Parlando di Longines 30CH

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    Il Longines cronografo calibro 30CH

    IMG_20210619_144525_922
    (due esemplari di ref 5982)


    Introduzione
    Longines ha creato nel suo periodo d’oro, conclusosi negli anni 70 prima dell’avvento dell’era del quarzo, degli autentici capolavori sul piano meccanico ed estetico. Tra orologi da tasca e da polso i calibri Longines che si sono succeduti presentano tutti delle particolarità tecniche che impreziosiscono orologi dall’estetica molto originale ed elegante, di uso sia civile sia militare, sia in oro sia in acciaio o anche in semplice metallo cromato.
    Non devo spendere molte parole su questo punto in un forum di appassionati. Del resto un excursus completo meriterebbe lo spazio di un libro.
    In questo topic (per il quale ringrazio O&P per lo spazio) mi voglio concentrare sul cronografo calibro 30CH, sul quale molto si è detto ma forse non ancora in modo “sistematizzato” (non voglio nemmeno dire “sistematico”), come merita un cronografo prodotto dal 1948 a metà degli anni 70, che è rimasto in quegli anni (ed anche per molto tempo dopo) un riferimento tra i cronografi di fascia alta, al pari dei predecessori 13.33Z e 13ZN, che qui posso solo menzionare.
    Le informazioni che leggerete hanno valenza documentativa delle svariate caratteristiche di un orologio non ancora del tutto ben conosciuto ma non possono dirsi complete perché sono frutto di una ricognizione articolatasi nel tempo di tutti i pezzi che ho potuto visionare dal vivo (davvero tanti) ed in foto (moltissimi), agevolato dai social. Accanto a “regole” da tempo note ai collezionisti appassionati ci sono numerose eccezioni che fanno sì che tali “regole” si stemperino in un insieme di parametri utili a riscontrare la coevità e l’originalità del nostro 30CH senza per questo legittimare “bocciature” perentorie di quei pezzi che non corrispondano a taluno di essi.
    Proprio per questo il lavoro che leggerete non può dirsi definitivo ma andrà aggiornato con il contributo di tutti coloro che vorranno fornire elementi utili o valutazioni personali ad integrazione di quanto esposto.
    Partendo da questo forum, il contributo che secondo me ha aperto gli occhi di molti su questo orologio è quello fatto a suo tempo da David (morghy69) ( https://orologi.forumfree.it/?t=59209040 ), al quale di recente si è aggiunta una ricognizione delle referenze 30CH, a cura di Emilio (zenith74) e mia e sviluppata con il contributo di molti appassionati ( https://orologi.forumfree.it/?t=72745517 ), ai quali rinvio per la ricca serie di foto, anche di dettaglio. A chi piace l'inglese segnalo anche questo https://fifthwrist.com/longines-30ch-chronograph-review/

    Sarebbe utile se questo topic diventasse una sede stabile dove raccogliere informazioni contenute ora qua e là soprattutto nel forum, senza ovviamente alcuna ambizione di esaurire l’argomento. Proprio a tal fine chiedo ai forumisti di particolare esperienza e che abbiano notizie utili di partecipare e all’occorrenza suggerire modifiche o correzioni rispetto a quanto scritto. Anche se su taluni aspetti o segnalazioni potrei non essere d’accordo - e non aggiornare conseguentemente il post a mia cura - tuttavia per onestà intellettuale si tratterebbe pur sempre di ulteriori contributi a disposizione quali fonti di informazione alternative.


    Il calibro 30CH nel contesto della produzione di cronografi di Longines

    IMG-20210312-WA0015

    Penso che il 30CH sia un autentico capolavoro meccanico, a mio parere probabilmente il miglior calibro cronografico prodotto prima dei cronografi contemporanei, per intenderci fino alla comparsa nei primi anni del 2000 dei calibri 951 di A. Lange & Sohne e 29.535 di Patek Philippe. E’ una mia opinione ma più me ne occupo e lo osservo nei dettagli … e più lo vedo smontato presso il mio orologiaio, più me ne convinco.
    Si tratta di una conferma di una traduzione lunga e riconosciuta. Anche i calibri cronografici di Longines concepiti e prodotti a Saint Imier prima dei 30CH erano capolavori del loro tempo, sempre ai massimi livelli per tecnologia e qualità. Il 13.33Z, il primo cronografo da polso di fascia alta, è stato prodotto dal 1912 al 1934, e l'eccezionale 13ZN è stato prodotto dal 1937 al 1947. Questi e i 30CH sono gli unici cronografi Longines concepiti e prodotti interamente in house e possono definirsi calibri propriamente di manifattura.
    Anche se ci sono molte ragioni per dire che il cronografo 30CH merita la massima attenzione, non inferiore rispetto a quella tradizionalmente dedicata ad esempio ai celebrati cronografi Patek Philippe, solo da alcuni anni ha trovato un suo stabile riconoscimento nella comunità dei collezionisti di cronografi di alto livello, aggiungendosi ai 13ZN. I 13.33Z sorprendentemente sono invece ancora un po’ trascurati, anche se negli ultimi tempi sta crescendo l’interesse degli appassionati dal palato più fine.

