Ebel El Primero, 1982-1994, una piccola storia senza foto...

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    È diventato un po' l'argomento di quest'ultimo periodo, un orologio che per nostra fortuna ha quotazioni stabili, l'Ebel El Primero. Onestamente, non credo che aumenterà, perché ormai è soltanto un fashion Watch e quindi non avrà mai questo gran blasone...

    Ma veniamo al nostro El Primero: mi sono trovato a scriverne o ricostruirne una mia piccola storia, incrociando i dati che ho trovato in giro, perché non mi risulta esistano pubblicazioni in proposito.
    Il tutto solo a beneficio della discussione, e sempre considerando che molto andrebbe e va confermato, perché io quand'è uscito facevo le scuole dell'obbligo e fino a quando non ho letto il post di Nicola sullo Zenith El Primero non mi sono mai reso conto nemmeno che la Ebel fosse mai esistita... Conoscete tutti il post, ma se così non fosse, andate a leggervelo subito: https://orologi.forumfree.it/?t=31321982

    1982 (fonte: sia Nicola che Marco Beltrandi): si comincia a produrre versione dell'Ebel El Primero (ovvero il modello "Sport Classique" come lo chiama Marco Strazzi): corona esagonale, bracciale Wave oppure cinturino con fibbia (non deployante), indici dipinti in numeri romani, sfere di metallo brunito dal tipico effetto chiaro/scuro, non triziate, come non triziato è il quadrante, che è solo bianco ed ha le cornici dei contatori larghe. Il calibro è il 3019phc identico alla produzione Zenith degli El Primero originali (con punzonatura presente sul ponte e incisione relativa al calibro Ebel 134 solo sul rotore). Il fondello, oltre alla referenza, ha un numero di serie a 4 cifre. Più tardi, restando invariata la referenza, i numeri di serie diverranno a 8 cifre. Il bracciale wave e il cinturino con fibbia derivano dai modelli ultrapiatti al quarzo lanciati nel 1977 con la celebre cassa esagonale, che inizialmente hanno il fondello chiuso, per cui le cinque viti sul frontale erano funzionalmente necessarie anche per cambiare semplicemente la pila.

    1983: viene prodotto il quantième perpetuel con modulo esclusivo e base El Primero (tutto si trova nel post di Nicola)

    1985: è l'anno della seconda stagione di Miami Vice, quella dove inizia a vedersi l'Ebel El Primero al polso del protagonista, sempre quadrante bianco con indici dipinti e bracciale Wave.
    Nel frattempo, o poco prima o poco dopo, la Ebel sviluppa la sua chiusura deployante, integrata sia nel bracciale wave che nel cinturino. Sempre in un momento da definire inoltre, la corona esagonale viene abbandonata e sostituita da quella più recente a millerighe. Sfere e quadrante assumono la triziatura (sebbene non sia indicata la caratteristica “T”), restano le cornicione dei contatori e gli indici dipinti, ma la scritta “Ebel Automatic” diventa da nera a marrone. Il quadrante, oltre che bianco, è disponibile panna (come quello di Bruce16). Ma c’è anche il quadrante con gli indici applicati oro e sfere oro, almeno nei modelli tutto oro (quadrante sempre con i cornicioni dei contatori larghi).

    1986 (secondo Macro Beltrandi): la linea viene ridenominata "1911", e, soprattutto, viene introdotto il celebre bracciale Ebel che va a sostituire il wave, di costruzione raffinatissima (maglie piene alleggerite fissate con viti).

    1987 circa (si veda il post di Nicola): il calibro El Primero viene leggermente modificato ed assume la denominazione di 40.0, sempre con relativa punzonatura sul ponte e sempre marchiato calibro Ebel 134 sul rotore. Nel frattempo, o poco prima, le cornici dei contatori si assottigliano e l'interno dei contatori ha una fresatura concentrica sotto la smaltatura. Indici sempre dipinti. Numero di serie già a 8 cifre.

    1988 circa (secondo Nicola): Il calibro viene ulteriormente migliorato da Zenith ed assume una sua forma stabile con la denominazione di calibro 400, numero sempre visibile nei calibri Ebel, che continuano comunque a chiamarsi 134. Con questo calibro si trova la maggior parte degli Ebel El Primero, in catalogo fino al 1994.
    I quadranti dell’Ebel El Primero sono adesso disponibili in due nuovi colori, blu e nero. Gli indici sono sempre a numeri romani, ma sono applicati. Molto rari, esistono anche gli indici applicati a bastone. Le sfere abbandonano la brunitura dei primi quadranti a indici dipinti e assumono al colorazione degli indici: sfere acciaio non più brunito ma chiaro nei modelli tutto acciaio (o platino) e oro nei modelli oro o oro/acciaio. Questi quadranti sono tutti triziati, ma i primi ancora non hanno ancora l’indicazione “T” della triziatura.
     
