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.Complimenti e bella presentazione che merita approfondimenti. Prima o poi va fatto un topic specifico per i gmt, con la storia. Giusto per aggiungere info, il gmt, o meglio la rappresentazione di 2 fusi orari non nasce in ambito aeronautico come spesso si pensa, ma per le ferrovie. In particolare fu il sultano dell'impero ottomano che per questioni legate ai diversi orari a Vienna e Istanbul e per evitare fraintendimenti con gli orari dei treni (ho scritto la sintesi), chiese a Longines questo orologio da tasca nel 1908, brevettato poi nel 1911
(IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff13763539/...rkish-Watch.jpg)
La stessa Longines poi nel 1925 propose il primo da polso. Di seguito una sintesi della storia
(IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff13763539/CcrVKti.jpg)
Ma ripeto, magari dobbiamo aprire un topic ad hoc, qui diventerebbe molto lungo parlarne.
Rimanendo all'orologio,purtroppo non condivido la realizzazione meccanica e funzionale, mi dispiace dirlo ma lo vedo come un tentativo di inseguire le mode, proponendo poca sostanza ad un listino alto. Non si tratta di un WT ovviamente perché non ha l'anello delle ore che gira (cosa che si trova su orologi dai listini più bassi), ma ho solo la ghiera con me ore del mondo. Certo, se uno la gira a mano può sapere in quel momento l'ora in diverse città. Idem per la funzione gmt che non avendo le ore sulla ghiera permette la lettura solo di 2 fusi orari e non 3 cone la maggior parte dei gmt moderni. Tra l'altro se non erro è u office gmt (o caller), non un vero gmt. Esteticamente bellissimo, anche se le dimensioni e lo spessore simpoteva fare meglio, ma tecnicamente mi sembra troppo poco, senza offesa. In geneŕale ma anche in relazione al listino(IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff4318224/20230122_153041.jpg)
altro esempio con il mio Sven Andersen
Questo mi piace tantissimo, lo trovo uno dei migliori WT, vorrei aggiungerlo ore io in collezione, complimenti
Ti ringrazio
volevo aggiungere che di Longines Weems io conosco questo modello con 24 ore
adottato anche dall’aviazione statunitense tra il 1932 e il 1943,e che era stato identificato come Type A-3, successivamente venne realizzato ed assegnato un secondo modello qualificato A-12. -
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altro esempio con il mio Sven Andersen -
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[QUOTE=calpy,18/4/2024, 08:30 ?t=80200086&st=15#entry671317816]
Ciao Giorgio, come sempre belle presentazioni. Immagino la ghiera delle 25 ore sia fissa, è che esso quindi sia un GMT con la necessità di aggiornare manualmente ogni volta quella ghiera per leggere le ore del mondo, a differenza dei sistemi Cottier o anche, ad esempio, del Farer che usa lo stesso calibro ma con modulo worldtimer aggiunto. In questo caso la funzione Gmt è svolta dalla classica sfera che punta i 24 indici fissi. Giusto?
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certo le 24 ore sono fisse, mentre la ghiera delle città può ruotare il che consente di sincronizzare la città di riferimento con la lancetta GMT ; evidentemente ciò impedisce di avere continuativamente la lettura dei fusi mondiali, proprio perché questi non sono sincronizzati con le 24 ore, che, come specificato inizialmente , non girano in senso antiorario rispetto alle 12 ore.
Grazie per i graditi complimenti -
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Buonasera ragazzi stasera la presentazione di un'orologio ore del mondo mi da la possibilità di trattare di un'argomento che ha sempre affascinato i collezionisti e gli appassionati.
Oggi possedere un'ore del mondo o un più semplice GMT è essenzialmente un problema di scelta ed economico, sappiamo tutti, infatti che un Worldtimer consente di avere contemporaneamente i 24 fusi, se non 36, leggibili contemporaneamente sul quadrante dell'orologio e che l'apice di tale funzione si ha quando l'orologio , oltre alle 24 città, regolabili, , corrispondenti , agli altrettanti fusi, dispone, anche, delle ventiquattro ore che girano in senso antiorario rispetto alle normali dodici ore, consentendo la lettura contemporanea dei 24 fusi
Questo il mio Master Compressor Exstreme Worldtimer
Tutto ebbe inizio nel 1884 con l'istituzione della città di Greenwich quale primo meridiano dei 24 principali fusi orari della terra; Il Greenwich Mean Time è un fuso orario stabilito durante la conferenza Internazionale sui Meridiani di Washington,partendo dal meridiano zero della terra, il GMT è determinato in base alle misurazioni della rotazione terrestre , dal Polo Nord al Polo Sud ed attraversa l'osservatorio di Greenwich in Inghilterra.
