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Non me ne vogliate se vi propongo una recensione di un orologio uscito un anno fa. Come da mia tradizione, ogni mio acquisto viene da me presentato con una piccola disamina personale, sia per farvi conoscere meglio il prodotto ma anche con la speranza che possa essere utile a chi fosse interessato ad un eventuale acquisto.
Indiana Pro e il vintage perduto Il Black Bay Pro si presenta come un orologio dal design estremamente vintage, come del resto gran parte della line up Tudor, e trae fortemente ispirazione dall'Explorer di Rolex. Un mix tra il 4 e il 5 cifre mantenendo alcune caratteristiche tipiche dell'heritage di Tudor. Personalmente, guardando il risultato da appassionato e senza vena polemica od occhio troppo critico, lo ritengo un design molto piacevole e con questo mix stilistico Tudor-Rolex ben riuscito.
La lunetta in acciaio senza inserti e non girevole gli conferisce uno spirito "avventuroso", le tradizionali lancette snowflake verniciate e porose, come anche gli indici in ceramica privi di una cornice metallica, gli conferiscono un'aria di orologio "grezzo" da tool watch, un oggetto da usare, da vivere, da portare in viaggio. I 200 metri di imperabilità confermano questa impressione e sembrano dirti:"ok, usami in ogni situazione sportiva, in ogni tua avventura". Tutta questa estrema sportività comunque viene rappresentata da una qualità costruttiva eccellente come anche la cura per i dettagli testimoniano.
La cassa finemente spazzolata nella parte alta lascia spazio ad una bellissima parte lucida laterale separata da un bisello anch'esso lucido finemente realizzato. Il vetro zaffiro bombato, che gli restituisce ancora più un aspetto vintage, è molto piacevole da vedere. La corona presenta il logo della maison ben realizzato ed è un piacere azionarla in quanto fluida e di grandi dimensioni. Il bracciale ha delle maglie solide con la nuova chiusura T-Fit che presenta la micro regolazione rapida.
Personalmente, da possessore anche di Rolex, trovo più pratica questo tipo di regolazione. Mi piacerebbe vederla su altri modelli di Tudor(BB 58 e BB GMT per dirne un paio) ma anche sui Rolex. Le maglie presentano i finti rivetti che a livello estetico sono molto gradevoli anche se non hanno una effettiva utilità. Ci possono stare, ci stanno, va bene così. Accoppiamento finali-cassa impeccabili, tridimensionalità del quadrante piacevole grazie agli indici belli alti e luminosità al buio da vero diver. Apprezzo enormemente la coerenza delle lancette.
Lancetta ore snowflake, lancetta secondi snowflake e lancetta GMT snowflake. Niente miscugli tra snowflake, lollipop e freccione. Qui il freccione è un fioccone, sempre snowflake. Ottimo.
METAS? No, grazie Il movimento che equipaggia questo Black Bay Pro è lo stesso del GMT, l'MT5652 da 28800a/h e 70 ore di riserva di carica. Presenta la certificazione COSC(-4 +6 secondi al giorno) e viene garantito da Tudor per -2 +4 a calibro montato.
Senza dubbio un calibro affidabile e preciso. La regolazione Tudor non fa certo rimpiangere la certificazione METAS(0 +5) a meno che non si sia estremamente fissati per avere uno scarto giornaliero migliore di 1 secondo.
Un orologio "all'altezza" della situazione Quindi per 4150 euro sono tutte rose e fiori? No. Ho due annotazioni da fare, una "reale" ed una "virtuale" in quanto percepita solo su carta e non al polso. Quella "virtuale" è lo spessore abbondante. Oggettivamente 14,6mm sono tanti? Si, sono troppi? No. Questo pensando alla misura dichiarata su carta ma al polso non si percepiscono, anzi quando stamani l'ho preso in mano ho dovuto guardare l'orologio bene per essere sicuro che fosse il Black Bay Pro in quanto non mi sembrava spesso come le foto e le persone su internet descrivevano. Ho letto pareri sulla cassa a mattoncino, poco ottimizzato da Tudor, e che facevano risaltare ancora di più l'elevato spessore. Io in mano e al polso non ho riscontrato ne una eccessiva altezza ne un problema derivante dalla forma della cassa.