    La cassa

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    (ref 6332)

    Il cronografo 30CH è stato realizzato in molte varietà di cassa: la forma e lo stile della cassa determinano la “referenza” (per un'auto diremmo il “modello”). Per “referenza” si intende il codice a quattro cifre scritto all'interno del fondello. Nei primissimi 30CH la referenza non è scritta nel fondello, dove invece troviamo un codice a cinque cifre chiamato “numero d'ordine” (order number), esattamente come nei Longines in acciaio con calibro 13ZN. Per conoscere la referenza è necessario rivolgersi a Longines ([email protected]), che con il numero d'ordine individua nei propri registri manoscritti la corrispondente referenza a quattro cifre. Sono molto gentili e consiglio di utilizzare questo servizio per essere sicuri della coevità del proprio orologio limitatamente a cassa e movimento. A richiesta possono fornire anche una foto d’archivio, ove disponibile. Si tratta di informazioni gratuite ma non possono considerarsi anche certificazioni di originalità dell’esemplare loro sottoposto (a tal fine possono rilasciare a pagamento, previo invio dell’orologio, un apposito certificato di origine).
    Sono note molte referenze di casse di 30CH che si denominano tradizionalmente “prima serie” (vedi successivamente la sezione dedicata alle referenze), dotate di quadranti classici, e “seconda serie”, con quadranti soleil, ai quali vorrei aggiungere la categoria degli “sportivi”, con quadranti specifici. Nella “seconda serie” si collocano le quattro referenze con quadranti soleil 7412, 7413, 7414 e 7415. Gli “sportivi” hanno un look del tutto indipendente da quello dei 30ch prima e seconda serie e consistono in tre referenze: 7981 “Skin Diver” o “lunetta rossa”, 8225 “Nonius” e 1543” Conquest").
    Tutte le casse per 30CH hanno le anse raccordate alla carrure, in alcuni casi a formare un blocco unico, in altri casi saldate. Le anse dei 30CH in oro sono di norma cave, quindi molto delicate e suscettibili di storcersi con facilità (attenzione quando cambiate il cinturino!).
    Tra le referenze della prima serie ve ne sono alcune molto rare, sostanzialmente consistenti in orologi con casse da 13ZN avanzate dopo la fine della produzione di questo calibro. Longines ha comunque assegnato a questi orologi un autonomo numero di referenza a quattro cifre (che può non comparire all’interno del fondello, come sopra spiegato). Del resto le casse concepite per i 13ZN possono facilmente ospitare movimenti 30CH poiché le dimensioni dei due calibri sono molto simili. Ma i quadranti 13ZN non possono adattarsi ai movimenti 30CH. In questi 30CH transizionali i quadranti sono pertanto appositamente realizzati.

    I 30CH transizionali

    IMG_20201224_144036_124
    (ref 5968)

    Longines_30CH_1
    (ref. 5983)

