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Dopo aver dichiarato più volte "adesso mi calmo", ho fatto l'opposto, come previsto.
Non sono mai stato particolarmente influenzato dal prestigio dei brand, se un orologio mi piace il marchio conta "il giusto", ma i Daytona "di una volta" per me sono sempre stati la vetta della montagna che un appassionato vuole scalare. Non me ne vogliano i proprietari dei "cinque cifre", ma questi ultimi non mi hanno mai affascinato più di tanto, li trovo un po' "pesanti" rispetto alle linee più essenziali dei "quattro cifre".
Era da mesi che ci pensavo, ma onestamente i prezzi erano davvero un po' inavvicinabili per le mie finanze e subentrava quel minimo di ragionevolezza. Poi - guardando come sta andando quel (modestissimo) gruzzolo investito in azioni, mi sono detto "forse non sarebbe una gran pazzia, non stai comprando un'auto nuova che tra due anni vale la metà, se un giorno avrai bisogno di liquidità, investire in un Daytona potrebbe non essere una follia". Anche se poi dubito che lo venderò mai, diciamo che stavo cercando una scusa razionale per una mossa che di razionale ha molto poco
Quando poi ho individuato quello che mi piaceva, ho trovato un venditore (molto stimato anche qui) che ha mostrato disponibilità a procedere con una "super-permuta", gli ho dato 3 orologi e ho fatto un piccolo - ehm... quasi piccolo - conguaglio.
Perché un 6265? Non posso negare che, essendo tra i Daytona 4 cifre quelli forse relativamente più avvicinabili, l'elemento prezzo rispetto ad altre referenze abbia facilitato la scelta. Detto questo continuo a ritenerlo magnifico... avendo un 6238 pre-Daytona mi piaceva l'idea di allontanarmi dai primissimi Daytona con bracciale a rivetti e andare su qualcosa di un filo più recente. Trovo anche magnifico il 6263, diciamo che - discorso prezzo a parte - entrambi erano "finalisti", per cui ho pensato di decidere sulla base di quello che avrei trovato - convincente, coevo, da un venditore affidabile, a prescindere da quale fosse tra queste due referenze.
Sul quadrante in compenso non avevo dubbi - pur essendo l'orologio sportivo per definizione, ho sempre avuto un debole per il quadrante chiaro rispetto a quello nero, mi sembra aggiunga un pizzico di eleganza complessiva che bilancia bene il tutto.
Il signore che vedete qui sotto nelle (ahimé orrende!!) foto è del 1980, seriale 6.2M, poco prima dell'introduzione dei pulsanti successivi. Tutto coevo, apparentemente mai lucidato (e in ogni caso, anche se lo fosse - non perché non mi fidi di quanto mi è stato detto, ma perché tutto può essere - è quel bel mix che piace a me tra qualche piccolo segnetto e una cassa ancora "bella piena"). Si intravede nelle foto anche l'expertise di una persona molto più competente di me, a dir poco, che ovviamente fa piacere e completa bene il tutto. Il bracciale, considerati gli anni, mi sembra in ottima forma ed è davvero molto poco lasco.
Ammetto che - vuoi per l'emozione (mai comprato un orologio così bello e di valore), vuoi per quello che leggi in giro - mi fa un po' impressione l'idea di andare in giro con un orologio così al polso, però credo che non saprò mai rinunciare ad usarlo. Non riuscirei mai a comprare un orologio per tenerlo in cassaforte, non è il mio modo di vivere questa passione. In più, facendo tutti gli scongiuri del caso, sono un nerd molto poco mondano e non il genere di persona che si ritrova ubriaco alle 4 di notte di fronte all'Amnesia, cosa che magari aumenterebbe il rischio
Un enorme grazie - se leggono - ad Alfredo e a sua figlia Silvia di Steel Watches. Di tutti i venditori con cui ho avuto a che fare sono stati di gran lunga i più cortesi, appassionati, piacevoli.
Ora vi saluto, vado a rimirare il nuovo acquisto
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