Da questo presupposto partì l'orologiaio svizzero Louis Cottiere che progettò un meccanismo che consentisse la lettura di tutti i 24 fusi, contemporaneamente , sull'orologio. Ne seguì il primo orologio da polso, realizzato da Patek Philippe
Non dimentichiamo che la prima ora mondiale è ad appannaggio di Vacheron Constantin con un suo orologio da tasca.
Il mondo dell'aviazione richiese una sempliflicazione di tale lettura, idonea ai piloti per conoscere, inizialmente, la lettura di due fusi orari ; da qui a cura di Rolex,anno 1955, su richiesta della compagnia aerea Pan Am, la realizzazione del GMT Master , che, tramite la lunetta delle ventiquattro ore girevoli e bicolore , consentiva la lettura di soli due fusi. La referenza era la 6542 ed adottava il calibro 1036 in cui la lancetta delle ventiquattro ore dipendeva da quella delle dodici ore, si dovette aspettare, pertanto, gli anni '80 ed il calibro 3085, per avere la lettura contemporanea di tre fusi , avendo reso indipendente il moto della lancetta GMT da quella delle ore .
Ancora prima, era il 1953 , Glycine con il suo famosissimo Airman, consentì la lettura dei due fusi contemporaneamente con un'orologio impermeabile, dotato di lunetta esterna graduata per le 24 ore e di blocco di sicurezza, indici sul quadrante su 24 ore e calibro automatico, sempre secondo le indicazioni provenienti dai piloti dell'aviazione di linea. Il primo fu il pilota inglese Ched Brown, capitano della Thai Airways. I calibri utilizzati erano un Felsa 690 e 692/N e lo A.Shild 1953. La prima versione aveva il quadrante bianco e lancette a bastone , ma, fu commercializzato, con quadrante nero, in un secondo tempo, nel 1955, dopo la presentazione della Fiera di Basilea, e quindi dopo il Rolex GMT Master.
La funzione GMT, in pariticolare è stata resa con svariate modalità e con quadranti più o meno funzionali e rispondenti alla stessa, ed è in questo ambito che si inserisce il Globettrotter
qui fotografato con disegni realizzato da mio figlio Giulio, illustratore
L'orologio rappresenta la prosecuzione stilistica del primo Horizon solo tempo, con le modifiche e le integrazioni necessarie ad attuare la funzione GMT
Il mio Horizon nella versione " Procida"
I due orologi affiancati
Da qui la splendida lavorazione del quadrante Oil Press, con l'aggiunta della mappa del mondo e 24 punti luminescenti rappresentanti i 24 fusi, e la ghiera bidirezionale con i nomi delle 24 città incise e riempite di colore ed a 24 scatti
L'orologio ha un'ottima vestibilità, dovuta alle dimensioni , diametro di 40mm per un,altezza di 12,65mm circa ed un ltl di 48mm
La ghiera , estremamente particolare , è caratterizzata dall'inserto ceramico che si integra con quello in acciaio , realizzando un tuttuno, una bella novità nel mercato attuale , ed ha un funzionamento estremamente dolce, ritengo dovuto alla particolare progettazione dell'inserto ed alla presenza di micro biglie che ne favoriscono la rotazione
Fondello satinato è chiuso con sei viti ed ha impresso il logo della casa
La corona di carica chiusa a vite con il logo della casa
Il profilo della cassa
Ghiera e lancetta si impreziosiscono e caratterizzano per la presenza di accenti di color arancio
La luminosità di indici e lancette è assicurato dal Superluminova C3
Il calibro è il raro e sottile ETA 2893/2
L'orologio è fornito con un bracciale in acciaio con finitura satinata, ansa 20 e 18 alla claps con finali pieni e cinturino in gomma con fibia in acciaio di colore adeguato al quadrante
Il vetro è zaffiro piatto con ottimo rivestimento antiriflesso
Infine il modello in mio possesso è dedicato a Luigi Caboto, esploratore
Ed infine il corredo
E chiudo con i due orologi
Nel ringraziare per l'attenzione, ricordo che le foto sono state da me realizzate con cavalletto Manfrotto a 3 vie, Nikon D810, Micro Nikkor 60mm e Nikkor 24mm, a voi e grazie ancora.
