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Buongiorno Belve!
Oggi avevo il piacere di presentarvi il mio primo Universal Geneve. Si tratta nella fattispecie di un Compax.
Un anno fa ormai, scambiando via w-app con il più grande esperto di UG del nostro foro, tra una foto e due chiacchiere sbuca un Compax alla quale vista mi sono arrestato come fossi stato messo in pausa. Ho salvato quelle tre foto dell'esemplare, ripromettendo a me stesso che prima o dopo sarebbe arrivato il suo momento.
Sì, perchè nel frattempo ero armato e concentrato nella caccia grossa di un Minerva 13.20.
Finalmente faccio mio quel capolavoro di calibro che una manciata di voi ha già visto - almeno parzialmente - nella prima parte del mio studio sul tema ("Minerva 13-20CH: Evoluzione di un Capolavoro (Parte I)"; qui: https://orologi.forumfree.it/?t=79941293 ).
La strada era dunque spianata: adesso si procedeva dritti per dritti a quel Compax.
Ricontatto dopo quasi un anno il nostro comune amico forumista e gli dico: "E' giunto il momento".
Ed eccolo qui dunque. Ve lo mostro con una presentazione light..........................................................................
Si tratta di un cronografo in cassa acciaio, fondello a vite e tasti a pompa da 33 mm. Una vera chicca per chi come me si sta evolvendo alla ricerca di misure sempre più contenute. Amo la miniaturizzazione meccanica in primo luogo e ciò che ne è diretta conseguenza: una cassa che si armonizza per forma e dimensioni a ciò che è in essa contenuto e custodito.
La referenza 22278 colpisce e centra questi aspetti per me rilevanti.
Il modello è caratterizzato da un austero quadrante che lascia le briciole al superfluo. Fondo a trattamento argentato su cui campeggia la numerazione araba slanciata, quanto graficamente "semplice", al Radio.
Tutto è fatto per "servire" al meglio l'utente nella lettura dell'ora e dei tempi, null'altro.
Non c'è vezzo, non ci sono "inganni". Universal fa quello che sa fare: produrre enormi (per l'epoca) flussi di esemplari a destinazione d'uso.
Benché le dimensioni siano abbastanza contenute, infatti, la fruibilità di questo quadrante è eccelsa. Ha un equilibrio formale assoluto, quasi come fosse stato disegnato su principi aurei. Tutto sta al suo posto e non potrebbe stare altrove.
Quelle sfere ore/minuti a losanga azzurrate e traboccanti di pasta luminescente sono per tutti noi appassionati un'icona: chi, pensando a quelle forme, non elabori una immediata connessione celebrale ad Universal alzi la mano.
Di certo non sono un'esclusiva della Maison, di certo hanno una storia che riporta agli ambiti militari, ma se guardo quelle due forme romboidali muoversi per un quadrante, io penso a UG.
Ancora un paio di macro. Nella prima, in prossimità dell'aggancio al centro del gioco sfere, la scritta "Compax" (a sviluppo grafico dritto) sfregiata da una micro abrasione.
In queste due macro, invece, la saporita patinatura del quadrante, che sembra fatta di piccoli rivoli d'acqua che scorrono e si intersecano dando "vita" e vibrazione all'impalcatura ultra-formale e "rigida" del dial (adoro trascorrere qualche buona oretta ad esplorare con la lente questi dettagli scritti dal tempo).
In alto, al centro del quadrante, la bellissima scritta "Universal Geneve".
Questo 22278 in mio possesso è altresì caratterizzato da sub-contatori undersize. Esiste difatti una variante con i compas più grandi. Questa maggiore estensione dei tre sotto-piani circolari nella variante oversize comporta qualche evidente differenza da cogliere:
1) l'indicazione delle ore con i numeri maggiormente tagliati.
2) la compressione, lo schiacciamento, del font utilizzato per l'indicazione dei quinti di minuto.
3) la compressione, lo schiacciamento, del font utilizzato per la scritta "Compax" (che, per ragioni di armonia e spazio, ha sviluppo grafico questa volta ad arco).
4) la sparizione dell'indicazione dei quinti di minuto al 15, 30, 45.
Sotto due foto di confronto tra due 22278, uno con compas piccoli (come il mio); l'altro con compas grandi (variante del dial senza lume ma ho preso questa foto poichè abbastanza grande per poter cogliere le differenze che raccontavo).
Un quadrante che, come detto, è un concentrato di concretezza. E la stessa "pragmaticità" del design si riscontra anche nella struttura della cassa in acciaio. I due elementi - quadrante e cassa - parlano la stessa lingua.
La cassa, nei suoi tre elementi costruttivi, assume il profilo di un otre schiacciata: spancia all'esterno-centro per rientrare sopra e sotto in maniera decisa.
Il profilo è caratterizzato da una lieve satinatura che prende a contatto le anse, le quali, in una visione dall'alto, appaiono lucidate a specchio.
Devo dire che l'impressione che si ha guardando questa cassa UG e quella di altre referenze simili per struttura e morfologia, per chi non ne ha dimestichezza, è quella di pensare subito ad una lucidatura e per giunta invasiva. Mentre invece, per via delle anse sottili e dalla forma a "cascata", sono state disegnate per celebrare il riflesso (forse l'unico, vero, vezzo di tutto l'orologio).
