| CITAZIONE (Formarc @ 7/9/2023, 21:34) Ho appena finito di leggere “Tutti gli uomini di Smiley”, di John Le Carrè. Spy story, guerra fredda, indagini dettagliatissime e risvolti psicologici da brivido. Le Carré maestro indiscusso, capace di dar vita a personaggi davvero memorabili e lontanissimi dal mondo delle spie ipertrofiche e dotate di gadget sopraffini. Qua di sopraffino c’è solo l’intelligenza di George Smiley, ex funzionario dei servizi segreti richiamato sul campo per dare una mano nella risoluzione di un’indagine intricata. Smiley, con le sue fattezze da uomo comune, con le sue ossessioni e le sue paure, la sua pancetta e gli occhialoni spessi, si rivela personaggio estremamente complesso, capace, nonostante tutto, di un cinismo affilatissimo. Questo è il terzo libro del ciclo di Smiley, dopo il celeberrimo “La talpa”ed il meno conosciuto, ma non per questo meno intenso (almeno per me), “L’onorevole scolaro”. Tre capolavori! Talmente ben scritti che rimpiango di averli finiti. Bene inteso, Le Carrè è per amanti, non è per tutti. È una lettura complessa, intricata, talvolta occorre dare una scorsa alle pagine precedenti per cogliere al meglio un pensiero di un personaggio o per ricostruire con precisione un determinato accadimento. Io personalmente gongolo leggendolo ma capisco che si tratta di gusto personale. Adesso chiedo a voi, sperando che ci sia qualche altro amante della materia, cosa consigliereste in tema? Le Carré, per me, è eccezionale. Esattamente l'anti-Fleming (che, tra l'altro, amo) Con le sue atmosfere grigio-burocratiche, dipinge l'ambiente dei servizi segreti come un contenitore di miserie umane, in cui l'intelligenza di Smiley spicca su tutto. Ho letto "Chiamata per il Morto" (che è più un giallo), oltre a "La Talpa" da te citato e al capolavoro "La Spia che venne dal Freddo". Questa estate ho cominciato "Amici assoluti", ma l'ho abbandonato, trovandolo molto noioiso. |
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