Edited by giorgiocigna - 16/4/2024, 00:15 -
I micro Brand italiani , quale futuro per la nostra orologieria - Orologi - Altri Brands, Asiatici, PMW, G-shock e Swatch.Non ricordo se Inceptum è stato elencato.
(IMG:www.horbiter.com/wp-content/upload...a-5_ob8rKb0.jpg)
(IMG:www.horbiter.com/media/CACHE/image...837d524114f.jpg)
Certo, ne ho parlato nelle considerazioni che ho svolte all'inizio, non ho postato foto dell'orologio e del calibro in quanto non ne ho mai potuto fotografare alcuno, e, come scritto, posto solo fatte da me.
Edited by giorgiocigna - 31/3/2024, 20:30 -
Può un microbrand come Christopher Ward diventare un’indipendente? - Orologi - Altri Brands, Asiatici, PMW, G-shock e Swatch.
Christopher Ward non è un micro brand sia per l'organizzazione complessiva di produzione e vendita sia per il volume d'affari; se leggi il mio post sui micro ti renderai conto che attualmente CW è molto più vicino a Marchi come Memphis Belle e Venezianico che a Ichonos, Nostas o altri -
I micro Brand italiani , quale futuro per la nostra orologieria - Orologi - Altri Brands, Asiatici, PMW, G-shock e Swatch.Grazie.
Fatte le integrazioni citate prima però potrebbero essere fatte delle distinzioni.
Veriwatch, Trematic e Allemano non sono propriamente microbrands:
I primi 2, pur viaggiando oggigiorno su piccoli numeri, sono marchi rilevati e rinati (come Vulcain, Nivada o Aquastar) con una produzione storica.
Il terzo, Allemano, ancor meno visto che gli orologi che produce sono il prolungamento ed estensione della sua produzione, facente comunque parte di un marchio solido e con numeri non certo piccoli visto che fornisce strumentazioni tecniche ed equipaggiando auto, aerei, treni, navi, estintori, cisterne, camere iperbariche, caldaie, di tutto in pratica da oltre 1 secolo...cioè diamo a Cesare quel che è di Cesare.
Castignani, non me ne vogliate, anche se apprezzo la sua artigianalità non lo considererei un microbrand ma più che altro un appassionato artigiano di buon gusto e maestria che però me lo fa avvicinare più ad un modder che ad un vero e proprio microbrand o maestro orologiero, poi credo di no ma non so se abbia mai realizzato un suo calibro o movimento.
Certo che, senza nulla togliere, ma paragonarlo a Svend Andersen, mi sembra ci troviamo senza dubbio su livelli ben diversi...
Comunque bel topic che riunisce ed organizza i marchi nostrani, grazie.
Evidentemente bisognerebbe interrogarsi e chiedersi quali elementi, in possesso delle aziende, possano far ritenere che si è in presenza di un micro brand.
Proviamo ad indicarne qualcuno ed a capire, anche attraverso il dibattito, se sono corretti:
-produzione di orologi limitata in un'anno dovuta ad un'organizzazione che non consente di andare oltre un certo limite;
-mancanza di distribuzione fisica capillare in negozi o centri commerciali
-vendita essenzialmente on line
- gestione diretta nella fornitura dei materiali e quant'altro necessario alla produzione e commercializzazione del prodotto.
Questo sono solo alcuni degli aspetti che combinati tra loro possono far ritenere che si è in presenza di un piccolo produttore, e non credo che avere alla base un nome illustre, tipico esempio quello di WeriWatch, possa sostanzialmente modificare il concetto. -
I micro Brand italiani , quale futuro per la nostra orologieria - Orologi - Altri Brands, Asiatici, PMW, G-shock e Swatch.Discussione davvero molto interessante, che mi ha fatto conoscere alcuni marchi di cui ignoravo l'esistenza, mentre altri, come Trematic, non sapevo fossero italiani. Naturalmente Sante Castignani è un caso a parte: per molti versi può essere considerato l'alterego nostrano di Svend Andersen (e lo considero un complimento per entrambi).
Dato che si parla dell'attualità e del futuro a medio termine dei produttori italiani, grandi o piccoli che siano, è corretto e decisamente importante parlare anche della necessità di creare una filiera italiana per la produzione di casse, bracciali, vetri ecc..
Naturalmente questo richiede degli investimenti importanti, il coinvolgimento dello stato (in termini di impegno e di finanziamento, come credo abbiano fatto in Francia), la lungimiranza di qualche imprenditore, la creazione di una rete di imprese ecc., tutti argomenti che non possono essere discussi su un forum, ma dei quali potrei interessarmi professionalmente, anche a livello nazionale, se ci fossero almento tre o quattro imprenditori REALMENTE interessati.
