Steinhart Ocean One GMT 39 e qualche riflessione sul mondo degli homage

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Forum User

    Group
    Member
    Posts
    331
    Location
    Siracusa
    Joined
    25/1/2012

    Status
    Anonymous
    Buongiorno a tutti, complici anche queste lunghissime giornate di reclusione forzata ho trascorso gran parte del mio tempo sul forum leggendo ed approfondendo praticamente ogni mio interesse sul mondo dell'orologeria ed oggi, per la prima volta, ho deciso di condividere con voi la mia personalissima visione sul mondo degli homage partendo proprio da questo Steinhart.

    Una breve premessa:
    mi sono appassionato al mondo dell'orologeria praticamente da bambino nei lontani anni '80, un periodo ormai lontanissimo in cui non esistevano i potenti mezzi di cui oggi disponiamo e l'unica possibilità di approfondimento si trovava in edicola (la mitica rivista Orologi ed il suo annuario dall'improponibile prezzo di copertina), e da subito sono rimasto stregato dal mondo degli automatici in un mondo di quarzi.
    Ovviamente il fascino dei Patek, dei Vacheron, dei Corum (oggi quasi scomparsi), degli Audemars dell'epoca era per me qualcosa di inarrivabile percui, quando arrivarono i miei 18 anni chiesi in regalo un Rolex all'epoca accessibile.
    Complice anche un listino più "umano", la scelta cadde su un Oyster Perpetual Date con bracciale jubilee, che all'epoca costava qualcosa meno di un Submariner (se non ricordo male la differenza era di qualche centinaio di mila di gloriose lire (!) ), per la sua versatilità e vestibilità visto che il sub veniva considerato un orologio più professionale (oggi lo chiameremo tool watch).
    Ebbene quel Rolex mi ha accompagnato in ogni condizione di vita (viaggi, mare, montagna), sempre al polso per oltre 15 anni; poi qualcosa è cambiato ed indossare un Rolex è cominciato a sembrare un voler ostentare qualcosa (con rischi connessi) percui l'ho risposto nella sua scatola e messo da parte (ma, tranquilli, è ancora con me).
    Ma la passione per i segnatempo c'era sempre, percui, in un mondo in cui l'unico modo per acquistare erano le gioiellerie con i loro prezzi di cartellino, ho dovuto ripiegare su pezzi di altro tipo ma con eguale robustezza... qualche Sector anni 90 (un altro mondo rispetto agli attuali), un paio di EcoDrive di Citizen, qualche diver vintage automatico Seiko/Citizen.
    Poi è arrivato il lavoro, la famiglia, gli impegni, le altre passioni e gli orologi sono passati in secondo piano.
    Per un breve periodo sono quindi passato al lato oscuro degli smartwatch finchè un giorno ho rivisto la luce.
    In attesa del primo figlio, inizio ad accompagnare la mia compagna dal suo ginecologo che, ad ogni visita, esibisce un catalogo di coronati pressocchè completo!!!
    Mi si riaccende qualcosa in testa, riprendo il mio Oyster Date e cerco su internet "forum orologi" per aggiornarmi... è stata la fine di ogni altra passione e sono ritornato ad essere il ragazzino di 30 anni fa con in mano armi di distruzione di massa (principalmente internet, youtube e carta di credito)!!!
    Fine della premessa.

    Venendo al tema, in prossimità del compimento dei miei 50 anni ho deciso di farmi un bel regalo.
    Lo studio è immediatamente partito dai coronati e mi si è svelato un mondo che francamente mi ha lasciato un pò di amaro in bocca per la strana evoluzione del mercato... tra prezzi fuori misura, liste di attesa inarrivabili, mercati paralleli anabolizzati, cosiddetti trend setter che esibiscono corone e poi magari sconoscono la differenza tra automatico e manuale, un invasione di cloni che neanche su Star Wars e mi sono chiesto: ma lo voglio davvero un orologio così?
    E allora mi sono detto proviamo qualcosa di simile per vedere l'effetto che fa (anche perchè di procurarsi rapidamente ed a prezzi decenti un Submariner o GMT genuino non se parla proprio).
    Ed allora è cominciato lo studio sul mondo degli homage.
    Anche qui non sempre è facile districarsi... ci sono ottimi prodotti con eccellenti lavorazioni sulle casse e sui movimenti (ETA e Sellita la fanno da padrone nelle varianti elaborè o meno) ma con prezzi altini per un homage (ovviamente parlo di brand che producono poco altro oltre i suddetti homage) e prodotti di fascia molto bassa il cui prezzo definisce perfettamente la parola "muletto"... e poi c'è Steinhart.
    Decido quindi di prendere in considerazione il GMT, la configurazione da 39mm più simile al coronato e, dopo aver letto e visto tutto il possibile, scatta l'impulso e l'acquisto.
    Mi arriva prima di Natale direttamente dalla Germania questo splendore

    photo_2020-02-25_20-36-08
    photo_2020-02-25_20-36-24
    photo_2020-02-25_20-36-33

