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.Poche settimana fa, complice il mio girovagare notturno sui siti di vendita on line, e la totale inefficacia delle misure anti acquisto che mi sono autoimposto, ho acquistato un Druzhba. Pensavo erroneamente che Druzhba ( che tradotto significa Amicizia ) fosse proprio il nome dato all’ orologio in questione e invece cercando informazioni ho capito che era un marchio di orologi ( ovviamente sovietico) che usciva dalla fabbrica di Chistopol negli anni 50, fino al 1964.
La peculiarità che mi ha spinto ad acquisire questo pezzo è sicuramente il suo quadrante “ molto particolare” raffigurante la cosiddetta “ Città Proibita” :
( Particolare della raffigurazione sul Quadrante del mio esemplare )
E’ doveroso, prima di descrivere l’ orologio e le sue caratteristiche, darvi qualche nozione inerente la storia della “ Città Proibita “ ; concedetemi prima di aggiungere un mio piccolo pensiero :
Quando nella passione che ci accomuna ( l’ orologeria ) si mescolano per inerzia matematica, ingegneria, tecnica, storia, geografia ti accorgi che dentro ad un piccolo oggetto c’ è molto più di un semplice orologio.
In rete si trovano moltissime informazioni su svariati siti o blog riguardanti questo maestoso monumento. Sotto vi riporto le informazioni che ho reperito :
La Città Proibita si trova nel centro di Pechino, capitale della Cina ed è nota perché è stata per quasi 500 anni la dimora degli imperatori e delle proprie famiglie, così come il centro cerimoniale e politico del governo cinese.
La sua costruzione Risale al 1406 e si concluse nel 1420 ( 14 anni ) . Secondo alcune stime sembra, che durante i lavori, furono impiegati oltre un milione di uomini. Il progetto prese a modello la già esistente residenza imperiale dei Ming ( una delle dinastie imperiali cinesi ) di Nanchino. Tra il 1370 circa e il 1402 ci fu, per farla breve, un periodo di turbolenze al potere ed in questa fase la capitale della Cina fu spostata da Pechino a Nanchino per poi infine tornare a Pechino appunto intorno al 1402.
Dal 1420, anno del suo completamento fino al 1650 circa la Città proibita fu la sede della dinastia Ming.
Questo complesso residenziale si sviluppa su di un rettangolo lungo 961 da una parte e di 753 metri dall’ altra contornato da un fossato ( forse chiamarlo fossato è riduttivo ) che ha una profondità media di 6 metri e una larghezza 52 metri. Il materiale scavato per la realizzazione del fossato fu trasportato e accumulato poco più a nord del sito e divenne una vera e propria collina artificiale. Oltre al fossato il complesso è circondato sui tutti e quattro i lati da mura che oltre a servire come ulteriore difesa fungono da sostegno per i palazzi costruiti all’ interno della cinta muraria stessa. Su ogni lato fortificato delle mura c’ è una porta di ingresso alla città; quattro in totale :
Porta Meridiana ( situata sul lato Sud )
Porta della Divina Potenza ( situata sul lato Nord ) : credo sia questa la porta raffigurata nel dial.
Porta Gloriosa dell’ Ovest
Porta Gloriosa dell’ Est
Viste le dimensioni non è difficile intuire che si tratta del complesso residenziale in legno più grande al mondo; si compone di 980 edifici per un totale di 8707 Stanze o camere per un totale di 72 ettari. Per rendere bene l’ idea della grandezza dell’ opera Immaginate di prendere una superfice pari a circa 105 campi da calcio regolamentari.