Ho un polso medio da 18,5cm quindi deduco che le critiche allo spessore siano frutto di chi ha un polso piccolo. Qui si ritorna a ció che ho sempre detto, ovvero che non è l'orologio in generale ad essere grande o piccolo ma i polsi che li indossano che possono essere troppo piccoli o troppo grandi. Inoltre consideriamo che oltre 1mm di spessore è dovuto al verro bombato e il restante da un movimento con complicazione GMT, da una quarta lancetta e dall'impermeabilità di 200 metri. Quindi prima di valutare le specifiche su carta provatelo e guardate se il vostro polso è troppo grande o piccolo per questo modello, si, il vostro polso non lui.
L'annotazione "reale" è la prima maglia centrale del bracciale che si blocca ad una certa altezza. In pratica non puó scendere perpendicolarmente e questo fa si che il lug to lug effettivo non sia 47,5mm ma 51,5mm.
Su un polso come il mio da 18,5cm non rappresenta un problema, chi non conosce questa cosa non ci fa neanche caso ma su un polso piccolo potrebbe risultare evidente perchè le prime due maglie potrebbero non avvolgere bene il polso. In realtà, per coloro a cui questa cosa desse fastidio, esiste un sistema per togliere questo blocco. Basterebbe staccare il finale dalla cassa e limare la sporgenza della prima maglia.
Fattibile? Si. Complicato? No. Mi piace l'idea di farlo? No. Perchè Tudor ha adottato questa scelta? Non è dato saperlo per certo. Alcune persone su Youtube avevano ipotizzato che, come per le maglie centrali da 8,8mm(rispetto agli altri modelli da 9mm), fosse una scelta di Tudor per non permettere di riadattare il bracciale con T-Fit sui modelli che non lo avevano. Non ritengo che sia così perchè comunque la maglia centrale più piccola impedisce ogni adattamento. C'è sicuramente una scelta tecnica dietro alla presenza di un blocco della prima maglia centrale, una scelta che Tudor non ha spiegato ma che io(ed altri) posso ipotizzare nel voler impedire alla cassa di muoversi troppo sul polso essendo un orologio pesante(170gm). Molti possessori hanno notato che effettivamente l'orologio non si sposta molto e resta meglio piantato nella posizione ideale. Il mio ex collega possiede un Pro e sul suo polso da 16,5cm mi ha detto che questo blocco non gli da nessun problema.
Quindi? Che famo? Avevo uno Zulu Time 42mm che mi è piaciuto tantissimo ed avevo deciso di venderlo per acquistare lo Zulu Time 39mm acciaio/oro. Ho quindi deciso, per curiosità, di guardarmi intorno e vedere cosa poteva esserci di interessante con la funzione GMT. Avevo anche considerato il Black Bay GMT ma i 41mm di diametro e i 50mm di lug to lug me lo hanno fatto escludere anche perchè, venendo io da un 42mm con un lug to lug di 49mm, volevo qualcosa di più contenuto e meno presente. Una scelta di comodità, non che ci fosse qualcosa che non andava nel GMT, anzi. Alla fine mi sono deciso per questo Black Bay Pro e devo dire di esserne molto soddisfatto, felice anche qui di avere il T-Fit(oltre che nel Ranger).
Con lo Zulu Time 39mm so che mi sarei trovato benissimo, orologio stupendo, perfetto ma ho voluto cambiare e non ne sono pentito. Penso che non esista niente di migliore di questi due tra i i GMT nella fascia entro i 5000 euro. Ve li stra consiglio. I 39mm non devono peró trarvi in inganno, non è un orologio per polsi piccoli. Il blocco della prima maglia centrale limita l'uso au polsi più importanti a meno che non si opti per acquistarlo con il cinturino.
AGGIORNAMENTO DEL 21/07/2023 NOTA A MARGINE
Vorrei mostrare alcune foto comparative. Dei 14,6mm di spessore del Black Bay Pro i 2mm del fondello, irentrando nel polso, non vengono percepiti. Proprio per questo lo spessore effettivo risulta molto minore rispetto alle specifiche su carta.
Comparativa tra il Black Bay Pro e il Ranger:
Comparazione con Zulu Time 42mm(spessore 13,9mm). Ricordo che lo Zulu Time da 39mm è solo 0,4mm meno del 42mm(13,5mm).
Si puó vedere come la differenza reale sia inesistente e i 14,6mm del Black Bay Pro non siano al polso esagerati.
Edited by Acciughina Neretto - 21/7/2023, 20:43
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