    Bello, indubbiamente bello, solido, ben rifinito sotto ogni punto di vista, una resa sicuramente interessante all'occhio ma c'è qualcosa che non mi torna.
    Ora voi penserete: "non ti torna che non è un Rolex GMT!" ed invece no!
    Non mi torna che questo tipo di orologio non è quello che credevo di desiderare, sarà che è forse troppo inflazionato (rectius: sputtanato!) ma è davvero una delusione che mi porta a riporlo nella sua scatola e lasciarlo lì.
    Adesso non penso più di attendere anni o spendere uno sproposito per un orologio che è diventato tanto esclusivo per quanto è desiderato da essere quasi anonimo per un appassionato di orologeria ed altrettanto pari ad un bersaglio lampeggiante per un malintenzionato.
    Ho rivolto le mie attenzioni ad altro (il Planet Ocean o il Diver 300 di Omega o anche un Explorer 1016 per rimanere in casa Rolex e per fare un veloce esempio) e tutto questo grazie ad un homage che, dal mio umile punto di vista, mi ha salvato da una cocente delusione molto amplificata da tempi di attesa biblici o costi eccessivi.
    E, visto che ho capito che questo tipo di orologio non mi piace, anche lo Steinhart, però, verrà venduto!

    In conclusione
    La mia personale opinione sugli homage è che sono orologi che danno all'utilizzatore un feeling molto simile all'orologio omaggiato consentendo di capire se si tratta davvero di amore o soltanto di infatuazione per poi, magari, fare un passo avanti verso il vero oggetto del desiderio.
    Attenzione, però, il mio è volutamente un giudizio riduttivo che non vuole fare riferimento alla storia del marchio o alla raffinatezza del movimento ma si limita all'impatto che ha (o dovrebbe avere) un oggetto che dovremmo indossare per il nostro piacere e non per quello degli altri (per la valutazione della storia del marchio o della raffinatezza del movimento credo che in un forum di orologeria si possa dire che bisogna guardare ad altre maison - e non fucilatemi per questo!).
    Da questo punto di vista è indubbio il valore di un homage, secondo il mio parere, mentre diventa riduttivo dire che si tratta di orologi da "vorrei ma non posso".
    La prova è che molti conservano gli homage pur avendo gli "originali" per i casi in cui l'originale non può essere usato per ragioni di sicurezza (non personale ma dell'orologio stesso)... si tratta di chi ha piacere ad avere al polso lo stesso orologio senza patemi d'animo.
    Quindi ben vengano gli homage di qualità al giusto prezzo e, per quanto mi riguarda, grazie Steinhart!

    Questo è tutto... scusate se mi sono dilungato ma scrivo poco sul forum e volevo "recuperare" un pò :D :D :D
    Ora lapidatemi pure!!!
     
    Top
    .
  2.     +2   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Eminence of the Forum

    Group
    Member
    Posts
    13,785
    Location
    ROMA
    Joined
    21/4/2010

    Status
    Offline
    Riflessione molto interessante.
    Per uno come me - che mangia pane e hommage (preferisco il termine originario francese) dalla mattina alla sera - è una chiave di lettura - per quanto personalissima e non completamente condivisa dal sottoscritto - che fornisce spunti stimolanti.
    L'unica, piccola osservazione che mi sento di sollevare è che si fa riferimento ad una nozione di hommage un po' troppo "allargata", secondo me.
    Personalmente, preferisco restringere la categoria a quegli orologi che si ispirano - anche in modo notevole - a modelli del passato non più in produzione (e, spesso, con prezzo inaccettabili), proponendo modifiche /migliorie / aggiornamenti tecnici ed estetici rispetto agli ispiratori.
    Se si fa riferimento a questa definizione, il "passo" verso l'oggetto dei desideri non serve, perché si può scoprire che è lo stesso hommage ad essere l'oggetto dei desideri.
    Ovviamente, questa è la mia esperienza.
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Senior User

    Group
    Utente
    Posts
    2,414
    Location
    Mi
    Joined
    22/4/2017