    Poiché siamo in un forum di appassionati è utile soffermarsi sui 30CH “transizionali”. Questa definizione può apparire in sé generica perché non ne è perfettamente chiara la delimitazione materiale e temporale. E’ tuttavia di uso comune, specie tra gli appassionati. Se ne propongono pertanto due classificazioni utilizzabili a fini pratici.
    Una “in senso stretto” potrebbe aiutare a identificare quei 30CH che non riportano nell’interno del fondello la consueta referenza a quattro cifre bensì un numero d’ordine a cinque cifre, come per i 13ZN e, in generale, per i Longines prodotti fino a tutta la metà degli anni 40. In tali casi la referenza a quattro cifre comunque esiste e contrassegna univocamente la cassa che riporta il medesimo numero d’ordine; per tali 30CH a numero d’ordine uguale corrisponde referenza uguale (cosa invece non scontata per i 13ZN e per gli orologi risalenti grosso modo a prima della seconda metà degli anni 40) ed è recuperabile solo chiedendo l’estratto d’archivio a Longines. Naturalmente può avvenire che su alcuni esemplari della stessa referenza più tardivi compaia direttamente la referenza a quattro cifre nell’interno del fondello. Si tratta come detto di esemplari esteticamente uguali nella cassa ed in molte specifiche (soprattutto logo, corone e sfere) ai 13ZN “corrispondenti”, ma sempre dotati di quadranti dall’estetica originale, visto che si è detto che i quadranti dei 13ZN non possono essere montati sui calibri 30CH.
    In questi transizionali in senso stretto anche la grafica del quadrante è molto simile a quella degli ultimi 13ZN, pur con caratteristiche originali. Oltre alla mancanza della clessidra alata, gli indici non sono applicati ma stampati e le sfere sono in tono con gli indici, neri o blu scuro.
    In una accezione più ampia si includono tra i transizionali tutti i 30CH con il solo logo “Longines” senza clessidra alata sottostante, anche con indici applicati o a conio di forme diverse (a triangolo stretto o equilatero, a rombo, a sezione di prisma, a giglio, con dot alternati ad indici lineari, e via dicendo), che comunque risultino caratterizzati da casse in produzione durante l’utilizzo del calibro 13ZN (ad esempio i 30CH con referenze 5966, 5967 e 5982). Naturalmente non sono rari casi di quadranti successivi con logo applicato posizionati su esemplari che, secondo l’estratto, risultano venduti nei primi anni 50 (naturalmente è una questione filologica che può prestarsi a critiche e contestazioni, ma che comunque ha il suo rilievo collezionistico visto l’ampio arco temporale di produzione dei 30CH) e casi in cui il quadrante originale è stato sostituito in occasione di un service ufficiale con un quadrante con caratteristiche grafiche più moderne ma sempre originale. Non si conoscono infatti quadranti 30CH service.

    I 30CH prima serie

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    IMG_20210216_104935_543_0
    (ref 6474 sopra e ref 6234 sotto)


    Una cosa importante da tenere a mente è che i 30CH prima serie sono stati in produzione anche dopo l'introduzione di quelli inclusi nella seconda serie (ad esempio, ricordo le referenze 5982, 6552, 6592, 6595) con caratteristiche estetiche continuative, cosicché la classificazione tra “prima serie” e “seconda serie”, molto in uso, va riferita esclusivamente al momento di introduzione della referenza.
    Ad ogni modo il look dei 30CH transizionali dura pochissimi anni, fino a tutto il 1950 grosso modo. Dopo i quadranti 30CH cominciano a presentare dapprima indici applicati (inizialmente in oro, come le sfere) e poi - come ben sappiamo – anche la clessidra alata applicata sotto la scritta “Longines”. Gli indici applicati sono progressivamente sostituiti dagli indici a conio.
    Fanno eccezione i quadranti con indici arabi al radio di alcune referenze con pulsanti tondi (es. ref. 6075, 6474 e 6592), dove la clessidra alata è solo stilizzata, ed i cosiddetti 30CH “francesi” (ne parlerò dopo).
    I quadranti originali sono solo metallici e hanno di norma tre diametri con bordo arrotondato (35+ mm, 33+ mm e 30+ mm) ed almeno uno con bordo piatto (32 mm) con colori molto sobri. Il layout del quadrante più classico è quello con scala tachimetrica blu e scala telemetrica rossa. Ma si possono trovare quadranti con i soli quinti di secondo, con la sola scala tachimetrica (non mi ricordo di aver visto quadranti con la sola scala telemetrica, ma ovviamente potrebbero esistere) o con quadranti medicali (solo pulsazioni o pulsazioni e respirazioni; non ricordo di aver visto su 30CH prima serie quadranti medicali con l’indicazione delle sole respirazioni). Nei “seconda serie” il diametro è unificato nella misura da 33+ mm circa.
    I quadranti di tutti i 30CH prima serie hanno il fondo di colore diverso a seconda del materiale della cassa.
    I 30CH in oro hanno quadrante con fondo avorio tenue (che può virare in genere al crema) mentre quelli in acciaio hanno quadrante con fondo bianco (che può virare in genere al grigio). Nei primissimi transizionali in acciaio si registrano quadranti argenté con indici stampati. A mio parere questa regola è una sorta di dress code di tutta la produzione Longines (ad eccezione dei quadranti soleil). Nei 30CH sono molto rari i quadranti bitonali. Non si conoscono 30CH con quadranti con fondo di altri colori ed un solo quadrante nero è stato riconosciuto originale, quello dell’amico Alfredo (doctor steel). Si possono trovare quadranti neri anche in alcuni 30CH “francesi”.
    I quadranti originali non soleil e non argenté sono ricoperti da una vernice trasparente che dona un effetto “profondo” (tipo vernice metallizzata), secondo una lavorazione direttamente derivata dai quadranti analoghi dei 13ZN; questa vernice con il tempo può rovinarsi, producendo micro puntini scuri, che sono anche una garanzia dell'originalità del quadrante.
    I quadranti non sono ovviamente prodotti da Longines ma da loro fornitori quindi possono esistere differenze di stile grafico o cromatico nell’ambito di uno stesso layout. In linea di principio a parità di layout ci sono due stili grafici principali che dipendono dal disegno dei compax:
    a) compax con scansione dei minuti cronografici “5, 10, 15, 20, 25, 30” e dei secondi continui “10, 20, 30, 40, 50, 60” a gruppi di cinque unità entro un disegno periferico chemin de fer;
    b) compax con scansione dei minuti cronografici “10, 20, 30” e dei secondi continui “20, 40, 60” a gruppi di dieci unità entro un disegno periferico lineare.

