Corgeut Speedmaster, hommage dello Speedmaster Ed White

Salve a tutti,
Vorrei condividere con voi la piacevole (per me) scoperta di questo hommage (o clone) dello Speedmaster Ed White marchiato Corgeut.
Premetto che lo Speedmaster pre-moon con cinturino nero corrisponde nella mia mente all'archetipo di orologio ideale, equilibrato nelle linee, discreto, sufficientemente sportivo/militare/elegante per andar bene in qualsiasi occasione ed anche utile nella vita quotidiana con la sua scala tachimetrica.
e che sono estremamente affezionato a questo modello. Mio papà aveva l'originale (referenza 105.003), purtroppo rubato anni fa, e mi son reso conto che nel tempo ho sempre acquistato cronografi economici al quarzo che in qualche modo lo richiamassero (due swatch Irony, un Fossil Decker CH2601... tutti cronografi con quadrante nero e scala tachimetrica esterna).
Al momeno non posso permettermi l'originale, e comunque avrei troppo timore ad indossarlo quotidianamente visti i trascorsi, per cui quando ho trovato questo Corgeut a meno di sessanta euro con movimento meca quartz VK63 non ho potuto fare a meno di acquistarlo, per quanto il prezzo mi sembrasse troppo contenuto per un prodotto valido.
Invece lo sto utilizzando con entusiasmo da una settimana e son contentissimo dell'acquisto. Non è una copia fedele del 105.003 in quanto non ha le anse dritte, ha le anse tipiche dello Speedmaster post 1964,ma ha la cassa simmetrica e senza protezioni sui tasti a pompa, per cui si può dire che sia una via di mezzo fra i premoon ed i modelli successivi. Tuttavia è uno splendido cronografo con movimento Seiko (per quanto mi sembra che Seiko non monti questo movimento sui suoi cronografi), con la precisione e la comodità di un quarzo e l'estetica che ho sempre amato. Il modello precedente aveva la ghiera tachimetrica troppo larga e risultava completamente differente dallo Speedmaster, questo invece è pressoché identico, molto simile ai Dan Henry 1962 (cloni dell'Universal Geneve Compax, a loro volta molto simili all'Omega), tanto che mi fa pensare che sia uscito dalla stessa fabbrica cinese, solo che i Dan Henry (con lo stesso movimento) vengono quattro volte tanto.
La lancetta dei secondi cronografici è quella centrale, il che rende la scala tachimetrica del tutto utilizzabile (cosa che non succedeva sul Fossil Decker, con movimento al quarzo tradizionale Miyota). Il movimento meca quartz fa si che la lancetta abbia il movimento continuo e che possa misurare i quinti di secondo. La cassa ha il fondello e la corona a vite, per cui dovrebbe essere sufficientemente impermeabile. L'unico appunto che posso fare è sul contatore dei piccoli minuti: le tacche sono ogni 5 minuti, per cui è pressoché impossibile misurare i minuti singoli, o quantomeno è molto difficile misurarli con precisione, anche perché il movimento di quella sfera è anch'esso continuo (ipotizzo che non abbiano messo le tacche intermedie proprio per mascherare questo difetto). Poco male, perché d'altronde se lascio correre il cronografo per più di un minuto di solito è per misurare cose che non richiedono precisione assoluta, ma per misurare il tempo trascorso in una riunione o simili, per cui una certa approssimazione mi va più che bene.
Il quadrante delle 24 ore a destra nel VK63 invece misura proprio le 24 ore nell'arco della giornata, non le ore del tempo cronografico. Pensavo fosse un contatore del tutto inutile, ed è l'appunto più frequente fra i commenti che ho trovato in giro sul web, invece ho scoperto che è il quadrante che osservo di più: a colpo d'occhio posso vedere quanto resta del giorno, mi consente di percepire diversamente l'arco della giornata rispetto al classico quadrante di 12 ore. Ora capisco a cosa servono gli orologi con il quadrante 24h. Quel che non riesco a capire è se sia stata una precisa scelta del progettista inserire quel contatore o se era semplicemente la complicazione più semplice da aggiungere per dare l'impressione di un quadrante tricompax.
Fatto sta che superato il timore iniziale nei riguardi di un clone da 60 euro son contentissimo. E' molto più bello e funzionale degli swatch chrono da 180 euro che ho usato in passato, ha la lancetta a movimento continuo, i tasti a pompa con il feeling di un meccanico e non mi impensierisce affatto indossarlo.
Ho anche l'impressione che con il cinturino nero sia più sobrio dei molto più diffusi hommage di diver blasonati. Temo che anche chi non è interessato all'orologeria sappia riconoscere un Rolex da lontano e che alla sua vista partano istantaneamente una serie di pregiudizi su chi indossa l'originale o una sua copia. Lo Speedmaster contrariamente, specie se non braccialato, potrebbe passare per uno Swatch Chrono a chi è digiuno di orologi, per cui per il 99% delle persone questo risulta essere solo un bel cronografo con il quadrante nero, e non un clone cinese di un pilastro dell'orologeria. D'altronde qualsiasi cronografo flieger si può dire che ricordi uno Speedmaster. Il fatto è che di solito, anche con il meca quartz, un flieger crono con i tasti a pompa ed il vetro a cupola non costa sessanta euro. Insomma, una volta messo da parte il pregiudizio per i marchi cinesi mi sembra di aver fatto l'affare della mia vita e realizzato un sogno di lunga data. Mi devo aspettare sorprese?