    Status
    Anonymous
    Se posso dire la mia.
    In questi anni di passione orologiera, ho passato momenti mitici, direi irripetibili non solo per i soldi che una volta giravano e permettevano acquisti che oggi non potrei fare, ma per tutto un vissuto di interessi comuni con altri appassionati conosciuti qui sul Forum e poi persi di vista negli anni che passano.
    Così è la vita.
    Per me è bello ricordare un determinato orologio perchè mi riporta ad una momento vissuto, di vita vissuta, così come quando si ascolta una canzone passata.
    Ogni orologio ha un suo valore, una sua valenza, indipendentemente da suo valore prosaico.
    Fu così per il primo Hamilton, l'Ebel del mio matrimonio, il Submariner della nascita di mia figlia, i Panerai del risveglio patriottico, gli Iwc Aquatimer della passione per il mare, gli Hublot MDM per la loro classe unica da orologio dei Re, e tanti altri.....
    Ritrovandomi con pochi denari, la vita che cambiava in peggio, la passione per i microbrand e gli hommage presero piede.
    Oggi dopo tanto vissuto, in orologi ed esperienze vitali, non mi tocca più nessuna polemica sugli omaggi, sui prezzi, sui Rolex e quant'altro ancora riguardi ormai un passato che vedo che per altri è un oggi, una attualità.
    E mi sono alla fine messo il cuore in pace, così come si può solo fare con un buon sigaro acceso, un bicchiere di Cognac e una poltrona, ad assaporare i ricordi di quello che fu, le persone perse di vista, chi purtroppo non c'è più e ci ha lasciati, assaporando l'ultimo orologio arrivato a casa, ultimo ma non per questo l'atto finale di un percorso che riguarda il tempo, la vita, le lancette.
    Freccione
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Forum User

    Group
    Member
    Posts
    331
    Location
    Siracusa
    Joined
    25/1/2012

    Status
    Anonymous
    Carissimi amici, i vostri interventi, spostando l'attenzione sul mondo degli orologi vintage, mi portano ad ulteriori spunti di riflessione sugli hommage.
    Il mondo dell'orologeria mi sembra che si sia un pò fossilizzato in termini di idee, quanto meno rispetto a ciò che accadeva prima dell'avvento del quarzo... o meglio le idee innovative di oggi sembrano essere qualcosa di fantascientifico anche in termini di prezzi (un esempio per tutti è Richard Mille e le sue innovazioni) percui i veri feticci, gli orologi che hanno segnato il mondo dell'orologeria, oggi appartengono al mondo dei vintage.
    Ora, come da voi brillantemente spiegato e da Steinhart altrettanto brillantemente realizzato (per rimanere su questo brand), anche in questo il mondo dell'orologeria hommage interviene a supporto di noi comuni mortali però mi sorge un dubbio... quanti di questi feticci a loro volta sono stati hommage di qualcos'altro?
    Si dice che il submariner sia stato realizzato dopo il Fifty Fathoms di Blancpain (con cassa Squale), l'explorer dopo lo Smiths Everest (al polso di Edmund Hillary), sul GMT si potrebbe parlare di Glycine e così tanti altri... ma, all'epoca, non esisteva neppure il concetto di hommage.
    Ed allora mi chiedo come mai oggi si discute con tanta acredine sul mondo degli hommage?
    Non è forse vero che ci si sofferma un pò troppo solo sugli hommage ai coronati? e perchè?
    Il 1655 (freccione) quando fu messo in vendita costava forse poco più di un attuale hommage ma cosa offriva realmente in più dei suoi concorrenti dell'epoca? lo stesso dicasi del submariner per anni venduto anche a prezzi bassissimi come il famoso Daytona fino agli anni 90 eppure oggi sono più considerati degli Universal Geneve, degli Omega, degli Zenith, dei Breitling e, entro certi limiti ovviamente, persino dei Patek.
    Io credo che nel mondo del vintage ci sia davvero tanto da omaggiare che, attualmente, non trova mercato e questo ancora una volta mi porta a pensare agli hommage come punto di partenza per riscoprire forme ed idee del passato a cui puntare per realizzare un desiderio... magari qualcosa che prima non ci si poteva permettere ed oggi forse si!
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Senior User

    Group
    Utente
    Posts
    2,414
    Location
    Mi
    Joined
    22/4/2017