Di fatto la rinascita di OISA, per quanto piccola possa essere considerata questa realtà, garantendo la presenza di un calibro italiano permette di pensare ad un orologio che possa fregiarsi del titolo di 100% Fatto in Italia (e, di grazia, scritto in lingua italiana!), una dichiarazione che ha ancora un grande fascino in tutto il mondo. Penso ad alcuni marchi che hanno ripreso la storia e l'identità dei modelli da incursore della Marina con calibro, cassa ecc. completamente italiani: secondo me andrebbero a ruba, a qualunque prezzo e in tutto il mondo! Inoltre, avendo una base tempo a carica manuale, diventa relativamente facile realizzare un automatico, dei complicati ecc..
Concludendo: la discussione è foriera di sviluppi industriali interessanti. Di solito si dice che le maison ci leggono, nel caso delle piccole realtà italiane credo che questo sia un dato reale: chi lo desidera può scrivermi in privato per avere qualche suggerimento iniziale pratico e gratuito.
apprezzo molto tuo intervento e quanto hai detto, con me sfondi una porta aperta.
Per quanto io sappia l'associazione di cui Beltrandi è presidente onorario, sta lavorando con Federpreziosi per confederarsi a Confindustria.
Evidentemente, molti sono i passi da fare ed arduo il percorso , ma, credo, che con le giuste professionalità il risultato sia perseguibile.
L'importante, come in tutte le cose , è crederci e far sì che i soggetti destinatari dell'iniziativa siano convinti dell'importanza e convenienza di ciò che si propone. -
I micro Brand italiani , quale futuro per la nostra orologieria - Orologi - Altri Brands, Asiatici, PMW, G-shock e Swatch.
[QUOTE=qalex,23/3/2024, 16:15 ?t=80166181&st=0#entry670884697]
mamma mia che lavorone !
bello ricco e documentato, ricerca davvero ammirevole.
per me un gran aiuto dato che ero convinto che alcuni fossero asiatici
a titolo di censimento, questi brand posso considerarli aderenti allo spirito del topic di microbrand o sono off topic ?
se sì, prendo qualche foto dal web e la aggiungo
EK Watches
Tetra Watches
Vertigo watches
echo/neutra
Inceptum
Ennebi
Orologi Calamai
Lamberti
questi invece mi sembrano troppo noti o "storici" per essere considerati micro brands, vero ?
Out Of Order
Novecento Meccanografiche
Anonimo watches
U Boat Italo Fontana
Terra Cielo Mare
Colgo il tuo intervento per ricordare anche Officina Subacquea della quale io ho avuto l'Argonhaut da 1111 metri
Per quanto a mia conoscenza l'ultimo modello realizzato e che ho fotografato è stato presentato ad ottobre 2023 al WOI -
I micro Brand italiani , quale futuro per la nostra orologieria - Orologi - Altri Brands, Asiatici, PMW, G-shock e Swatch.
Buonasera ragazzi,
avrete notato che da qualche anno seguo con interesse i nuovi produttori di orologi italiani, piccole aziende che si cimentano nell'arduo compito di creare prodotti, spesso ben realizzati ed a prezzi accessibili, rispetto ai grandi marchi svizzeri e dotati di caratteristiche di tutto rispetto, dallo stile ad i calibri utilizzati.
Evidentemente nel male come nel bene non è possibile fare di tutta l'erba un fascio ma questo fenomeno diventa sempre più interessante e promette evoluzioni degne di rispetto.
Sappiamo, anche, che alcuni marchi nati come micro, hanno avuto la capacità di imporsi, non solo a livello nazionale ma anche mondiale, come Venezianico ed altre, nate in tempi non sospetti, sono caratterizzate da un'impatto sul mercato non di poco conto, come Memphis Belle.
Quale sarà l'impatto sul mercato delle nostre aziende e quali aspettative potranno vedere realizzate, le stesse come i consumatori?
Per comprendere ciò occorre fare alcune riflessioni relative all'andamento del mercato attuale.
Sarò sintetico e pronto ad accettare suggerimenti e critiche.
Dai dati attuali in possesso sembra di capire che:
- l'acquisto in negozio rimanga la fonte principale;
- l'influenza degli youtuber e dei vari influencer non sia particolarmente significativa, in generale, sulle scelte;
(su questo occorre fare una precisazione: quando parlo di scelte mi riferisco al mercato orologiero nel suo complesso, totalmente diversa, al contrario, la loro importanza per il mercato dei piccoli produttori)
- l'aspetto stilistico rappresenta per i consumatori l'elemento di maggiore interesse;
- il mercato, nonostante la flessione, ha tenuto ed il prezzo, unitamente al marchio ed allo stile, comincia ad essere elemento di differenziazione.