Appresso due dettagli ulteriori di ciò che sto provando a raccontarvi.
Questo trattamento delle superfici del resto è evidente anche in una pubblicità del modello del 1946 e che sono riuscito a scovare.
Oltre alla posizione ravvicinata dei tasti a pompa alla corona, è assodato che la pubblicità ritragga proprio la referenza 22278 da un altro particolare: la lunetta finita da una sorta di disco dolcemente spiovente.
Questo è un elemento distintivo di questa referenza rispetto, per esempio, ad altri modelli che potrei definire i "fratelli maggiori" per via delle dimensioni molto più generose della cassa. Per esempio la ref. 224105 con cassa da 37.5 mm. Un esemplare eccezionale è in possesso all'amico WorkInProgress .
Eccolo in tutto il suo splendore:
Come si può osservare, questa referenza ha una lunetta ritmata in un unica forma, mentre quella del 22278 ha una fattura più complessa, segnata da quell'ulteriore elemento discoidale lucido, che ne modula l'intero profilo superiore.
Sotto una art-attack fatto alla meno peggio. E' solo per darvi l'idea di ciò di cui parlo (tratteggiato in rosso a destra la finitura a disco della lunetta; sempre in rosso a sinistra la profilazione del design dei tre elemnti lunetta, carrure, anse).
Sotto, il fondello a vite reca l'indicazione della referenza (22278) e del numero seriale (1597270).
Di questa referenza e su questo esatto lotto seriale (1597XXX) si è discusso un bel po', poiché all'interno di esso alcuni esemplari di UG prodotti non riportano all'interno del fondello lo scudetto tipico della Maison ma semplicemente la scritta "Universal Geneve S.A." (+ "Swiss" in taluni casi come nel mio).
Non vi voglio sottrarre alla lettura di questa ennesima, eccezionale, ricerca del nostro nicola1960 in merito a questo tema specifico. Andate a dargli più di un'occhiata ("Universal Genève Compax ed il mistero dello scudetto scomparso" qui: https://orologi.forumfree.it/?t=69646195 ).
E' incredibile, comunque, come si sia materializzata questa bella coincidenza, ossia che giusto un Compax 22278 seriale 1597XXX ( io prima di acquisirlo non avevo potuto scorgerne l’interno fondello) fosse in possesso all'esimio forumista che me lo ha ceduto mezzo parte terza e che, dall'altra, un altro esimio forumista ne avesse scritto uno studio.
Per la serie: in mezzo a due colonne del nostro forum il pivello gode.
Ma torniamo al mio orologio scrutando sotto al fondello. Non si vede ancora nulla poichè il calibro è altresì protetto dalla calotta in ferro dolce, che è altra particolarità del modello.
Ed ecco finalmente il motore. Un bellissimo (che non avrei mai creduto) calibro 281.
Sulla carta.
In Live dal davanzale della mia finestra.
Le condizioni di questa macchina sono davvero eccelse. Benché priva di finiture di alto livello (che comunque non devi aspettati da Universal Geneve), l'impianto è pulito, armonico, e al contempo trasuda di robustezza.
Concludo con qualche foto al polso del bambolottone, che in talune condizioni di luce spara un quadrante argentè fantastico!
Ps. adesso devo trovargli una corona che gli stia bene.
Ps 2. Un sentito ringraziamento ad Alberto, un uomo di grande signorilità e simpatia. Grazie di cuore!
Un saluto a tutti e al prossimo Universal!
Edited by Emilianothebus - 17/3/2024, 17:47. -
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Magnifico, bravo! . -
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Grazie della condivisione, atimi di cultura. Un oggetto da togliere il fiato . -
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Grazie caro Ennio!. -
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Veramente bello, complimenti! Quadrante fantastico . -
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Intanto ti faccio i complimenti. Stasera leggo con calma. Quelle sfere sono da censura. Per non parlare di quei numeri arabi al radio .Un orologio spettacolare! Complimenti Infiniti!!!!! 👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
Edited by Gilbertans12 - 17/3/2024, 19:01. -
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Complimenti. Anche io tempo fa anelavo a un UG da 33, acciaio, tasti a pompa, lancette a foglia.
Poi, distratto da altre imprescindibili esigenze orologiere, ho un po' desistito.
Ma chissa' che questo post non riattizzi il fuoco..... -
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Era nell'aria la presentazione, e finalmente è arrivata bella e ruggente come un...🦁
Magnifico esemplare tipicamente Ug.
Direi quasi da portarlo a letto 🛏 per evitare di toglierlo a fine giornata.
Complimenti Sig.The🦁🚍. -
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Bello bello..complimentoni.. . -
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Bravo complimenti! . -
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Presentazione avvincente e emozionante, orologio stupendo per palati fini. Complimenti . -
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E bravo ! . -
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E grazie a tutti ragazzacci!. -
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E che dire...si resta senza parole . -
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Come sempre, al sole, un vintage rende giustizia alla sua infinita bellezza.
Complimenti Emi, un pezzo notevole, custodito da ottime mani..