    I 30CH seconda serie
    IMG_20210415_094720_023
    (ref 7414)

    Fermo quanto già detto sopra, le referenze raccolte nella seconda serie, che sono state introdotte nei primi anni 60 e sono uscite di produzione nei primissimi anni 70, si contraddistinguono per casse dalle forme spigolose dal disegno analogo di due diametri (38mm con pulsanti tondi in acciaio 7413 o in oro 7415, corona impermeabile; 36,2 mm con pulsanti quadri in acciaio 7412 o in oro 7414, corona non impermeabile bombata) e per la finitura soleil del quadrante. Sfere ed indici sono a bastone (con o senza trizio).
    Quando il quadrante presenta indici trizio è indicato con la lettera T a fianco della scritta SWISS (anche prima e dopo tale scritta: T- SWISS - T): si tratta in genere dei 30CH seconda serie e degli sportivi.
    Hanno una varietà di quadranti con identico layout. Erano disponibili da catalogo 6 tipi di quadranti con: scala tachimetrica, scala telemetrica (mai vista), scala pulsazioni, scala respirazioni (mai vista), scale tachimetrica-telemetrica, scale pulsazioni-respirazioni.
    Segnalo che alcuni quadranti con finitura soleil sono rinvenibili su alcuni prima serie tardivi ( ne ho visti sulla referenza 6595; oltre nel topic ne trovate uno su un esemplare di 5967); potrebbero essere plausibili anche se il gruppo delle sfere deve essere coerente con la tipologia del quadrante.

    I 30CH “francesi”
    Una nota a parte va riservata ai cronografi 30CH cosiddetti “con cassa francese”. A causa di restrizioni all'importazione dei metalli preziosi in Francia, Longines France riceveva i calibri 30CH (o interi orologi in acciaio) direttamente da Saint Imier e montava i calibri in bellissime casse d'oro di fabbricazione francese (lo stesso avveniva per i 13ZN in oro commercializzati in quel mercato), sulle quali venivano montati quadranti dalla grafica originale (anche bitonali, bicolore e raramente neri, una vera rarità nell'universo 30CH) normalmente marcati “Fab Suisse” sotto la scritta Longines, senza la clessidra alata applicata.
    Possiamo trovare questi 30CH francesi fino agli anni '60 inoltrati. Sono poco conosciuti ma davvero interessanti perché sia i quadranti sia le casse consentono abbinamenti di grande bellezza ed eleganza, anche se nell'opinione comune il valore economico è minore perché non sono stati prodotti in Svizzera.
    Non ci sono referenze per i 30CH "francesi", l'individuazione dei quali è subordinata all'accertamento della scritta Longines e di alcuni punzoni sull'interno del fondello ed all'attestazione nell'estratto di archivio che il caibro cronografico era stato inviato a Longines France, da solo o montato in un orologio in acciaio (https://orologi.forumfree.it/?t=74993176)

