|
|
Oggi vorrei presentare un hommage che ho corteggiato per un po' di tempo e ho atteso per molto più tempo. Due premesse. La prima riguarda la solita definizione "ristretta" di hommage, quale realizzazione di un orologio che richiama indiscutibilmente un modello celebre del passato e non più in produzione, con migliorie o comunque tratti estetici e tecnici differenti rispetto all'ispiratore. La seconda attiene al livello qualitativo dell'azienda, che si colloca in una fascia qualitativa (e di prezzo) più alta rispetto ai marchi cinesi produttori di hommage. Ciò posto, il modello di riferimento è il leggendario Rolex Submariner referenza 5513, da molti considerato "IL" subacqueo per eccellenza.
Questo professionale rappresenta un po' il punto di svolta non solo per Rolex, ma per tutta l'orologeria sportiva. Pur venendo da un marchio prestigiosissimo, era un buon compromesso a livello economico. La sua essenzialità non lo privava delle caratteristiche professionali richieste. Montava, quindi, una ghiera bidirezionale, gli indici "a pallettoni", un bracciale a maglie ripiegate ed un vetro in materiale plastico. Inoltre, era privo della certificazione cronometrica e del datario. Ciononostante, rispetto ai modelli precedenti presentava le spallette di protezione della corona di carica. L'impermeabilità era garantita fino a 200 metri. E' stato al polso di James Bond in ben tre film ("On Her Majesty's Secret Service", "Live And Let Die" e "The Man With The Golden Gun"), nonché di grandi star di Hollywood (da Steve Mc Queen a Dustin Hoffman). Ciò, senza dubbio, ha contribuito alla creazione del mito.
Venendo al tributo, va subito precisato che, con questo modello, San Martin non ha voluto realizzare un prodotto "vintage" a 360 gradi, sullo stile, ad esempio, di WMT, bensì un orologio "moderno" a tutti gli effetti, ma con un aspetto inequivocabile nella sua ispirazione.
Le proporzioni sono quelle del 5513 e, quindi, la cassa misura 40 mm. e lo spazio tra le anse 20 mm.. Le finiture sono di ottimo livello - forse migliori rispetto a quelle del Rolex dell'epoca - con la satinatura sulla parte superione della cassa, la carrure lucida ed una sottile, ma evidente bisellatura tra parte superiore e parte laterale della cassa. La ghiera è unidirezionale a 120 scatti e presenta l'inserto in ceramica con il punto luminoso ai 60 minuti. Non amo questo tipo di materiale per le ghiere, un po' perché la sua lucentezza priva l'orologio di un certo fascino ed un po' perché tende a "mortificare" i numeri incisi. Senza dubbio, però, conferisce al modello un aspetto più "ricco". Molto bello, secondo me, risulta il vetro, in zaffiro sintetico, ma con una bombatura identica a quella di un vetro in hesalite.
La corona, personalizzata, ha uno spessore ridotto rispetto a quella del Rolex ed è protetta dalle famose spallette. A completare il rimando all'originale ci sono i fori per l'attacco del bracciale ed il fondello avvitato, senza scritte.
Il bracciale è un classico Oyster, le cui maglie hanno i perni a vite, molto comodi. I finali sono "pieni", a differenza del 5513 che montava i tipici lamierini. La fibbia (graffiata, come si nota, a seguito di un urto nella corsia della piscina), munita di logo, è una deployante con bloccaggio a pulsanti. Non ha la seconda chiusura di sicurezza e la regolazione è limitata a quattro fori.
Il quadrante è notevole, a mio avviso, e riproduce fedelmente i mitici "pallettoni", la cui luminescenza, qui, è la BGW-9 di colore blu. Due piccole critiche, basate sul mio gusto personale. 1) Trovo la scritta del marchio un po' troppo "alta". 2) Avrei preferito la minuteria leggermente più lunga. Le sfere sono le classiche Mercedes del Rolex Submariner
Il movimento è un PT5000, vero e proprio clone dell'ETA, con tutti i conseguenti vantaggi in termini di manutenzione. Pur essendoci il secondo scatto della corona, quest'ultima non ingaggia alcun meccanismo, segno che non vi è il datario coperto.
L'impermeabilità è la medesima di quella dell'ispiratore (200 metri). Tra l'altro, le indicazioni sul quadrante riprendono la doppia misurazione, prima in metri e poi in piedi (è, quindi, un "meters first"). Ho personalmente testato l'orologio in un duro allenamento in piscina, constatandone la perfetta tenuta.
Il migliore hommage al 5513? Indubbiamente, è realizzato in modo egregio. I materiali e le finiture sono di altissimo livello. Come sopra scritto, è un orologio "attuale" a tutti gli effetti, se si esclude l'evidentissimo richiamo estetico. Sotto il profilo funzionale, quindi, risulta uno strumento impeccabile, al quale si unisce un disegno non solo senza tempo, ma addirittura leggendario. Se, poi, si desidera un segnatempo che richiami anche l'atmosfera "vintage", allora questo San Martin non coglie esattamente nel segno. Ciononostante, ritengo che sia bellissimo, come lo era - e lo è - il suo ispiratore e che, soprattutto, ancorché in chiave moderna, assolva perfettamente alla sua funzione di rappresentare quello che, forse, viene reputato il modello subacqueo più iconico di tutti i tempi. Grazie a tutti. S.
Edited by simone.tablo - 25/3/2022, 14:39
|
|