In questa prospettiva si inserisce e può evolversi il "fenomeno" dei micro. Da quanto scritto ben si comprende, e spero siate d'accordo, che per questo fenomeno è fondamentale la riconoscibilità che chiaramente non può che essere conseguita, anche attraverso la conoscenza e o visione diretta del prodotto e dell'eventuale cliente. Ecco che la presenza di uno stand in una fiera o evento e la recensione accurata dei loro prodotti può fare, in modo significativo la differenza.
Altro aspetto importante, da non sottovalutare affinché questo "fenomeno" possa consolidarsi, è la creazione di una filiera di produttori di casse quadranti lancette
e tutto ciò che rappresenta gli accessori dedicati, dai cinturini alle scatole porta orologi; quanto ai calibri è tutto più difficile, per i notevoli costi di progettazione e produzione ma sappiamo che alcune aziende come Oisa ed Inceptum hanno intrapreso la strada in modo efficace.
Non dimentichiamo che artigiani in grado di produrre le casse esistono, altri - vedi Sante Castignani - producono pezzi unici, altri ancora si cimentano nelle complicazioni astronomiche. Un mondo , dunque, in evoluzione da seguire ed accompagnare con interesse, soprattutto se si ha conoscenza delle dinamiche del mondo orologiero e dei relativi aspetti tecnici e la competenza per capirne la portata.
A questo punto una carrellata, non esaustiva ,delle realtà attualmente presenti sul mercato.
Le foto, come al solito sono state realizzate ai due ultimi eventi cui ho partecipato a Tortona, il WOI, nel 2023 ed a Cesena al Watch Mania circa una settimana fa; altri eventi sono in programma, anche importanti, ma io evidentemente mi limito ad approfondire con questa recensione un fenomeno e con le foto realizzate esclusivamente da me.
L' attrezzatura, oramai, la conoscete, Nikon D810 e micro Nikkor 60mm , con l'aggiunta di tanta pazienza e fatica per evitare le luci parassite provenienti da più parti.
Nostas
Trematic
GAW
Prototipo del Chrono Centauro
Lince Bronzo
Il Lince Piuma
Tulipe
Mark & Mors
I disegni
Mark II
Gli aspetti progettuali
Ichnos con il suo prototipo dell'Arcipelago Kunt Killer
Il Capotesta nelle sue varie configurazioni
Staffetta
Marco Bracca
Chiara Nardo
Officine Tecniche
Fathers
Alemano
Gravithin
Millemetri
Non poteva mancare qualche foto a Venezianico, anche se va oltre il concetto di micro
Per le stesse motivazioni qualcosa di Memphis Belle
Aenigma
Veriwatch , con alcuni modelli storici
La versione attuale dell'Octopus
Infine qualche foto del maestro, Sante Castignani
Come avrete notato di proposte nel panorama nazionale ce ne sono tante, chiedo scusa a chi ho dimenticato o tralasciato e spero che questa recensione possa essere di stimolo per noi appassionati ed un punto di forza per le nostre aziende.
A voi i commenti e grazie per la pazienza.
Edited by giorgiocigna - 24/3/2024, 22:26 -
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ottimo -
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molto bello , nulla da eccepire su un'orologio che ha uno stile incredibile -
Bariletti, molle principali, compromessi tra riserva di carica ed energia - Orologi - Top Brands e Alto di Gamma.
Daltronde ragazzi su un'orologio possono essere presenti le complicazioni più disparate, ma, queste hanno senso se l'orologio funziona correttamente, e , questo dipende, anche, da come è stato ideato e realizzato il treno del tempo, in ognuna delle sue principali componenti.
A questo possiamo aggiungere la lavorazione del calibro, che, entro certi limiti, aiuta a garantire precisione ed affidabilità. Non dimentichiamo , mai , quali devono essere le caratteristiche affinché un calibro possa fregiarsi del punzone di Ginevra. -
Il perfezionamento del calendario perpetuo dai tempi della crisi del quarzo ad oggi - Orologi - Top Brands e Alto di Gamma.
Molto bene
Grazie -
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Buongiorno,
ringrazio gli intervenuti e , a seguito di numerose richieste, posto le foto del corredo .
grazie ancora a tutti