Al suo interno La Città Proibita è divisa in due parti :
La “ corte Esterna” o frontale comprende la metà posta a sud che veniva usata prevalentemente per scopi cerimoniali. La “ corte Interna” o denominata anche “ Palazzo Posteriore” comprende invece la metà posta a nord ed era la residenza dell’ imperatore e della sua famiglia; in più era il luogo dove si svolgevano gli affari di stato. Oltre ad ampi spazi, giardini, un fiume, il complesso al suo interno è disseminato di edifici più o meno grandi e importanti i quali, ognuno di essi , aveva un nome ed un compito preciso. Il tutto costruito in piena architettura tradizionale cinese. C’ è da aggiungere che questa costruzione ha influenzato gli sviluppi culturali e soprattutto architettonici di tutta l’ Asia orientale. Veniva chiamata “Città Proibita” perché a parte i menbri della casa imperiale nessuno vi poteva entrare senza l’ esplicito permesso dell’ imperatore. Fino al 1912, anno di Abdicazione dell’ ultimo imperatore cinese Pu Yi la città Proibita è rimasta la dimora delle famiglie imperiali. Pu Yi rimase comunque nella città proibita fino al 1924, anno in cui ci fu un colpo di stato da parte di Feng Yuxiang che prese il controllo di Pechino e cacciò l’ ex imperatore. Di li a poco , nel 1925 la città proibita divenne un museo che è visitabile tutt’ oggi. Dal 1987 la città proibita fa parte dei Patrimoni dell’ umanità dell UNESCO. Non c’ è da meravigliarsi, infatti i palazzi della Città proibita costituiscono un insieme di edifici con pochi eguali al mondo, e sicuramente unico nel suo genere. Oltre a ospitare le collezioni d’ arte delle dinastie imperiali Cinesi ( Ming e Qing ) raccolgono le testimonianze storiche delle corti imperiali che hanno abitato la Città proibita per mezzo millennio.
( fonti : Wikipedia, Goasia, archeologia viva )
Penso e concludo che sia un luogo estremamente affascinante dai punti di vista architettonico, storico e anche religioso / spirituale e confesso che ho saputo della sua esistenza grazie a questo orologio.
Dopo avervi annoiato per bene passiamo all’ orologio :
Questo orologio è stato appositamente progettato per la prima mostra dei risultati culturali ed economici dell’ USRR a Pechino in Cina dove poi è stato maggiormente esportato. E’ stato Prodotto dal 1954 fino al 1960 nella fabbrica di Chistopol. Verso la seconda metà degli anni ‘40, dopo la fine della seconda guerra mondiale, la fabbrica di Chistopol si concentrò principalmente sulla produzione di orologi da polso. Ciò portò negli anni successivi alla nascita di diversi marchi quali: Almaz, Chaika, Druzhba, Kama, Kolos, Mir, Pobeda, Raduga, Rubin, Saturn, Sputnik, Ural, Volna, Vostok, Yantar. Nel 1964 la maggior parte di questi marchi furono accorpati sotto un’ unico marchio : cioè Wostok.
Anche in questo caso ci vengono incontro, seppur limitatamente, i cataloghi dell’ epoca; infatti ne ho trovato uno solo databile attorno al 1960:
( Fonte : cccp forum )
Come si può notare dalla scheda è stato progettato in due casse differenti ma con identico calibro, ovvero il 2604 17 jewels con secondi al 6.
In questo caso è utile analizzare le informazioni rilasciate da Dashiell , famoso collezionista Americano di orologeria sovietica che su Wus in una discussione afferma che nel caso di questo Druzhba ( come accade spesso con gli orologi sovietici ) le informazioni prelevate dai cataloghi non sono sufficienti ed esistono appunto diverse “ referenze” di questo orologio che si distinguono tra di loro per alcune differenze nella raffigurazione nel dial e nei colori. Proviamo a elencare le possibili combinazioni :
1. Cassa ottagonale con Anello esterno raffiguranti le ore in Cinese di colore celeste, interno con illustrazione delle bandiere di Cina e USRR che sovrastano la Città Proibita. In questo caso la referenza dovrebbe essere la 455ЧН. Prodotto negli anni ‘50 nella fabbrica di Chistopol.
2. Un’ altra versione identica in tutto e per tutto a quella sopra ma con illustrazione interna che si differenzia dalla prima per la presenza di meno volatili disegnati.
3. Cassa ottagonale con anello esterno raffiguranti le ore in cinese di colore celeste, interno con illustrazione della città proibita capeggiata dalla scritta Amicizia in cinese al posto delle bandiere. Fabbricato anch’ esso negli anni ’50 nella fabbrica di Chistopol.