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    Discussione molto utile, che seguo con piacere e che mi piacerebbe venisse arricchita da qualche immagine.

    Mi chiedo se qualcuno abbia mai provato a scrivere ad Ebel per farsi dare qualche data certa...

    Infine, chi li possiede potrebbe pubblicare le scansioni dei cataloghi d'epoca.
     
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    Argomento molto interessante, e grazie per avermi inserito.
    Mi piacerebbe tanto che il mio Ebel fosse full set oppure "di famiglia" per avere date certe;
    in realtà l'ho preso per la bellezza (soggettiva) e la qualità (oggettiva) senza alcun desiderio di storicità.

    Acquistato con il suo bracciale in pelle originale poi sostituito con il tutto satinato di fornitura, un po' per caso in realtà in quanto non mi ero accorto dall'annuncio, ma cosa che apprezzo molto.

    Marchiato 3019phc sul movimento e Ebel134 sul rotore (purtroppo non mi fido ad aprirlo per fare foto)

    Dial bianco candido alla luce che diventa color panna all'ombra, un po' come il Seiko Sarb035 per capirci.


    Seriale 645004XX
    Ad occhio e croce direi databile 87-88.

    Ho visto garanzie con 6460**** per l'anno 1991.

    Se qualcuno ha altri seriali databili fa un grosso favore anche a me!
    jpgjpgjpg
     
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    CITAZIONE (Bruce16 @ 20/12/2022, 12:57) 
    Marchiato 3019phc sul movimento e Ebel134 sul rotore (purtroppo non mi fido ad aprirlo per fare foto)

    Dial bianco candido alla luce che diventa color panna all'ombra, un po' come il Seiko Sarb035 per capirci.

    Seriale 645004XX
    Ad occhio e croce direi databile 87-88.

    Ho visto garanzie con 6460**** per l'anno 1991.

    Direi che il tuo è uno degli ultimissimi col 3019: ha già la nuova corona, ma ancora il vecchio quadrante. Non mi esprimo sulla tonalità di bianco, né sulla datazione che proponi, ma se ti interessa, il mio acciaio/oro, ref. 1134901, ha il nuovo calibro 40.0 e il nuovo quadrante con le cornici sottili ai contatori: dovrebbe essere di poco posteriore!

    Il seriale 6450*** sembra indicare le referenze tutto acciaio, mentre il seriale 6460*** le referenze acciaio/oro. Insomma il seriale a 8 cifre sembra essere un codice: il vero seriale sono le quattro cifre che seguono (ammesso che anch'esse non siano un codice anziché un numero incrementale). D'altronde non si capirebbe come altrimenti passino dal seriale a 4 cifre a uno a 8 (e certo non hanno fatto 64 milioni di questi pezzi!)
     
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    Bel post, da un po’ seguo questa referenza ma data la mia scarsa competenza non mi sono ancora deciso all’acquisto.
    Grazie per le info.
     
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    Pensiero plausibile! Non ci avevo pensato al fatto del 5 e del 6 dato che già la referenza contiene l'indicazione del materiale.

    In chiusura credo anch'io sia tra gli ultimi ad aver incassato il 3019, il quadrante ha tonalità pari pari a quello di WatchFan su YouTube.

    Rinnovo i complimenti per aver messo assieme i punti e aver ricostruito una cronologia del modello finora sparsa e slegata. :I:
     
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    Sembra il destino ma camminando proprio ora per le vie della mia città...jpg
     
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    I post relativi all' Ebel 1911 li seguo sempre con grande interesse. Grazie
     
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    CITAZIONE (Bruce16 @ 20/12/2022, 17:58) 
    Sembra il destino ma camminando proprio ora per le vie della mia città...jpg

    E che aspetti? ;)
     
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    CITAZIONE (Bruce16 @ 20/12/2022, 17:58) 
    Sembra il destino ma camminando proprio ora per le vie della mia città...jpg

    sembra avere le cornici dei contatori sottili, il che sbaraglierebbe tutte le mie elucubrazioni, a meno che non sia la foto...

    Ma per il resto sembra avere tutte le caratteristiche dei primissima serie: corona esagonale, sfere non triziate, wave senza deployante, e cinturino pelle non squalo (che dovrebbe avere la fibbia e non la deployante... ho dimenticato di precisarlo sopra, ma i pochi cinturini con fibbia che ho visto non sono mai squalo, e, viceversa, tutti quelli squalo che ho visto hanno la deployante).

