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.Se un orologio è un omaggio o una copia può valere poco più del costo di produzione mentre se ha un design storico unico e riconoscibile solo con quello esce dalla fascia PMW.
Comunque queste sono considerazioni che valgono in tutti i settori non è che qua gli orologi sono un mondo a parte.
Più storico e unico del citizen acqualand...ampiamente in fascia PMW!. -
.CITAZIONESecondo me un RMW da 10k e più
€ dovrebbe essere, per definirsi tale, un meccanismo che richiede una revisione ogni trent'anni, al minimo, facendone un uso non scon siderato...
A mio avviso impossibile, tanto per fare un esempio non credo esistano allo stato attuale della tecnologia lubrificanti in grado di lavorare correttamente per tanto tempo, indipendentemente dalle caratteristiche del calibro.. -
.
Sono concorde con la semplice ma completa risposta di sealab
Tralasciando i quindi i discorsi su Brand e Storia e limitandomi solo ai materiali che citi: ci sono molte lege di acciaio ed altrettanti trattamenti superficiali per aumentarne la durezza e resistenza alle corrosioni, trattamenti termici, vari tipi di zaffiri (ed anche minerali "ricoperti"), trattamenti a/r esterni ed interni, lubrificanti con resistenze da -xx° a +xx°, trattamenti anti umidità interni, ed in ultima le fini regolazioni di marcia sui movimenti che spesso i microbrands non effettuano.
La ricerca per questi materiali è estremamente costosa: piccolissimi benefici hanno un costo per l'utente finale elevatissimo.
Vero è che i PMW vanno benissimo per l'utente medio, a fronte di materie prime facilmente reperibili ed economicamente vantaggiose da produrre sono spesso un ottimo compromesso di q/p.
saluti. -
.CITAZIONEmentre se ha un design storico unico e riconoscibile solo con quello esce dalla fascia PMW.CITAZIONEMah, veramente ce ne sono un bel po' di orologi iconici in piena fascia prezzo PMW
Per dire che il design e il lavoro che una casa fa per dare l'impronta estetica al suo prodotto è tra i fattori che giustificano l'aumento del prezzo, il solo materiale no.
Se si tratta di una copia puoi usare anche l'oro ma il valore non si discosterà molto dal suo peso, mi viene in mente poco tempo fa in questo forum un bellissimo Seiko vintage in oro degli anni 70 circa omaggio del Cartier e si discuteva che il valore non si discostava dal peso nonostante i complimenti per la bellezza dell'oggetto in se ............... che poi con Seiko non si sa mai, ti metti a fare ricerche e può venir fuori che aveva fatto qualche orologio con quella forma un anno prima di Cartier. -
Occultis.
User deleted
Secondo me un RMW da 10k e più
€ dovrebbe essere, per definirsi tale, un meccanismo che richiede una revisione ogni trent'anni, al minimo, facendone un uso non scon siderato...
se ti sente un orologiaio professionista........ma che dici?
qualsiasi orologio meccanico necessita di manutenzione per avere oli in buono stato e non decomposti che farebbero
girare a secco il movimento con conseguenti danni dovuti all'attrito.
Trova il modo di seguire un orologiaio durante una manutezione e cambierai idea vedendo come si riduce un cannotto,
la molla di carica nel bariletto pieno di addensmenti, le guarnizioni schiacciate e secche, sporcizia e ossidazione.
E questo non dipende dal pregio o meno ma da come e dove lo si usa e se e' ermetico o con fondello e corona a pressione.
E' vero che lasciandoli andare vanno anche 10 o 20 anni ma poi? Quando lo apri son dolori e proprio per questo che Rolex
e tutte le maison che hanno parti di ricambio costose consigliano di manutenerlo ogno 5/7 anni massimo.
Diverso e' comprare un Citizen NY e farlo girare finche' non si ferma perche' dopo lo butti e ne compri un'altro in quanto la spesa
per la manutenzione sarebbe sproporzionata rispetto al valore dell'orologio.. -
.se ti sente un orologiaio professionista........ma che dici?
qualsiasi orologio meccanico necessita di manutenzione per avere oli in buono stato e non decomposti che farebbero
girare a secco il movimento con conseguenti danni dovuti all'attrito.
Trova il modo di seguire un orologiaio durante una manutezione e cambierai idea vedendo come si riduce un cannotto,
la molla di carica nel bariletto pieno di addensmenti, le guarnizioni schiacciate e secche, sporcizia e ossidazione.
E questo non dipende dal pregio o meno ma da come e dove lo si usa e se e' ermetico o con fondello e corona a pressione.
