquistata, e quella osannata (non senza motivo) nel topic del Lorus Club, versione risalente al 2013.
    Ma prima la cover story del motto nel titolo. :)
    Per la regia di Steno (Stefano Vanzina), che coinvolse anche il fratello nella sceneggiatura, a beneficio del film “La patata bollente” nel 1979 Renato Pozzetto accettò di ribaltare una delle proprie battute–tormentone più famose (“Analogo, ma diverso”, già titolo provvisorio del lungometraggio “Due Cuori e una cappella”, 1975) in una frase più adatta all’argomento della commedia. La pellicola rappresentava uno sghignazzante esercizio sulla discriminazione degli omosessuali, peraltro già echeggiato nella colonna sonora (“Tango diverso”, dello Squallor Totò Savio). Alcune topiche del film sono entrate nella storia della Commedia all’Italiana: il Gandi (senza la “h”) sindacalista in fabbrica che letteralmente sputa vernice, la portinaia che è più informata della DIGOS, la rivendicazione della Fenech a vestito spalancato (“Sarà anche carino, ma queste non ce le ha!”), ecc. Una coraggiosa partecipazione di Massimo Ranieri priva di toni caricaturali nel ruolo del gay socialmente inguaiato (più che socialmente impegnato) impreziosisce l’opera, rendendola meno pecoreccia di tante altre dell’epoca.
    Il suddetto Gandi, al secolo Bernardo Mambelli, con la voce e la faccia serafica di Renato Pozzetto commenterebbe sicuramente così l’orologio Lorus Lumibrite RJ655AX9 posto a confronto con il “fratello” più anziano RXF41AX7: “Diverso, ma analogo!”. :D
    Per quello che hanno in comune le referenze in oggetto (quadrante full lume, cinturino NATO un po’ corto ma con rinforzo ai fori, movimento Seiko al quarzo, cassa in acciaio satinato, vetro minerale piatto) la fascia di costo (e di listino) fra i 35 e i 45 euro appare più che giustificata, al limite del conveniente. Su un noto sito commerciale che ancora le vende entrambe tra le recensioni degli acquirenti però non mancano le critiche tanto per una referenza quanto per l’altra:

    1 – Uno dei clienti, foto alla mano, documenta a carico della versione 2018 (RJ655AX9) un lume più debole di quella del 2013, con l’aggravante che la referenza più vecchia con gli anni dovrebbe aver perso un po’ di efficienza e invece brilla decisamente di più. Triste notizia per me e buona per i possessori della referenza precedente, anche se non mi sento poi così insoddisfatto del lume che equipaggia la mia versione 2018. In effetti molte foto mostrano una differente tonalità dei quadranti come se il lumibrite impiegato per la versione 2013 virasse verso l’avorio mentre il lumibrite spalmato sulla versione 2018 gli donasse quella sfumatura verde–menta che poi giustificherebbe anche il nuovo cinturino coordinato con la diversa dominante. Si tratterebbe dunque di un restyling o, come insinua il cliente indignato, di un gretto tentativo della Lorus di lucrare con il ricorso ad una vernice più economica? Anche cambiare il cinturino però avrà rappresentato un costo. Pertanto le ipotesi rimangono tutte aperte. :blink:

    Lorus_Lumibrite_RXF41AX7_vs_RJ655AX9
    (foto pubblicata in recensione sul noto sito commerciale web)

    2 – Dall’altro lato a carico della versione 2013 (RXF41AX7) si lamentano un paio di casi di movimento insolitamente impreciso, almeno in Italia (in UK però anche quattro o cinque casi…), mentre la versione 2018 (RJ655AX9) sotto questo aspetto non provoca alcun giudizio negativo. Notizia buona per me e meno entusiasmante per chi possiede la versione 2013. In effetti le due versioni montano calibri differenti. E’ vero che, in totale assenza di rubini per entrambi e con un manuale d’uso identico in tutt’e due i casi, il calibro più recente (VJ33) costa leggermente meno del calibro più attempato (VX33) e monta una batteria più piccola (SR621W vs SR920W).

    Che la versione 2018 in Lorus sia proprio frutto di una famelica revisione dei costi? Mi sembra di vederlo, il manager amministrativo nerovestito, pallido, con gli occhialini scuri alla Johnny Depp aggirarsi per i magazzini e i reparti della produzione mentre la lingua accarezza i pronunciati canini…
    Ma qui rischiamo di scivolare dalla commedia all’horror passando per il western (“Per qualche euro in più”) e pertanto preferisco tornare al discorso tecnico. :)

    Di seguito mostro le rispettive immagini e specifiche mutuate da un sito di componentistica orologiera:

    Hattori_Epson_VJ33_movement

    Caratteristiche del movimento VJ33 (Lumibrite RJ655AX9 del 2018)
    Outside Diameter: 10 1/2 Ligne or 22.6 mm
    Movement 2.94 mm thick
    The height from the bottom of the watch movement to the top of the sweep second pinion is 4.6 mm
    Has a date display at 3:00
    Dial is white
    Requires watch cell 364
    Requires watch hands: hour 1.20, minute .70, and sweep second .18 mm
    Has NO jewels
    Japanese assembled


    Hattori_Epson_VX33_movement

    Caratteristiche del movimento VX33 (Lumibrite RXF41AX7 del 2013)
    Outside Diameter: 10 1/2 Ligne or 23.3mm
    Movement 2.92mm thick
    Overall height from the bottom of the movement to the top of the hand pinion 4.5mm
    Has a day and date display at 3:00
    Dial is white
    Requires watch cell 371
    Requires watch hands: hour 1.10, minute .65, and sweep second .20 mm
    Has NO jewels
    Japanese assembled

    Se dovessimo dar retta alle recensioni pertanto le scelte tecniche di Lorus dovrebbero essere viste come una “coperta corta”: comunque la tiriamo resta fuori qualcosa. :cry:
    A tutt’oggi il movimento del mio Lumibrite RJ655AX9 (2018) non ha perso un colpo e seguita a svolgere egregiamente il proprio dovere. Mi auguro per Seiko/Lorus che le lamentele sul VX33 (versione 2013) rappresentino solo defaillance fortuite di pochi esemplari o tutt’al più di un lotto fallato.

    Lorus_Lumibrite_RJ655AX9_003_PR

    Lorus_Lumibrite_RJ655AX9_004_PR

    Ben altri tuttavia sono gl’interrogativi che tolgono il sonno a proposito di questo simpatico modello. Un fatto sostanziale accomuna le due referenze su vari siti di vendita: la definizione di “military watch”. In effetti i cinturini NATO, la cassa di dimensioni contenute che difficilmente s’impiglierebbe in ostacoli vari e i numeri arabi di facile lettura sul quadrante rappresentano caratteristiche in linea con parecchi modelli diffusi fra i corpi storici dei più disparati eserciti.

    Lorus_Lumibrite_RJ655AX9_005_PR

    Meno marziale potrebbe prospettarsi una robustezza tutta da valutare. Ad esempio, se ci passa sopra un carro armato – indipendentemente dal fatto che l’orologio sia indossato o meno dal proprietario – resisterà come un Victorinox Inox o un G-Shock oppure si sfrittellerà come un Chronotech di Hello Kitty? :EM35:
    Per lo meno i 100 mt. d’impermeabilità in caserma consentono le irrinunciabili docce con l’orologio al polso, come nelle avventurose scene d’azione rese famose da pellicole quali “La dottoressa del distretto militare”, “Sturmtruppen”, “La soldatessa alle grandi manovre”, “L’infermiera nella corsia dei militari”, ecc. :D
    Ma soprattutto, parlando seriamente, c’è un particolare che mi lascia perplesso a proposito dell’ispirazione militare del modello in entrambe le versioni: molti soldati che lo indossassero in missione notturna rischierebbero di diventare un bersaglio a meno di non schermarlo di proposito, perché il Lumibrite non si può spegnere come i retroilluminati della Casio o della Timex. Abbiamo pertanto l’assurdità di un tentativo di ridurre le parti riflettenti ricorrendo ad una cassa satinata (con la “svista” di un cinturino con fibbia lucida… vabbé) per ottenere invisibilità diurna, a fronte però di un “faro” fluorescente individuabile da notevoli distanze in piena notte. Pertanto mi chiedo a quali corpi e a quali incarichi bellici si propongano queste referenze e in quali situazioni un milite possa sfoggiarle senza incorrere nel pericolo di allertare il proverbiale nemico (reale o simulato che sia in esercitazione). <_<

    Lorus_Lumibrite_RJ655AX9_006_PR

    In mensa, al circolo ufficiali e negli uffici del comando o nelle camerate probabilmente non produrrebbe danni, mentre nel caso di un posto di guardia già il problema comincerebbe a profilarsi. All’interno di un sommergibile o di una sala macchine il marinaio potrebbe ostentarlo senza conseguenze anzi, dati gli ambienti non proprio soleggiati, sotto coperta “sarebbe proprio la morte sua”, ma sotto costa una volta salito su qualche ponte rischierebbe di far scoprire sé stesso e la propria unità in missione. Medesimo discorso per i piloti qualora toccasse loro l’atterraggio in zone non esattamente amiche. Semmai i carristi nell’Ariete potrebbero apprezzare il Lumibrite, dal momento che le moderne tecnologie evitano agli uomini di stazionare fuori dalla torretta.

    Lorus_Lumibrite_RJ655AX9_007_PR

    Pertanto in merito all’utilità militare della referenza chiedo lumi agli esperti (il gioco di parole è assolutamente voluto). :D
     
    Top
    .
23 replies since 31/1/2020, 00:03   4390 views
  Share  
.