    Certo, ne hai già uno, ma mi sembra un gran bel pezzo...
     
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    CITAZIONE (Sarek @ 20/12/2022, 00:32) 
    Discussione molto utile, che seguo con piacere e che mi piacerebbe venisse arricchita da qualche immagine.

    Mi chiedo se qualcuno abbia mai provato a scrivere ad Ebel per farsi dare qualche data certa...

    Infine, chi li possiede potrebbe pubblicare le scansioni dei cataloghi d'epoca.

    ...sarebbe bello avere questi cataloghi... non ho provato a scrivere alla Ebel, ma temo che se ne caverebbe ben poco, sia perché l'azienda è passata di mano per ben tre volte tra il 1995 e il 2003, cambiando radicalmente pelle, e sia perché forse le foto ufficiali non è detto che siano sempre coeve.

    Mi spiego meglio su questo punto: nelle gloriose riviste italiane di fine anni '80 e inizio anni '90, quando sono esplosi sia l'interesse per gli orologi meccanici che il collezionismo di orologi da polso, si trovano spessissimo articoli sulla Ebel, allora sulla cresta dell'onda (più cari di Rolex, segnala Giuseppe di WatchFan, anzi, come dice giustamente l'Ebel El Primero è stato fonte di ispirazione sia meccanica che estetica per il Daytona automatico). Ebbene, molte delle foto che si vedono stampate, nelle riviste o nei "verdoni" sono chiaramente foto da cartelle stampa, e spesso mostrano modelli con corona esagonale che sono chiaramente più vecchie...

    Non so se sono stato chiaro... Ad ogni modo, per quel che riguarda la storia dei passaggi di mano dell'azienda, Pierre-Alain Blum, pronipote dei fondatori, ha venduto l'azienda di famiglia a Investcorp, gruppo del Bahrein, che - fonte Marco Beltrandi - non è interessato al prodotto, ma solo all'aspetto finanziario, e funziona acquistando e rivendendo aziende ovviamente generando profitto. E infatti nel 1999 Investcorp rivende la Ebel al gruppo LVMH (Louis Vuitton), che chiaramente avrebbe le capacità di rilanciare il marchio, se non che LVMH nel 2000 acquista anche Zenith, per cui finirà che nel 2003 LVMH rivende la Ebel al gruppo Movado, che ne è tuttora proprietario, ma che però non ha più nulla a che vedere col vecchio gruppo Movado-Zenith ma è diventato un gruppo americano e non più svizzero, e che ormai produce quasi unicamente fashion watches (dico quasi, perché comunque la Ebel ha sempre continuato la produzione di orologi meccanici, anche di ottima qualità, ma certo non è più la Ebel dell'epoca di Blum).
     
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    CITAZIONE (sassico @ 21/12/2022, 09:18) 
    ...sarebbe bello avere questi cataloghi... non ho provato a scrivere alla Ebel, ma temo che se ne caverebbe ben poco, sia perché l'azienda è passata di mano per ben tre volte tra il 1995 e il 2003, cambiando radicalmente pelle, e sia perché forse le foto ufficiali non è detto che siano sempre coeve.

    Mi spiego meglio su questo punto: nelle gloriose riviste italiane di fine anni '80 e inizio anni '90, quando sono esplosi sia l'interesse per gli orologi meccanici che il collezionismo di orologi da polso, si trovano spessissimo articoli sulla Ebel, allora sulla cresta dell'onda (più cari di Rolex, segnala Giuseppe di WatchFan, anzi, come dice giustamente l'Ebel El Primero è stato fonte di ispirazione sia meccanica che estetica per il Daytona automatico). Ebbene, molte delle foto che si vedono stampate, nelle riviste o nei "verdoni" sono chiaramente foto da cartelle stampa, e spesso mostrano modelli con corona esagonale che sono chiaramente più vecchie...

    Non so se sono stato chiaro... Ad ogni modo, per quel che riguarda la storia dei passaggi di mano dell'azienda, Pierre-Alain Blum, pronipote dei fondatori, ha venduto l'azienda di famiglia a Investcorp, gruppo del Bahrein, che - fonte Marco Beltrandi - non è interessato al prodotto, ma solo all'aspetto finanziario, e funziona acquistando e rivendendo aziende ovviamente generando profitto. E infatti nel 1999 Investcorp rivende la Ebel al gruppo LVMH (Louis Vuitton), che chiaramente avrebbe le capacità di rilanciare il marchio, se non che LVMH nel 2000 acquista anche Zenith, per cui finirà che nel 2003 LVMH rivende la Ebel al gruppo Movado, che ne è tuttora proprietario, ma che però non ha più nulla a che vedere col vecchio gruppo Movado-Zenith ma è diventato un gruppo americano e non più svizzero, e che ormai produce quasi unicamente fashion watches (dico quasi, perché comunque la Ebel ha sempre continuato la produzione di orologi meccanici, anche di ottima qualità, ma certo non è più la Ebel dell'epoca di Blum).