    Status
    Anonymous
    Il segreto di Rolex? Il marketing.
    I primi Submariner imbarcavano acqua quando Blancpain già scendeva a 100 metri veri.
    Il Daytona non è certo stato scelto dalla NASA ma hanno scelto un Omega.
    Sull'Everest ancora oggi la Rolex vive di rendita, quando tutti sanno che il vero Explorer fu l'inglese Smiths.
    Etc.
    Alla fine c'è poco da aggiungere all'orologeria moderna se non nel migliorare i materiali dei meccanismi perchè in fatto di design, l'epoca d'oro è ormai passata alla storia ed è giusto ritornarci.
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Forum User

    Group
    Member
    Posts
    331
    Location
    Siracusa
    Joined
    25/1/2012

    Status
    Anonymous
    Sono d'accordo su tutta la linea!
    L'orologeria hommage come punto di partenza per uno studio che aiuti a riscoprire l'orologeria omaggiata... altro punto a favore degli hommage ;)
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Supreme Eminence

    Group
    Member
    Posts
    16,963
    Location
    Verona
    Joined
    13/6/2017

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Joy58 @ 23/4/2020, 15:41) 
    Se posso dire la mia.
    In questi anni di passione orologiera, ho passato momenti mitici, direi irripetibili non solo per i soldi che una volta giravano e permettevano acquisti che oggi non potrei fare, ma per tutto un vissuto di interessi comuni con altri appassionati conosciuti qui sul Forum e poi persi di vista negli anni che passano.
    Così è la vita.
    Per me è bello ricordare un determinato orologio perchè mi riporta ad una momento vissuto, di vita vissuta, così come quando si ascolta una canzone passata.
    Ogni orologio ha un suo valore, una sua valenza, indipendentemente da suo valore prosaico.
    Fu così per il primo Hamilton, l'Ebel del mio matrimonio, il Submariner della nascita di mia figlia, i Panerai del risveglio patriottico, gli Iwc Aquatimer della passione per il mare, gli Hublot MDM per la loro classe unica da orologio dei Re, e tanti altri.....
    Ritrovandomi con pochi denari, la vita che cambiava in peggio, la passione per i microbrand e gli hommage presero piede.
    Oggi dopo tanto vissuto, in orologi ed esperienze vitali, non mi tocca più nessuna polemica sugli omaggi, sui prezzi, sui Rolex e quant'altro ancora riguardi ormai un passato che vedo che per altri è un oggi, una attualità.
    E mi sono alla fine messo il cuore in pace, così come si può solo fare con un buon sigaro acceso, un bicchiere di Cognac e una poltrona, ad assaporare i ricordi di quello che fu, le persone perse di vista, chi purtroppo non c'è più e ci ha lasciati, assaporando l'ultimo orologio arrivato a casa, ultimo ma non per questo l'atto finale di un percorso che riguarda il tempo, la vita, le lancette.
    Freccione

    Buongiorno, quello in foto è forse l'hommage che mi attira di più in assoluto. Infatti io negli hommage ci vedo la possibilità di poter avere un oggetto che, per limiti di budget o di reperibilità non ci rimarrebbe che guardare solo in foto. Se è in tuo possesso e hai tempo, ti andrebbe di farne una piccola recensione? Sarebbe molto apprezzata, a me di questa versione hanno frenato la dimensione maggiorata e il bracciale rastremato.
     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Senior User

    Group
    Utente
    Posts
    2,414
    Location
    Mi
    Joined
    22/4/2017

    Status
    Anonymous
    Una recensione no, è un orologio già visto e rivisto.
    Ti posso dire le mie impressioni.
    Orologio veramente degno di nota, qualità molto alta rispetto al prezzo.
    Avevo gia preso, anni fa, altri due modelli di Steinhart, sempre omaggi Rolex. Trovo che a differenza di quei due, abbiano migliorato, e non di poco, il bracciale.
    L'asticella qualitativa si è alzata, il bracciale non sferraglia più come quelli vecchi, il fatto che rastremi da 22 a 18 ne fa un pregio e diventa più comodo al polso, oltre ad essere più proporzionato tutto l'insieme.
    La scatoletta , punto debole , è stata completamente cambiata e questa è di tutt'altra qualità.
    La corona di carica è stata ridisegnata ed è adesso meno sporgente e più piccola, direi una scelta azzeccata.
    Questa alla fine dovrebbe essere la versione prima in esclusiva per Gnomon Watch.
    Forse l'unico dubbio rimasto è nel colore degli indici ingialliti che forse a qualcuno non piace.
    A me si.
    Un orologio da avere assolutamente in collezione.
     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Supreme Eminence

    Group
    Member
    Posts
    16,963
    Location
    Verona
    Joined
    13/6/2017

