Buongiorno a tutti,
è un po' che non pubblico sul forum. Aspettavo il momento giusto.
Da quando ho approcciato questa passione non in maniera marginale, sono passati una quindicina di anni. Si sono alternati i gusti ed è evoluta la conoscenza, complice l'approfondimento sui forum ( come questo) e su vari libri. Ora ho 45 anni e, nella mia testa, non è mai mancato il convincimento che il Vacheron Constantin Overseas 49150 sarebbe potuto essere, in un futuro più o meno lontano, il mio personale punto di arrivo.
Non ho mai considerato l'orologio uno "status" o un oggetto di rappresentanza. Ho sempre scelto pezzi che avessi potuto ritenere una naturale estensione di come sono io. Della mia natura. Per me l'orologio ti deve semplicemente rappresentare.
Ho alternato molti orologi ma, negli anni, sempre e solo l'Overseas è stato stabilmente allocato al vertice della mia scala di gradimento.
5/6 anni fa circa ebbi la possibilità di acquistarlo ma al momento non avevo le risorse necessarie.
Poi per un certo periodo abbandonai l'idea.
Oggi , nonostante un mercato schizofrenico e condizioni economiche decisamente più svantaggiose, si è presentata l'occasione giusta e, dopo una breve riflessione, ho deciso di affondare il colpo per mettere la cosiddetta ciliegina sulla torta alla mia umile collezione.
Bene, cos'è il Vacheron Overseas per me...cercherò di spiegarlo.
Questo orologio è semplicemente una somma di dettagli estetici e tecnici amalgamati alla perfezione in un orologio da polso.
L'orologio monta un calibro 1137 derivato F.Piguet, con ruota a colonna e innesto verticale , uno dei calibri cronografici più sottili storicamente mai creato e montato già su diversi chrono di altre maison. La cassa di 42mm per 12,5 di spessore è adattissima al mio polso di oltre 18,5 ma, consentitemi, il lug contenuto tipico dei bracciali integrati lo rende veramente abbinabile a misure di polso anche piu contenute.
La croce di Malta, simbolo della Maison, è presente ovunque: stilizzata nella lunetta e nei motivi dello splendido bracciale, interamente nel quadrante a lavorazione guillochè, sulla corona e nella chiusura a farfalla.
Il dial bianco è letteralmente una meraviglia a livello tridimensionale: indici applicati, sub contatori e la favolosa gran data a ore 12 ( ulteriore complicazione ). La lavorazione dell'acciaio alterna il satinato sulla cassa e il lucido della lunetta e lati cassa/maglie del bracciale, in una magistrale lavorazione.
I pulsanti chrono sono avvitati per garantire la tenuta a 150m. Sul fondello , ovviamente, l'Amerigo Vespucci.
Un orologio emozionante , di una della Maison più antiche al mondo, che da sempre mi affascina per la sua identità stilistica e per la sua eleganza non ostentata che lo rende portabile veramente a 360 gradi.
Bene, ora un po' di foto. Spero di avervi trasmesso un po' dell'Overseas in questo post.
Enjoy