    Sfere, indici e fibbie
    Ulteriori informazioni possono essere aggiunte su sfere, corone, indici e fibbie.
    Le sfere classiche sui 30CH sono le sfere di tipo alpha, inizialmente d’oro e poi dorate (queste ultime presentano una leggera piega al centro lungo l’asse in lunghezza). Lo sferino nel compax destro (minuti cronografici) è sempre a foglia sottile mentre lo sferino nel compax sinistro (secondi continui) ha sempre la coda a pallino, con le seguenti eccezioni; nei transizionali le sfere possono essere a foglia sottile come nei 13ZN e lo sferino sinistro può essere lineare senza codino (come nei 13ZN); eccezionalmente sempre nei primissimi transizionali possiamo trovare uno sferino lineare identico anche nel compax destro. Nei 30CH più tardivi della prima serie lo sferino sinistro può presentare un codino squadrato. Si registrano rari casi di sfere dauphine con inserto in radio: in tal caso in prossimità degli indici o all’interno di essi devono risultare dei dot al radio (si tratta di quadranti che ho trovato quasi sempre sulla referenza 6075). La lunghezza delle sfere varia a seconda del diametro del quadrante, della presenza o meno delle scale periferiche e (per gli sferini) del diametro dei compax. Le sfere e gli sferini devono essere dello stesso colore o materiale e si devono armonizzare con il colore o materiale degli indici (nero con nero, blu con blu, oro giallo con oro giallo, oro rosa con oro rosa, acciaio con acciaio, radio con radio).
    La fibbia dei “prima serie” deve avere il logo con clessidra alata applicata.
    Nei 30CH “seconda serie” con quadrante soleil le lancette e gli indici sono sempre a bastone (con o senza trizio) mentre gli sferini, che di norma seguono le indicazioni sopra fornite, possono presentare qualche originalità: lo sferino sinistro diventa lineare senza codino nelle ultime produzioni mentre nelle prime presenta una codina squadrata.
    La fibbia ha la clessidra alata stampata su sfondo “millerighe” o liscio ed è marcata UNROC.
    La trotteuse (sfera secondi centrale) presenta alcune varianti. Nelle prime produzioni della prima serie è stilizzata in modo da avere una parte più larga grosso modo nella metà inferiore, terminando con una coda a punta che somiglia ad una coda di rondine (direttamente derivata dai 13ZN). Poi diventa lineare con base che si allarga appena. Nei “seconda serie” ha sempre questa seconda forma; è invece personalizzata negli “sportivi”. Non può comunque mai avere la coda a pallino, come nei 13ZN più risalenti.

    Corone
    Soffermiamoci adesso sulle corone.
    IMG_20210701_195915_684
    Le prime due in alto a sinistra sono le due proprie dei seconda serie.
    Quella nella foto sotto (ref 6234) è la cd corona a 'cipolla schiacciata'.
    IMG_20201122_093745_884
    Le corone possono presentare diverse forme e misure.
    Sui primi transizionali derivano direttamente dai 13ZN e possono avere le classiche forme piatte a 24 denti, a diamante (vedi foto) oppure a cipolla sottile schiacciata (come nei 'francesi'), senza scritta Longines. Il diametro in genere è attorno ai 6mm.
    Nei 30ch non transizionali prima serie si possono trovare corone a cipolla schiacciata (6 mm), a forma conica con la punta piuttosto accentuata e senza scritta Longines (a “cappello di prete” - vedi foto - 6 mm - ad esempio, ref 6075 e 6332), a forma di diamante senza scritta (ref 5966 acciaio e primi ref 5982 acciaio - vedi foto - 6 mm) oppure a forma bombata con scritta Longines e clessidra alata (le più frequenti): il diametro di queste ultime (vedi foto) è maggiore, variabile tra 6.9 mm e 7.1 mm (impermeabile). Il passo è sempre 110.
    I 30CH seconda serie hanno corone specifiche, da 5mm per i 7412 e 7414 e da 5.5mm per i 7413 e 7415 (più spesse e impermeabili). Specifiche sono le corone degli “sportivi”.