E' vero che lasciandoli andare vanno anche 10 o 20 anni ma poi? Quando lo apri son dolori e proprio per questo che Rolex
e tutte le maison che hanno parti di ricambio costose consigliano di manutenerlo ogno 5/7 anni massimo.
Diverso e' comprare un Citizen NY e farlo girare finche' non si ferma perche' dopo lo butti e ne compri un'altro in quanto la spesa
per la manutenzione sarebbe sproporzionata rispetto al valore dell'orologio.
Condivido perfettamente...il problema non sono gli intervalli di manutenzione, in questo caso il parallelo col mondo dell'auto e' attinente (Panda vs. Ferrari). -
.Secondo me un RMW da 10k e più
€ dovrebbe essere, per definirsi tale, un meccanismo che richiede una revisione ogni trent'anni, al minimo, facendone un uso non scon siderato...
Il ragionamento è sbagliato: da una auto sportiva pretendi il tagliando a 50mila km facendone un uso "non sconsiderato" ?
La tecnologia e le elevate performance comunque richiedono una puntuale e dedicata manutenzione, non credi ?
come ti hanno indicato i Cari forumisti ora si arriva in taluni casi a 10 anni, grazie alla qualità degli olii lubrificanti, a componenti sintetici e anche al controllo dell'umidità interna: il tutto comunque non annulla la manutenzione ma aumenta l'affidabilità, la costanza cronometrica e gli intervalli della manutenzione per l'inevitabile aging degli olii (moisturing).
Il listino elevato è giustificato dai raffinati materiali e dalle performance incredibili di alcuni calibri, oltre che dalla ricerca tecnologica per arrivare a tali risultati.
A stupirmi, semmai, è avere una manutenzione "ordinaria" su certi calibri Zenith o GS...
Saluti. -
.Il listino elevato è giustificato dai raffinati materiali e dalle performance incredibili di alcuni calibri, oltre che dalla ricerca tecnologica per arrivare a tali risultati.
No, li spesso non c'e' giustificazione (non dico sempre ma in certi casi), la famosa legge del rendimento decrescente. Ripeto, i fabbricanti di auto di lusso sono enti di beneficenza in confronto ad alcune maison d'orologeria..... -
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[QUOTE=Ariol,22/11/2020, 18:38 ?t=78075790#entry645358600]
Il ricarico stratosferico è senza dubbio sotto gli occhi di tutti.
👍
È anche vero che al prezzo finale concorrono più fattori quali il marchio, la manodopera, ecc.
Io apprezzo molto il pmw con buon rapporto qualità prezzo.. -
andrea-bonsai.
User deleted
Sono concorde con la semplice ma completa risposta di sealab
Tralasciando i quindi i discorsi su Brand e Storia e limitandomi solo ai materiali che citi: ci sono molte lege di acciaio ed altrettanti trattamenti superficiali per aumentarne la durezza e resistenza alle corrosioni, trattamenti termici, vari tipi di zaffiri (ed anche minerali "ricoperti"), trattamenti a/r esterni ed interni, lubrificanti con resistenze da -xx° a +xx°, trattamenti anti umidità interni, ed in ultima le fini regolazioni di marcia sui movimenti che spesso i microbrands non effettuano.
La ricerca per questi materiali è estremamente costosa: piccolissimi benefici hanno un costo per l'utente finale elevatissimo.
Vero è che i PMW vanno benissimo per l'utente medio, a fronte di materie prime facilmente reperibili ed economicamente vantaggiose da produrre sono spesso un ottimo compromesso di q/p.
saluti
Perdonami, ma non è proprio cosi.
Tutti i tipi di lavorazioni/trattamenti che tu hai elencato ad esempio hanno un costo irrisorio sull'utente finale. tecniche di lavorazione sull'acciaio per aumentare la durezza superficiale costa pochissimo come lavorazione industriale. Ugualmente per le altre cose. La regolazione di un movimento industriale poi non incide veramente. Le fanno le macchine. O pensiamo ancora che il submariner o il royal oak o similari ci sia un vecchietto che lo fa in una baita svizzera uno ad uno?
Il prezzo di un orologio di lusso ( che non sia artigianato o estremamente innovaatore) viene da fattori che con il tecnicismo non hanno niente a che fare. o comunque molto poco. -
.Perdonami, ma non è proprio cosi.
Tutti i tipi di lavorazioni/trattamenti che tu hai elencato ad esempio hanno un costo irrisorio sull'utente finale. tecniche di lavorazione sull'acciaio per aumentare la durezza superficiale costa pochissimo come lavorazione industriale. Ugualmente per le altre cose. La regolazione di un movimento industriale poi non incide veramente. Le fanno le macchine. O pensiamo ancora che il submariner o il royal oak o similari ci sia un vecchietto che lo fa in una baita svizzera uno ad uno?