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Joy58 @ 24/4/2020, 11:00) 
    Una recensione no, è un orologio già visto e rivisto.
    Ti posso dire le mie impressioni.
    Orologio veramente degno di nota, qualità molto alta rispetto al prezzo.
    Avevo gia preso, anni fa, altri due modelli di Steinhart, sempre omaggi Rolex. Trovo che a differenza di quei due, abbiano migliorato, e non di poco, il bracciale.
    L'asticella qualitativa si è alzata, il bracciale non sferraglia più come quelli vecchi, il fatto che rastremi da 22 a 18 ne fa un pregio e diventa più comodo al polso, oltre ad essere più proporzionato tutto l'insieme.
    La scatoletta , punto debole , è stata completamente cambiata e questa è di tutt'altra qualità.
    La corona di carica è stata ridisegnata ed è adesso meno sporgente e più piccola, direi una scelta azzeccata.
    Questa alla fine dovrebbe essere la versione prima in esclusiva per Gnomon Watch.
    Forse l'unico dubbio rimasto è nel colore degli indici ingialliti che forse a qualcuno non piace.
    A me si.
    Un orologio da avere assolutamente in collezione.

    Grazie, con recensione non intendevo niente di più di questo.
     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior User

    Group
    Member
    Posts
    1,088
    Location
    Lombardia
    Joined
    16/1/2015

    Status
    Offline
    In invece penso, che se qualcuno fa un orologio uguale a quello di qualcun altro, non è un hommage, ma una copia (più o meno simile) con un nome diverso….
     
    Top
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Senior User

    Group
    Member
    Posts
    2,554
    Location
    Catanzaro
    Joined
    15/1/2019

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Kerik @ 26/4/2020, 21:14) 
    In invece penso, che se qualcuno fa un orologio uguale a quello di qualcun altro, non è un hommage, ma una copia (più o meno simile) con un nome diverso….

    E c’è poco da ricamarci poesie sopra.
    Sono copie con un nome diverso, punto
     
    Top
    .
  12.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Forum User

    Group
    Member
    Posts
    331
    Location
    Siracusa
    Joined
    25/1/2012

    Status
    Anonymous
    ...che nessuna Maison provvede a bloccare reclamando l’esclusiva sul disegno industriale per signorilità!
    Opinioni...
     
    Top
    .
  13.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Eminence of the Forum

    Group
    Member
    Posts
    13,785
    Location
    ROMA
    Joined
    21/4/2010

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Il Guardiano del Faro @ 26/4/2020, 21:21) 
    E c’è poco da ricamarci poesie sopra.
    Sono copie con un nome diverso, punto

    Punto = non è previsto diritto di replica.
     
    Top
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Senior User

    Group
    Member
    Posts
    2,554
    Location
    Catanzaro
    Joined
    15/1/2019

    Status
    Offline
    CITAZIONE (simone.tablo @ 26/4/2020, 21:27) 
    Punto = non è previsto diritto di replica.

    “ Il punto fermo, detto anche semplicemente punto, è un segno di interpunzione. Corrisponde alla più lunga pausa esistente, pari solo a quella del punto interrogativo e del punto esclamativo.

    In italiano, nella maggior parte dei casi, il punto serve a separare due sezioni di discorso contenenti idee fondamentalmente diverse, ovvero i periodi. Il punto utilizzato per chiudere un periodo è seguito da uno spazio, e la prima parola del periodo successivo inizia con la lettera maiuscola.“
     
    Top
    .
  15.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Master Senator

    Group
    Member
    Posts
    6,466
    Location
    Sestu (CA) - Palermo
    Joined
    19/11/2013

    Status
    Online
    CITAZIONE (Il Guardiano del Faro @ 26/4/2020, 21:52) 
    “ Il punto fermo, detto anche semplicemente punto, è un segno di interpunzione. Corrisponde alla più lunga pausa esistente, pari solo a quella del punto interrogativo e del punto esclamativo.

    In italiano, nella maggior parte dei casi, il punto serve a separare due sezioni di discorso contenenti idee fondamentalmente diverse, ovvero i periodi. Il punto utilizzato per chiudere un periodo è seguito da uno spazio, e la prima parola del periodo successivo inizia con la lettera maiuscola.“

    Senza polemica, ma scrivere la parola "punto" e non il segno di interpunzione "." è sinonimo, nel gergo attuale,di voler affermare in modo netto la propria idea interrompendo di fatto il discorso.

    Edited by ALE 66 - 27/4/2020, 09:21
     
    Top
    .
227 replies since 23/4/2020, 13:14   22567 views
  Share  
.