    Il calibro
    Ora è finalmente possibile soffermarsi sul calibro. Qui trovate una foto di un calibro con rifinitura particolare.
    IMG_20210528_154828_537
    La struttura del calibro 30CH presenta sei ponti con finitura a cotes de Geneve o rodiata. Tutti i ponti sono lavorati ad anglage. I leveraggi sono lavorati ed arrotondati sui bordi e lucidati. La finitura superficiale dei ponti viene modernizzata nei seconda serie, dove si nota una lavorazione che definirei “millerighe” (satine'). Ho visionato anche un esemplare (vedi foto sopra) segnalatomi da David (morghy69) con platina rifinita in oro e leveraggi in acciaio, secondo uno stile emulativo della lavorazione del calibro 13ZN cd. "macchina gialla". Qualche semplificazione si nota solo nello sportivo “Conquest”. Il diametro del calibro è 29,8 mm (13,25 linee - una linea è pari a 2.256 mm), lo spessore è di 6,20 mm. Ha un totale di 18 rubini (sintetici). Come il 13ZN è famoso per avere la funzione fly-back ma ne era stata prodotta anche una versione senza fly-back, come il 13ZN; impossibile dire se fosse stata commercializzata, anche se ne ho visto un esemplare presso David (morghy69) (v. foto a pag. 9 di questo topic) ed uno nell’ambito di questo articolo (www.hodinkee.com/articles/longines-13zn-history). L'avvio della funzione cronografica avviene tramite una ruota a colonne con innesto orizzontale. Il bilanciere è monometallico con spirale Breguet, antiurto e frequenza di 18.000 a/h. La riserva di carica (per esperienza) è di circa 42/46 ore.
    Si tratta di un cronografo integrato con un layout che lo rende immediatamente riconoscibile, soprattutto per le finiture e gli anglage di alto livello, la disposizione ordinata di leveraggi e leve e … il gran numero di viti! Nel complesso è incredibilmente robusto in ogni sua componente ed è stato progettato così bene da essere affidabile come un movimento di produzione moderna. È l'ultimo calibro cronografico di manifattura di St Imier; Longines ne ha cessato la produzione all'inizio degli anni '70, dopo averlo ribattezzato 530 nel 1970 con una nuova numerazione che inizia con 50.xxx.xxx (utilizzata anche per i nuovi calibri Valjoux e per i calibri solo tempo prodotti da inizio anni '70). Tuttavia mi è capitato di vedere ponti marcati 30CH su calibri con seriali 50.xxx.xxx, forse utilizzati per esaurirne le scorte.

    Le referenze
    I 30CH sono stati realizzati in acciaio e oro (rosa, giallo 18kt e giallo 14kt). Hanno casse con fondello chiuso a pressione e pulsanti quadrati oppure con fondello chiuso a vite e pulsanti tondi. Ogni referenza identifica solo un modello di cassa ma ci sono delle eccezioni: ad esempio, casse con fondello a scatto e pulsanti quadri o tondi, in oro o acciaio (ref. 5965), casse con fondello a vite in oro o acciaio (ref. 6474) e casse con fondello a forte pressione cd. “doppia linguetta” in acciaio o con fondello a vite in oro (ref. 6075, la cui cassa in acciaio deriva direttamente dal 13ZN “doppia linguetta”).
    Anche il diametro delle casse cambia. Il massimo è 38+ mm, solitamente è 37/37,5 mm, il minimo è 35,5 mm (ref. 5965), ovviamente corona esclusa.
    Esiste una sola referenza con cassa placcata oro rosa (ref. 5971), rimasta in produzione per pochissimo tempo a causa dell'insuccesso commerciale.
    Nell’elenco di referenze che segue (che trovate anche nel post di apertura del topic sopra citato curato da Emilio e da me, al quale rinvio per la ricca rassegna di foto) ho provato a precisare la misura del diametro della cassa, che, se non diversamente indicato, si intende di 38mm. Come ricordato si registra una misura minima di 35,5mm per la ref 5965 e misure massime anche eccedenti di qualche “zero virgola” i canonici 38mm

    PRIMA SERIE
    5449 oro tasti quadri
    5953 oro tasti quadri
    5957 oro (giallo e rosa) tasti quadri
    5960 oro tasti quadri
    5965 acciaio e oro anche 14k tasti quadri o a pompa (diametro 35,5 mm)
    5966 oro rosa e giallo e acciaio tasti quadri (diametro 37 mm per l'oro e 38 mm per l'acciaio)
    5967 oro rosa e giallo tasti quadri
    5968 oro e acciaio tasti quadri (acciaio n.o. 23505) (transizionale)
    5969 oro tasti quadri
    5971 tasti quadri (si tratta dell'unica referenza 30ch con cassa acciaio laminata oro rosa)
    5981 acciaio tasti quadri (n.o. 23645) (transizionale)
    5982 acciaio tasti quadri
    5983 acciaio tasti quadri (n.o. 23554) (transizionale)
    6074 oro tasti a pompa
    6075 acciaio tasti a pompa fondello a 'doppia linguetta' (diametro 37,5 mm); la stessa referenza è stata realizzata in oro ma con fondello a vite
    6168 oro tasti quadri
    6234 oro rosa e acciaio tasti quadri
    6332 oro rosa e giallo tasti quadri
    6474 oro e acciaio tasti a pompa e cassa a vite
    6552 acciaio tasti quadri o a pompa (tipo “a spillo”)
    6592 acciaio tasti a pompa (anche tipo 'a spillo')
    6595 oro giallo e rosa tasti quadri (diametro 36,5 mm)
    6729 oro tasti a pompa cassa a vite (diametro 36,5 mm)
    6622 oro tasti a pompa (tipo 'a spillo') cassa a vite (diametro 36,5 mm)

