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Salve a tutti, racconto una mezz'ora di passione vissuta diversamente dal solito compulsivo, dal solito mercato del desiderio e poi di insoddisfazione, dei minuti di altri tempi. Ma con una domanda finale, per chi vorrà poi rispondere e per chi leggerà (il mio pessimo italiano, poi non rileggo mai)
Un mio amico, che frequentavo 40 anni fa, era orologiaio allora ed è orologiaio adesso. E' rimasto orologiaio lui; ero io, all'epoca, che non ero un appassionato di orologi (più che altro perchè ero disperato economicamente, e senza lavoro)
Lui lavorava con lo zio; zio che nel 1930 aprì una bottega da orologiaio in una città pugliese abbastanza grande (la Puglia ha questa caratteristica di avere centri abitati grandi e poi aree distese con km di terreni coltivati, quindi non paesi o frazioni ogni 5 km..qui ci sono grandi centri abitati, paesi o città, ogni 30 km) ed era il suo "mastro" professionale.
Eredita quindi questo "santo" sapere e ne fa (negli anni che ci siamo persi) un lavoro, costruendosi una bottega bella sul corso principale della nostra città. Io, nel frattempo ero in corsa "con la vita" cercando di azzerare quella disperazione di cui sopra. Motivi di lavoro, per anni, non mi hanno fatto vivere amici e città. Sono saltati molti schemi e molti equilibri, ma questa è un'altra storia, torniamo a noi.
Complice una mia cavolata nel voler maldestramente regolarmi (non comprate attrezzi cinesi) un bracciale del baby (o mini) turtle, lo vado a trovare per farmelo sistemare.
Ueee, come stai...che fai...e da li un tuffo nel passato, e ricominciamo a ricordare le cose di 35 e 40 anni fa (Quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia! Chi vuole esser lieto, sia,di doman non c’è certezza). Ci divertivamo, ce lo siamo ricordati entrambi.
Tutto normale quindi; si vero ogni tanto di sfuggita ci eravamo visti, parlati nei "40 anni di ponte" così per strada, dove ci incontravamo....quattro saluti e via.
Invece, questi momenti di discussioni più curate dato il tempo e l'occasione (lasciatemi passare il termine) ci ripresentano "lun l'altro". Ci raccontiamo di nuovo, mogli figli, e passioni. Ehh già, la passione!
E io inizio a dire quello che so degli orologi....quel poco che so e che vorrei sapere...ma lui è ferrato in materia.
Inizia a farmi vedere tanti di quegli orologi e tanti di quelle cose che mi lasciano a bocca aperta. Le foto rubate mentre lui parlava ! E' un fritto misto di foto confusionarie, fatte velocemente col telefonino, ma fatte in maniera romantica di fronte a materiali ed orologi che sono più grandi anche di me, uno addirittura era degli inizi del 900 a suo dire e funzionava ancora. Poi calibri più piccoli di 10 centesimi, su cui ci aveva messo le mani, e tanto altro, non voglio fare un post di chilometri di parole, perchè alla fine c'è una domanda.
Insomma una mezz'oretta di vera passione e sacralità di fronte a questi oggetti (chiaro ho fotografato ricambi e rottami ma c'e un perchè)
Perchè tanti ricambi e calibri vecchi? E lui mi racconta la storia dell'evoluzione del mondo degli orologi, e del suo mestiere (quindi dello zio e poi lui) Che l'orologiaio di una volta era questo il mondo reale su cui lavorava, la meccanica, i marchi (oggi maison) dell'epoca e quanta gente andava da un orologiaio per fare manutenzione, messa a punto o regolazione dell'orologio, cinturini e vetri. Questo era il mondo dell'orologio. A tal proposito, restiamo "coevi" nel ragionamento e mi caccia un libro per me affascinate: le foto!
Se vedete bene, appaiono marchi oggi "morti" e non c'era quello nipponico.
Lui non ha ricambi antichi di orologi giapponesi, perchè non si usavano, sebbene SEIKO sia una (grande) maison del 1881.
Un libro della BINDA, gelosamente conservato, con una marea di appunti su di un quaderno ingiallito, con tutti i codici dei ricambi, per tipo di orologio e cassettina numerata. (oggetti del negozio, lo zio era un chirurgo della bottega)
Nel mentre, mi fa vedere il retrobottega dove revisiona orologi. Insomma ero ormai incantato al "suon delle sirene".
E lui va a ruota libera, come un fiume in piena, corre "passionalmente" attivato da un ascoltatore appassionato, dicendomi del perchè (secondo lui) i Rolex erano schizzati, poi della fine degli orologi meccanici perchè lui tra un po' chiude e la figlia che dapprima sembrava che fosse interessata a proseguire l'attività ha poi cambiato idea ed ha fatto altre scelte, ecc.ecc. ecc. La fine di 100 anni di bottega, sono all'orizzonte!
Poi continua dicendomi che gli orologi meccanici stanno ri-vivendo gloriosamente "grandi numeri", ma che la cultura della manutenzione/revisione e cura, non c'è, ecc ecc! Mi fa vedere ricambi di Rolex su cui è dovuto intervenire per scarsa manutenzione (insomma la gente piange i costi della manutenzione, la sua sintesi)
Che sarà sempre più difficile, negli anni a venire, trovare chi ci metterà le mani insomma! Aumentando però le vendite dei meccanici, un po' come per i medici...tenderanno a scarseggiare pure qui e chi curerà gli orologi! Eravamo tornati a 40 anni fa...ma passionalmente modificati, entrambi diciamo così.
Lui era felice di aver ritrovato un amico appassionato ed ormai tubavamo (orologicamente) senza controllo, fino a quando...? Indovinate un po'? Fino a quando arriva uno che dice in dialetto : "Ma ha cagnà a batterij au rlloggj" (mi cambi la batteria all'orologio)
Finisce tutto, al magia scompare... arrivano altri clienti ma ci salutiamo con un "presto arrivederci" perchè gli ho chiesto di chiamarmi quando aprirà il prossimo Rolex o orologio normal-popolare che dovrà revisionare.
Ma, e qui vi ribalto anche la domanda, mi chiede?
Senti, ho alcuni orologi qui, da oltre 10 anni che ho riparato ma non vengono a ritirarli. Cazz è fa? (cosa devo fare?)
Qualcuno l'ho chiamato e non viene; poi ancora di qualcuno non so neppure dove abita e alcuni orologi sono anche pezzi "importanti"? Inizia a parlarmi di usucapione, tante cose (mio fratello e mio figlio sono avvocati, io no) ma gli dico : non credo l'usucapione al massimo si applica sui beni immobili, e poi quale è la data certa di entrata nel tuo laboratorio di un orologio viste anche le "praticità" (superficialità) di come un orologio entra...vieni dopo domani, tra cinque giorni ..passano 10 anni insomma! Spesso non si facevano entrate merci perchè uno è sempre convinto che avendo in mano l'oggetto, chi è che non torna a ritirarlo? Presumo io questo Ci siamo capiti insomma!
Che si fa con questi orologi fermi li da anni ed anni e mai reclamati?
Edited by Greatbig - 20/4/2024, 18:55
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