4. Cassa ottagonale con Anello esterno raffigurante le ore in Cinese di colore “ bianco”, interno con illustrazione della città proibita capeggiata dalla scritta Amicizia in Cinese al posto delle bandiere Sino-Sovietiche di colore celeste. Anni ’50 Chistopol.
5. Una versione identica al punto 4 ma che prevede cassa ottagonale non cromata ma bensì placcata.
Infatti, vista la quantità elevata di esemplari trovati con cassa placcata, si ipotizza che non siano frutto di assemblaggio fai da te o post/produzuione ma che in un certo momento questa referenza sia stata prodotta anche con la cassa ottagonale placcata.
6. Cassa tonda con anello esterno raffiguranti le ore in Cinese di colore bianco, interno con illustrazione delle bandiere di Cina e USRR che sovrastano la città proibita di colore bianco.
Su tutti questi modelli sono sempre state montate le solite sfere ( dorate ) provviste di pasta luminescente verde ( trizio ) :
( Particolare delle sfere ( corrette ) del mio esemplare, in questo caso sprovviste ormai di pasta luminescente )
Inoltre su tutte le referenze dovrebbero essere presenti punti di trizio anche in corrispondenza delle ore sul binario della minuteria.
Altra cosa importante da non trascurare per determinare la piena originalità di questo modello è il fondello.
Sempre su Wus si è arrivati alla conclusione che l’ unico fondello corretto per questo tipo di modello non è il classico fondello a due pezzi ( fondello + anello di serraggio a vite ) ma un fondello unico a sei tacche:
( Particolare del fondello a sei tacche corretto; foto presa dal web)
Personalmente credo che nei sei anni di produzione del modello ci sia la remota possibilità che l’ orologio uscisse dalla fabbrica anche con fondello a due pezzi con anello di serraggio a vite. Due motivi me lo fanno supporre:
Primo, ci sono moltissimi esemplari in rete con fondello a due pezzi sterile e pare improbabile siano stati sostituiti tutti quanti. Sottolineo sterile perché girano anche modelli con fondello a due pezzi con scritto 2605. Ma questo orologio non ha mai incassato il calibro wostok 2605 perché tale calibro per prima cosa ha la data che il Druzhba non presenta, poi è cronologicamente posteriore al modello in questione. Inoltre il calibro 2604 non deve assolutamente avere il ponte marcato con la “B” di Boctok ( il calibro infatti sarebbe post 1964 ) ma bensì deve riportare lo stemma della fabbrica di Chistopol:
( Particolare della marchiatura del ponte con lo stemma della Fabbrica di Chistopol ; il calibro in questo caso è corretto. Foto del mio esemplare)
Secondo, non ci dimentichiamo che nella fabbrica di Chistopol venivano prodotti diversi marchi, e la cassa ottagonale era usata anche per alcuni modelli di questi marchi che utilizzavano fondelli a due pezzi sterili; mi viene da pensare che inizialmente i primi Druzhba siano usciti con le casse e fondelli che si trovavano già in loco per poi essere modificato e personalizzato nelle referenze successive. Ovviamente questa rimane una mia personale ipotesi. Non è detto che corrisponda a verità.
Adesso non mi rimane che presentare il mio orologio :
Cassa ottagonale cromata da 33,5mm. Lasciatemi esprimere un’ opinione su questo tipo di cassa : per alcuni sembrerà una cassa qualunque o senza pregi; per me è bellissima, con quei tagli e angoli netti che ti danno come l’ impressione di tagliarti mentre lo indossi e invece si adagia perfettamente sul polso avvolgendolo delicatamente. All’ interno della cassa avvolto dal ferma movimento metallico Il calibro che anima questo orologio:
( particolare del calibro del mio esemplare )
Si può notare oltre alla discreta finitura del calibro con lavorazione dei ponti a Cote’ de Geneve il bilanciere compensato, l’ assenza del dispositivo antiurto sul bilanciere. Il tutto tenuto in posizione dall’ anello ferma movimento.