    SECONDA SERIE
    (sulle referenze di ultima produzione il calibro 30CH può comparire sotto la nuova denominazione 530 abbinato a seriali movimento 50.xxx.xxx)
    7412 acciaio tasti quadri diametro 36,5 mm
    7413 acciaio tasti a pompa
    7414 oro 18k giallo e rosa tasti quadri diametro 36,5 mm
    7415 oro 18k giallo e rosa tasti a pompa


    SPORTIVI
    7981 acciaio tasti a pompa cosiddetto “Skin Diver” (tre serie conosciute 7981-1/-2/-3 - vedi il seguente link per le differenze www.forum-mdp.com/t12205-longines-t907-skindiver )
    8225 acciaio tasti a pompa cosiddetto “Nonius” diametro 43 mm (calibro 30CH modificato denominato 538)
    1543 'Conquest' (noto anche come “Longines Camaro”) acciaio cassa di forma pulsanti a pompa solo con calibro denominato 530 (solo con quadranti azzurro o bianco con compax neri - https://orologi.forumfree.it/?t=69353435 )

    Una illustrazione delle fibbie è offerta da Emilio (zenith74) a p. 6 del topic.

    La rassegna fatta non esaurisce ovviamente l’argomento. Cercherò di aggiungere anche ulteriori foto.
    Come sollecitato in apertura solo la partecipazione degli appassionati può portare a correggere inesattezze o a fornire nuove notizie. Spero che questo lavoro possa “contagiare” nuovi collezionisti e consolidare tra gli appassionati la considerazione per questo fantastico cronografo.
    Ringrazio tutti per la paziente lettura.

    Edited by verylongines - 8/2/2024, 08:28
     
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    Che belli....
     
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    Congratulazioni Renzo ottimo lavoro💣💣💥💥🔥🔥🔥🔥🔥

    Molto interessante il paragrafo su sfere, corone, indici e fibbie.

    Grazie per la condivisione 🤩
     
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    CITAZIONE (Amagnetic @ 28/6/2021, 22:06) 
    Congratulazioni Renzo ottimo lavoro💣💣💥💥🔥🔥🔥🔥🔥

    Molto interessante il paragrafo su sfere, corone, indici e fibbie.

    Grazie per la condivisione 🤩

    Grazie ... se ravviso l'interesse aggiungerò qualche altra foto dei dettagli richiamati... ma cliccando sui link dei topic selezionati si trovano molte foto
     
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    CITAZIONE (verylongines @ 28/6/2021, 21:23) 
    Il Longines cronografo calibro 30CH
    ...

    Renzo è davvero un thread fantastico :o: riprendi e integri i vecchi riferimenti (ricordo in particolare quello di Emilio, veramente utile...e anche l'assenza di Morghy in stanza si sente!) in modo da sistematizzare tutto. Adesso rileggo tutto con calma prima di andare a dormire, una lettura rapida non basta :wub:
     
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    Grazie Renzo per il Topic.

    Hai affrontato tutte le tematiche, anche quelle più complesse, analizzandole specificamente pur mantenendo una terminologia fruibile anche dai meno esperti. Un ottimo lavoro che potrà essere di volta in volta implementato ed approfondito ulteriormente.

    ;)
     
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    Grazie Consolato (timetwister)! parole gentilissime! 🙏🎩


    CITAZIONE (Music and Watches @ 28/6/2021, 22:15) 
    Renzo è davvero un thread fantastico :o: riprendi e integri i vecchi riferimenti (ricordo in particolare quello di Emilio, veramente utile...e anche l'assenza di Morghy in stanza si sente!) in modo da sistematizzare tutto. Adesso rileggo tutto con calma prima di andare a dormire, una lettura rapida non basta :wub:

    ... grazie molte ...

    Edited by verylongines - 2/7/2021, 19:38
     
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    Ho divorato il Topic, complimenti! :)
     
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    CITAZIONE (verylongines @ 28/6/2021, 22:18) 
    ... grazie molte ...

    Integro subito con una domanda e un suggerimento:
    -per quali ragioni tecniche ritieni che il 30ch possa dirsi un miglioramento del 13zn, partendo dal presupposto che entrambi sono muniti di dispositivo flyback? Ricordo che Longines intendeva perseguire l'obiettivo di contenere i costi realizzativi del predecessore: senz'altro è riuscita a creare un altro calibro di qualità eccelsa, ma strutturalmente perché lo definiresti ancora migliore? Naturalmente la mia domanda è uno spunto per un dibattito tecnico, con tanta curiosità dietro ;)
    -aggiungerei un riferimento alle scatole adatte ai diversi modelli. Mi rendo conto che potrebbe essere un'indicazione non così specifica in relazione ai cronografi equipaggiati dal 30ch e che abbiamo già discussioni sul punto, ma in un'ottica di completezza del thread potrebbe essere un miglioramento, a mio avviso.
     