Il prezzo di un orologio di lusso ( che non sia artigianato o estremamente innovaatore) viene da fattori che con il tecnicismo non hanno niente a che fare. o comunque molto poco
Concordo. -
.Perdonami, ma non è proprio cosi.
Tutti i tipi di lavorazioni/trattamenti che tu hai elencato ad esempio hanno un costo irrisorio sull'utente finale. tecniche di lavorazione sull'acciaio per aumentare la durezza superficiale costa pochissimo come lavorazione industriale. Ugualmente per le altre cose. La regolazione di un movimento industriale poi non incide veramente. Le fanno le macchine. O pensiamo ancora che il submariner o il royal oak o similari ci sia un vecchietto che lo fa in una baita svizzera uno ad uno?
Il prezzo di un orologio di lusso ( che non sia artigianato o estremamente innovaatore) viene da fattori che con il tecnicismo non hanno niente a che fare. o comunque molto poco
Avete certamente ragione, ma nel mio discorso prendevo come semplice (ed ipotetico) esempio un pmw e un rmw... so bene che in certi listini elevatissimi concorrono altri fattori (brand, storia, prestigio elitario), ma la mia era solamente una veloce e semplice disamina sui materiali a comparazione di come sussista differenza e maggior costo a seconda del materiale (e della ricerca) utilizzato.
Utilizzare una cassa in lega di acciaio (importata dalla Cina) è diverso dall'utilizzare acciaio Thyssen tegimentato al tungsteno o Titanio, così come dentro un pmw non troverò olii e guarnizioni in grado di resistere a -45°+80°, capsule AR etc.
La mia era solo una veloce disanima tecnica delle differenze tecniche macroscopiche che concorrono all'aumento di prezzo in modo proporzionale e ragionevole: lascio ad altri commentare listini e strategie di vendita di alcuni brand (in taluni casi fuori da ogni logica razionale), non era certo mia intenzione.
Seguo con interesse,
Ciao!. -
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Credo che, a fronte di aumenti indiscriminati dei listini, la salvezza potrebbe arrivare dalla contraffazione.
Prima che mi linciate, premetto che odio e disprezzo ogni merce contraffatta come, immagino, chiunque altro frequenti questo forum.
L'utente medio però non è così e, anzi, arriva a comprare anche copie maldestre pur di vedere l'agognato marchio al proprio polso.
Il punto è che l'industria della contraffazione sta facendo passi da gigante e spesso risulta davvero ostico accorgersi della differenza rispetto ad un originale.
E sapete quando conviene contraffare un oggetto? Proprio quando la forbice tra valore effettivo e valore dichiarato (materiali, macchinari e manodopera richiesti, costi accessori) risulta molto larga.
E' vero che le maison hanno altri costi come sviluppo tecnologico, pubblicità, testimonial, distribuzione, etc ma spessissimo -leggi sempre- il prezzo finale è del tutto sproporzionato rispetto ai costi sostenuti.
Tempo fa ho visto un Panerai Luminor falso al polso di un amico. Non ne ho mai posseduto uno vero quindi il mio occhio non è per nulla allenato ma vi assicuro che la qualità era parecchio alta. Originale lo si paga 5000€, lui ci ha speso 400€ senza dimenticare che anche lì sono inclusi i guadagni dei contraffattori.
Mi pare ovvio che, con una differenza tale, si incentiva il mercato del falso aumentandone incredibilmente il volume di vendite e, quindi, incentivandone ulteriori investimenti per migliorare.
Prima o poi i falsi saranno in tutto e per tutto indistinguibili dagli originali e allora le strade saranno due:
1. Le maison continueranno a fare i loro prezzi. Resteremo soltanto noi appassionati e poche altre anime illuminate a comprare originali. E poi altro che crisi del quarzo.
2. Le maison abbasseranno i prezzi in modo da rendere poco fruttuosa la contraffazione. Il mercato del falso ci sarà sempre ma saranno anche tantissimi quelli che, a fronte di un rincaro irrisorio, preferiranno andare nella gioielleria di fiducia e comprare originale.
Edited by Tsarevic - 24/11/2020, 10:04. -
.Credo che, a fronte di aumenti indiscriminati dei listini, la salvezza potrebbe arrivare dalla contraffazione.
Prima che mi linciate, premetto che odio e disprezzo ogni merce contraffatta come, immagino, chiunque altro frequenti questo forum.