    SI, concordo su tutto.
    La parte evidenziata andrebbe impressa nella mente di tanti....

    Per cataloghi in ogni caso io intendevo proprio i cataloghi Ebel coevi, quelli che immagino si trovavano nelle concessionarie: so che molti collezionano anche questo genere di materiale cartaceo, per cui sarebbe bello se potessero pubblicare delle scansioni.

    Qualcosa così, per intenderci (immagini tratte da inserzioni sui noti siti di vendita...):

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    sdty-l1600

    s-l16j00
     
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    eh... i tempi in cui Ebel era in place Vendôme purtroppo sono lontanissimi, ma avendolo in mano, ancora oggi si capisce che quello era proprio il suo posto: buon per noi collezionisti!
    Comunque grazie delle foto del catalogo... in effetti, se qualcuno li ha in casa sarebbe bello vederne qualche riproduzione completa...
     
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    Aggiungo una postilla alla mia storia, poi magari la riscriverò tutta e proverò a metterci delle belle foto.
    Questo perché sono riuscito a rimediare in visione un Ebel El Primero con seriale a 4 cifre e con corona esagonale del primo tipo, anno circa 1983-84, ed ho notato alcune caratteristiche che difficilmente si possono scoprire se non avendo l'orologio in mano. Mentre avevo visto personalmente tutti i tipi seguenti, non mi era mai capitato un esemplare con corona esagonale. Eccovi le aggiunte:

    La primissima versione, oltre a quanto già descritto sopra e cioè sfere e quadrante non triziati, seriale a 4 cifre, corona esagonale e cornici dei tre contatori più larghe, segnalo le seguenti caratteristiche:
    1) sfere non brunite ma verniciate di nero (i modelli seguenti con quadrante a indici verniciati e non applicati hanno le sfere di acciaio temprato che diventa nero o chiaro a seconda del riflesso, queste sono semplicemente verniciate; inoltre le tre sferette toccano la cornice dei contatori ed hanno la punta squadrata
    2) i numeri del datario hanno le grazie (non così in tutti i modelli seguenti)
    3) il vetro zaffiro senza nessun trattamento antiriflesso
    4) la cornice della parte alta della lunetta, che funge da protezione per i bordi del vetro, è molto meno pronunciata che in tutti i modelli precedenti ed è fatta a spigoli vivi anziché arrotondata

    L'orologio ha il bracciale wave primissima maniera, cioè quello con la chiusura senza deployante.
    Per cui dovrebbe essere non solo anteriore al 1986 - anno del nuovo bracciale secondo Marco Beltrandi - ma anche di molto anteriore viste le sue varie caratteristiche.
    Però ha il calibro 40.0, che Nicola data presumibilmente al 1987. L'orologio è in condizioni eccellenti, ed è difficile, anche se non impossibile, che gli sia stato sostituito il movimento nei primi anni della sua vita (quando era cioè disponibile il 40.0).

    Come si inserisce nel mio schema il modello di Bruce16 a questo punto non saprei proprio... un modello con quadrante e sfere tritiate, cornici dei contatori allargate e corona di nuovo tipo ma contemporaneamente calibro 3019.

    A meno che di non supporre che la corona esagonale, la non triziatura non siano indizi certi di anteriorità...

    E come la mettiamo con la produzione del 40.0? È possibile che vada predatata di un po'?

    Appena riesco ad organizzarmi (non abbiate fretta sarà per quest'estate), riscrivo tutto accompagnando da qualche foto...


    Non è uno dei primissimi fatti ancora col calibro 3019phc, perché ha il calibro 40.0. Nello stesso tempo però non è neanche del 1987, perché ha il bracciale wave primissima serie e quindi è verosimile che il calibro 40.0 sia effettivamente precendente il 1987, a meno che le informazioni di
     
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    Stai facendo un bel lavoro di raccolta.
    Da quello che ho potuto vedere la successione è 3019 lancette brunite subcontatori ciccioni e corona esagonale.
    Poi a seguire lancette al trizio, cornici slim, corona zigrinata e 40.0.
    Sulle date non saprei proprio, dato che il mio è costato quanto il movimento non ho badato tanto a coevità, e poi mi piace 😆PXL_20230308_152405191
     
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