Manca nel mio esemplare la guarnizione tra cassa e ferma movimento.
Per dovere di cronaca prima di concludere e mettere le foto ci sono alcuni dettagli che non sono originali e che andrò a elencare sotto:
Il calibro del mio esemplare ha subito negli anni una leggera modifica ; l’ ipotesi più accreditata è una sostituzione dell’ epoca. Questo lo si nota dal ruotino di carica del bariletto che nel mio calibro ha una sola vite, mentre in realtà il ruotino di carica originale dovrebbe avere due viti più piccole. Quindi penso sia stato sostituito tutto il ponte con uno di periodo successivo e compatibile:
( Particolare raffigurante il ruotino originale di un calibro 2604; notate la differenza tra il ruotino del mio con questo )
Il fondello montato sul mio orologio non è in pezzo unico ma è provvisto di fondello a due pezzi con anello di serraggio a vite; non so quindi se originale o sostituito nel corso degli anni.
Sono stato costretto a cambiare il vetro ( plexy ). Il suo originale purtroppo sembra si sia ritiritato quanto basta per non rimanere più in sede. Quindi ne ho scelto e montato uno di fornitura più simile possibile.
Adesso posso presentarvi il mio Druzhba:
Foto frontale:
Foto frontale alla luce naturale. Ignorate il Perlon :
Lato corona. Notate gli spigoli della cassa :
L’ altro lato :
Come ho anticipato sopra, il vetro che vedete in foto è il sostituto del presunto originale col quale mi è arrivato l’ orologio. Nel dubbio comunque l’ ho conservato:
Foto del fondello sospetto che non so se originale o anch’ esso sostituito:
Prima di concludere vorrei ringraziare ancora una volta trash72 che molto gentilmente con la sua esperienza si è prodigato nell' aiutarmi a reperire informazioni, a confrontarci e a visionare la bozza di questa piccola ricerca. per me un' aiuto preziosissimo. Cinturino by Stefano XXI secolo
Vi lascio con le ultime foto fatte oggi pomeriggio :
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Molto interessante, grazie. . -
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Grazie della condivisione e per tutte le informazioni! . -
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Presentazione veramente interessante, penso ci avrai dovuto studiare molto. Grazie della condivisione e complimenti per l'orologio davvero particolare . -
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Bell'orologio e splendida storia. Grazie per la condivisione.
P.S. - Meriterebbe di stare nella sezione vintage.. -
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Grazie per aver condiviso questo orologio molto particolare e la sua storia . -
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Grazie a tutti
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Presentazione interessante e complimenti per l'orologio!
Riguardo il perlon... Forse sono condizionato dal fatto che la fotografia, involontariamente, ha sempre quei colori: cinturino simile alla manica, quadrante simile alla carnagione... Tutto abbinato, sarà l'insieme delle cose, ma a me piace! 😅. -
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Complimenti per la bellissima presentazione . -
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Complimenti per le info riportate e per l’orologio . -
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Mi unisco ai complimenti di chi mi ha preceduto per la presentazione e per l orologio 👏👍🔥 . -
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Complimenti per la ricerca e l'interessante trattato storico che contestualizza e dà significato al particolarissimo segnatempo che hai inserito in collezione.
Grazie mille per la condivisione.
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Complimenti per la graditissima presentazione, davvero un bel vintage !
Ciao. -
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Interessante che due tipologie di fondello diverso montassero sulla stessa cassa. Il quadrante al di là delle preferenze estetiche sembra molto elaborato e ben realizzato. . -
+1 .Interessante che due tipologie di fondello diverso montassero sulla stessa cassa. Il quadrante al di là delle preferenze estetiche sembra molto elaborato e ben realizzato.
Grazie di nuovo a tutti. Siete molto gentili. La mia è solo una supposizione. Non è detto che negli anni, durante la produzione dell' orologio, si siano montati due fondelli differenti. Sicuramente il fondello a vite con sei tacche ( pezzo unico) è originale.
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Presentazione Druzhba calibro 2604Da Chistopol in Cina con Amicizia. |
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