L'utente medio però non è così e, anzi, arriva a comprare anche copie maldestre pur di vedere l'agognato marchio al proprio polso.
Il punto è che l'industria della contraffazione sta facendo passi da gigante e spesso risulta davvero ostico accorgersi della differenza rispetto ad un originale.
E sapete quando conviene contraffare un oggetto? Proprio quando la forbice tra valore effettivo e valore dichiarato (materiali, macchinari e manodopera richiesti, costi accessori) risulta molto larga.
E' vero che le maison hanno altri costi come sviluppo tecnologico, pubblicità, testimonial, distribuzione, etc ma spessissimo -leggi sempre- il costo finale è del tutto sproporzionato rispetto ai costi sostenuti.
Tempo fa ho visto un Panerai Luminor falso al polso di un amico. Non ne ho mai posseduto uno vero quindi il mio occhio non è per nulla allenato ma vi assicuro che la qualità era parecchio alta. Originale lo si paga 5000€, lui ci ha speso 400€ senza dimenticare che anche lì sono inclusi i guadagni dei contraffattori.
Mi pare ovvio che, con una differenza tale, si incentiva il mercato del falso aumentandone incredibilmente il volume di vendite e, quindi, incentivandone ulteriori investimenti per migliorare.
Prima o poi i falsi saranno in tutto e per tutto indistinguibili dagli originali e allora le strade saranno due:
1. Le maison continueranno a fare i loro prezzi. Resteremo soltanto noi appassionati e poche altre anime illuminate a comprare originali. E poi altro che crisi del quarzo.
2. Le maison abbasseranno i prezzi in modo da rendere poco fruttuosa la contraffazione. Il mercato del falso ci sarà sempre ma saranno anche tantissimi quelli che, a fronte di un rincaro irrisorio, preferiranno andare nella gioielleria di fiducia e comprare originale.
Non avevo mai pensato a questa eventualità, ma mi sembra un'osservazione che ha senso effettivamente.. -
.Credo che, a fronte di aumenti indiscriminati dei listini, la salvezza potrebbe arrivare dalla contraffazione.
Prima che mi linciate, premetto che odio e disprezzo ogni merce contraffatta come, immagino, chiunque altro frequenti questo forum.
L'utente medio però non è così e, anzi, arriva a comprare anche copie maldestre pur di vedere l'agognato marchio al proprio polso.
Il punto è che l'industria della contraffazione sta facendo passi da gigante e spesso risulta davvero ostico accorgersi della differenza rispetto ad un originale.
E sapete quando conviene contraffare un oggetto? Proprio quando la forbice tra valore effettivo e valore dichiarato (materiali, macchinari e manodopera richiesti, costi accessori) risulta molto larga.
E' vero che le maison hanno altri costi come sviluppo tecnologico, pubblicità, testimonial, distribuzione, etc ma spessissimo -leggi sempre- il costo finale è del tutto sproporzionato rispetto ai costi sostenuti.
Tempo fa ho visto un Panerai Luminor falso al polso di un amico. Non ne ho mai posseduto uno vero quindi il mio occhio non è per nulla allenato ma vi assicuro che la qualità era parecchio alta. Originale lo si paga 5000€, lui ci ha speso 400€ senza dimenticare che anche lì sono inclusi i guadagni dei contraffattori.
Mi pare ovvio che, con una differenza tale, si incentiva il mercato del falso aumentandone incredibilmente il volume di vendite e, quindi, incentivandone ulteriori investimenti per migliorare.
Prima o poi i falsi saranno in tutto e per tutto indistinguibili dagli originali e allora le strade saranno due:
1. Le maison continueranno a fare i loro prezzi. Resteremo soltanto noi appassionati e poche altre anime illuminate a comprare originali. E poi altro che crisi del quarzo.
2. Le maison abbasseranno i prezzi in modo da rendere poco fruttuosa la contraffazione. Il mercato del falso ci sarà sempre ma saranno anche tantissimi quelli che, a fronte di un rincaro irrisorio, preferiranno andare nella gioielleria di fiducia e comprare originale.
I falsi non saranno MAI indistinguibili dagli originali: essere "visivamente" simile non significa veramente nulla a livello tecnico.
I materiali ? Il movimento ? L'affidabilità ? Il supporto post-vendita ? La tenuta del Valore ?
Ed il Cliente finale, che soddisfazione personale riceverà ad indossare un falso ?
Perdonami, ma in un forum scrivere queste affermazioni...
Acquistiamo ciò che ci piace e ci possiamo permettere senza dover per forza apparire per ciò che non siamo (o non ne abbiamo le possibilità): meglio un bellissimo Swatch di un falso..