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    CITAZIONE (Music and Watches @ 28/6/2021, 22:30) 
    Integro subito con una domanda e un suggerimento:
    -per quali ragioni tecniche ritieni che il 30ch possa dirsi un miglioramento del 13zn, partendo dal presupposto che entrambi sono muniti di dispositivo flyback? Ricordo che Longines intendeva perseguire l'obiettivo di contenere i costi realizzativi del predecessore: senz'altro è riuscita a creare un altro calibro di qualità eccelsa, ma strutturalmente perché lo definiresti ancora migliore? Naturalmente la mia domanda è uno spunto per un dibattito tecnico, con tanta curiosità dietro ;)
    -aggiungerei un riferimento alle scatole adatte ai diversi modelli. Mi rendo conto che potrebbe essere un'indicazione non così specifica in relazione ai cronografi equipaggiati dal 30ch e che abbiamo già discussioni sul punto, ma in un'ottica di completezza del thread potrebbe essere un miglioramento, a mio avviso.

    ... sulle scatole ci posso provare a fare il punto ma davvero siamo in un ambito di opinabilita' estremo ... non ci sono estratti d'archivio per le scatole!

    ... non ho invece espresso l'opinione che il 30ch sia 'migliore' del 13ZN ... ne' lo penso. Secondo me il 30CH è un calibro più razionale e soprattutto con componenti meglio realizzate sul piano funzionale ed omogenee, tanto da essere in gran parte intercambiabili tra un calibro e l'altro. Invece molti componenti dei 13ZN erano ampiamente rifiniti a mano tanto da non rendere scontato che la componente di un calibro possa essere trasferita su di un altro.
    La cosa certa è però che il 30CH è un calibro più robusto del 13ZN
     
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    CITAZIONE (verylongines @ 28/6/2021, 22:38) 
    ... sulle scatole ci posso provare a fare il punto ma davvero siamo in un ambito di opinabilita' estremo ... non ci sono estratti d'archivio per le scatole!

    ... non ho invece espresso l'opinione che il 30ch sia 'migliore' del 13ZN ... ne' lo penso. Secondo me il 30CH è un calibro più razionale e soprattutto con componenti meglio realizzate sul piano funzionale ed omogenee, tanto da essere in gran parte intercambiabili tra un calibro e l'altro. Invece molti componenti dei 13ZN erano ampiamente rifiniti a mano tanto da non rendere scontato che la componente di un calibro possa essere trasferita su di un altro.
    La cosa certa è però che il 30CH è un calibro più robusto del 13ZN

    Naturalmente una ricerca sulle scatole dovrebbe avvenire sulla base di documentazione d'epoca. Mi rendo conto che con i "prima serie" (anche se qui hai usato una bipartizione in luogo della tripartizione vista altrove) è un lavoro non semplice, ma direi di provarci e vedere cosa si riesce ad appurare ;)
    Quanto alla domanda tecnica, mi sono permesso perché hai definito il 30ch come il migliore calibro cronografico prima dei moderni Lange e PP, dunque anteponendolo anche al suo progenitore. In ogni caso, condivido la tua valutazione, il 30ch è in buona parte un tentativo, riuscito, di facilitare la produzione di serie di un cronografo di altissima qualità senza i pregiudizi che una lavorazione semiartigianale, come quella che presiedeva alla realizzazione del 13zn, poteva apportare al succedersi nel tempo delle referenze. In ogni caso, qui ci vorrebbe il contributo di un esperto orologiaio, spero che qualche lettore munito delle necessarie credenziali possa contribuire :)
    Aggiungo ancora due spunti: il fornitore delle fibbie dei "prima serie" e la differenza nelle finiture tra i primi e gli ultimi esemplari prodotti (se non erro, questo era uno dei principali argomenti a supporto della divisione in tre serie in luogo della bipartizione da te proposta).
    Grazie ancora per il lavoro prezioso, questa sezione ha bisogno di discussioni come questa!
     
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    A questi post c’è solo da dire Grazie all’autore,

    Grazie!
     
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    Grazie di cuore per la condivisione 3_3
     
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    Splendido lavoro per degli splendidi cronografi!
    Tantissimi complimenti per l'uno e per gli altri!
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  15. Popolano
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    Grazie per la condivisione
     
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